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Motore elettrico perchè senza cambio ?
15782098
15782098 Inviato: 21 Mar 2017 11:46
Oggetto: Motore elettrico perchè senza cambio ?
 



Sentendo sempre più spesso nominare nuovi marchi cimentarsi sull'elettrico, avrei una domanda tecnica su questo tipo di motori...
Premesso che sono effettivamente impreparato, mi pare di leggere che oramai volendo non siano le prestazioni massime a mancare (il limite al momento è sempre un rapporto tra l'autonomia/peso ed i tempi di ricarica in caso non si pernotti ad una presa ... ), comprendendo al 100% il perché non abbiano una frizione non necessitando di sganciare il motore da ferme, non capisco perché invece solitamente non abbiano alcun tipo di variazione del rapporto di trasmissione. Qualcuno che mi erudisca ?
 
15782109
15782109 Inviato: 21 Mar 2017 11:57
 

Un motore elettrico ha coppia pari al suo massimo esprimibile da 1rpm fino a limitatore (ok, poi interverrano attriti o dispersioni o non so che altro, ma il concetto è questo).

Non necessita di cambio se il regime massimo che può raggiungere è adatto alla velocità massima che si vuole raggiungere. Inoltre il regime massimo di un motore elettrico può essere molto elevato, per il fatto di essere sostanzialmente un rotore con attriti ridotti, quindi niente manovellismi, alternanze o altro, né limiti dovuti alla distribuzione che non sta dietro al pistone (limiti delle molle di ritorno delle valvole), nè vibrazioni...

... insomma, in teoria è il motore più prossimo alla perfezione.

Onestamente mi chiedo perché tutte le auto non abbiano un piccolo generatore a benza e dei motori elettrici per la trazione.

Dico tutto ciò senza la minima competenza specifica, ma solo sulla base di una mia generica conoscenza dell'architettura dei motori elettrici. Ben felice di essere ripreso e corretto, al fine di imparare.
 
15782110
15782110 Inviato: 21 Mar 2017 11:58
Oggetto: Re: Motore elettrico perchè senza cambio ?
 

cambio e frizione non servono perchè i motori elettrici da fermi hanno già disponibile pressochè tutta la coppia che hanno. Ovvero: gli dai corrente, e da fermi spingono già al massimo... è come se la tua moto a 1500 giri spingesse già come a 10.000... potresti partire in 5a e via.

ciao

WK
 
15782113
15782113 Inviato: 21 Mar 2017 11:59
 

Non sono un tecnico ma:

Dato che i motori elettrici hanno coppia subito e lineare.
Dato che hanno rendimento altissimo (i motori termici hanno un rendimento basso, tra il 20 e il 30%)
Dato che sono a trazione diretta, senza intermediazioni di alberi e catene varie

è sufficiente gestire la velocità di rotazione.

Invece un motore termico, in funzione dei giri del motore, esprime una coppia sensibilmente diversa. A sua volta, la spinta viene dissipata da tutti i sistemi di trasmissione, distribuzione, catena ecc. ecc.
Quindi è fondamentale agire sul cambio per operare a regimi che possano realmente esprimere una spinta.

Correggetemi se sbaglio 0510_saluto.gif

Caramon77 ha scritto:
Onestamente mi chiedo perché tutte le auto non abbiano un piccolo generatore a benza e dei motori elettrici per la trazione.


Sulle navi da crociera funziona già così. Il motore termico (cherosene o gasolio, non so) alimenta un motore elettrico che a sua volta alimenta sia le eliche che tutta la fornitura della nave.

Perchè non funziona così su una macchina? Credo per problemi di peso e volume. La nave non ha di questi problemi icon_smile.gif
 
15782120
15782120 Inviato: 21 Mar 2017 12:04
 

Comunque esistono anche moto elettriche con il cambio, anche se sono eccezioni e non regole.
 
15782123
15782123 Inviato: 21 Mar 2017 12:09
 

Ok per la velocità finale dove vado ad infrangere i Kw del motore contro gli attriti delle ruote/aria, ma per tutte le accelerazioni tra il fermo e la velocità massima appunto, prestazionalmente parlando non sarebbe meglio avere il rapporto che mantenga appunto il motore ad un numero di giri il più prossimo possibile a quello di massima potenza ? Oppure queste "cose" tuttora impennano di "gas" a qualunque velocità in mono marcia da 200 km/h ?
 
