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Indice del forumTecnica di Guida

   

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Curva, piega, corda, freni ...
13039433
13039433 Inviato: 23 Feb 2012 14:22
Oggetto: Curva, piega, corda, freni ...
 



Ciao a tutti,
sono un nuovo iscritto e un appassionato da sempre. Ma dopo otto mesi in sella alla mia moto, Ducati Monster (04/2000), la mia prima moto, riconosco che non è affatto banale superare alcune paure e che la “tecnica” non è acqua! Senza quest’ultima è la moto che porta a spasso te…

Documentandomi qua e la nel mondo Web, ho trovato molte delucidazioni a molte domande, alcune risolte parlando anche con il mio meccanico, altre leggendo e altre provando e riprovando, soprattutto in termini “psicologici”, cercando di superare alcune delle mie paure ancestrali, quale quella di piegare spalmandomi a terra, preparandomi psicologicamente e dicendomi : “Dai! E’ ora… Piega…piega…non aver paura” inutile senza tecnica. Ma tra la tecnica mancante e che spero di acquisire facendo tanti, tanti, tanti km fuori porta… e la mediocrità della mia guida credo che mi servano ancora dei consigli e delle risposte che non ho trovato.

1) La tecnica del “controsterzo per metter giù la moto, correggere la traiettoria etc… l’ho capita e di topic e post ce ne sono diversi e molto chiari, soprattutto sul tinga. Tuttavia, continua a non tornarmi il discorso della velocità minima perché si possa sfruttare la legge “giroscopica” e non cadere inesorabilmente in quella più comune della forza di gravità. Inoltre, per piegare, sto ginocchio con relativa e conseguente rotazione del piede che spinge sulla pedana interna alla curva va fatta o no? Alcuni dicono che guidando le naked non serva altro che ricordarsi di scendere in un tutt’uno con la moto portando giù la spalla e il braccio interno alla curva in linea con essa a formare un angolo di 90°, altri che dipende dalla velocità raggiunta e da quanto sei fuori staccata (nel senso che non sei riuscito a frenare a sufficienza per affrontare la curva in sicurezza senza troppi rischi. Come funziona?! Ginocchio e culetto si tirano fuori o no?

2) Altra cosa relativa allo sguardo in curva. Occorre fissarsi sul punto di corda e cercarlo guardando quanto si avvicina o si allontana…e poi si spalanca, più corretto dire si inizia ad aprire il gas. Ma si apre dopo aver superato il punto di corda? Questo topic c’è ma non mi torna quanto detto Guidare bene e sicuri: le traiettorie e i punti di corda poi c’è anche questo link che torna utile per capire la mia confusione in merito e per la domanda seguente sul freno posteriore che seguirà Link a pagina di Elfmoto.it . Infine segnalo questo link Link a pagina di Motos.it che è quello un poco più preciso ma mi chiedo quanti osservano quello che c’è scritto esattamente come è scritto?

3) Freni. E’ un argomento non trattato in maniera esaustiva, soprattutto per quel che riguarda il freno posteriore. Ma partiamo dall’inizio: il freno anteriore è il freno fondamentale, è quello che in assoluto occorre imparare ad usare fin da subito, è quello da non toccare mai quando si è in curva o su terreni inquinati da polveri, brecciolino, acqua etc… Ma perché, qualcuno dice che è possibile usarlo anche in piega per rallentare la corsa e chiudere la curva? E’ vero? Io non sono convinto di questa cosa, cosa dicono i veterani?
Del freno posteriore si dice di non usarlo in frenata prima di impostare una curva per evitare lo scodamento ed eventuale scomposizione ulteriore del posteriore già sollecitato dal freno motore e men che meno insieme al freno anteriore, nel secondo link sopra si dice invece di prepararsi alla curva con entrambi i freni . Si dice di utilizzarlo in curva per correggere la traiettoria quando ormai non c’è altro margine di piega e fosse necessario chiudere. Si dice che sia inutile nel traffico in quanto allunga lo spazio di frenata, insomma a che cosa serve, come lo si deve utilizzare? Personalmente fatta eccezione per la fase pre-curva/pre-piega(per chi piega), lo uso tantissimo, alle volte persino in curva dato che certe volte sono al limite del dritto (mai successo dato le velocità sempre nel limite delle mie possibilità e nel limite di quello consentito dalla legge nel tratto di strada in percorrenza. Ma i veterani, che richiamo in causa ancora una volta che mi dicono?

Anticipatamente ringrazio tutti… non lincatemi i post e i topic del tinga che ho già letto abbondantemente, ditemi solo come vi regolate voi(magari ditemi anche da quanto (anni) guidate costantemente! ). Spero di esser stato chiaro il mio obiettivo è una guida fluida i sicurezza per me e gli altri ... il giorno che vorrò correre alla ricerca di superar limiti vado in pista e se voleste chiedermi qualcosa che non ho detto e vi tornerebbe utile fate pure. Anticipatamente grazie, grazie a chiunque mi dia spiegazioni e o dritte.
 
13039690
13039690 Inviato: 23 Feb 2012 15:12
Oggetto: Re: Curva, piega, corda, freni ...
 

Citazione:


1) La tecnica del “controsterzo per metter giù la moto, correggere la traiettoria etc… l’ho capita e di topic e post ce ne sono diversi e molto chiari, soprattutto sul tinga. Tuttavia, continua a non tornarmi il discorso della velocità minima perché si possa sfruttare la legge “giroscopica” e non cadere inesorabilmente in quella più comune della forza di gravità. Inoltre, per piegare, sto ginocchio con relativa e conseguente rotazione del piede che spinge sulla pedana interna alla curva va fatta o no? Alcuni dicono che guidando le naked non serva altro che ricordarsi di scendere in un tutt’uno con la moto portando giù la spalla e il braccio interno alla curva in linea con essa a formare un angolo di 90°, altri che dipende dalla velocità raggiunta e da quanto sei fuori staccata (nel senso che non sei riuscito a frenare a sufficienza per affrontare la curva in sicurezza senza troppi rischi. Come funziona?! Ginocchio e culetto si tirano fuori o no?

nulla serve ma tutto aiuta icon_smile.gif
Citazione:

2) Altra cosa relativa allo sguardo in curva. Occorre fissarsi sul punto di corda e cercarlo guardando quanto si avvicina o si allontana…e poi si spalanca, più corretto dire si inizia ad aprire il gas. Ma si apre dopo aver superato il punto di corda? Questo topic c’è ma non mi torna quanto detto Guidare bene e sicuri: le traiettorie e i punti di corda poi c’è anche questo link che torna utile per capire la mia confusione in merito e per la domanda seguente sul freno posteriore che seguirà Link a pagina di Elfmoto.it . Infine segnalo questo link Link a pagina di Motos.it che è quello un poco più preciso ma mi chiedo quanti osservano quello che c’è scritto esattamente come è scritto?

guarda dove vuoi andare

Citazione:

3) Freni. E’ un argomento non trattato in maniera esaustiva, soprattutto per quel che riguarda il freno posteriore. Ma partiamo dall’inizio: il freno anteriore è il freno fondamentale, è quello che in assoluto occorre imparare ad usare fin da subito, è quello da non toccare mai quando si è in curva o su terreni inquinati da polveri, brecciolino, acqua etc… Ma perché, qualcuno dice che è possibile usarlo anche in piega per rallentare la corsa e chiudere la curva? E’ vero? Io non sono convinto di questa cosa, cosa dicono i veterani?
Del freno posteriore si dice di non usarlo in frenata prima di impostare una curva per evitare lo scodamento ed eventuale scomposizione ulteriore del posteriore già sollecitato dal freno motore e men che meno insieme al freno anteriore, nel secondo link sopra si dice invece di prepararsi alla curva con entrambi i freni . Si dice di utilizzarlo in curva per correggere la traiettoria quando ormai non c’è altro margine di piega e fosse necessario chiudere. Si dice che sia inutile nel traffico in quanto allunga lo spazio di frenata, insomma a che cosa serve, come lo si deve utilizzare? Personalmente fatta eccezione per la fase pre-curva/pre-piega(per chi piega), lo uso tantissimo, alle volte persino in curva dato che certe volte sono al limite del dritto (mai successo dato le velocità sempre nel limite delle mie possibilità e nel limite di quello consentito dalla legge nel tratto di strada in percorrenza. Ma i veterani, che richiamo in causa ancora una volta che mi dicono?

si può frenare in curva con esperienza e un mezzo adatto

0510_saluto.gif
 
13039711
13039711 Inviato: 23 Feb 2012 15:17
 

La guida è soggettiva,quindi è difficilmente teorizzabile e ognuno ti darebbe indicazioni diverse...Secondo me dovresti cercare qualcuno che organizza corsi di guida in pista ed andarci.Costano intorno ai 250€,però sarebbe un'esperienza da fare.Prima ti fanno la parte teorica dove ti spiegano la dinamica e la posizione corretta da tenere in moto,poi di solito si và in numero chiuso dietro ad un istruttore e seguendo lui impari molte cose.
Dalle mie parti c'è CF Promotion che ha anche un bel sito e ti consiglio di darci un'occhiata.Se compri SuperbikeItalia in fondo ci sono un sacco di indirizzi di team che organizzano corsi.
per mia esperienza personale ti posso dire che la prima cosa è fidarsi della moto,sentirsi a proprio agio in sella e fidarsi dell'avantreno;altrimenti inizi a farti portare in giro dalla moto e non capisci più quello che fai.La tua essendo una naked ha una posizione piuttosto amichevole e già questo aiuta.
Riguardo alla posizione di guida ti posso dire che le braccia vanno sempre un po'piegate e più tiri e più devi spingere sul manubrio,poi ruotare i piedi sulle pedane serve:il piede interno deve fungere da fulcro sulla pedana,quindi è bene girare la punta verso la curva come se dovessi afferrare la pedana tra alluce e primo dito.Per quanto riguarda lo sporgersi,basta mezza chiappa,non devi per forza cercare di grattare la saponetta,piuttosto la saponetta quando sfrega ti indica quanto sei distante dall'asfalto...Pensa che nelle gare su strada come il TT,raramente i piloti toccano col ginocchio e se lo fanno,molto spesso è per far divertire i tifosi.(Cito Joey Dunlop,mico uno qualunque icon_asd.gif ...).
Infine la frenata:anche questa è soggettiva,bisognerebbe mollare i freni prima di scaraventare la moto in curva,ma ad esempio io sono uno di quelli che frena fin dentro la curva...
 
13039725
13039725 Inviato: 23 Feb 2012 15:20
 

ti riuspondo solo al terzo, in quanto conosco le basi solo di quello( anche se lo uso solo su asflato sporco o bagnato :p)
il freno posteriore si puo usare in curva per correggere la traiettoria ( stringere la curva) e in frenata se non hai molto freno motore o comunque dosandolo sempre, in modo da non bloccare la ruota
l anteriore come gia detto da te è il freno principale, quello che ferma la moto al posto di farla solo rallentare, in curva si puo usare, ma in modo ridotto e anche considerando che mezzo hai per le mani, inoltre raddrizza la moto se lo utilizzi in curva, però attento perchè se lo usi troppo ti si puo chiudere l anteriore e puoi farti molto male
P.S: come gia detto l uomo che quoto sopra di me, potresti imparare meglio con un corso in pista
 
