Serve un pretesto, una motivazione per un giro in moto? Normalmente no, però è bello dare un senso ad un percorso che altrimenti potrebbe essere visto come solamente un susseguirsi di km d'asfalto.
Nasce così "sulle strade del rally di Montecarlo", con l'idea di ripercorrere alcune delle prove speciali del rally e di godere delle bellezze di quelle zone di Francia che rispondono al nome di Provenza e Costa Azzurra. Inizialmente programmato per il ponte del 25 aprile è stato invece percorso nel weekend del 2 giugno a causa delle avverse condizioni meteo primaverili, soffrendo un po' più di caldo ma neppure troppo.
Giovedì 2 Giugno
Gruppo supercollaudato, Marcello, Paolo e il sottoscritto (purtroppo Emanuele e Federico, che sarebbero stati presente il 25 Aprile in questo weekend non potevano essere presenti). Ritrovo all'area di servizio Cigliano nord sulla A4 almeno per Paolo e me, Marcello preoccupato dal troppo caldo ha deciso di partire ad un'ora impraticabile per noi "comuni mortali"


Pallostrada fino alla val di Susa, salita al colle del Monginevro e discesa verso Briançon per proseguire lungo la noiosa statale che porta a Embrun dove raggiungiamo il lago di Serre Ponçon (per evitare la noiosa statale si potrebbe fare il col d'Izoard


Scavalchiamo l'Ubaye e ci portiamo verso La Bréole (per Le Collet, un piccolo colle che nota solo chi, come me, ha la mania di collezionarli) dove svoltiamo per il Col Charamel e successivamente il Col des Fillys.
Purtroppo al passo ci imbattiamo in una chiusura stradale per lavori, il 2 giugno è lavorativo in Francia e questi sono i "rischi del mestiere". Siamo in orario di pausa pranzo, nel cantiere non c'è nessuno, una parte di strada è comunque praticabile, per un attimo ci passa per la testa la malsana idea

Scartati i passaggi su sterrati o strade semisconosciute, optiamo per ridiscendere a la Bréole, portarci a Saint Vincent les Forts, salire al Col Saint Jean di Montclar e riportarci sul percorso previsto a Selonnet.
La necessità di rifornire di benzina e un leggero appetito, trovano entrambe soddisfazione a Selonnet, un distributore a prezzo economico e un pranzo leggero al restaurant Chez le Poete. Seduti a tavola do un'occhiata al telefono e vedo un messaggio di Marcello: "Col de Fillys chiuso". Ce ne siamo accorti

Rinfrancati dal pranzo procediamo verso Seyne les Alpes per risalire quindi verso il Col du Fanget e la sua discesa per una "route étroite et sinuouse" (letteralmente: strada stretta e sinuosa, ma in francese fa tutta un'altra figura) che conduce a Barles.
Da Barles si entra nelle omonime gole, Clue de Barles, uno spettacolo della natura con la strada che scorre in fondo ad un profondo canyon, in parte scavata nella roccia.

Giunti a Digne Les Bains, ci approcciamo finalmente alla prima "strada del Rally di Montecarlo" per il Col du Pas de Bonnet raggiungiamo il col d'Hysope, presso il quale un balcone panoramico permette una fantastica vista sulla valle (c'è anche un cartello esplicativo della genesi geologica della stessa) e successivamente il col de Fontbelle da quale scendiamo verso Sisteron, meta della prima tappa del viaggio.

In albergo troviamo Marcello che è arrivato un'oretta prima di noi e si sta godendo il fresco dell'aria condizionata, dopo la necessaria doccia usciamo per un giro della città che si trasforma presto in una birra per placare la sete. Ci sono parecchi turisti italiani e il gestore del bar ci chiede come mai, non era al corrente della festa della Repubblica!

Sisteron "vale la visita", con la cittadella fortificata che domina dall'alto il tratto di valle della Durance e la prospiciente roccia della Baume, la cattedrale di Notre-Dame-de-Pommiers, risalente al XII secolo, le torri fortificate, le stradine su cui si aprono abitazioni dalle facciate antiche e le piazzette abbellite da incantevoli fontane.
Dopo un primo giro turistico, torniamo a cena nella stessa piazzetta dove ci eravamo concessi la birretta, Le Mas des Saveurs è il ristorante dove ceniamo. Per il dopocena ci spostiamo nel locale a lato per un'ultima birretta e così abbiamo girato tutti i locali della piazza!
Ancora quattro passi per vedere angoli della città illuminati e poi ci concediamo il meritato riposo!