15782127
15782127 Inviato: 21 Mar 2017 12:15
Oggetto: Re: Motore elettrico perchè senza cambio ?
 

wkowalski ha scritto:
cambio e frizione non servono perchè i motori elettrici da fermi hanno già disponibile pressochè tutta la coppia che hanno. Ovvero: gli dai corrente, e da fermi spingono già al massimo... è come se la tua moto a 1500 giri spingesse già come a 10.000... potresti partire in 5a e via.

ciao

WK

Ringrazio tutti per le risposte
Capisco l'avere una regolarità di spinta da zero giri, ma "sfruttando" i 6Kgm della mia Hornet in quinta provocano tutt'altra accelerazione che in seconda ... logicamente a velocità diverse
 
15782133
15782133 Inviato: 21 Mar 2017 12:18
 

Caballero77 ha scritto:
Ok per la velocità finale dove vado ad infrangere i Kw del motore contro gli attriti delle ruote/aria, ma per tutte le accelerazioni tra il fermo e la velocità massima appunto, prestazionalmente parlando non sarebbe meglio avere il rapporto che mantenga appunto il motore ad un numero di giri il più prossimo possibile a quello di massima potenza ? Oppure queste "cose" tuttora impennano di "gas" a qualunque velocità in mono marcia da 200 km/h ?


Come hanno già detto altri utenti per accelerare la moto è necessaria la coppia fornita dal motore e non la potenza, che sono due concetti differenti. Dal momento che il motore elettrico riesce a fornire la massima coppia anche da fermo, non è necessario dotarlo di una rapportatura che lo faccia lavorare nel punto di lavoro ottimale, perchè esso è appunto tutto l'arco di giri utile del motore (per quanto riguarda coppia->accelerazione).
Per quanto riguarda invece la potenza, essa determina la velocità massima, ovvero la capacità del motore di spingere in verso opposto a tutte le forze dissipative che si generano durante il moto (attrito dell'aria, delle ruote ecc). In un motore elettrico si riesce a raggiungere la potenza massima da un numero di giri che non compromette il funzionamento del motore, quindi non c'è bisogno di ridurre gli stessi con una rapportatura finale
 
15782138
15782138 Inviato: 21 Mar 2017 12:21
 

threnino ha scritto:

Caramon77 ha scritto:
Onestamente mi chiedo perché tutte le auto non abbiano un piccolo generatore a benza e dei motori elettrici per la trazione.


Sulle navi da crociera funziona già così. Il motore termico (cherosene o gasolio, non so) alimenta un motore elettrico che a sua volta alimenta sia le eliche che tutta la fornitura della nave.

Perchè non funziona così su una macchina? Credo per problemi di peso e volume. La nave non ha di questi problemi icon_smile.gif


L'ho visto anch'io in un documentario su D-max a proposito dei grossi camion da cava, 1 motore elettrico montato diretto per asse posteriore e motorone collegato al generatore, con coppie del genere effettivamente ha senso anche solo per eliminare la frizione ...
 
15782142
15782142 Inviato: 21 Mar 2017 12:25
Oggetto: Re: Motore elettrico perchè senza cambio ?
 

Caballero77 ha scritto:
Ringrazio tutti per le risposte
Capisco l'avere una regolarità di spinta da zero giri, ma "sfruttando" i 6Kgm della mia Hornet in quinta provocano tutt'altra accelerazione che in seconda ... logicamente a velocità diverse


Questo perchè in quinta sono maggiori gli attriti, ma la coppia e la potenza che escono dal motore sono sempre le stesse. Anche una moto elettrica se spalanchi il gas accelera di più da 0 a 50 che da 80 a 130, perchè gli attriti esterni sono maggiori, ma anche in questo caso il motore fornisce la stessa coppia.

