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Mi presento e Scrambler 2015: perché comprarla e perché no?
15734051
15734051 Inviato: 26 Nov 2016 18:26
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 



Stef93 ha scritto:
Assolutamente nessun problema! Anzi, sono contento che ci sia una discussione, perché è solo così che possono nascere delle idee. Sarò anche io diretto: il target di Scrambler non è il motocilista "puro", attento agli aspetti tecnici e magari nostalgico, come puoi essere tu da quello che desumo dalle tue affermazioni. Per quello c'è eventualmente Ducati. Per darti un'idea, una delle direttive imposte dal marketing (che per quanto sia difficile da accettare è una delle funzioni che tengono in piedi le aziende) è stata quella di non accostare mai la Scrambler d'epoca con quella nuova, che, nomenclatura e somiglianze estetiche a parte, vuole essere qualcosa di nuovo, non una riproposizione vintage (tipo Triumph). Oppure ancora, di non far mai comparire il marchio Ducati accanto a quello di Scrambler. Da ciò deriva un target di cliente che è fondamentalmente in antitesi con la concezione di motociclista tradizionale. E probabilmente sì, questo si avvicina molto al concetto di fighetti, poco interessati ai contenuti, ma più all'immagine.

Questo per farti capire che quando lanci sul mercato un nuovo prodotto, la creazione di un "mondo" che gli gira attorno è necessario per riuscire a piazzarlo. Oggi i prodotti non si vendono più soltanto facendoli comparire in un listino o esponendoli in uno squallido locale con il pavimento di piastrelle bianche. Il consumatore oggi è sempre più esigente, vuole sviluppare un senso si appartenenza alla marca, ossia vuole instaurare con lei, nel tempo, una relazione di fiducia e di lealtà. E questo avviene solo se la marca in risposta gli fornisce elementi che vanno oltre la semplice attività di consumo/acquisto.

Capisco che questi sembrano concetti campati per aria e distanti da un sentimento più terreno e viscerale come quello che hai espresso tu (e nel quale, credimi, mi rispecchierei se stessimo parlando di auto), tuttavia sono questi i meccanismi che si innescano quando un consumatore sceglie una marca rispetto ad un'altra. O meglio, sono quelli che una marca spera di creare.


Sì dillo ad Honda che piazza le sue moto poco emozionali e tanto pratiche (come quelle della serie NC) in cima alle classifiche di vendita.

Per quanto io non apprezzi neanche quelle moto (per motivi diversi) sono in un certo senso l'anti-scrambler da questo punto di vista: poco marketing e focalizzato sulle peculiarità tecniche come il DCT (che a me fa ribrezzo ma a molti piace) e non sulla creazione di "mondi" o "marchi" paralleli.

E i concessionari Honda di solito sono "squallidi locali con le piastrelle bianche", però se c'è un prodotto con caratteristiche interessanti il mercato risponde.

Tutto il discorso della creazione del "mondo" serve, sempre a mio avviso, solo a sovraprezzare un bene: ecco perché quando entri in un concessionario Ducati o BMW (e bada, dico questo pur avendo io stesso anche una BMW) trovi un ambiente diverso, così come quando entri in un negozio Apple trovi un ambiente diverso rispetto al multistore di elettronica del centro commerciale... però poi tutta questa apparenza la paghi, come se fosse un valore del prodotto, cosa che invece non è.
 
15734052
15734052 Inviato: 26 Nov 2016 18:28
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Stef93 ha scritto:

Questo per farti capire che quando lanci sul mercato un nuovo prodotto, la creazione di un "mondo" che gli gira attorno è necessario per riuscire a piazzarlo. Oggi i prodotti non si vendono più soltanto facendoli comparire in un listino o esponendoli in uno squallido locale con il pavimento di piastrelle bianche. Il consumatore oggi è sempre più esigente, vuole sviluppare un senso si appartenenza alla marca, ossia vuole instaurare con lei, nel tempo, una relazione di fiducia e di lealtà. E questo avviene solo se la marca in risposta gli fornisce elementi che vanno oltre la semplice attività di consumo/acquisto.


Permettimi di dissentire.
Questo non è quello che vuole il CLIENTE, questo è quello che vorrebbe il VENDITORE icon_asd.gif
Bello avere un "allocco" che pur di far parte di un ipotetico club è disposto a svenarsi e bersi qualunque prodotto/accessorio.

Che il consumatore sia esigente, è vero fino a un certo punto.
Quelli che per 5€ di differenza scelgono prodotto A rispetto a B non sono esigenti. Sono malati.
Quelli veramente esigenti, lo sono da un punto di vista di contenuti, di sostanza. Non per i vari orpelli o confezionamenti cool
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La fidelizzazione di cui tu parli, è una questione di CONTENUTO, non di FORMA. Perchè un determinato brand è sinonimo di affidabilità per esempio. Perchè ha un mercato dell'usato florido. Perchè si trovano tanti pezzi di ricambio. Ti posso citare mille esempi, tutti sulla base della sostanza, anche al di fuori del contesto motociclistico. Poi è arrivata Apple icon_asd.gif

Come giustamente scritto sopra, è quello che riesce a fare apple con i suoi prodotti. Infatti ha via via abbandonato il mondo business per rivolgersi esclusivamente al consumer. La differenza è che per 100-200€ in più rispetto ai competitor, è più facile. Nel mondo scrambler, stiamo parlando di un bene di lusso, quindi inutile, del valore di diverse migliaia di euro cui aggiungerci bollo-assicurazione-abbigliamento-varie.
Uno smartphone o un computer sono beni "necessari", nel senso che tutti noi ne abbiamo uno. E tra spendere 500 o 700, se uno vuole togliersi lo sfizio, ce la fa tranquillamente.

Ultima modifica di threnino il 26 Nov 2016 19:05, modificato 1 volta in totale
 
15734062
15734062 Inviato: 26 Nov 2016 18:51
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Crazymonkey ha scritto:

Spero di non essere risultato troppo "crudo" o diretto, ovviamente le politiche di Ducati non sono certo imputabili a te, però penso di parlare a nome di molti altri motociclisti quando dico che l'errore è pensare che noi si voglia comprare immagini di deserti, ragazze, tavole da surf, che noi si voglia comprare il "sogno di essere qualcuno", quando magari si vuole solo comprare una motocicletta.

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Quoto!!! Anche se comunque l'aspetto emozionale in ambito motociclistico è sempre abbastanza rilevante
 
15734066
15734066 Inviato: 26 Nov 2016 18:54
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

mando695 ha scritto:
Quoto!!! Anche se comunque l'aspetto emozionale in ambito motociclistico è sempre abbastanza rilevante


Certo che sì, ma poi bisogna anche vedere a cosa si abbina quell'aspetto emozionale. Anche case dal forte heritage come BMW o Harley Davidson, quando hanno proposto prodotti "inadeguati" (fra virgolette ovviamente, perché magari erano validi) hanno fatto dei flop.
 
