Salve,
sono a letto con il piede destro rotto. Vi spiego la dinamica dell'incidente, secondo boi chi ha torto?
Lungomare leggermente incasinato, ore 18:00.
Unica carreggiata a due corsie (una per ciascun senso di marcia), doppio senso di circolazione. Le corsie sono separate da doppia linea continua.
Il tizio che mi precede (BMW 320d) è fermo immobile poichè, a sua volta, è preceduto da una vettura la quale è ferma immobile.
Decido di passare. A velocità moderata (10-15 km/h) e RESTANDO all'interno della doppia linea (poichè l'auto era sufficientemente spostata a destra) supero la bmw, quando a un certo punto il guidatore dell'auto decide di compiere un sorpasso per superarae la macchina davanti a lui che si era fermata).
Nell'uscire mi urta violentemente il piede (perchè è uscito di scatto) e mi rompo il V metatarso destro. Non so ancora per quale miracolo io sia riuscito a non cadere dalla moto.
Il tizio dell'auto accortosi della gravità del fatto (effettivamente si è comportato da buon padre di famiglia) mi garantisce che mi farà l'assicurazione, e così è stato.
Adesso chiedo, poichè ci sarà a che fare con assicurazioni ed avvocati, nonostante l'autista abbia ammesso che voleva "cambiare corsia" (per sorpassare) laddove era presente la doppia linea continua, e considerando che io l'ho superato all'interno della mia stessa corsia (senza oltrepassare la doppia linea continua), secondo voi... posso stare tranquillo?
Oppure, vista la disponibilità dell'autista (dal momento che dovrò stare fermo per 40 giorni ancora... almeno), devo precisare qualcos'altro con l'avvocato?
Grazie