13039768
13039768 Inviato: 23 Feb 2012 15:30
 

Broglia ha scritto:
La guida è soggettiva,quindi è difficilmente teorizzabile e ognuno ti darebbe indicazioni diverse...Secondo me dovresti cercare qualcuno che organizza corsi di guida in pista ed andarci.Costano intorno ai 250€,però sarebbe un'esperienza da fare.Prima ti fanno la parte teorica dove ti spiegano la dinamica e la posizione corretta da tenere in moto,poi di solito si và in numero chiuso dietro ad un istruttore e seguendo lui impari molte cose.
Dalle mie parti c'è CF Promotion che ha anche un bel sito e ti consiglio di darci un'occhiata.Se compri SuperbikeItalia in fondo ci sono un sacco di indirizzi di team che organizzano corsi.
per mia esperienza personale ti posso dire che la prima cosa è fidarsi della moto,sentirsi a proprio agio in sella e fidarsi dell'avantreno;altrimenti inizi a farti portare in giro dalla moto e non capisci più quello che fai.La tua essendo una naked ha una posizione piuttosto amichevole e già questo aiuta.
Riguardo alla posizione di guida ti posso dire che le braccia vanno sempre un po'piegate e più tiri e più devi spingere sul manubrio,poi ruotare i piedi sulle pedane serve:il piede interno deve fungere da fulcro sulla pedana,quindi è bene girare la punta verso la curva come se dovessi afferrare la pedana tra alluce e primo dito.Per quanto riguarda lo sporgersi,basta mezza chiappa,non devi per forza cercare di grattare la saponetta,piuttosto la saponetta quando sfrega ti indica quanto sei distante dall'asfalto...Pensa che nelle gare su strada come il TT,raramente i piloti toccano col ginocchio e se lo fanno,molto spesso è per far divertire i tifosi.(Cito Joey Dunlop,mico uno qualunque icon_asd.gif ...).
Infine la frenata:anche questa è soggettiva,bisognerebbe mollare i freni prima di scaraventare la moto in curva,ma ad esempio io sono uno di quelli che frena fin dentro la curva...


Cosa intendi dicendo : "occorre fidarsi dell'avantreno"?
Io come ho già fatto intuire non corro, e percorrendo quasi esclusivamente centro città, traffico, per il tragitto casa-lavoro-casa ho solo pochissimi spunti, ma nel mio piccolo, mi porto ad una velocità ragionevole e poi mollo i freni e cerco di lasciar fare alla moto e alle leggi della fisica... ma non sempre vien bene...alle volte sono troppo lento e occorre che rialzi la moto per evitare l'effetto gravità :-O Alle volte sento strattoni perchè la marcia è troppo corta...insomma un casino.
Oggi devo uscire, anticipo e se non trovo tanto traffico...provo.
 
13039777
13039777 Inviato: 23 Feb 2012 15:32
 

comuqne una naked per strada (NON APERTA AL TRAFFICO) si guida così:

Link a pagina di Youtu.be

se va bene ad un 10 volte campione italiano va bene anche per te icon_asd.gif
 
13039964
13039964 Inviato: 23 Feb 2012 16:14
 

Due suggerimenti

questo articolo
La corretta posizione del corpo in sella

e in particolare uno dei commenti sotto che ti cito in parte.

"E' d'importanza vitale ed essenziale prima di azionare la leva del freno anteriore con decisione, che sara' solo quello che avra' il compito di rallentare con decisione la velocità della moto e quindi nostra, effettuare il "TRASFERIMENTO di CARICO" sulla forcella che schiaccerà la gomma a terra.
L'attrito infatti è direttamente proporzionale al peso di un corpo.
Se di colpo si frena con l'anteriore, magari mentre si è in accelerazione perche' ci si accorge di un ostacolo improvviso ,senza prima mollare il gas e dare contemporaneamente un colpetto al pedale del freno posteriore, non avvenendo il TRASFERIMENTO di CARICO la moto diventa ingestibile dato lo scarso peso gravante sulla ruota anteriore. Per assurdo, se in accelerazione s'impenna la moto e la ruota anteriore si solleva dal suolo, se ci aggrappiamo alla leva del freno anteriore anche se aziona i 2 dischi a margherita per rallentare e fermare la moto.......... Tu m'insegni che vieni dalla pista, dato che io non ho MAI alzato la ruota anteriore in vita mia neanche con il Beta 50 cross special, che per abbassare la moto che ce la stiamo mettendo a cappella occorre pinzare il pedale del FRENO POSTERIORE."

Poi questo video
Link a pagina di Youtube.com

Io con queste 2 cose mi sono chiarito tutti i dubbi. doppiolampgreen.gif
 
13039997
13039997 Inviato: 23 Feb 2012 16:23
 

Per "sentire l'avantreno"intendo capire quello che accade sotto la ruota anteriore,comunicare con la gomma,avere feeling,farlo andare dove vuoi tu e non viceversa.Il feeling con l'anteriore è fondamentale nell'entrata in curva,altrimenti non ti fidi e non riesci a buttare giù la moto.Frenando devi sentire la risposta dei freni e della forcella che affonda ed è fondamentale anche la gomma.Ci sono gomme che cadono di colpo in curva,mentre altre son più progressive,ma anche quello dipende dai gusti che uno ha...praticamente tutto l'avantreno della tua moto deve diventare un prolungamento delle tue braccia.Io riesco ad instaurare questo tipo di feeling con qualsiasi veicolo a due ruote eccetto quelli dotati di semi manubri purtroppo eusa_doh.gif ...
 
13040009
13040009 Inviato: 23 Feb 2012 16:25
 

Bel video Darionik! 0509_doppio_ok.gif
 
13040314
13040314 Inviato: 23 Feb 2012 17:41
 

Sono anche io un po' nella tua situazione, i migliori consigli li ho trovati nel video (o i manuali) "Twist of the wrist". Era caricato su youtube in 7 parti (è bello lungo) ma l'hanno rimosso, se non riuscissi a trovarlo in vendita cerca su isohunt.
 
13040649
13040649 Inviato: 23 Feb 2012 19:11
 

darionik ha scritto:
comuqne una naked per strada (NON APERTA AL TRAFFICO) si guida così:

Link a pagina di Youtu.be

se va bene ad un 10 volte campione italiano va bene anche per te icon_asd.gif


Insomma vuoi fare di me un pilota? icon_mrgreen.gif
Grazie mille. Troppo buono!

Oggi cerco una guida fluida e soprattutto consapevole, non velocità. Spero che arrivi anche quella ma non è un requisito fondamentale.

Rientro adesso da fuori e nel breve tragitto che ho fatto ho provato la storia del controsterzo... al solito velocità inesistente e troppo traffico non mi hanno fatto godere di una piega, ma di sicuro di una guida moolto più consapevole. Per la prima volta dopo 8 mesi ho sentito la sensazione che fossi io a portare lei dove volevo e non viceversa... Ma ci sarà tempo.

Roma non fu fatta in un giorno... 0509_up.gif
 
13040725
13040725 Inviato: 23 Feb 2012 19:31
 

indi-checked ha scritto:
Due suggerimenti

questo articolo
La corretta posizione del corpo in sella

e in particolare uno dei commenti sotto che ti cito in parte.