15734286
15734286 Inviato: 27 Nov 2016 11:11
 

threnino ha scritto:

Permettimi di dissentire.
Questo non è quello che vuole il CLIENTE, questo è quello che vorrebbe il VENDITORE icon_asd.gif
Bello avere un "allocco" che pur di far parte di un ipotetico club è disposto a svenarsi e bersi qualunque prodotto/accessorio.

Che il consumatore sia esigente, è vero fino a un certo punto.
Quelli che per 5€ di differenza scelgono prodotto A rispetto a B non sono esigenti. Sono malati.
Quelli veramente esigenti, lo sono da un punto di vista di contenuti, di sostanza. Non per i vari orpelli o confezionamenti cool
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La fidelizzazione di cui tu parli, è una questione di CONTENUTO, non di FORMA. Perchè un determinato brand è sinonimo di affidabilità per esempio. Perchè ha un mercato dell'usato florido. Perchè si trovano tanti pezzi di ricambio. Ti posso citare mille esempi, tutti sulla base della sostanza, anche al di fuori del contesto motociclistico. Poi è arrivata Apple icon_asd.gif

Come giustamente scritto sopra, è quello che riesce a fare apple con i suoi prodotti. Infatti ha via via abbandonato il mondo business per rivolgersi esclusivamente al consumer. La differenza è che per 100-200€ in più rispetto ai competitor, è più facile. Nel mondo scrambler, stiamo parlando di un bene di lusso, quindi inutile, del valore di diverse migliaia di euro cui aggiungerci bollo-assicurazione-abbigliamento-varie.
Uno smartphone o un computer sono beni "necessari", nel senso che tutti noi ne abbiamo uno. E tra spendere 500 o 700, se uno vuole togliersi lo sfizio, ce la fa tranquillamente.


Quoto. Ho come l'impressione che anche nel mondo motociclistico si cerchi di insinuare dei bisogni indotti: per carità, il motociclista è anche vanesio e gli piace specchiarsi sopra la propria moto come un cavaliere sopra il suo palafreno, ma qui stiamo andando oltre, con il tentativo di inserirlo in un ecosistema, tra accessori (inutili) pagati a peso d'oro, linee di abbigliamento, ecc. A quando lo spazzolino da denti marchiato Scrambler (o qualsiasi altro marchio a scelta).

Tempo fa m'è capitato di assistere ad un corso ECM per farmacisti relativamente al marketing ed all'aspetto della farmacia, ed il relatore sosteneva che si dovesse convincere il cliente ad andare in farmacia non perché malato, ma perché lì dentro avrebbe ritrovato la salute, trasformando una necessità in un piacere. Inutile dire che a trarne vantaggio non è l'utente finale ma chi vende il prodotto. eusa_think.gif
 
15734288
15734288 Inviato: 27 Nov 2016 11:14
 

Tibbs il tuo resoconto sul corso ecm rivolto ai farmacisti è agghiacciante, ma è la realtà, la farmacia è un posto dove si fa business, come tanti altri, basta vedere le vetrine.....creme e cremine di bellezza. doppio_lamp.gif
 
15734376
15734376 Inviato: 27 Nov 2016 16:46
 

tibbs ha scritto:
con il tentativo di inserirlo in un ecosistema, tra accessori (inutili) pagati a peso d'oro, linee di abbigliamento, ecc. A quando lo spazzolino da denti marchiato Scrambler (o qualsiasi altro marchio a scelta).

Temo esistano già icon_asd.gif
Se ti fai un giro a Ducati Roma hanno le tazze per fare colazione, orologi, portachiavi, portafogli... ogni genere di stronzata possibile e immaginabile brandizzata all'estremo eusa_wall.gif eusa_wall.gif
 
15734438
15734438 Inviato: 27 Nov 2016 19:15
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

threnino ha scritto:
Permettimi di dissentire.
Questo non è quello che vuole il CLIENTE, questo è quello che vorrebbe il VENDITORE icon_asd.gif
Bello avere un "allocco" che pur di far parte di un ipotetico club è disposto a svenarsi e bersi qualunque prodotto/accessorio.

Che il consumatore sia esigente, è vero fino a un certo punto.
Quelli che per 5€ di differenza scelgono prodotto A rispetto a B non sono esigenti. Sono malati.
Quelli veramente esigenti, lo sono da un punto di vista di contenuti, di sostanza. Non per i vari orpelli o confezionamenti cool
0510_saluto.gif

La fidelizzazione di cui tu parli, è una questione di CONTENUTO, non di FORMA. Perchè un determinato brand è sinonimo di affidabilità per esempio. Perchè ha un mercato dell'usato florido. Perchè si trovano tanti pezzi di ricambio. Ti posso citare mille esempi, tutti sulla base della sostanza, anche al di fuori del contesto motociclistico. Poi è arrivata Apple icon_asd.gif

Come giustamente scritto sopra, è quello che riesce a fare apple con i suoi prodotti. Infatti ha via via abbandonato il mondo business per rivolgersi esclusivamente al consumer. La differenza è che per 100-200€ in più rispetto ai competitor, è più facile. Nel mondo scrambler, stiamo parlando di un bene di lusso, quindi inutile, del valore di diverse migliaia di euro cui aggiungerci bollo-assicurazione-abbigliamento-varie.
Uno smartphone o un computer sono beni "necessari", nel senso che tutti noi ne abbiamo uno. E tra spendere 500 o 700, se uno vuole togliersi lo sfizio, ce la fa tranquillamente.


Allora...faccio mea culpa perchè magari sono stato superficiale su alcune cose. Penso sia scontato affermare che una relazione cliente-marca basata sulla fiducia abbia come uno tra i punti cardine quello dei contenuti, che possiamo anche chiamare con un nome diverso, ossia qualità. Siamo poi -spero- d'accordo sul fatto che ciascuno di noi, quando si trova ad effettuare un'acquisto di qualsiasi natura, sia portato a scegliere il prodotto/marca che percepisce come migliore, oppure come miglior compromesso, rispetto alla concorrenza. Migliore, ripeto, nei contenuti, ma, insisto, anche nell'immagine. Nessuno mette in dubbio che Honda e co. abbiano prodotti-moto che assolvono pienamente al loro dovere e che quasi sicuramente (ricordo comunque la mia totale ignoranza in questo settore quindi mi scuso se sparo cavolate eusa_doh.gif ) non hanno nulla da invidiare a quanto offrono i marchi europei o americani. Tuttavia, l'immagine di Honda (continuo con Honda perché è quella che è stata tirata in mezzo, ma il discorso vale per altre marche), i valori e i sentimenti che si associano al suo nome non sono minimamente paragonabili a quelli di una marca come, per esempio, Ducati. Vi faccio una domanda: il vostro sogno nel cassetto, attuale o di quando eravate adolescenti, è/era di acquistare una Honda? O forse una Ducati? Cambio settore: l'ambizione di un automobilista è quello di acquistare una Skoda (ottime auto tra l'altro) o una Alfa Romeo, BMW?
Ebbene, se centrassimo il discorso solo sui contenuti probabilmente le scelte più sensate sarebbero proprio Honda o Skoda: le pago meno, ma assolvono alla stessa funzione dei ben più costosi prodotti delle altre marche. Ed è qui che entra in gioco l'immagine, l'identità di una marca, ossia di quegli elementi intangibili che la differenziano dalle altre, che la rendono unica. Se un cliente paga 5€ in più un prodotto fungibile rispetto ad un altro, non è malato, semplicemente riconosce al prodotto più costoso un premio per una qualità migliore, un packaging differente, oppure semplicemente perchè è soddisfatto, si sente meglio, ha un beneficio maggiore ad acquistare quella marca.
Decidi di pagare 200€ in più un prodotto "necessario" come uno smartphone Apple perché, visto che stai affrontando la spesa allora tanto vale spenderli, o perché sei sensibile al fattore marca e quindi alla fine sei disposto a pagare una differenza rispetto ad un prodotto analogo tipo Samsung? Che cosa avresti potuto fare con quei 200€ risparmiati?
Lo stesso vale per molti prodotti sul mercato e in particolare per quelli luxury. Vale quindi anche per Ducati, per tutte quelle marche che hanno saputo costruirsi nel tempo un'identità forte nei propri settori e per le quali, in definitiva, si è disposti a corrispondere un prezzo che tiene anche conto di questo. Quello che è stato chiamato "ecosistema" è semplicemente un''estensione della marca, una capitalizzazione del suo valore, frutto della capacità di essere diventata un tale caposaldo, di avere una tale reputazione che i consumatori non si stracciano le vesti a vedere una giacca, una tazza con il marchio Ducati, ma anzi magari per sfizio se la comprano pure.
Il problema di Scrambler forse sta in questo, cioè di aver creato un prodotto ottimo nei contenuti, ma dall'immagine non del tutto coerente con quello che un giovane motociclista cerca (ricordiamoci però che è un prodotto globale, e che quindi deve tener conto non solo dei gusti degli italiani) e si può permettere.
 
