Forse invece che andare per "sentito dire" bisognerebbe studiarsi un po' la legislazione in materia.
Io avevo la Lodola 235 che risultava demolita e l'ho reimmatricolata senza andare a spasso per l'italia a cercare qualcuno che sapesse "dribblare i cavilli".
La cosa era nata malissimo perche' a Genova non volevano nemmeno collaudarla. Non e' stato facile perche' ad ogni mia richiesta (leggi alla mano) nessuno voleva prendersi responsabilita' e quindi ogni risposta doveva arrivare da Roma, ma alla fine collaudo fatto, targa e libretto nuovi, e la mia Lodola gira per le strade ed e' perfettamente in regola.
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Circolare Prot. MOT3/4437/M360 del 26/11/2003
Art. 18, comma 1, legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003).
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A tale ultimo riguardo, si rammenta che, a decorrere dal 17 giugno 2003, non si rende più possibile reimmatricolare motoveicoli radiati a richiesta degli interessati se non sono conformi alla direttiva quadro 2002/24/CE, fatta eccezione per i veicoli di interesse storico e collezionistico.
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(i veicoli radiati a richiesta degli interessati sono i veicoli radiati volontariamente, cioe' demoliti.)
Da quanto esposto si evince che una motocicletta demolita puo' essere reimmatricolata solo se dichiarata di "interesse storico e collezionistico" e questo e' possibile solo se iscritta all'ASI o all'FMI.
Questo e' necessario perche' in mancanza di tale requisito il veicolo dovrebbe soddisfare tutte le vigenti norme (inquinamento, frecce, bla bla bla..)
Come ultima tentativo mi avevano contestato quanto segue :
bla bla bla... secondo la presente Circolare: “ non è possibile procedere alla reimmatricolazione di veicoli volontariamente radiati per demolizione in quanto, a seguito dell’operazione di volontaria cancellazione dal PRA, il bene di che trattasi perde definitivamente la qualificazione giuridica di veicolo per acquistare , ope legis, quella di rifiuto ai sensi dell’articolo 6 dlgs 22/1997”. bla bla bla.....
da me prontamente contestato citando :
Decreto Legislativo 23 febbraio 2006, n. 149
Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, recante attuazione della direttiva 2000/53/CE in materia di veicoli fuori uso.
Articolo 2, comma 3: Non rientrano nella definizione di rifiuto ai sensi del comma 1, lettera b), e non sono soggetti alla relativa disciplina, i veicoli d'epoca, e i veicoli di interesse storico o collezionistico o destinati ai musei, conservati in modo adeguato, pronti all'uso ovvero in pezzi smontati.».
Questo succedeva non piu' tardi di 8 mesi fa....
Adesso lo scenario e' leggermente cambiato: come ha correttamente scritto FILI
Citazione:
c'e' una circolare interna al dipartimento dei trasporti terrestri (ex motorizzazione), in cui si dice di sospendere tali reimmatricolazioni in attesa che il legislatore si esprima in merito.
ma come ha giustamente precisato "non si tratta nè di una legge nè di un decreto".
Un avvocato molto ferrato in problematiche di questo genere da me interpellato sostiene che deve ancora nascere colui che pone una circolare interna al di sopra di una Legge dello Stato.
In definitiva a tutt'oggi LA EGGE dice che le moto demolite DEVONO essere immatricolate se hanno i requisiti previsti.
La circolare interna della Motorizzazione non dice che NON DEVONO... dice solo di sospendere queste pratiche in attesa di chiarimenti..... resta da vedere se possono farlo quando una Legge dello Stato in merito c'e' ed e' anche fin troppo chiara
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Saluti e milagiri !
renato@rpw.it
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