"E' d'importanza vitale ed essenziale prima di azionare la leva del freno anteriore con decisione, che sara' solo quello che avra' il compito di rallentare con decisione la velocità della moto e quindi nostra, effettuare il "TRASFERIMENTO di CARICO" sulla forcella che schiaccerà la gomma a terra.
L'attrito infatti è direttamente proporzionale al peso di un corpo.
Se di colpo si frena con l'anteriore, magari mentre si è in accelerazione perche' ci si accorge di un ostacolo improvviso ,senza prima mollare il gas e dare contemporaneamente un colpetto al pedale del freno posteriore, non avvenendo il TRASFERIMENTO di CARICO la moto diventa ingestibile dato lo scarso peso gravante sulla ruota anteriore. Per assurdo, se in accelerazione s'impenna la moto e la ruota anteriore si solleva dal suolo, se ci aggrappiamo alla leva del freno anteriore anche se aziona i 2 dischi a margherita per rallentare e fermare la moto.......... Tu m'insegni che vieni dalla pista, dato che io non ho MAI alzato la ruota anteriore in vita mia neanche con il Beta 50 cross special, che per abbassare la moto che ce la stiamo mettendo a cappella occorre pinzare il pedale del FRENO POSTERIORE."

Poi questo video
Link a pagina di Youtube.com

Io con queste 2 cose mi sono chiarito tutti i dubbi. doppiolampgreen.gif


Avevo letto l'articolo e visto il video...e proprio facendo le due cose e avendo letto altro ho trovato qualcosa che non mi tornava. Il video è molto intuitivo e fatto bene. Ma l'articole e il video assieme cozzano un peletto.

Trasferimento di carico. Intendi che mi sposto in avanti per frenare o che sposto il carico sul posteriore? Nel leggerti, subito prima e subito dopo mi è venuto questo dubbio. Occhio non voglio provocarti, sono fortemente interessato a capire, per cui non arrabbiarti!

Stasera ho provato qualcosina ma solo per vedere la reazione del mezzo. Stupefacente. il controsterzo funziona. Tuttavia, mi serve girare in assenza di traffico e magari con qualcuno che sappia guidare e conosca dei posti dopo portarmi...penso di uscire di domenica mattina presto, quando le strade Padovane sono vuote! icon_smile.gif
 
13040745
13040745 Inviato: 23 Feb 2012 19:34
 

Broglia ha scritto:
Per "sentire l'avantreno"intendo capire quello che accade sotto la ruota anteriore,comunicare con la gomma,avere feeling,farlo andare dove vuoi tu e non viceversa.Il feeling con l'anteriore è fondamentale nell'entrata in curva,altrimenti non ti fidi e non riesci a buttare giù la moto.Frenando devi sentire la risposta dei freni e della forcella che affonda ed è fondamentale anche la gomma.Ci sono gomme che cadono di colpo in curva,mentre altre son più progressive,ma anche quello dipende dai gusti che uno ha...praticamente tutto l'avantreno della tua moto deve diventare un prolungamento delle tue braccia.Io riesco ad instaurare questo tipo di feeling con qualsiasi veicolo a due ruote eccetto quelli dotati di semi manubri purtroppo eusa_doh.gif ...


Quello che sentoin questo momento è il peso della moto! icon_smile.gif
Ma anche questo tassello mi mancava... proverò a cercare e sentire anche questo particolare. Grazie.
 
13040772
13040772 Inviato: 23 Feb 2012 19:39
 

Aste88 ha scritto:
Sono anche io un po' nella tua situazione, i migliori consigli li ho trovati nel video (o i manuali) "Twist of the wrist". Era caricato su youtube in 7 parti (è bello lungo) ma l'hanno rimosso, se non riuscissi a trovarlo in vendita cerca su isohunt.


Peccato che sia completamente in inglese e non ci capisco molto! Anzi niente.
Da quanto tempo hai la moto e che tipo di problemi riconosci che siano simili ai miei che hai superato o non??
 
13040905
13040905 Inviato: 23 Feb 2012 19:58
 

Quando uscirai con qualcuno fallo con altri che hanno Ducati e questo per un semplice motivo, Ducati non si guida come un quattro perchè hanno caratteristiche completamente differenti.

La differenza maggiore è data da freno motore che è molto più efficace rispetto ai quattro per due motivi, il primo che è un bicilindrico e il secondo è data dal Desmo che essendo sempre in fase positiva quando si rilascia il gas tende a "murare" e quindi a rallentare.

Per quanto riguarda l'andare tieni presente che pur con elementi di base ognuno ha il suo stile e che non necessariamente ciò che fà uno va bene per l'altro.

Io ho esperienza su strada e non sono mai andato in pista e quindi i miei consigli si limitano all'andare per l'ppunto in strada.

Passiamo alle domande,

1-In strada buttar fuori ginocchio e culetto serve relativamente poco, molto spettacolare farlo ma non indispensabile, in compenso quando si "spinge" anche solo aprire verso l'esterno il ginocchio senza cercare la piega aiuta molto ma alla fine devi trovare lo stile che meglio ti si addice.

2-Ricorda questa massima "la moto va dove guardi" e sopratutto se fai una guida fluida apri dopo la corda, altri punti di apertura dipendono da quanto il tuo stile sia "sporco & nervoso" e capire quanto ti piace quello stile, ma non prendere sottogamba lo stile "sporco" che non sempre paga.

3-L'ideale è ripartira la frenata tra 80/20 e 90/10 a favore dell'anteriore, per usarlo in curva serve una certa dose di esperienza e malizia, ma considerando il freno motore Ducati necessiti di un certo apprendistato per sfruttare al meglio le caratteristiche Ducati che sono molto singolari.

Spero di esserti stato utile! icon_wink.gif
 
13041840
13041840 Inviato: 23 Feb 2012 22:02
 

dkumquat ha scritto:


Trasferimento di carico. Intendi che mi sposto in avanti per frenare o che sposto il carico sul posteriore? Nel leggerti, subito prima e subito dopo mi è venuto questo dubbio. Occhio non voglio provocarti, sono fortemente interessato a capire, per cui non arrabbiarti!