In un motore elettrico la spinta e quindi la coppia sono pressochè uguali sia a 100 che a 6000 rpm, non avrebbe senso quindi forzare il motore a lavorare in un determinato range di giri perchè non ne otterresti nessun beneficio.
Per esempio pensa ad un tram, se non ha bisogno lui di variare i rapporti con tutte quelle tonnellate in gioco, figurati una moto che pesa un millesimo
 
15782145
15782145 Inviato: 21 Mar 2017 12:25
 

mando695 ha scritto:
Come hanno già detto altri utenti per accelerare la moto è necessaria la coppia fornita dal motore e non la potenza, che sono due concetti differenti. Dal momento che il motore elettrico riesce a fornire la massima coppia anche da fermo, non è necessario dotarlo di una rapportatura che lo faccia lavorare nel punto di lavoro ottimale, perchè esso è appunto tutto l'arco di giri utile del motore (per quanto riguarda coppia->accelerazione).
Per quanto riguarda invece la potenza, essa determina la velocità massima, ovvero la capacità del motore di spingere in verso opposto a tutte le forze dissipative che si generano durante il moto (attrito dell'aria, delle ruote ecc). In un motore elettrico si riesce a raggiungere la potenza massima da un numero di giri che non compromette il funzionamento del motore, quindi non c'è bisogno di ridurre gli stessi con una rapportatura finale


Semplicemente no, la potenza E' coppia X i giri alla misurazione
Non esiste che a pari spinta (coppia) una marcia lunga faccia accelerare meglio che con una corta salvo che non vada limitata anche quella lunga per esuberanza (impennamento o perdita di trazione)
 
15782149
15782149 Inviato: 21 Mar 2017 12:29
 

Caramon77 ha scritto:

Onestamente mi chiedo perché tutte le auto non abbiano un piccolo generatore a benza e dei motori elettrici per la trazione.


Questo accade perchè anche la migliore conversione di energia presenta minori di uno (come tutto a questo mondo) e quindi risulta più conveniente usare quella stessa energia per far muovere direttamente la macchina, piuttosto che trasformarla in energia elettrica (perdendone un po) e poi usare quella stessa energia elettrica per muovere la macchina, per giunta aggiungendo peso e costi.
Quindi a meno di applicazioni particolari dove è richiesta una curva di coppia particolarmente stabile questa applicazione non trova mai applicazione.
 
15782152
15782152 Inviato: 21 Mar 2017 12:32
 

Ragazzi, mi sembra che con le vostre spiegazioni abbiate tutti toccato le corde relative al discorso inerzia/coppia/rendimento... ma visto che un cambio non serve solo per partire (le prime marce sono un rapporto di "divisione", le marce alte un rapporto di "prodotto")... perchè non sfruttare già l'ottima resa del motore elettrico che non fa fatica sulle partenze da fermo con una serie di rapporti moltiplicativi, per aumentare le rotazioni della ruota rispetto all'albero e fare andare queste moto ancora più veloce?

Oppure mettendovi motori elettrici più piccoli, che consumano meno, che pesano meno (batterie) e che si ricaricano prima? Risolverebbe l'unico vero problema dell'elettrico, ossia l'autonomia.

Ultima modifica di -Neo- il 21 Mar 2017 12:34, modificato 1 volta in totale
 
15782155
15782155 Inviato: 21 Mar 2017 12:34
 

Caballero77 ha scritto:
Semplicemente no, la potenza E' coppia X i giri alla misurazione
Non esiste che a pari spinta (coppia) una marcia lunga faccia accelerare meglio che con una corta salvo che non vada limitata anche quella lunga per esuberanza (impennamento o perdita di trazione)


Quello che sto cercando di dire è che se il motore fornisce 100Nm a 100rpm e questi rimangono costanti tanto che fornisce comunque 100Nm anche a 6000rpm, non avrebbe senso montare un cambio che ti faccia lavorare il motore a un determinato numero di giri, tanto ovunque ti trovi la spinta quella è.
Quello che hai detto sulla potenza è giusto infatti all'aumentare di giri aumenta la potenza disponibile fino a quando al numero di giri più elevato hai disponibile tutta la potenza massima (in un caso ideale di coppia sempre costante)
 
15782158
15782158 Inviato: 21 Mar 2017 12:37
 

-Neo- ha scritto:
Ragazzi, mi sembra che con le vostre spiegazioni abbiate tutti toccato le corde relative al discorso inerzia/coppia/rendimento... ma visto che un cambio non serve solo per partire (le prime marce sono un rapporto di "divisione", le marce alte un rapporto di "prodotto")... perchè non sfruttare già l'ottima resa del motore elettrico che non fa fatica sulle partenze da fermo con una serie di rapporti moltiplicativi, per aumentare le rotazioni della ruota rispetto all'albero e fare andare queste moto ancora più veloce?

