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Quesito su alternatore [regime migliore per caricare]
6488000
6488000 Inviato: 7 Dic 2008 11:21
Oggetto: Quesito su alternatore [regime migliore per caricare]
 



Parlando con un mio collega, ci siamo trovati su posizioni differenti circa il caricamento della batteria.
Usiamo poco la moto d'inverno e ci chiedevamo quale fosse il sistema piu' redditizio per ricaricare la batteria durante un'uscita di 10-20 km.

La batteria si ricarica piu' velocemente andando piano (a bassi regimi, diciamo sotto i 4000 con le marce alte o in citta'), oppure sfruttando la moto nei regimi superiori (es andatura autostradale con medie elevate e guida sportiva) ?
 
6488050
6488050 Inviato: 7 Dic 2008 11:32
 

sicuramente NON con il motore al minimo.

a regimi più elevati, è indifferente... perchè l'alternatore è trascinato dal motore, indipendentemente dal rapporto usato.
influisce molto di più ad esempio l'uso o meno dei fari... potendo fare un giro diurno in città con le sole posizioni...
 
6488166
6488166 Inviato: 7 Dic 2008 11:57
 

Sull'Aprilietta l'alternatore entrava in funzione dopo un certo regime in modo da poter abbassare di più il minimo, quindi al minimo era come tenere il motore spento dal punto di vista elettrico, ma credo che su moto di grossa cilindrata non vi siano di questi problemi.

In ogni caso passato il regime soglia la tensione ai capi della batteria diventava circa 14.5V e rimaneva tale fino al limite massimo di giri quindi sempre la stessa intensità di carica su tutto il range di impiego del motore.

Personalmente mi era capitato di rimanere un po' basso di batteria poco prima di entrare in pista. Beh a fine giornata non avevo più alcun problema, ma ciò era sicuramente dovuto al fatto che avevo staccato i fari icon_wink.gif
 
6488225
6488225 Inviato: 7 Dic 2008 12:10
 

Purtroppo sulle moto recenti non e' possibile escludere i fari e neanche inserire solo quelli di posizione...
Avevo visto dei test, mi pare proprio su questo forum, che indicavano come al salire dei giri il voltaggio dell'alternatore scendesse, c'e' un nesso?
 
6488257
6488257 Inviato: 7 Dic 2008 12:17
 

Andrea16 ha scritto:
Purtroppo sulle moto recenti non e' possibile escludere i fari e neanche inserire solo quelli di posizione...
Avevo visto dei test, mi pare proprio su questo forum, che indicavano come al salire dei giri il voltaggio dell'alternatore scendesse, c'e' un nesso?

Per escludere i fari avevo dovuto staccare il connettore del gruppo ottico, ma lo puoi fare solo in pista.
Per quanto riguarda la seconda parte non vedo alcun nesso, poi dipende da come lavora il regolatore di tensione, la mia strumentazione mi dava la lettura della tensione ai capi della batteria e ti posso assicurare che non vi erano variazioni significative durante l'arco dei regimi fruibili, il che indica che a qualsiasi regime la corrente che entrava nella batteria era sempre la stessa
 
6489688
6489688 Inviato: 7 Dic 2008 16:40
Oggetto: alternatore
 

secondo il mio punto di vista la carica della batteria tramite alternatore non cambia ne a reggimi bassi ne a regimi alti visto che dopo una certa soglia subentra il regolatore di tensione che stabilizza la tensione .certo che il motore tenuto a regimi molto bassi la ricarica non avviene in modo regolare ,basti guardare quando le luci sono accese e tenendo la moto a minimo l'intensita di luce si abbassa mentre accelerando aumenta fino a stabilizzarsi .cioa
 
6490126
6490126 Inviato: 7 Dic 2008 18:17
 

Solitamente i propulsori di piccola cilindrata utilizzano il sistema del volano-magnete-alternatore...Un unico apparecchio riesce a svolgere tutte e tre queste funzioni garantendo la massima affidabilità e buoni livelli di efficienza...quelli più grandi sono equipaggiati di alternatori a se stanti

Visto che la quindi si tratta sempre di alternatore, che funziona per induzione dei campi magnetici in rotazione intorno a dei solenoidi (avvolgimenti in rame), la portata di corrente è proporzionale al regime di rotazione...essa è di tipo alternato (alternatore...icon_smile.gif ) e la frequenza delle semionde è dipendente sempre dal regime di rotazione (può passare da 20Hz, fino a 100Hz e oltre...).