Premetto che anch'io prima di oggi non la sapevo questa cosa, comunque mi è sembrata interessante e adesso provo a spiegarti quello che ho capito io, che poi va preso con le pinze (quelle davanti o dietro? xD scherzo ) perchè appunto come dice bigsen con ducati la guida è diversa e poi magari non va benissimo in tutte le situazioni, in particolare per la guida in strada. Direi che questa tecnica vada bene solo per la pista.
allora vediamo

Per trasferimento di carico si intende spostare "la massa della moto" che intuitivamente quando acceleri sta indietro e quando freni sta in avanti. In pratica dovrebbero essere le forze alle quali è sottoposta la moto F=m*a la massa in realtà è la stessa, è l'accelerazione che cambia, ma i giochini con i vettori per ora li possiamo lasciare altrove.
Credo che il tipo del commento voglia dire che se tutto di un tratto pinzi con quello davanti, il cambiamento della "massa della moto" si sposta repentinamente da dietro a davanti creando qualche scompenso,
se invece freniamo un attimo prima con il posteriore, abbiamo un cambiamento più graduale e questo ci servirà a rendere più fruibile il trasferimento di carico.

Se vuoi provarlo, non cercare di farlo un millesimo di secondo prima, ma poi piano piano dovrai accorciare il tempo tra freno posteriore e anteriore.
Per l'uso in strada a questo punto, a meno che devi fare staccate di emergenza, solo l'anteriore, modulandolo, va bene.

Spostare il corpo in avanti invece non va bene in frenata, ti servirà dopo in accelerazione.
In frenata stai con il corpo indietro per tenere appunto a bada anche il posteriore.

Per la tua moto poi, essendo tanto il freno motore, ti consiglio di dare un'occhiata alla doppietta da fare in scalata, se già non la conoscessi e se non hai la frizione antisaltellamento.

Ultimo consiglio, posizione in sella in strada, sempre centrale, perchè nel caso di ostacolo improvviso sarai più rapido a spostarti dall'altra parte, mentre se sei col culo fuori devi prima passare per il centro, e un attimo può salvarti la ghirba.
In pista invece avendo la visuale tutta libera puoi sbizzarrirti.
 
13042200
13042200 Inviato: 23 Feb 2012 23:01
 

dkumquat ha scritto:
Aste88 ha scritto:
Sono anche io un po' nella tua situazione, i migliori consigli li ho trovati nel video (o i manuali) "Twist of the wrist". Era caricato su youtube in 7 parti (è bello lungo) ma l'hanno rimosso, se non riuscissi a trovarlo in vendita cerca su isohunt.


Peccato che sia completamente in inglese e non ci capisco molto! Anzi niente.
Da quanto tempo hai la moto e che tipo di problemi riconosci che siano simili ai miei che hai superato o non??


Cacchio, da quando mi son fatto un anno in america non ci faccio più caso all'inglese 0509_si_picchiano.gif

Comunque i tuoi dubbi sono quelli che spesso vengono anche a me facendo una bella strada, la moto (la prima) ce l'ho da luglio e pur avendola usata anche tutto l'inverno non sono ancora soddisfatto della mia tecnica.

Per quanto riguarda lo sporgere il corpo un po' lo faccio più che altro perchè mi aiuta a tenere una buona posizione e caricare bene sulle pedane ma il ginocchio lo tengo dentro sia per la mancanza di saponette sia perchè a quanto pare serve solo toccandolo per avere un riferimento sull'angolo di piega (e sono ben lontano dal toccarlo). La guida consiglia di mettere una chiappa e una spalla fuori, busto allineato all'asse della moto e testa storta parallela a terra, lo consiglia fortemente perchè comunque riduce l'angolo di piega e quindi la possibilità di scivolate.

Quello che più mi ha aiutato a migliorare è però la traiettoria larga in entrata. La guida su questo è fantastica propone un esercizio da fare nell'entrare in curva che consiste nell'individuare, prima di affrontare la curva, un punto di inizio della piega, memorizzarlo e portare subito lo sguardo alla ricerca della corda ipotetica da stabilire definitivamente una volta vista l'uscita della curva. La cosa difficile e da evitare e far andare la moto subito verso quella che crediamo sia la corda (va dove guardiamo no?!) ma aspettare il punto di inizio piega prestabilito prima e di aver individuato la vera corda poi.

La frenata è il mio incubo, la mia zetina diventa un disastro se in staccata il fondo è sconnesso e finisco per irrigidirmi e incasinare tutto. Posso dirti che il freno posteriore in staccata è meglio non usarlo, purtroppo in città in caso di problemi mi viene da pestarci sopra e mi sono ritrovato più volte con la moto di traverso e la frenata definitivamente più lunga. In curva invece il posteriore usato con delicatezza è perfetto per correggere mentre per usare l'anteriore devi raddrizzare prima la moto e non sempre è possibile.

Queste sono solo le mie impressioni da neofita, tutto da prendere con le pinze... non cazziatemi troppo se ho scritto strafalcioni.

Ps: ma per trasferire il carico all'anteriore non basterebbe mollare il gas e lasciar fare al freno motore?
 
13042533
13042533 Inviato: 24 Feb 2012 1:56
 

indi-checked ha scritto:




Per la tua moto poi, essendo tanto il freno motore, ti consiglio di dare un'occhiata alla doppietta da fare in scalata, se già non la conoscessi e se non hai la frizione antisaltellamento.


Ecco un errore gravissimo con una Ducati!

Fare la doppietta in scalata potrebbe risultare dannoso per l'effetto "muro" di cui parlavo, scalare 2 marce invece di una alla volta potrebbe farti sbalzare di sella in avanti.

Non chiedermi il principio fisico ma con la mia uno dei primi giri ero ancora abituato al 4 della mia Suzuki 600 e ad una curva un cui scalavo 2 marce sovvrapensiero lo feci anche con la Ducati, mi ritrovai a "veleggiare" col petto sopra il cupolino e solo un estrema fortuna mi impedì di cadere.

Quindi la prima regola è scalare una marcia alla volta sempre, se ne scali di più devi aver già rallentato "abbestia" e potrebbe non bastare!

