Olio sulla strada del Bracco «Una trappola per centauri»
14 marzo 2009| Simone Traverso
L’allarme corre sul web: chiazze d’olio lungo le curve che conducono al passo del Bracco. Solo che questa volta sembra non trattarsi della solita perdita di gasolio da parte di un mezzo pesante, bensì di un gesto premeditato. Una trappola architettata da un folle per scoraggiare i motociclisti dal percorrere ancora, come ogni fine settimana baciato dal sole, la strada che da Sestri Levante conduce fino alla provincia della Spezia. A segnalare l’episodio è stato innanzitutto uno dei centauri che abitualmente percorrono quella via, iscritto al sito Internet “Pazzi del Bracco”. «Ieri (domenica 8-03-09) sono andato dopo pranzo a prendere un caffè in compagnia al Tagliamento - scrive “Peo” (questo il nick name utilizzato da un motociclista) nel suo messaggio registrato sul forum - Al calar del sole decido di tornare a casa,prendo la moto e torno verso valle da solo... qui succede quello che spero sia solo frutto della mia fantasia (ma purtroppo ho la quasi certezza). Per mia fortuna procedevo ad una velocità più che moderata quando in una delle prime curve (a sinistra) nel bosco ho notato dell’olio sparso per tutta la curva complici anche le auto che passando hanno aumentato l’ampiezza della macchia...anche la curva dopo (a destra)era sporca (il tutto sembrava molto chiaramente versato con una bottiglia)». Il tam-tam è scattato immediatamente e il passaparola fra motociclisti ha evitato incidenti e cadute. Sul posto è intervenuto personale dell’Anas che ha provveduto a bonificare il tratto di asfalto oramai non più percorribile in sicurezza, ma del fatto sono stati informati anche i carabinieri della stazione di Deiva Marina, dipendenti dal comando provinciale della Spezia. I militari hanno annotato la presenza di quella chiazza sospetta e hanno inviato una segnalazione ai propri superiori. Non è escluso che, nei prossimi fine settimana, pattuglie spezzine e della compagnia di Sestri Levante (da cui dipende il tratto genovese della strada per il Bracco) prendano a pattugliare la zona alla ricerca di conferme ed eventuali responsabili. A sostegno della tesi del gesto doloso ci sono alcuni dettagli: innanzitutto la chiazza era localizzata in punti precisi della strada, non una lunga striscia come quella che avrebbe potuto provocare una banale perdita da un mezzo in transito. In secondo luogo, le macchie sono comparse nella stessa zona dove in passato si sono registrate liti e discussioni tra motociclisti e residenti. Nel frattempo l’allarme si è diffuso nella Rete ad altissima velocità. Messaggi riguardanti la presenza di chiazze d’olio sulle curve del passo sono comparsi su blog che da anni “battagliano” per la sicurezza dei centauri, sui forum di motociclisti, rigorosamente suddivisi per... marca: Kawasaki, MV Agusta, Triumph e altri. Ma scorrendo le pagine Internet si scopre che il fatto di domenica (sempre che si tratti realmente di un gesto doloso) non è isolato, anzi. Sulla Cisa, l’estate scorsa per ben due volte qualcuno versò gasolio in tre distinte curve, rischiando di provocare incidenti a catena. Di più, in Toscana, la scorsa settimana qualche folle si è divertito a stendere un cavo di metallo tra due alberi proprio lungo il percorso utilizzato domenicalmente dagli appassionati di motocross: roba da decapitare il primo malcapitato che si fosse trovato a passare da quelle parti. Ma la cronaca recente è ricca, troppo, di simili episodi. L’anno scorso in Lombardia un uomo fu denunciato dai carabinieri per aver provocato alcuni incidenti: aveva gettato chiodi in mezzo alla strada e s’era appostato a breve distanza per assistere alle cadute. Fu segnalato da un motociclista su un sito web e incastrato dai militari. Ora, i “Pazzi del Bracco” stanno raccogliendo materiale e testimonianze per chiedere formalmente ai carabinieri di intervenire e smascherare chi ha pensato bene di trasformare le curve del Bracco in una trappola potenzialmente mortale per i centauri
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