Scrivo questo reportino non tanto per parlare di strade e posti, in fin dei conti è un itinerario fatto e strafatto da molti, ma piuttosto per dare qualche consiglio a chi come me vuole viaggiare da solo, senza prenotare e soprattutto senza la minima esperienza di viaggi in moto

Partenza martedì 9/08, ritorno lunedì 16/08. Dopo 2822km e una ventina di passi alpini meravigliosi!
Ci pensavo da un po' a fare sto viaggio, il mio primo vero motoviaggio. Sono abituato a caricare l' errina per qualche weekend in occasione dei raduni, ma non sono mai partito da solo e per più dei suddetti due giorni. Comunque, dopo mesi passati a pianificare il percorso nel minimo dettaglio, decido di concedermi circa una settimana e pertanto riempio la valigia con il vestiario per tale lasso di tempo.
Viaggio senza navigatore e so che all' estero internet non sempre è a portata di mano (per vari motivi), quindi scarico sullo smartphone le mappe offline di google maps, che mi saranno utilissime.
Non parlando bene il francese, scarico anche l' app di google translater, altra cosa molto utile, visto che in Francia sono davvero poco inclini a parlare una lingua non loro, anche nelle zone turistiche e più si sale verso nord peggio è

Avevo già deciso di non prenotare niente, per non avere la minima imposizione. Per i primi giorni sono quindi andato alla cieca: verso le 17 mi fermavo nella località in cui mi trovavo e cercavo da dormire e mangiare a tentativi, ma non si è rivelata l' idea più furba del mondo perchè finivo per non trovare quel che volevo al primo tentativo, pertanto al quarto accettavo quello che c' era, spendendo spesso molto di più di quanto avrei voluto

Usavo il wi-fi gratuito che ormai tutte le strutture hanno per non incappare in costi extra col cellulare (roaming), e un altro risparmio arrivava dallo sfondarsi di cibo a colazione (compresa col pernotto) per poi saltare il pranzo e andare direttamente a cena. Così facendo risparmiavo i soldi del pranzo, lo sforzo linguistico dell' interazione con gli indigeni per cercare cibo, avevo più tempo per guidare o guardarmi intorno e non mi addormentavo alla guida a causa della panza piena

Conviene comunque pianificare il pernotto in Italia per i suddetti problemi con la lingua francese, mentre in Svizzera fate caso alle zone verso sud-est: hanno nomi italiani, ed infatti sono popolate da italiani quindi zero problemi di lingua. Generalmente comunque nelle zone turistiche svizzere l' inglese lo parlano.
Per l' itinerario non mi sono solo affidato a google maps, ho chiesto a chi ci è stato di persona, in particolare a Davide per la Route



Una cosa che non mi aspettavo è stata la temperatura: a parte i primi due giorni sulle alpi marittime e l' ultimo in Val Chiavenna, caldi, sono sempre partito con meno di 10° al mattino e sui passi non si arrivava a 25. Meno magliette e più felpe sarebbero state utili. Avevo ovviamente più paia di guanti, in modo che le mani non fossero mai costrette a soffrire.
In svizzera, non snobbate l' autostrada: usatela se non dovete fare passi e curve, perchè le favolose cantonali sono rovinate dal traffico in sè e soprattutto dal fatto che quest ultimo ha aura degli autovelox. E ha ragione, quelli che vedete sono probabilmente meno della metà di quelli che effettivamente ci sono, e anche se li vedete è troppo tardi: vi hanno beccato già mezzo km prima!! La vignetta costa 40CHF e si trova in alcune zone di confine e nei grandi distributori. Ho fatto due chiacchiere (in inglese) con qualche smanettone locale: nessun problema se avete dbkiller ed omologazione dello scarico, ed il fatto che molti girino con un solo specchietto per di più bar-end mi fa pensare che anche quello non riservi grattacapi (ma tanto devono essere in regola qui in Italia, perciò...). Discorso diverso per pedane e leve



In Francia è l' opposto: difficile trovare una moto originale e che vada piano, tanto non ho mai visto controlli ne' autovelox, e gli habituè confermano l' impressione

Le cose di cui senza sarei stato in difficoltà sono dunque lo smartphone "attrezzato da viaggio", la possibilità di ricaricarlo in movimento (presa di corrente sulla moto) e i sempre presenti (e per fortuna mai usati) anti pioggia e kit completo per riparare le forature. Utile anche una carta prepagata tipo Visa, perchè all' estero il bancomat può non funzionare e voglio vedervi a girare con contante in due valute e sufficiente per 7 giorni!
A breve le foto in firma. E ora, in sellaaaaaa