Una nota sullo spostamento longitudinale in sella, assicurati prima di farlo di avere "la taglia" che ti permette di aver un buon controllo sull'anteriore pur essendo spalmato verso il posteriore, ti parlo da tappo che deve fare i conti con questo problema! icon_wink.gif
 
13042971
13042971 Inviato: 24 Feb 2012 10:23
 

Bigsen per doppietta non intendevo scalare due marce alla volta e non intendo nemmeno 2 prestazioni di fila 0509_banana.gif
Ma il dare un´acceleratina quando tiri la frizione per cambiare marcia. Cosí eviti che il posteriore si blocchi.
Scalare di marcia e utilità della doppietta

Aste88, credo che tirare il freno posteriore invece di lasciare l´acceleratore sia piú rapida come cosa. Quindi per la pista probabilmente é piú efficace, in strada basta modulare l´anteriore.
 
13043043
13043043 Inviato: 24 Feb 2012 10:47
 

e allora non si chiama doppietta.

comunque, a mio avviso, un po' di pistate toglierebbero tutti i dubbi del post iniziale.
 
13043136
13043136 Inviato: 24 Feb 2012 11:13
 

bigsen ha scritto:
Quando uscirai con qualcuno fallo con altri che hanno Ducati e questo per un semplice motivo, Ducati non si guida come un quattro perchè hanno caratteristiche completamente differenti.

La differenza maggiore è data da freno motore che è molto più efficace rispetto ai quattro per due motivi, il primo che è un bicilindrico e il secondo è data dal Desmo che essendo sempre in fase positiva quando si rilascia il gas tende a "murare" e quindi a rallentare.

Per quanto riguarda l'andare tieni presente che pur con elementi di base ognuno ha il suo stile e che non necessariamente ciò che fà uno va bene per l'altro.

Io ho esperienza su strada e non sono mai andato in pista e quindi i miei consigli si limitano all'andare per l'ppunto in strada.

Passiamo alle domande,

1-In strada buttar fuori ginocchio e culetto serve relativamente poco, molto spettacolare farlo ma non indispensabile, in compenso quando si "spinge" anche solo aprire verso l'esterno il ginocchio senza cercare la piega aiuta molto ma alla fine devi trovare lo stile che meglio ti si addice.

2-Ricorda questa massima "la moto va dove guardi" e sopratutto se fai una guida fluida apri dopo la corda, altri punti di apertura dipendono da quanto il tuo stile sia "sporco & nervoso" e capire quanto ti piace quello stile, ma non prendere sottogamba lo stile "sporco" che non sempre paga.

3-L'ideale è ripartira la frenata tra 80/20 e 90/10 a favore dell'anteriore, per usarlo in curva serve una certa dose di esperienza e malizia, ma considerando il freno motore Ducati necessiti di un certo apprendistato per sfruttare al meglio le caratteristiche Ducati che sono molto singolari.

Spero di esserti stato utile! icon_wink.gif


Grazie. Garazie. Grazie.

Ho letto con molto interesse.
Il tuo intervento, non risponde del tutto a quel che cercavo, ma hai capito la cosa basilare che mi interessa ossia: la guida su strada in maniera fluida e sicura. I punti di risposta uno e due mi hanno fatto sentire meno alieno e il due lo testo appena posso.

Se ce la faccio oggi faccio un altro giro, purtroppo sempre in città, dove conosco le strade. Ho pensato ad un piccolo tragitto di due, tre km che con l'aiuto delle rotonde, del ponte della curva che segue in discesa e risalita, rifacendola al contrario in fase di ritorno, con un raggio abbastanza ampio, che potrebbero aiutarmi a fare pratica senza, spero, essere pericoloso per me e per il prossimo.

Ovviamente ti farò sapere.
 
13043177
13043177 Inviato: 24 Feb 2012 11:25
 

indi-checked ha scritto:


Premetto che anch'io prima di oggi non la sapevo questa cosa, comunque mi è sembrata interessante e adesso provo a spiegarti quello che ho capito io, che poi va preso con le pinze (quelle davanti o dietro? xD scherzo ) perchè appunto come dice bigsen con ducati la guida è diversa e poi magari non va benissimo in tutte le situazioni, in particolare per la guida in strada. Direi che questa tecnica vada bene solo per la pista.
allora vediamo

Per trasferimento di carico si intende spostare "la massa della moto" che intuitivamente quando acceleri sta indietro e quando freni sta in avanti. In pratica dovrebbero essere le forze alle quali è sottoposta la moto F=m*a la massa in realtà è la stessa, è l'accelerazione che cambia, ma i giochini con i vettori per ora li possiamo lasciare altrove.
Credo che il tipo del commento voglia dire che se tutto di un tratto pinzi con quello davanti, il cambiamento della "massa della moto" si sposta repentinamente da dietro a davanti creando qualche scompenso,
se invece freniamo un attimo prima con il posteriore, abbiamo un cambiamento più graduale e questo ci servirà a rendere più fruibile il trasferimento di carico.

Se vuoi provarlo, non cercare di farlo un millesimo di secondo prima, ma poi piano piano dovrai accorciare il tempo tra freno posteriore e anteriore.
Per l'uso in strada a questo punto, a meno che devi fare staccate di emergenza, solo l'anteriore, modulandolo, va bene.

Spostare il corpo in avanti invece non va bene in frenata, ti servirà dopo in accelerazione.
In frenata stai con il corpo indietro per tenere appunto a bada anche il posteriore.

Per la tua moto poi, essendo tanto il freno motore, ti consiglio di dare un'occhiata alla doppietta da fare in scalata, se già non la conoscessi e se non hai la frizione antisaltellamento.

Ultimo consiglio, posizione in sella in strada, sempre centrale, perchè nel caso di ostacolo improvviso sarai più rapido a spostarti dall'altra parte, mentre se sei col culo fuori devi prima passare per il centro, e un attimo può salvarti la ghirba.
In pista invece avendo la visuale tutta libera puoi sbizzarrirti.


