Bello , l' articolo che hai linkato .
Davvero ben fatto e molto esaustivo .
Riguardo alla richiesta del nostro amico , ammesso che tu l' abbia interpretata correttamente , credo vadano fatte alcune precisazioni .
Le moto del genere cosiddetto custom , sull' altare di estetica e canoni ciclistici tipicamente statunitensi , hanno caratteristiche progettuali che generalmente privilegiano le andature relativamente rilassate ed i percorsi prevalentemente rettilinei , meglio se con fondo regolare .
Sospensioni dall' escursione relativamente ridotta , sezioni dei pneumatici spesso molto diverse fra i 2 assi , quote ciclistiche particolari e luce a terra scarsina ( la seduta vicina al suolo ha le sue controindicazioni ) , non sono certo caratteristiche invitanti verso una conduzione sportiva .
Anche le pedane piuttosto avanzate sono una conseguenza ergonomica del compromesso fra una seduta relativamente vicina al suolo ed una luce a terra accettabile .
Fatte queste premesse , lo stile di guida deve ovviamente tener conto dei limiti strutturali di questo genere di moto .
Come ben spiegato nell' articolo linkato , le relativamente ridotte doti ciclistiche inviterebbero , sullo stretto , ad adottare una postura "controbilanciata" .
In tal modo si riducono parzialmente i limiti dovuti a sospensioni non eccelse , ad un poco equilibrato abbinamento di sezioni dei 2 pneumatici ed alla scarsa possibilità di "lavorarsi" la moto con le gambe , a causa del notevole avanzamento dei poggiapiedi .
Il problema di una postura simile è che , a parità di velocità di percorrenza , si è costretti a inclinare maggiormente la moto .
E su un mezzo dalla luce a terra relativamente scarsa , è facile arrivare rapidamente ad indesiderati contatti col fondo .
Personalmente , nelle rare occasioni in cui mi sono ritrovato a guidare questo genere di moto , ho trovato produttivo adottare la postura "controbilanciata" solo nelle svolte più strette .
Dove avevo comunque l' accortezza di scegliere una traiettoria "spezzata" , in maniera da limitare la necessità di inclinare la moto .
Minimizzando nel contempo i limiti di avancorsa ed interasse relativamente sostenuti , che diversamente tendono ad accentuare un comportamento sottosterzante .
In ogni altro contesto di guida , per ridurre i limiti della scarsa luce a terra , ero uso portare più peso possibile verso l' interno della svolta .
Ovviamente sfruttando principalmente le parti superiori del corpo ( busto , testa , spalle ) , perchè le pedane molto avanzate rendono molto difficoltoso il lavoro di bacino e gambe .
Ad ogni modo , spero non me ne vorrai , questo genere di moto secondo me si può apprezzare solo andando a spasso .
E andando a spasso la postura migliore è quella che ci fà stare più comodi......
ansetup
Esperto di Meccanica
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Inviato: 5 Giu 2019 21:15
Salve, sono nuovo del forum e come motociclista. Ieri con la mia kawa 800 vn in piega a sinistra ho strusciato il cavalletto. Qualcuno a trovato una soluzione per alzarlo un po da terra?
Shogung1
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