Oppure mettendovi motori elettrici più piccoli, che consumano meno, che pesano meno (batterie) e che si ricaricano prima? Risolverebbe l'unico vero problema dell'elettrico, ossia l'autonomia.


Le marce alte sono un rapporto di prodotto per quanto riguarda i giri del motore/giri della ruota. La potenza disponibile sempre quella è, se avessero trovato il modo di moltiplicarla avremmo risolto tutti i problemi energetici mondiali icon_asd.gif
 
15782159
15782159 Inviato: 21 Mar 2017 12:37
 

Piccola divagazione OT per i motori dei generatori contro i motori dei veicoli
Percentualmente, a pari consumo, quanto può essere più efficiente un motore fatto espressamente (quindi con tutto "calibrato" per quello, dal raffreddamento alla portata dell'olio ottimale alla durezza delle molle valvole ecc ecc) per subire di fisso un tot sforzo ad un tot regime piuttosto che essere "piacevole" da guidare ?
 
15782167
15782167 Inviato: 21 Mar 2017 12:45
 

mando695 ha scritto:
Quello che sto cercando di dire è che se il motore fornisce 100Nm a 100rpm e questi rimangono costanti tanto che fornisce comunque 100Nm anche a 6000rpm, non avrebbe senso montare un cambio che ti faccia lavorare il motore a un determinato numero di giri, tanto ovunque ti trovi la spinta quella è.
Quello che hai detto sulla potenza è giusto infatti all'aumentare di giri aumenta la potenza disponibile fino a quando al numero di giri più elevato hai disponibile tutta la potenza massima (in un caso ideale di coppia sempre costante)


Appunto, la SPINTA del motore non cambia, ma se DEmoltiplico i giri con una marcia più corta, la mia massa accelererà proporzionalmente meglio ripestto al rapporto originale
Quindi, dato che motori da 40-60 Kw non impennano sicuramente una moto da 200 kg a 150 km/h, con lo stesso rapporto avendo la stessa coppia sempre non lo farebbero neppure ne da ferme ne a 50km/h ne a 100km/h, quindi perché non demoltiplicare ( scalare ) per farle accelerare meglio ?
 
15782172
15782172 Inviato: 21 Mar 2017 12:57
 

Io non me ne intendo, ma credo che un piccolo motore in funzione di generatore, che funzioni sempre nei suoi range ottimali possa essere interessante in termini di consumo (quindi usato per alimentare un motore elettrico). Mi pare che Opel avesse realizzato una macchina così (la Ampera?).
 
15782173
15782173 Inviato: 21 Mar 2017 13:00
 

Caballero77 ha scritto:
Appunto, la SPINTA del motore non cambia, ma se DEmoltiplico i giri con una marcia più corta, la mia massa accelererà proporzionalmente meglio ripestto al rapporto originale
Quindi, dato che motori da 40-60 Kw non impennano sicuramente una moto da 200 kg a 150 km/h, con lo stesso rapporto avendo la stessa coppia sempre non lo farebbero neppure ne da ferme ne a 50km/h ne a 100km/h, quindi perché non demoltiplicare ( scalare ) per farle accelerare meglio ?


Hai ragione ma evidentemente questi motori forniscono una coppia più che sufficiente per partire al limite dell'aderenza e poi riescono comunque a portarti alla velocità massima senza dover variare il rapporto ruota/motore.

Link a pagina di Motociclismo.it
 
15782174
15782174 Inviato: 21 Mar 2017 13:01
 

Caramon77 ha scritto:
Io non me ne intendo, ma credo che un piccolo motore in funzione di generatore, che funzioni sempre nei suoi range ottimali possa essere interessante in termini di consumo (quindi usato per alimentare un motore elettrico). Mi pare che Opel avesse realizzato una macchina così (la Ampera?).