Adesso si ragiona.
Ti sei chiarito egregiamente. E sulla base dell'indirizzo di bigsen che ringrazio ancora una volta, hai corretto ed interato risposte fondamentali.
L'unica coaa che non condivido, comunque mi lascia perplesso è la doppietta. So benissimo di cosa si tratta, l'ho provata in maniera istintiva e non mi ha aiutato affatto soprattutto in termini di fluidità. LA moto essendo del 2000 non ha l'antisaltellamento e il metodo migliore testato al momento è il rilascio graduale della frizione. La moto non mi si scompone e non sbaglio a mollare mentre i giri sono alti. Proprio per il concetto spiegato da bigsen relativamente al freno motore. Però ci confronteremo icon_smile.gif

Ribadisco, grazie. Non sparire!
 
13043220
13043220 Inviato: 24 Feb 2012 11:36
 

bigsen ha scritto:


Ecco un errore gravissimo con una Ducati!

Fare la doppietta in scalata potrebbe risultare dannoso per l'effetto "muro" di cui parlavo, scalare 2 marce invece di una alla volta potrebbe farti sbalzare di sella in avanti.

Non chiedermi il principio fisico ma con la mia uno dei primi giri ero ancora abituato al 4 della mia Suzuki 600 e ad una curva un cui scalavo 2 marce sovvrapensiero lo feci anche con la Ducati, mi ritrovai a "veleggiare" col petto sopra il cupolino e solo un estrema fortuna mi impedì di cadere.

Quindi la prima regola è scalare una marcia alla volta sempre, se ne scali di più devi aver già rallentato "abbestia" e potrebbe non bastare!

Una nota sullo spostamento longitudinale in sella, assicurati prima di farlo di avere "la taglia" che ti permette di aver un buon controllo sull'anteriore pur essendo spalmato verso il posteriore, ti parlo da tappo che deve fare i conti con questo problema! icon_wink.gif


EVVAI!!! Lo sapevo che la doppietta non era una buona idea...del resto anche io mi sono ritrovato a sbandierare col posteriore. Fortuna che non ho paura, almeno finchè la moto non è in piega. icon_smile.gif

Cosa significa avere la taglia? Intendi taglia fisica/somatica o altro?
 
13043241
13043241 Inviato: 24 Feb 2012 11:43
 

Aste88 ha scritto:


Cacchio, da quando mi son fatto un anno in america non ci faccio più caso all'inglese 0509_si_picchiano.gif

Comunque i tuoi dubbi sono quelli che spesso vengono anche a me facendo una bella strada, la moto (la prima) ce l'ho da luglio e pur avendola usata anche tutto l'inverno non sono ancora soddisfatto della mia tecnica.

Per quanto riguarda lo sporgere il corpo un po' lo faccio più che altro perchè mi aiuta a tenere una buona posizione e caricare bene sulle pedane ma il ginocchio lo tengo dentro sia per la mancanza di saponette sia perchè a quanto pare serve solo toccandolo per avere un riferimento sull'angolo di piega (e sono ben lontano dal toccarlo). La guida consiglia di mettere una chiappa e una spalla fuori, busto allineato all'asse della moto e testa storta parallela a terra, lo consiglia fortemente perchè comunque riduce l'angolo di piega e quindi la possibilità di scivolate.

Quello che più mi ha aiutato a migliorare è però la traiettoria larga in entrata. La guida su questo è fantastica propone un esercizio da fare nell'entrare in curva che consiste nell'individuare, prima di affrontare la curva, un punto di inizio della piega, memorizzarlo e portare subito lo sguardo alla ricerca della corda ipotetica da stabilire definitivamente una volta vista l'uscita della curva. La cosa difficile e da evitare e far andare la moto subito verso quella che crediamo sia la corda (va dove guardiamo no?!) ma aspettare il punto di inizio piega prestabilito prima e di aver individuato la vera corda poi.

La frenata è il mio incubo, la mia zetina diventa un disastro se in staccata il fondo è sconnesso e finisco per irrigidirmi e incasinare tutto. Posso dirti che il freno posteriore in staccata è meglio non usarlo, purtroppo in città in caso di problemi mi viene da pestarci sopra e mi sono ritrovato più volte con la moto di traverso e la frenata definitivamente più lunga. In curva invece il posteriore usato con delicatezza è perfetto per correggere mentre per usare l'anteriore devi raddrizzare prima la moto e non sempre è possibile.

Queste sono solo le mie impressioni da neofita, tutto da prendere con le pinze... non cazziatemi troppo se ho scritto strafalcioni.

Ps: ma per trasferire il carico all'anteriore non basterebbe mollare il gas e lasciar fare al freno motore?


Aste88. Sei un mio collega a tutti gli effetti! Anche io ho aquistato a luglio e a parte i 15 gorni di neve e ghiaccio tra gennaio e febbraio ci uscivo tutti i giorni. E alla mattina alle 6 per andare a lavoro o alla sera dopo le 23... di paure e pensieri te ne vengono tante...soprattutto quando vedi lucido l'asfalto per effetto delle lici che rifrangono sulle prime patine di ghiaccio. icon_mrgreen.gif

In verità il posto migliore è la pista per apprendere ma il costo che oscilla tra i 200 ed i 300 euro per una sola giornata in cui passi in moto a seguito dell'istruttore appena un'ora... non è molto e ti resta comunque tutto da fare a casa col consiglio finale che la tecnica è sacra ma che poi ognuno trova il suo stile/modo per guidare. Un controsenso che miporta a provare e risprovare tenendomi i soldi in tasca, anche se so già che il corso di sicurezza lo farò.

Ed ecco che il dubbio sulla frenata non è solo mio. Un modo per sentirmi meno solo!

Di dove sei?
 
13043309
13043309 Inviato: 24 Feb 2012 12:05
 

brusca ha scritto:
e allora non si chiama doppietta.

comunque, a mio avviso, un po' di pistate toglierebbero tutti i dubbi del post iniziale.


Effettivamente la doppietta ha lo stesso duplice valore nell'uso gergale. Difatto occorre fare una distinzione tra la semplice doppietta e la doppietta in scalata.

Quanto sto per scrivere è conoscenza acquisita direttamente e indirettamente da gente che corre in macchina e moto.

Nel primo caso la "doppietta" è esattamente quel doppio colpo di acceleratore che dai in quella frazione di secondo nella fase di cambio in scalata. Nelle vecchie auto come la fiat 500, la 126, a dire il vero un po in tutte le macchine a carburatore della vecchia generazione (con trazione posteriore) che aiutava all'inserimento più fluido della marcia e a trovare il giusto giro motore.