15734453
15734453 Inviato: 27 Nov 2016 19:45
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Stef93 ha scritto:
Allora...faccio mea culpa perchè magari sono stato superficiale su alcune cose. Penso sia scontato affermare che una relazione cliente-marca basata sulla fiducia abbia come uno tra i punti cardine quello dei contenuti, che possiamo anche chiamare con un nome diverso, ossia qualità. Siamo poi -spero- d'accordo sul fatto che ciascuno di noi, quando si trova ad effettuare un'acquisto di qualsiasi natura, sia portato a scegliere il prodotto/marca che percepisce come migliore, oppure come miglior compromesso, rispetto alla concorrenza. Migliore, ripeto, nei contenuti, ma, insisto, anche nell'immagine. Nessuno mette in dubbio che Honda e co. abbiano prodotti-moto che assolvono pienamente al loro dovere e che quasi sicuramente (ricordo comunque la mia totale ignoranza in questo settore quindi mi scuso se sparo cavolate eusa_doh.gif ) non hanno nulla da invidiare a quanto offrono i marchi europei o americani. Tuttavia, l'immagine di Honda (continuo con Honda perché è quella che è stata tirata in mezzo, ma il discorso vale per altre marche), i valori e i sentimenti che si associano al suo nome non sono minimamente paragonabili a quelli di una marca come, per esempio, Ducati. Vi faccio una domanda: il vostro sogno nel cassetto, attuale o di quando eravate adolescenti, è/era di acquistare una Honda? O forse una Ducati? Cambio settore: l'ambizione di un automobilista è quello di acquistare una Skoda (ottime auto tra l'altro) o una Alfa Romeo, BMW?
Ebbene, se centrassimo il discorso solo sui contenuti probabilmente le scelte più sensate sarebbero proprio Honda o Skoda: le pago meno, ma assolvono alla stessa funzione dei ben più costosi prodotti delle altre marche. Ed è qui che entra in gioco l'immagine, l'identità di una marca, ossia di quegli elementi intangibili che la differenziano dalle altre, che la rendono unica. Se un cliente paga 5€ in più un prodotto fungibile rispetto ad un altro, non è malato, semplicemente riconosce al prodotto più costoso un premio per una qualità migliore, un packaging differente, oppure semplicemente perchè è soddisfatto, si sente meglio, ha un beneficio maggiore ad acquistare quella marca.
Decidi di pagare 200€ in più un prodotto "necessario" come uno smartphone Apple perché, visto che stai affrontando la spesa allora tanto vale spenderli, o perché sei sensibile al fattore marca e quindi alla fine sei disposto a pagare una differenza rispetto ad un prodotto analogo tipo Samsung? Che cosa avresti potuto fare con quei 200€ risparmiati?
Lo stesso vale per molti prodotti sul mercato e in particolare per quelli luxury. Vale quindi anche per Ducati, per tutte quelle marche che hanno saputo costruirsi nel tempo un'identità forte nei propri settori e per le quali, in definitiva, si è disposti a corrispondere un prezzo che tiene anche conto di questo. Quello che è stato chiamato "ecosistema" è semplicemente un''estensione della marca, una capitalizzazione del suo valore, frutto della capacità di essere diventata un tale caposaldo, di avere una tale reputazione che i consumatori non si stracciano le vesti a vedere una giacca, una tazza con il marchio Ducati, ma anzi magari per sfizio se la comprano pure.
Il problema di Scrambler forse sta in questo, cioè di aver creato un prodotto ottimo nei contenuti, ma dall'immagine non del tutto coerente con quello che un giovane motociclista cerca (ricordiamoci però che è un prodotto globale, e che quindi deve tener conto non solo dei gusti degli italiani) e si può permettere.


Stef93 io capisco che questo sia quello che ti insegnano all'università, e che per certi versi sia anche vero visto che in alcuni casi, indiscutibilmente, funziona. Non qui però.

Non qui perchè l'utenza di questo forum è fatta di motociclisti, spesso (anche se non sempre) di lungo corso, che stanno qui proprio per parlare delle loro moto e delle moto in generale, e non di quanto si sentano di appartenere a questo o quel mondo fittizio creato dal marketing. Ci sono altri forum (perché ci sono) che assolvono benissimo a questa funzione, spesso sono (tendenti al) monomarca.

Tra l'altro ci si continua a crogiolare in questa presunta superiorità occidentale che, alla fine, diventa quasi un limite in quanto costituisce quasi un freno nel pensare la propria identità autoattribuendosi un determinato tipo di carisma.

Abbiamo quasi la stessa età se 93 è il tuo anno di nascita, eppure da non appassionato forse tu non ricordi moto come le Honda VTR che interruppero l'era Ducati in SBK, la Suzuki GSX-R 750 (talmente "sogno nel cassetto" che a tanti anni di distanza me la sono comprata e attualmente è una delle mie moto) guidata da Frankie Chili, o auto come le Toyota Supra, la Mazda MX5 NA, le Skyline, le Civic Typer-R...

Mi sembrano tutti "sogni" più che legittimi per un bambino/adolescente/adulto, anche se i rispettivi marchi non creano container gialli e non cercano di venderti le magliette in tinta.