Questa corrente prima qui generata è quindi della peggior specie se vogliamo: alternata, con differenze di potenziale che possono andare da pochi volt a diverse centinaia, con frequenza di alternanza dei versi della corrente in continua variazione...

La corrente quindi generata non può essere utilizzata per nessun utilizzatore: essa deve essere raddrizzata (alternata->continua) stabilizzata (semionda->continua) e "compressa" (limitata in un certo range di differenza di potenziale).

Ecco allora che entra in gioco il raddrizzatore di corrente, che svolge queste funzioni grazie all'uso di ponti a diodi (Ponte di Graetz), condensatori e transistor...

Ora, per quanto riguarda il punto di vista più pratico, tutti questi apparati sono tarati in modo tale che a partire da un determinato regime si possa avere una determinata quantità di corrente ad una fissa differenza di potenziale (ad esempio 1Ah; 14V), per mantenere poi costanti questi valori a regimi di rotazione superiori. Faccio qualche esempio...

Motore 1500 giri, 7V; 2000 giri 10V; 3000 14V; e poi da 4000 fino al massimo regime di rotazione 14,5 V. La corrente in eccesso, che farebbe elevare ancor di più i valori, è dissipata dall'apparecchiatura sotto forma di calore tramite alettature...

Tutto questo perchè la batteria, le luci, tutti gli utilizzatori hanno bisogno di corrente continua che non superi un determinato voltaggio.

Per rispondere alla domanda...beh, sarebbe necessario avere a disposizione il manuale d'officina del mezzo specifico, ma in linea di massima per ricaricare una batteria, per non andare mai in perdita, sarebbe necessario semplicemente girare con il motore a medio bassi regimi di rotazione. Nel mio caso a 3000 giri, con tutti gli utilizzatori in funzione (luci, clacson, frecce...) il solo alternatore riesce a fornire la corrente sufficiente senza far scaricare la batteria...

Spero di essere stato utile, ma sopratutto chiaro icon_wink.gif
 
6506209
6506209 Inviato: 9 Dic 2008 23:04
 

non ne sono sicurissimo ma credo proprio che l'alternatore, a regimi di rotazione "d'uso" (cioè non al minimo) produca corrente in ampio esubero rispetto alle necessità. Parte viene utilizzata per caricare la batteria, parte per l'alimentazione degli utilizzatori (accensione - fari - strumentazione - ventole etc), il resto viene dissipato. Quindi credo che basti andare perché la batteria si ricarichi.
 
6507286
6507286 Inviato: 10 Dic 2008 9:45
 

Ok, parliamo di alternatori.

Se avete una moto con un alternatore vecchio tipo, lo stesso è collegato diciamo direttamente con l'albero motore (ai puristi prendetela come una descrizione di massima per fare capire più o meno a tutti come funziona la cosa). Questo tipo di alternatori sviluppano potenza in relazione ai giri motore puro e semplice. Più potenza esprimono, più voltaggio tirano fuori, più caricano la batteria, pre cui con questi dispositivi di fatto è vero più gas dai più carichi la batteria.

Sui nuovi, che sono digitali e switching (cioè hanno un circuito in grado di adattare la potenza di uscita in base all'utilizzo effettivo) il discorso cambia. Questa tecnologia si è resa necessaria per due motivi, primo con moto ad alta potenza e ad alto numero di giri, si possono usare alternatori più grossi che danno potenza adeguata già a bassi regimi, ma che diventerebbe eccessiva ad alti, oltre questo l'elettronica mal digerisce i picchi di tensione, per cui conviene avere un sistema che stabilizzi la tensione in uscita.
Per cui ora come funziona, in pratica con questi sistemi si riesce ad usare un trasformatore in solido con l'albero motore più piccolo e si pilotano i vari dispositivi a seconda dei giri motore. Per esempio si sceglie di mandare corrente all'alternatore per caricare la batteria solo a più di 4000 giri, per non dare carichi eccessivi al propulsore a bassi regimi. Però una volta abilitato un dispositivo e fornitagli corrente, il circuito di switching consente di esprimere sempre la stessa potenza vs i vari dispositivi. Il problema è semmai sapere questo regime.
Per cui a fini batteria procedere a 6000 o 12000 se l'elettronica è settata per dare il 100% di ricarica sopra i 6000 è esattamente la stessa cosa.
Tutto questo sempre che il "trasformatore" cioè l'apparato che trasforma l'energia meccanica in eccesso in elettrica e che aliementa tutto quanto sia in piena efficienza.
 
