Sono ancora qua... e posso raccontarlo.
Dal pomeriggio del 1°Maggio sono ricoverato in ospedale.
Non so per quanto tempo ancora ne avrò ma, fortunatamente, c'è solo bisogno di tempo.
Quel pomeriggio era dedicato tutto a me stesso. Avevo pranzato alle 11.30 con un piatto di pasta all'uovo, due ore più tardi sarei uscito in MTB. Tempo grigio, ma la temperatura era buona. Esco di casa e affronto 8 km di salita, al ritorno sarebbe stata tutta discesa.
E' giorno festivo, accanto a me sfreccia qualche moto. Mi godo il momento, anche se da un'altra prospettiva. Torno a casa, mi aspetta una doccia e qualche lavoro domestico, tanto per smaltire l'acido lattico. Sono le 16 e decido di uscire in moto. Non andrò in montagna, penso, troppo traffico. Mi vesto "solo" con giacca, paraschiena, guanti e stivaletti bassi. Un giretto tranquillo alla baracchina del parco, così decido. Sono 20 km, oggi è pieno di guidatori della domenica. Mi avvicino all'ennesima auto, mi faccio vedere e sorpasso con passo da lumaca. Una serie ripetuta di manovre, quanto traffico. Arrivo alla svolta di una strada secondaria, parallela alla principale. Finalmente trovo la strada libera, tiro un attimo la seconda e subito dopo mi ricompongo. Metto la sesta a velocità di crociera, circa 90 km/h, 3200 giri in coppia, consumi minimi. Una semicurva a destra e poi un'altra a sinistra. Ecco, un'altra auto.
Rilascio un attimo il gas, mi faccio sotto. Siamo solo noi due. Rettilineo, strada libera, nessun incrocio a raso. Affronto il sorpasso, l'ultimo.
"Cosa sta facendo?!"
Non aveva alcun stop acceso, nessuna freccia, ma ora mi trovo già al suo fianco.
Questa piccola utilitaria blu ha deciso, solo ora.
La vedo improvvisamente rallentare, le ruote sterzano e l'auto inizia a girare a sinistra.
Sono impotente.
Non posso prendere alcuna decisione, il mio destino è segnato. Inevitabile, posso solo guardare, in quei pochi decimi, centesimi di secondo. Vedo il passaruota, il cofano, realizzo che sarei volato via. Un urto violento, dolore lombare, mi manca il respiro vedo nero. Sono in volo sto girando, atterro e continuo a scivolare sfregando la mentoniera. Dietro di me altri rumori metallici, ma non posso vedere. Mi fermo e mi ritrovo in posizione fetale sul fianco sinistro. Riprendo a respirare con frequenza alta (ora, mentre scrivo, mi commuovo). Arriva subito qualcuno, una famiglia era nel giardino aldilà della siepe. Il dolore lombare è fitto, non mi lascerà per giorni. So già a cosa devo pensare, devo provare a muovere i piedi.
Tutto ok.
Resto lucido tutto il tempo (sempre).
Mi sento solo, terribilmente solo. La mia visuale guarda avanti, quindi non vedo l'auto e la moto. Padre e figlio si avvicinano e si inginocchiano, hanno già chiamato i soccorsi. Con l'unica mano libera apro la visiera, si stava appannando. Prendo fiato e non riesco a trattenere un urlo di rabbia: "La freccia! *** edit by narkelion: evitiamo in futuro tali espressioni ingiuriose ***! La freccia!". Dico a loro di prendere il telefono dalla tasca e di chiamare mia sorella.
Arriva l'ambulanza... ora è tutta discesa.
Al PS la situazione si fa più chiara con TAC e radiografie:
bacino rotto, ferita di 30 cm al ginochio dx, metacarpo dx rotto, tutte fratture composte.
Morfina... poi chiedo di farmi addormentare per sistemare la ferita. Mi risveglio monitorato in terapia semi-intensiva, mi hanno appena ingessato il braccio e stanno inserendo il catetere.
Una settimana stressante in semi-intensiva... sotto il dormiveglia della morfina (un viaggio continuo).
Ad oggi non sappiamo ancora l'entità della lesione di un tendine alla gamba, sono in attesa di una rinsonanza magnetica, con l'ecografia non si è visto bene il danno.
Intanto, uno dei 2 carabinieri che hanno eseguito i rilevamenti, mi sta aiutando con un avvocato.
Teoricamente non avei dovuto sorpassare in presenza di riga continua, ma la ragazza dell'auto (rimasta sotto shock un giorno) ha eseguito una manovra criminale.
Era sola e, secondo me, voleva fare inversione.
Come ha visto la strada bianca ha deciso di infilarsi.
Non era residente della zona.
La moto:
forcelle piegate, piastra di sterzo aperta, serbatoio, cupolino e carene.
Mi è andata bene, considerando la dinamica.