Grosso modo so che i diesel 2 tempi a pistoni contrapposti usati sulle navi in modalità "steamer" ( che producono energia anche dallo smaltimento del calore di raffreddamento) possono arrivare ad un rendimento prossimo al 50% se non meglio, logicamente ha una rapporto cilindrata ingombro neppur paragonabile ad un motore motociclistico, che di suo ha comunque il vantaggio dell'acceleratore, poce richiesta = poco consumo
 
15782183
15782183 Inviato: 21 Mar 2017 13:13
 

mando695 ha scritto:
Hai ragione ma evidentemente questi motori forniscono una coppia più che sufficiente per partire al limite dell'aderenza e poi riescono comunque a portarti alla velocità massima senza dover variare il rapporto ruota/motore.

Link a pagina di Motociclismo.it


Tralasciando che nello strappo da fermo il peso possa "aiutare" li si è ovvio il vantaggio della coppia a 0 zero giri del motore, oltretutto a presa diretta, piuttosto dicono quale è la velocità massima in quella esatta configurazione ? Scusate ma non ho l'audio sul pc al lavoro
( lascio fuori volutamente i discorsi quali agilità in curva o che distacco prenderebbe poi con un paio di gomme slick su una gara da 100 km, IMO le prende pure da un fifty malaguti )
 
15782203
15782203 Inviato: 21 Mar 2017 13:48
 

Caballero77 ha scritto:
Appunto, la SPINTA del motore non cambia, ma se DEmoltiplico i giri con una marcia più corta, la mia massa accelererà proporzionalmente meglio ripestto al rapporto originale
Quindi, dato che motori da 40-60 Kw non impennano sicuramente una moto da 200 kg a 150 km/h, con lo stesso rapporto avendo la stessa coppia sempre non lo farebbero neppure ne da ferme ne a 50km/h ne a 100km/h, quindi perché non demoltiplicare ( scalare ) per farle accelerare meglio ?


Si risolve tutto all'origine.

Date certe variabili quali peso, larghezza pneumatici, coefficiente aerodinamico ecc. ecc. si monterà il motore con i Kw adatti allo scopo da raggiungere.

Scooter cittadino - Moto turistica - Moto sportiva

Purtroppo/per fortuna il futuro dell'automotive e, di riflesso, anche del motociclismo, è l'elettrico.
Forse per le moto è più lontano di quanto non sia sulle auto per una questione di autonomia.
Se oggi con le auto (tesla in primis) si riescono a raggiungere i 400-500km e quindi a confrontarsi contro un pieno di benzina, per le moto che tipicamente viaggiano sull'ordine dei 200-300km questo è più difficile. Dove le metti le batterie e soprattutto, quanto pesano?
Quando inizieranno a svilupparle per l'equivalente motoGP elettrica, autonomia della durata di una gara, allora ci sarà la transizione anche sul lato più consumer.
 
15782236
15782236 Inviato: 21 Mar 2017 14:35
 

Tutto si rivolverà con il primo, oppure il secondo step evolutivo delle batterie. Mensilmente esce una notizia riguardante un nuovo materiale allo studio e l'articolo è sempre lo stesso: più autonomia, meno tempo per la ricarica.

Il motore endotermico può solo temere quel giorno, il giorno in cui nel volume di un serbatoio da 50 litri ci starà energia per 600km e si farà rifornimento in 10 minuti e non ci sarà degrado apprezzabile per 15 anni.

Solo che ci vorranno stazioni di servizio adeguate e gli attuali gestori hanno tutto l'interesse ad impedirlo.
 
15782241
15782241 Inviato: 21 Mar 2017 14:40
 

Caballero77 ha scritto:
Tralasciando che nello strappo da fermo il peso possa "aiutare" li si è ovvio il vantaggio della coppia a 0 zero giri del motore, oltretutto a presa diretta, piuttosto dicono quale è la velocità massima in quella esatta configurazione ? Scusate ma non ho l'audio sul pc al lavoro
( lascio fuori volutamente i discorsi quali agilità in curva o che distacco prenderebbe poi con un paio di gomme slick su una gara da 100 km, IMO le prende pure da un fifty malaguti )

L'Energica è autolimitata a 240 km/h.



Questo è il giro del TT ad oltre 117 mph, 187 km/h di media della Mugen 2014, le prestazioni sono poco superiori all'Energica perchè in realtà il limite di questi mezzi è la massima corrente erogabile dal gruppo batteria-inverter, non il motore; oltre naturalmente all'autonomia.