Se Skoda non è un "sogno" non è per il marchio (guarda Alfa Romeo, quando si è abbassata dal punto di vista dei contenuti, che fase discendente che ha avuto, tant'è che ora il marchio sta sfornando modelli eccellenti dal punto di vista tecnico come 4C o Giulia per recuperare appeal) ma, proprio, perché non assolve alla funzione che interessa all'appassionato: emozionare sì, ma per le qualità di guida.

Mi perdonerai quindi se, io come penso tanti altri, non ho intenzione di pagare neppure un centesimo per una "identità", ho già la mia grazie. Ciò non toglie che una Scrambler potrei pure comprarla un domani, rigorosamente usata e se avrà quotazioni consone al suo reale valore... ma solo come seconda o terza moto.

PS: Il cliente che paga i 5 Euro in più spesso è vittima di un fenomeno che sicuramente conoscerai, e che si chiama asimmetria informativa, per cui l'utilizzatore finale di un prodotto nel 90% dei casi non ha le competenze di chi lo crea e non può, quindi, giudicarne la qualità se non in forma "mediata". Ed è qui che arriva il marketing ad... intortarlo.
 
15734479
15734479 Inviato: 27 Nov 2016 21:02
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Crazymonkey ha scritto:
Stef93 io capisco che questo sia quello che ti insegnano all'università, e che per certi versi sia anche vero visto che in alcuni casi, indiscutibilmente, funziona. Non qui però.

Non qui perchè l'utenza di questo forum è fatta di motociclisti, spesso (anche se non sempre) di lungo corso, che stanno qui proprio per parlare delle loro moto e delle moto in generale, e non di quanto si sentano di appartenere a questo o quel mondo fittizio creato dal marketing. Ci sono altri forum (perché ci sono) che assolvono benissimo a questa funzione, spesso sono (tendenti al) monomarca.

Tra l'altro ci si continua a crogiolare in questa presunta superiorità occidentale che, alla fine, diventa quasi un limite in quanto costituisce quasi un freno nel pensare la propria identità autoattribuendosi un determinato tipo di carisma.

Abbiamo quasi la stessa età se 93 è il tuo anno di nascita, eppure da non appassionato forse tu non ricordi moto come le Honda VTR che interruppero l'era Ducati in SBK, la Suzuki GSX-R 750 (talmente "sogno nel cassetto" che a tanti anni di distanza me la sono comprata e attualmente è una delle mie moto) guidata da Frankie Chili, o auto come le Toyota Supra, la Mazda MX5 NA, le Skyline, le Civic Typer-R...

Mi sembrano tutti "sogni" più che legittimi per un bambino/adolescente/adulto, anche se i rispettivi marchi non creano container gialli e non cercano di venderti le magliette in tinta.

Se Skoda non è un "sogno" non è per il marchio (guarda Alfa Romeo, quando si è abbassata dal punto di vista dei contenuti, che fase discendente che ha avuto, tant'è che ora il marchio sta sfornando modelli eccellenti dal punto di vista tecnico come 4C o Giulia per recuperare appeal) ma, proprio, perché non assolve alla funzione che interessa all'appassionato: emozionare sì, ma per le qualità di guida.

Mi perdonerai quindi se, io come penso tanti altri, non ho intenzione di pagare neppure un centesimo per una "identità", ho già la mia grazie. Ciò non toglie che una Scrambler potrei pure comprarla un domani, rigorosamente usata e se avrà quotazioni consone al suo reale valore... ma solo come seconda o terza moto.

PS: Il cliente che paga i 5 Euro in più spesso è vittima di un fenomeno che sicuramente conoscerai, e che si chiama asimmetria informativa, per cui l'utilizzatore finale di un prodotto nel 90% dei casi non ha le competenze di chi lo crea e non può, quindi, giudicarne la qualità se non in forma "mediata". Ed è qui che arriva il marketing ad... intortarlo.


Vorrei mettere in chiaro una cosa: non ho certo scritto su questo forum con l'intenzione di vendervi una Scrambler e quello che ci va dietro, tanto meno per sfidarci simbolicamente a nozioni economiche (l'assimetria informativa è una cara vecchia compagna del mio percorso di studio). La mia è stata una scelta dettata dalla volontà di prendere in esame l'opinione di motociclisti possibilmente avulsa da influenze di marca. Sarebbe stato troppo facile iscrivermi al forum Scrambler e navigare in acque calme.

Come ho già ribadito una volta, volevo semplicemente capire perché secondo voi, che ora più che mai reputo i "veri" motociclisti, una moto, la Scrambler, non riesce a catturare il proprio spazio tra i giovani, nonostante a livello globale le sue vendite vadano bene. Una mia idea me la sono fatta, come sono giunto alla conclusione che il motociclista per antonomasia è un consumatore che punta alla sostanza, poco incline a farsi catturare da orpelli creati dal marketing. Tuttavia, mi ripeto, non siete voi il target di questa moto. E vi rivelerò un aneddoto che mi è stato raccontato in occasione dell'incontro con i responsabili marketing di Scrambler: la difficoltà maggiore incontrata è stata proprio quella di convincere i dipendenti Ducati (di tutte le funzioni) a credere in un prodotto così diverso e con valori/target quasi in conflitto con quelli del core business. Un prodotto che rispondesse proprio ad esigenze diverse rispetto a quelle di un consumatore/motociclista ad hoc, la cui indisposizione nei confronti di Scrambler, alla luce di quanto è stato detto, non mi stupisce più.

Detto ciò, ognuno è libero di fare le proprie scelte e di certo non sono io o la disciplina che studio a costringere le persone ad acquistare un bene rispetto ad un altro. Qui si aprirebbero pagine e pagine di considerazioni dalle sfumature socio-psico-antropologiche sul perché oggi ci sia la necessità di fornire ai consumatori delle ancore di salvezza (in letteratura da noi si parla di boe semiotiche), sotto forma di marche, che forniscano senso all'attività di consumo. Per alcuni è il degrado della civiltà occidentale, per altri è la società post-moderna. Io mi trovo protagonista (sì sono del 93) di quest'epoca e cerco di interpretarne i fenomeni.

Credo che una moto onesta, che sappia soddisfare il motociclista più incallito, la si troverà sempre. Ma le aziende oggi vogliono di più e non si accontentano più della solita clientela. Ciò porta ad innovare e a creare nuovi prodotti, che, avendo le giuste fondamenta di marca, sapranno trovare il proprio spazio in quest'economia globalizzata.
 
15734484
15734484 Inviato: 27 Nov 2016 21:19
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Stef93 ha scritto:
Vorrei mettere in chiaro una cosa: non ho certo scritto su questo forum con l'intenzione di vendervi una Scrambler e quello che ci va dietro, tanto meno per sfidarci simbolicamente a nozioni economiche (l'assimetria informativa è una cara vecchia compagna del mio percorso di studio). La mia è stata una scelta dettata dalla volontà di prendere in esame l'opinione di motociclisti possibilmente avulsa da influenze di marca. Sarebbe stato troppo facile iscrivermi al forum Scrambler e navigare in acque calme.


No quale sfida, ovviamente "difendiamo" due concezioni antitetiche quindi è normale che ci sia una certa asperità dialettica, ma l'intento è più che mai pacifico, figuriamoci.