6516161
6516161 Inviato: 11 Dic 2008 11:28
 

sul VFR VTEC ho la tensione di carica gia' con il motore a minimo mentre sul VFR del '92 la batteria era in carica solo sopra un numero di giri.

STEFANO
 
6524428
6524428 Inviato: 12 Dic 2008 10:27
 

Io farei un discorso più pratico. Domanda : dici di fare "un giretto" di 10~20 minuti. Ebbene, se il tuo limite è il tempo, allora la quantità di carica per la batteria è sempre la stessa, basta che tu superi un minimo di giri, che poi significa una andatura che può essere da tranquilla fino ad una "smanettata". Se invece dici in partenza che tragitto vuoi fare, allora più tempo ci metti e più carichi la batteria sempre tenendo in mente il limite minimo che dicevo.
 
6530808
6530808 Inviato: 12 Dic 2008 23:41
 

avete mai pensato di comperare un piccolo raddrizzatore a corrente e di metterlo per 1 ora a4A?avrete cosi caricato la vostra batteria nel minimo tempo.il costo?meno di 40 euro della boschin tutti i centri commerciali.
 
6531854
6531854 Inviato: 13 Dic 2008 15:47
 

ma gt desmo, secondo te allora sotto i 4000 giri la batteria non si carica?

anche prima c'erano i regolatori di tensione, proprio come adesso, altrimenti bruciavi tutto!!

uno dei pochi mezzi che mi ricordo senza regolatore di tensione era il si piaggio, che però appena umentavano di poco i giri le lampadine scoppiavano!

oggigiorno tutti i motori caricano fin dal regime del minimo, il surplus di potenza che forniscono quando i giri aumentano viene dissipata dal regolatore di tensione (che infatti è sempre caldo).


quindi non esiste un regime per il quale la carica è maggiore visto che la tensione fornita è sempre una tensione superiore ai 13 volt con un massimo di 14, a meno che non sia rotto lo statore o il regolatore!
 
6540435
6540435 Inviato: 15 Dic 2008 0:19
 

Da 3000 giri in su il generatore produce la tensione necessaria a ricaricare o mantenere carica la batteria. La tensione deve essere mantenuta a circa 14,3 - 14,5 volt.
Il buon regolatore deve mantenere questa tensione con fari accesi o spenti, a 3000 o 15000 giri.
La capacità di ricaricare la batteria sotto i 3000 giri .... beh, dipende dal generatore, meglio stare sopra i 3500.

L'eccesso è regolato in questo modo.
Alternatore utilizzato su moto datate: la tensione generata è funzione della corrente di eccitazione e della velocità di rotazione. Il regolatore elettronico 'sente' la tensione generata e regola istantaneamente la corrente di eccitazione, se la tensione generata si alza il regolatore riduce la corente di eccitazione e viceversa; trattandosi di 1 o 2 ampere il regolatore dissipa una potenza di 10-15W ma indirettamente regola la corrente generata anche di 40A per le moto o 80-100A per le auto.
Generatore a magnete rotante e indotto fisso
: in questa tipologia di alternatori il campo magnetico non è generato da una corrente di eccitazione ma da un magnete fisso, la tensione generata all'indotto può salire anche a valori di 70-100 volt. I regolatori in questo caso sono switching (a commutazione), e intevengono sulla corrente generata, già raddrizzata, e utilizzata da fari, luci, ventole, centralina, motoradio e per ricaricare la batteria. Il calore dissipato dal regolatore è una 'perdita' di potenza ed è preferibile che questa sia minima.

I regolatori non dissipano la potenza generata in eccesso, semplicemente fanno sì che non ci sia un eccesso di potenza.


Domande? 0510_amici.gif
 
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