Mi pare inoltre ci sia parecchia confusione riguardo le caratteristiche dei motori elettrici, anche perchè ne esistono diversi tipi con comportamenti molto diversi. Sarebbe come accomunare i motori termici, facendo un mischione fra ciclo Otto, Diesel, 2 e 4 o più tempi, turbine, motori a vapore...
Magari sarebbe il caso di aprire una discussione partendo dalle basi di elettromeccanica.
 
15782251
15782251 Inviato: 21 Mar 2017 14:49
 

HighSide ha scritto:

Magari sarebbe il caso di aprire una discussione partendo dalle basi di elettromeccanica.


L'idea mi piace, idee più chiare sull'argomento non guasterebbero. Ringrazio in anticipo...
 
15782254
15782254 Inviato: 21 Mar 2017 14:55
 

Caramon77 ha scritto:
Tutto si rivolverà con il primo, oppure il secondo step evolutivo delle batterie. Mensilmente esce una notizia riguardante un nuovo materiale allo studio e l'articolo è sempre lo stesso: più autonomia, meno tempo per la ricarica.

Il motore endotermico può solo temere quel giorno, il giorno in cui nel volume di un serbatoio da 50 litri ci starà energia per 600km e si farà rifornimento in 10 minuti e non ci sarà degrado apprezzabile per 15 anni.

Solo che ci vorranno stazioni di servizio adeguate e gli attuali gestori hanno tutto l'interesse ad impedirlo.

Gran parte di quelle notizie a getto continuo riguardano prototipi che non vedranno mai la luce perchè un conto è operare in laboratorio, altro è industrializzare il tutto con un prodotto affidabile, duraturo, facilmente costruibile e smaltibile, di costo ragionevole etc
Ricordo che il vincolo non è solo l'autonomia, quindi l'energia specifica (in peso ed in volume), ma anche la potenza specifica erogabile (in scarica) ed assorbibile (in ricarica), che limitano rispettivamente prestazioni di picco del motore e tempi di ricarica.
A fronte degli attuali fornitori di carburante ci sono quelli di energia elettrica, che non sono meno "pesanti" come capacità di lobby; senza considerare che spesso i due almeno parzialmente coincidono. Ci sono grossi interessi a sviluppare la nuova infrastruttura, che in alcuni Paesi nordeuropei è già a buon punto.
 
15782261
15782261 Inviato: 21 Mar 2017 15:03
 

Preso dalla brochure di Energica su InSella:
"Le batterie garantiscono 150 km di autonomia a una media di 80 km/h"
Sulla mia ex moto da A2 erano 5 litri di benzina, e si fa riferimento ad una moto dichiarata per 258 Kg, peso che su una media oraria è quasi "stabilizzante", mentre se pretendi delle accelerazioni sono sicuro che di quei 150 km ne restano ben pochi.
Mi stupisce invece la potenza max dichiarata, effettivamente quei 100 Kw (se monomarcia a 239 Km/h ) sono a dir poco impressionati, molto ben più di quanto pensassi in origine al mio post. Resto comunque dell'idea che mezzi con un minor rapporto potenza/peso (35Kw/150 Kg + pilota giusto per considerare una agile Duke 390 col pieno ? ) possano sicuramente beneficiare di una variazione del rapporto, dato che si coppia piatta su tutto l'arco, ma avete presente come allunga in sesta una Duke390 a 160 km/h ? Se non hai il vento contrario sul tachimetro conti dal 160 al 170 con le dita uno ad uno ricontandole per essere sicuro di non sbagliare e ogni tanto torni indietro di uno ... ( non è a limitatore )
 
15782278
15782278 Inviato: 21 Mar 2017 15:34
 

Caballero77 ha scritto:
Preso dalla brochure di Energica su InSella:
"Le batterie garantiscono 150 km di autonomia a una media di 80 km/h"
e si fa riferimento ad una moto dichiarata per 258 Kg, peso che su una media oraria è quasi "stabilizzante", mentre se pretendi delle accelerazioni sono sicuro che di quei 150 km ne restano ben pochi.
Mi stupisce invece la potenza max dichiarata, effettivamente quei 100 Kw (se monomarcia a 239 Km/h ) sono a dir poco impressionati, molto ben più di quanto pensassi in origine al mio post. Resto comunque dell'idea che mezzi con un minor rapporto potenza/peso (35Kw/150 Kg giusto per considerare una agile Duke 390 col pieno ? ) possano sicuramente beneficiare di una variazione del rapporto.