Citazione:
Come ho già ribadito una volta, volevo semplicemente capire perché secondo voi, che ora più che mai reputo i "veri" motociclisti, una moto, la Scrambler, non riesce a catturare il proprio spazio tra i giovani, nonostante a livello globale le sue vendite vadano bene.


Per il prezzo. La Scrambler ha "fatto breccia" nel cuore dei giovani per la sua immagine, almeno in base alla mia esperienza personale (che ovviamente non è un campione statistico ampio, ma è qualcosa), ma i giovani non hanno questo potere d'acquisto. E se invece sono disposti a spendere una somma così importante (in proporzione a quello che può essere il loro potere d'acquisto) per una motocicletta è probabile che siano appassionati, quindi difficilmente andranno su una Scrambler.

Citazione:

Una mia idea me la sono fatta, come sono giunto alla conclusione che il motociclista per antonomasia è un consumatore che punta alla sostanza, poco incline a farsi catturare da orpelli creati dal marketing. Tuttavia, mi ripeto, non siete voi il target di questa moto. E vi rivelerò un aneddoto che mi è stato raccontato in occasione dell'incontro con i responsabili marketing di Scrambler: la difficoltà maggiore incontrata è stata proprio quella di convincere i dipendenti Ducati (di tutte le funzioni) a credere in un prodotto così diverso e con valori/target quasi in conflitto con quelli del core business. Un prodotto che rispondesse proprio ad esigenze diverse rispetto a quelle di un consumatore/motociclista ad hoc, la cui indisposizione nei confronti di Scrambler, alla luce di quanto è stato detto, non mi stupisce più.


Beh ti rivelo io un aneddoto: non ci sono riusciti. Vivo ad un tiro di schioppo da Borgo Panigale, ho diversi amici che lavorano in Ducati e ti assicuro che, per loro, la Scrambler è ancora "figlia di un dio minore" che non meriterebbe di uscire da quella fabbrica per cui, queste persone, hanno comunque un certo attaccamento.

Ovviamente non posso andare più in là di così nel fornirti dettagli in merito a questa specifica situazione, per rispetto nei confronti di confidenze che mi sono state fatte.

Citazione:
Detto ciò, ognuno è libero di fare le proprie scelte e di certo non sono io o la disciplina che studio a costringere le persone ad acquistare un bene rispetto ad un altro. Qui si aprirebbero pagine e pagine di considerazioni dalle sfumature socio-psico-antropologiche sul perché oggi ci sia la necessità di fornire ai consumatori delle ancore di salvezza (in letteratura da noi si parla di boe semiotiche), sotto forma di marche, che forniscano senso all'attività di consumo. Per alcuni è il degrado della civiltà occidentale, per altri è la società post-moderna. Io mi trovo protagonista (sì sono del 93) di quest'epoca e cerco di interpretarne i fenomeni.

Credo che una moto onesta, che sappia soddisfare il motociclista più incallito, la si troverà sempre. Ma le aziende oggi vogliono di più e non si accontentano più della solita clientela. Ciò porta ad innovare e a creare nuovi prodotti, che, avendo le giuste fondamenta di marca, sapranno trovare il proprio spazio in quest'economia globalizzata.


Ma io sono convinto che, la gamma/marca Scrambler, sarà un prodotto di successo sul lungo periodo, perché è indubbio che abbia un certo appeal. Una cosa però è (per me) riconoscere questo, altro è attribuirvi un valore economico ed essere disposto a spendere i miei soldi per questo appeal.

Per quanto mi riguarda comunque era un po' che mancava un topic così interessante e diverso dal solito. 0509_lucarelli.gif
 
15734493
15734493 Inviato: 27 Nov 2016 21:58
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

[quote="Stef93"#15734438Il problema di Scrambler forse sta in questo, cioè di aver creato un prodotto ottimo nei contenuti, ma dall'immagine non del tutto coerente con quello che un giovane motociclista cerca (ricordiamoci però che è un prodotto globale, e che quindi deve tener conto non solo dei gusti degli italiani) e si può permettere.[/quote]

Ti dirò, se cerchi qualche discussione in merito non tutti sono d'accordo sul fatto che il prodotto sia ottimo, tutt'altro. La percezione al contrario è quella di un prodotto in cui il packaging vale più del contenuto che è stato realizzato prendendo dalla dispensa un po' di avanzi e pretendendo di farne un piatto da gourmet. Molti hanno contestato il fatto che per realizzare questa moto hanno preso il vecchio bicilindrico ad aria anziché aver pensato ad un monocilindrico (come il vecchio scrambler) per rendere la moto più leggera ed economica, ma ovviamente queste sono considerazioni che c'entrano scarsamente con il target d'utenza e che vengono da gente che ha un po' di puzza sotto il naso.

Quanto al discorso di percezione delle marche, e qui ti parlo molto a livello personale, onestamente non me la sento di farmi fidelizzare da un marchio, per quanto abbastanza casualmente (sul serio) abbia preso tre Kawasaki: onestamente, e come me molti altri motociclisti più o meno scafati, andiamo a cercare il mezzo che meglio risponde alle nostre esigenze a prescindere chi lo produce e molto spesso usato perché sappiamo che è un mondo che si basa molto sullo sfizio temporaneo per cui si fanno grossi affari prendendo una moto comperata a primavera da chi vuole l'ultimo modello o semplicemente un mezzo per l'estate e poi lo rivende ai primi freddi.

Ma ribadisco, probabilmente non siamo i soggetti più adatti a fornirti risposte sul quesito in essere.
 
15734616
15734616 Inviato: 28 Nov 2016 9:10
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Stef93 ha scritto:
giga cut icon_smile.gif


Ciao figurati, se sono sembrato aggressivo con le smile, non era mia intenzione. Anche a me piace questa discussione e parte della risposta che avevo in mente è già stata ampiamente descritta da altri utenti.
Io fondamentalmente non sono un motociclista di lungo corso, ma mi ritengo un consumatore particolarmente esigente icon_wink.gif
Quindi tutto il mio personale processo di acquisto utilizzato per accessori di fotografia, computer e high-tech lo ho applicato anche per la moto e per l'abbigliamento protettivo associato.

Oggi, secondo me, non ha più senso comprare in funzione del brand. Con il mercato globalizzato di cui facciamo parte il brand si è ridotto a sinonimo di accessori-stile-forma.
Nel mondo TV: ci sono solo 2 società che producono pannelli e almeno 50 che producono televisori.
Nel mondo automobilistico anche: ci sono 100 marche, ma alla fine i grandi gruppi si riducono a 5-6 che fanno motori e pianali, più gli outsider come Mazda (della quale sono grande fan e cliente per motivi tecnici e fortunatamente anche estetici)
Mi parli di sogno Ducati, quando Ducati fa parte del gruppo Audi che comprende volkswagen, lamborghini, skoda e altro. Non è la stessa Ducati da sogno così come Skoda non è la stessa Skoda fatiscente di anni fa.

