Salve, a tutti. Ieri sera stavo facendo un giro tranquillo in città, erano quattro giorni che la motina era in garage e dato che la serata non era particolarmente fredda avevo deciso di "darci" un pò di respiro

Mentre facevo una banalissima svolta a sinistra, accellerando mi è partito il posteriore! Io c'ho provato ma lei proprio non ne ha voluto sentir parlare. A quel punto ho pensato "E allora vai... che io mo vengo..." L'ho lasciata andare e mi sono ritrovato sdraiato a terra con lei che mi ruggiva a fianco poco distante. IO: escoriazioni sul lato dx, botta al collo, alla schiena, giacca a vento rovinata e casco (quasi) inutilizzabile. LEI: Cupolino graffiato, tampone dx rovinato (e benedizione voglia avere), pedale del freno post piegato, fianchetto post dx graffiato, leva del freno ant graffiata. Stamattina dal mecca Yamaha rassicurazione sulle funzionalità di LEI


Questa è la terza volta che cado e ad ogni caduta imparo sempre qualcosa. La prima volta ho imparato a guardare sempre negli specchietti per girare, la seconda ho imparato che non conviene fare retromarcia su due ruote in discesa (specie su una moto di 190 Kg) e la terza che le pozzanghere sarebbe opportuno evitarle o perlomeno rallentare...
Oh e di tenere su il casco finché non si lascia la moto in garage a motore spento e cavalletto abbassato

Si dice che un vero biker non può chiamarsi tale se non bacia l'asfalto... insomma sdraiando si impara... ma non è che ci sarebbe un metodo meno doloroso...?