Test fatti su percorsi collinari stradali hanno riportato autonomia reale "dandoci dentro" di circa 80 km, in piste medioveloci a tutta di circa 50 km, il giro del TT è di 60 km; parecchio dipende da come si usa il recupero energetico in frenata, sull'Energica è possibile impostare 3 comportamenti differenti di base e modularlo con la manopola dell'acceleratore, che fa anche da gestione del freno motore nella prima parte di corsa.
Il bello è che quella potenza è abbondantemente autolimitata causa i limiti cui accennavo sopra.
La coppia, anch'essa autolimitata, e di 190 Nm costanti per circa la prima metà del regime di rotazione, poi va in calando. Da un certo punto di vista il comportamento è opposto rispetto ai tradizionali termici, forte spinta da zero ai medi e scarsa progressione ai medioalti. Questo è il motivo per cui un cambio meccanico non ha grande utilità, nel termico vuoi mantenere alti regimi di rotazione, nell'elettrico no. Oltre al fatto che il cambio comporta sia una dissipazione di energia sia ulteriori ingombro e peso, necessari per l'accumulatore.
Sarebbe comunque utile usato con filosofia diversa, per mantenerlo sempre vicino ai medi regimi, dove si ha anche il massimo rendimento energetico, che non è affatto costante al variare del regime a differenza di quanto credono in molti.
Queste valutazioni sono valide per una classe di motori elettrici, non per tutti, fra cui rientrano quelli solitamente usati nella trazione leggera.
 
15782298
15782298 Inviato: 21 Mar 2017 16:02
 

HighSide ha scritto:
La coppia, anch'essa autolimitata, e di 190 Nm costanti per circa la prima metà del regime di rotazione, poi va in calando. Da un certo punto di vista il comportamento è opposto rispetto ai tradizionali termici, forte spinta da zero ai medi e scarsa progressione ai medioalti. Questo è il motivo per cui un cambio meccanico non ha grande utilità ...

Sarebbe comunque utile usato con filosofia diversa, per mantenerlo sempre vicino ai medi regimi, dove si ha anche il massimo rendimento energetico, che non è affatto costante al variare del regime a differenza di quanto credono in molti.


Grazie, questo effettivamente ha senso, quindi i Kw massimi espressi non sono direttamente proporzionali al salire del numero di giri del motore
Aggiungendo anche l'attrito dell'aria ( a 240 è presente direi ) si avrebbe effettivamente ancor meno accelerazione su di velocità rispetto che alle basse, quindi con queste potenze posso capire che basti la presa diretta. Invece , ipotizzando un mezzo decisamente meno estremo ( 40 Kw ? potrebbe comunque spingersi fin quasi a 200 Km/h ) avrebbe una sua utilità un "cambio" di rapporti ?
 
15782335
15782335 Inviato: 21 Mar 2017 17:19
 

HighSide ha scritto:
L'Energica è autolimitata a 240 km/h.



Questo è il giro del TT ad oltre 117 mph, 187 km/h di media della Mugen 2014, le prestazioni sono poco superiori all'Energica perchè in realtà il limite di questi mezzi è la massima corrente erogabile dal gruppo batteria-inverter, non il motore; oltre naturalmente all'autonomia.



Mi pare inoltre ci sia parecchia confusione riguardo le caratteristiche dei motori elettrici, anche perchè ne esistono diversi tipi con comportamenti molto diversi. Sarebbe come accomunare i motori termici, facendo un mischione fra ciclo Otto, Diesel, 2 e 4 o più tempi, turbine, motori a vapore...
Magari sarebbe il caso di aprire una discussione partendo dalle basi di elettromeccanica.
ma ma ma ma ma ma come si fa a scalare???? icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif Ora io ho provato con una r1 (la mia icon_sad.gif ) a scalare da 280 a 60 km/h.... per staccare e impostare la curva...in pista ovviamente.
Come si fa con una moto come questa se non ha rapporti?
Scusate l'ignoranza!!! icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
 
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