Ti posso dire, in tutta sincerità, che Scrambler mi ha attirato all'inizio, proprio perchè ero e sono un potenziale nuovo cliente. Poi però ho valutato con molta attenzione e proprio quello che non mi è piaciuto è il mondo creato ad arte dietro alla moto. Per assurdo, su di me ha avuto l'effetto opposto, nonostante la moto avesse i requisiti tecnici adatti ad un neofita ed esteticamente fosse bella, anche se troppo identificativa. Forse è questo il punto, cosa vuoi personalizzare di una moto che è già iconica? E se poi mi stufo di quello stile? Meglio una "anonima" jap che è come un cubo di marmo, ognuno la scolpisce e ci tira fuori la propria personalità. Non credi?
Oggi è una naked da passeggio, domani gli metto il manubrio piega bassa e gli cambio il mono e diventa più da attacco, dopodomani diventa da turismo con telaietti, bauletti, borse e borsoni.
0510_saluto.gif
 
15734644
15734644 Inviato: 28 Nov 2016 10:12
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Stef93 ha scritto:
Tuttavia, l'immagine di Honda (continuo con Honda perché è quella che è stata tirata in mezzo, ma il discorso vale per altre marche), i valori e i sentimenti che si associano al suo nome non sono minimamente paragonabili a quelli di una marca come, per esempio, Ducati.


E questo è l'errore alla base dei tuoi ragionamenti (detto in amicizia).

Non credo che, nemmeno nel mondo dei riders più superficiali, si possa sperare in una "maestà" di Ducati verso le giapponesi.

Poi stiamo dimenticando chi, tale maestà, nei confronti di tutti gli altri, potrebbe pure avercela. Intendo le gloriose BMW e Guzzi, che producevano moto quando Ducati faceva condensatori e Suzuki (mi pare) telai per il tessile. Loro si che hanno un'immagine da spendere. Inoltre sono ancora di proprietà di gente dei rispettivi Paesi, se non erro.
 
15734646
15734646 Inviato: 28 Nov 2016 10:25
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Caramon77 ha scritto:
Inoltre sono ancora di proprietà di gente dei rispettivi Paesi, se non erro.


OT

Purtroppo oggi è un gioco di scatole cinesi, quindi non è neanche tanto facile dirlo. icon_asd.gif

Guzzi è di Piaggio, che a sua volta se non sbaglio è controllata da Immsi che è di... boh. 0510_confused.gif

BMW invece dovrebbe essere, grosso modo, ancora in mano alla famiglia Quandt, anche se comunque ha una quota consistente in mano a investitori "istituzionali" non tedeschi. ( Link a pagina di Secure.bmwgroup.com )

FINE OT
 
15734663
15734663 Inviato: 28 Nov 2016 10:58
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Caramon77 ha scritto:
E questo è l'errore alla base dei tuoi ragionamenti (detto in amicizia).

Non credo che, nemmeno nel mondo dei riders più superficiali, si possa sperare in una "maestà" di Ducati verso le giapponesi.

Poi stiamo dimenticando chi, tale maestà, nei confronti di tutti gli altri, potrebbe pure avercela. Intendo le gloriose BMW e Guzzi, che producevano moto quando Ducati faceva condensatori e Suzuki (mi pare) telai per il tessile. Loro si che hanno un'immagine da spendere. Inoltre sono ancora di proprietà di gente dei rispettivi Paesi, se non erro.


No, bhè, non credo che Stef sbagli in sé per sé.

Ducati (ma penso anche qualsiasi altra marca di moto o di qualsiasi altro prodotto) vorrebbe fidelizzare il cliente e, nel caso specifico, vorrebbero farlo diventando un marchio iconico che dia un senso di appartenenza che in effetti in parte già c'è (sicuramente, anche per mere questioni lessicali, avrai sentito dire sono un Ducatista ma non sono un Hondista, ecc) e che appunto gli consenta di venderti il famoso spazzolino, la felpa, il cappellino, ecc. A me sono cose che fanno rizzare i capelli ma evidentemente pagano e richiedono che ci sia tutta una ricerca di marketing. Alla fine si tratta di un fenomeno inconscio ma anche razionale per cui si cerca di riconoscerci in un gruppo ben definito.

Il problema nel caso specifico è che Ducati ha fatto le sue brave ricerche di mercato, ha tirato fuori un mezzo rivolto ad un certo pubblico, il prodotto ha avuto successo ma paradossalmente hanno cannato il target e si stanno chiedendo il perché non ha funzionato su QUEL target che si erano prefissi.

A me vengono da pensare 3 cose:

1) Prezzo (troppo alto per i giovani, specie il modello 400 cc)
2) Immagine (forse troppo in contrasto con la connotazione racing che Ducati ha da 20/30 anni a questa parte anche su mezzi non esattamente sportivi ma comunque performanti)
3) Look e background storico (la Scrambler finisce per strizzare più l'occhio a chi ricorda il vecchio modello, forse un acquirente più giovane che non ha la memoria di quel genere di moto preferisce rivolgersi ad un mezzo con un aspetto ancora più vintage come avrebbe potuto essere una versione piccola della GT 1000, arrivata forse con troppo anticipo sul mercato)

Poi andrebbe chiesto ai giovani, perché io giovane non lo sono più.
 
15734670
15734670 Inviato: 28 Nov 2016 11:08
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

tibbs ha scritto:


Il problema nel caso specifico è che Ducati ha fatto le sue brave ricerche di mercato, ha tirato fuori un mezzo rivolto ad un certo pubblico, il prodotto ha avuto successo ma paradossalmente hanno cannato il target e si stanno chiedendo il perché non ha funzionato su QUEL target che si erano prefissi.


A me vien da pensare che il target sia più americano che europeo.
E sicuramente europeo in senso generale, non peculiare italiano.
Poi magari mi sbaglio. icon_smile.gif
 
15734692
15734692 Inviato: 28 Nov 2016 11:26
 

Probabilmente è così, ma stando a quello che sostiene Stef, il target giovane è stato cannato worldwide, allora, ma cosa passi in testa ai giovani Yankee è un po' difficile dirlo da qui.
 
15734695
15734695 Inviato: 28 Nov 2016 11:28
 

Non dobbiamo dimenticare che il mercato Italiano delle motociclette nel periodo di crisi è un mercato quasi riservato alle moto con prezzo di lusso.
Non vi sembra paradossale che le moto con vendite più alte sono moto che costano tanto?
In genere non è il contrario?
Grandi numeri per il "pandino" piccoli numeri per l'X5 giusto per fare un esempio automobilistico.
Quindi chi ha soldi da spendere ne ha tanti.....e non prende la scrambler, prende il gs o il multistrada.
Chi ne ha pochi....non li spende proprio o se li spende li spende in modo più....passatemi il termine....logico, funzionale, quindi crossover tipo tracer.

Comunque se la scrambler mi facesse davvero sentire "Cool, biondo e pieno di gnocca" la comprerei!
0509_banana.gif
 
15734703
15734703 Inviato: 28 Nov 2016 11:38
 

Plinio750 ha scritto:
Non dobbiamo dimenticare che il mercato Italiano delle motociclette nel periodo di crisi è un mercato quasi riservato alle moto con prezzo di lusso.
Non vi sembra paradossale che le moto con vendite più alte sono moto che costano tanto?
In genere non è il contrario?
Grandi numeri per il "pandino" piccoli numeri per l'X5 giusto per fare un esempio automobilistico.
Quindi chi ha soldi da spendere ne ha tanti.....e non prende la scrambler, prende il gs o il multistrada.
Chi ne ha pochi....non li spende proprio o se li spende li spende in modo più....passatemi il termine....logico, funzionale, quindi crossover tipo tracer.

Comunque se la scrambler mi facesse davvero sentire "Cool, biondo e pieno di gnocca" la comprerei!
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No, perché come si è detto l'auto è considerata alla stregua di un bene di prima necessità, mentre la moto è uno sfizio (chi ha bisogno delle due ruote per utilità compra lo scooter). In periodi di relativa crisi economica a primi a "tagliare" sugli sfizi sono proprio coloro che, comunque, avrebbero speso cifre medie e non alte.

Nel 2016 Honda ha immatricolato quasi 8.000 SH 150cc e ALTRETTANTI 300cc e circa 7.000 SH 125cc (il pandino dell'esempio), BMW circa 3000 GS 1200 (la X5 dell'esempio)... quindi il concetto di base rimane valido anche nel mondo delle due ruote.
 
15734719
15734719 Inviato: 28 Nov 2016 12:10
 

tibbs ha scritto:
Probabilmente è così, ma stando a quello che sostiene Stef, il target giovane è stato cannato worldwide, allora, ma cosa passi in testa ai giovani Yankee è un po' difficile dirlo da qui.


Un giovane yankee ha molta più disponibilità economica del corrispondente italico ed è molto più disposto a indebitarsi. Ma solo perchè non hanno la nostra stessa previdenza e sanità in termini di trattenute.
E da loro funziona molto di più il brand italiano.
Basti pensare ad Alfa Romeo (FCA!) che chiama le sue auto con nomi e sottonomi italiani (Giulia Veloce, Giulietta, Mito Veloce) proprio per l'appeal. Stelvio Quadrifoglio presentato e in vendita prima a las vegas e poi in europa. icon_rolleyes.gif
 
15734721
15734721 Inviato: 28 Nov 2016 12:12
 

threnino ha scritto:
Un giovane yankee ha molta più disponibilità economica del corrispondente italico ed è molto più disposto a indebitarsi. Ma solo perchè non hanno la nostra stessa previdenza e sanità in termini di trattenute.
E da loro funziona molto di più il brand italiano.
Basti pensare ad Alfa Romeo (FCA!) che chiama le sue auto con nomi e sottonomi italiani (Giulia Veloce, Giulietta, Mito Veloce) proprio per l'appeal. Stelvio Quadrifoglio presentato e in vendita prima a las vegas e poi in europa. icon_rolleyes.gif


D'accordo, ma i giovani americani l'hanno comperata sì o no la Scrambler (che nel 2015, da quel che vedo, aveva avuto discreti dati di vendita anche lì, nel 2016 non so)? E se no, come mai?
 
15734788
15734788 Inviato: 28 Nov 2016 13:41
 

ragazzi i nostri giocattoli sono - per l'appunto - giocattoli. Giocattoli costosi.

La moto come mezzo utilitaristico è tramontata decenni or sono, col guzzino di mio nonno operaio o giù di lì. Forse gli scooter - e mica tutti - ricoprono ancora questa funzione. La macchina tocca a tutti, la moto è una scelta, e questa scelta è fortemente ammantata da suggestioni e componenti irrazionali.

So bene che il ferro in questione costa almeno un millino di troppo, e i soldi che ci vogliono probabilmente sono tantini per un ragazzo giovane, visto che ci sono altre opzioni validissime e più economiche, che sono state citate.

Ho 55 anni e come molti - dopo aver allevato i figli - sono tornato alla moto proprio con la Scrambler. Chiedi perchè l'ho presa (non ho posseduto l'originale, anche se ne ho guidate diverse -- ai miei tempi ero guzzista).
.adoro il bicilindrico
.adoro il bicilindrico ad aria (ad acqua mi sa che non l'avrei presa)
.apri il gas e schizzi via con qualsiasi marcia inserita
.non sarà stato progettato ieri, ma è uno dei più bei motori motociclistici di tutti i tempi, anche oggi
.utilizzo disimpegnato. Del costosissimo store di accessori e abbiglio me ne faccio un baffo, ci vado vestito come mi pare (al netto delle protezioni che a miei tempi non esistevano e che giustamente adopero).
.è facile, anzi facilissima
.il gommone posteriore è uno spettacolo
.apri il box ed è uno spettacolo
.giornata lavorativa di schifo, ma stasera quando esco ci salgo sopra e rombo a casa, anche se minaccia di nuovo pioggia

come vedi non c'è una ragione - non una - che sia "ragionevole". Sono un pirla ad aver speso tutti questi soldi per un giocattolo? Può darsi, ma quando ci vuole ci vuole, scusate.

<EDIT>
i miei giovani colleghi di lavoro che vanno in moto (sul genere naked e motard) hanno commentato la mia scarmbler con entusiasmo. Non per piaggeria, non sono il loro capo icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif
</EDIT>
 
15734895
15734895 Inviato: 28 Nov 2016 17:13
Oggetto: Re: Mi presento e...Scrambler: perché comprarla e perché no?
 

Caramon77 ha scritto:
E questo è l'errore alla base dei tuoi ragionamenti (detto in amicizia).

Non credo che, nemmeno nel mondo dei riders più superficiali, si possa sperare in una "maestà" di Ducati verso le giapponesi.

Poi stiamo dimenticando chi, tale maestà, nei confronti di tutti gli altri, potrebbe pure avercela. Intendo le gloriose BMW e Guzzi, che producevano moto quando Ducati faceva condensatori e Suzuki (mi pare) telai per il tessile. Loro si che hanno un'immagine da spendere. Inoltre sono ancora di proprietà di gente dei rispettivi Paesi, se non erro.

Volenti o nolenti è proprio il caso di accettare che esiste un'aura di esclusività che aleggia attorno ad alcuni brand, e che quelli giapponesi non rientrano tra questi. Non condivido al 100%, ma me ne rendo conto e capisco che per certi versi è comprensibile.
BMW, come hai detto te, ha una storia molto antica... una tradizione automobilistica e motociclistica di primo livello. MV Agusta non solo ha una storia, ma ha anche una storia vincente in un'epoca in cui moto, piloti e corse erano leggendari. Ducati ha meno storia ma ha vittorie, unite alla commercializzazione di moto "insolite", che offrono (se prese tutte assieme) soluzioni tipicamente racing che altre moto non hanno.
A ciò aggiungi un prezzo superiore alla media, che contribuisce peraltro a farne "vedere meno" in giro... ed ecco fatto il premium brand.
Sticazzi poi se si rompono o si guastano eusa_whistle.gif

Sebbene io non condivida il ragionamento (perchè ad esempio pure Honda ha una storia antica costellata di successi straordinari per quanto riguarda le motociclette)... basta che fai un'uscita con un'italiana nel gruppo di giapponesi e ti rendi conto che è così: la gente nel mucchio ha occhi solo per te, perchè la moto italiana ha un fascino esotico particolare... ha più personalità. Poi magari funziona peggio, ma per chi non la possiede... sticazzi! Che je frega?

Lascia parcheggiata una F4 o una Ducati SBK fuori dal locale dove stai mangiando e si fa attorno la folla di chi, passando, si ferma anche solo per lanciare un'occhiata o scambiare un commento con l'amico con cui sta passeggiando. Se sono turisti non ti dico neanche... scattano le foto direttamente.
So che possono sembrare stronzate, ma giuro che non lo sono... è tutto vero. Una moto italiana alle volte da quasi imbarazzo ad averla, di tanto che attira l'attenzione. Non sto manco a dirti quante volte è successo che, mentre parcheggiavo, qualcuno si fermasse a scambiare anche solo due parole mentre passava di lì. Praticamente ogni volta che uso la moto per andare in centro a mangiare o a sbrigare una commissione... (so che può sembrare l'atteggiamento del motociclista da bar ma, anche in questo caso, giuro che non è così... semplicemente andare in centro a Roma in auto alle volte è impossibile, con la moto ci metti 20 minuti, quindi la uso tanto per le uscite quanto come mezzo da commuter; e non fidandomi di lasciarla incustodita mi metto sempre in posizione da poterle lanciare un'occhiata dalla vetrata e... tombola, capita ogni santissima volta di assistere a questi siparietti).
 
15734901
15734901 Inviato: 28 Nov 2016 17:27
 

Neo forse quello che dici vale per "l'uomo medio" o per la compagnia che frequenti tu, non saprei. Ti assicuro che nella compagnia che frequento io, se arriva uno con una Ducati Panigale nuova fiammante e un altro con una R1 2016... lo so io chi attira più sguardi, e non è la rossa di Borgo Panigale.

Il bello poi è che spesso, quando si "sminuisce" questo presunto alone di carisma che i possessori di certi veicoli si auto-attribuiscono (ovviamente non penso sia il tuo caso, anzi, sono sicuro che tu abbia il massimo rispetto per qualsiasi veicolo da appassionato) la reazione più comune di questi è quella di venire tacciati di invidia... anche nel mondo delle automobili o della tecnologia consumer eh.

Tra l'altro io una BMW ce l'ho, quindi questo fenomeno di autoconvincimento dei proprietari lo vivo frequentando i vari gruppi e forum a tema (che rimangono comunque utili per confrontarsi sullo specifico modello che si possiede) e posso dirti che è estremamente odioso e ridicolo. Amo molto la mia moto BMW, ma certe volte quel marchio con l'elica bavarese mi verrebbe da toglierlo per prendere le distanze da certi "possessori montati".

0510_saluto.gif
 
15734917
15734917 Inviato: 28 Nov 2016 17:45
 

Ok, però quindi non sono matto io: mi confermi di rendertene conto anche tu che, per quanto sbagliato, nel "mondo esterno" ai veri appassionati l'atteggiamento ed il ragionamento è proprio così eusa_shifty.gif
Qua, credo sia questo il messaggio che sta cercando di far passare Stef93 attraverso le analisi di mercato che propone.
 
15734930
15734930 Inviato: 28 Nov 2016 17:55
 

-Neo- ha scritto:
Ok, però quindi non sono matto io: mi confermi di rendertene conto anche tu che, per quanto sbagliato, nel "mondo esterno" ai veri appassionati l'atteggiamento ed il ragionamento è proprio così eusa_shifty.gif
Qua, credo sia questo il messaggio che sta cercando di far passare Stef93 attraverso le analisi di mercato che propone.


Hai sicuramente ragione, soltanto che io questo tifo calcistico che accompagna i brand lo detesto: fa felice chi vende e magari anche chi acquista pensando che questo determini una certa superiorità nei confronti del resto del mondo, ma per me è agghiacciante che qualcuno si possa sentire superiore a me perché possiede un certo telefono/orologio/moto/auto/*. Dei due mi fa pensare ad un complesso di inferiorità.
 
15734931
15734931 Inviato: 28 Nov 2016 17:57
 

-Neo- ha scritto:
Ok, però quindi non sono matto io: mi confermi di rendertene conto anche tu che, per quanto sbagliato, nel "mondo esterno" ai veri appassionati l'atteggiamento ed il ragionamento è proprio così eusa_shifty.gif
Qua, credo sia questo il messaggio che sta cercando di far passare Stef93 attraverso le analisi di mercato che propone.


Sì ma questo non è dovuto, secondo me, al "nome" del marchio: il mondo esterno non sa (a parte i nostalgici dei tempi che furono e gli appassionati, chiaramente, qui però parliamo di giovani) cosa ha vinto MV Agusta, Guzzi, Benelli o Indian, per spaziare un po', per assurdo penso non sappia bene neanche cosa ha vinto Ducati in SBK (suo principale territorio di conquiste), quello che viene percepito è l'alto valore economico del bene ed è questo secondo me a determinarne il pregio.

Comunque è ovvio che il messaggio di Stef93 sia, sostanzialmente, "corretto" nel senso di rispondente a quelli che sono poi i fenomeni che si verificano nel mondo reale: dopotutto è l'oggetto del suo percorso di studi e che non abbia torto in senso generale mi pare sia stato messo in chiaro (almeno per quanto mi riguarda) fin da subito.

Quello che si è detto poi è che tutte queste considerazioni non valgono (o perlomeno non dovrebbero valere) per chi di motociclette è realmente appassionato e sa riconoscere ad ogni prodotto il suo valore per quello che realmente offre, al di là del marchio.

Poi ripeto, io personalmente ho sempre avuto bassa considerazione di quelle persone che, a cavallo delle loro moto americane/tedesche/italiane, pensano di essere superiori a chi utilizza motociclette diverse.
 
15734937
15734937 Inviato: 28 Nov 2016 18:04
 

Ok, perfetto, allora stiamo dicendo la stessa cosa e siamo tutti d'accordo icon_biggrin.gif
Io mi sto proprio riferendo a quelle persone che parlano di desmo a sproposito ignorando in cosa consista la soluzione meccanica, e che sceglierebbero una moto anzichè un'altra solo per le rifiniture della sella e delle plastiche attorno al serbatoio al posto delle sue doti dinamiche 0509_up.gif
 
15734995
15734995 Inviato: 28 Nov 2016 20:20
 

slowthrottle ha scritto:

La moto come mezzo utilitaristico è tramontata decenni or sono

Ho 55 anni e come molti - dopo aver allevato i figli - sono tornato alla moto proprio con la Scrambler.


a) se mi parli di roma e milano città, ok. Vincono lo scooter o il maxiscooter. Ma per tutto il resto, qualsiasi moto va alla grande!

b) Sarei curioso di sapere se tu rappresenti il vero target commerciale delle Scrambler. Secondo me sì, ma secondo Ducati? eusa_think.gif

Comunque nessuno, credo, ha mai sostenuto che sia brutta. E' la classica moto che se vedi in giro la noti o ti fermi a guardarla, ma che raramente compreresti. A parte casi eccezionali come il tuo.
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