Poi c'è la doppietta di scalata. Significa scalare di due marce e tra nel farlo c'è sempre quella doppia azione sul gas per aiutare a trovare il giusto giro motore per la marcia che andrà ad innescarsi.

Non escludo che possa farsi e che si faccia sulle Ducati tanto il primo quanto il secondo ma quando ci ho provato, e parlo della doppietta semplice, sia pure con testa, mi sono ritrovato con il bloccaggio del posteriore e relativo scodamento...che mi ha fatto un po di paura, soprattutto la prima volta. La moto deve essere un piacere io responsabilmente ci ho agganciato avendo moglie e figlia una assicurazione sulla vita... ma preferrei pagarla a vuoto 0509_pernacchia.gif Confermo che, anche se Bidgin parlava della doppietta di scalata, tant'è che riferisce di essersi ritrovato in aria, che la doppietta, con un freno motore come quello che la mia Ducati 600 possiede è inutile e pericoloso se come me non si ha ancora padronanza e fiducia del mezzo.

Quanto sopra è frutto di esperienza recente e diretta.

PS.: A dirla tutta ogni tanto quando la strada è libera mi piace sentir scodare la moto per quell'effetto... ma non dimenticate che quel gioco contribuisce a due cose... far fuori frizione e gomme.
 
13043322
13043322 Inviato: 24 Feb 2012 12:10
 

brusca ha scritto:
e allora non si chiama doppietta.

comunque, a mio avviso, un po' di pistate toglierebbero tutti i dubbi del post iniziale.


Sono d'accordo. Ma per il momento butterei i soldi. Manca la fiducia sul mezzo e l'esperienza. Ad oggi faccio da 16 a 20 km tutti i giorni, sempre sulla stessa strada e per lavoro. Se trovo qualcuno con c fare qualche uscita in tranquillità provo a dare una zampata psicologica e pratica alla guida.
In seguito, appena mi scatta nel cervello che è ora... investo i soldi per un buon corso di guida sicura su moto di almeno tre gg su pista!

Grazie anche a te Brusca!
 
13043369
13043369 Inviato: 24 Feb 2012 12:21
 

dkumquat ha scritto:


EVVAI!!! Lo sapevo che la doppietta non era una buona idea...del resto anche io mi sono ritrovato a sbandierare col posteriore. Fortuna che non ho paura, almeno finchè la moto non è in piega. icon_smile.gif

Cosa significa avere la taglia? Intendi taglia fisica/somatica o altro?


Per taglia intendo proprio le misure fisiche, non tutti siamo uguali e mentre alcuni hanno arti e tronco che non danno problemi per le misure in sella per altri potrebbe risultare un pò più complesso.

Esaminiamo 2 casi di individui alti 1.70

1-Nel primo caso la persona ha il tronco "corto" e gli arti "lunghi", ciò significa che in sella non ha problemi di sorta per trasferimenti longitudinali o trasversali.

2-Nel secondo caso la persona ha il tronco "lungo" e gli arti "corti" il che si traduce in leve corte e spostarsi in sella lo porta a scomporsi nella posizione compromettendo stabilità e guidabilità.

Parlo perchè essendo io "corto" già di altezza molti movimenti che gli altri danno per fluidi e scontati per me sono invece difficoltosi e mi causano problemi in sella, ad esempio se io porto indietro il sedere per caricare la ruota posteriore mi ritrovo spalmato sul serbatoio con relativa difficoltà di controllo dell'avantreno.

Può sembrare una piccolezza a prima vista ma chi ha "leve corte" deve trovare un suo stile in quanto le regole comuni mal si adattano al proprio fisico. icon_wink.gif
 
13044550
13044550 Inviato: 24 Feb 2012 17:26
 

dkumquat ha scritto:
brusca ha scritto:
e allora non si chiama doppietta.

comunque, a mio avviso, un po' di pistate toglierebbero tutti i dubbi del post iniziale.


Effettivamente la doppietta ha lo stesso duplice valore nell'uso gergale. Difatto occorre fare una distinzione tra la semplice doppietta e la doppietta in scalata.

Quanto sto per scrivere è conoscenza acquisita direttamente e indirettamente da gente che corre in macchina e moto.

Nel primo caso la "doppietta" è esattamente quel doppio colpo di acceleratore che dai in quella frazione di secondo nella fase di cambio in scalata. Nelle vecchie auto come la fiat 500, la 126, a dire il vero un po in tutte le macchine a carburatore della vecchia generazione (con trazione posteriore) che aiutava all'inserimento più fluido della marcia e a trovare il giusto giro motore.

Poi c'è la doppietta di scalata. Significa scalare di due marce e tra nel farlo c'è sempre quella doppia azione sul gas per aiutare a trovare il giusto giro motore per la marcia che andrà ad innescarsi.

Non escludo che possa farsi e che si faccia sulle Ducati tanto il primo quanto il secondo ma quando ci ho provato, e parlo della doppietta semplice, sia pure con testa, mi sono ritrovato con il bloccaggio del posteriore e relativo scodamento...che mi ha fatto un po di paura, soprattutto la prima volta. La moto deve essere un piacere io responsabilmente ci ho agganciato avendo moglie e figlia una assicurazione sulla vita... ma preferrei pagarla a vuoto 0509_pernacchia.gif Confermo che, anche se Bidgin parlava della doppietta di scalata, tant'è che riferisce di essersi ritrovato in aria, che la doppietta, con un freno motore come quello che la mia Ducati 600 possiede è inutile e pericoloso se come me non si ha ancora padronanza e fiducia del mezzo.

Quanto sopra è frutto di esperienza recente e diretta.

PS.: A dirla tutta ogni tanto quando la strada è libera mi piace sentir scodare la moto per quell'effetto... ma non dimenticate che quel gioco contribuisce a due cose... far fuori frizione e gomme.


le tue informazioni sono approssimative.
la doppietta si faceva sulle macchine a cambio non sincronizzato, perchè non si poteva semplicemente passare da una marcia a quell'altra ma dovevi passare dalla folle.
per trovare il giusto numero di giri basta non mollare (o premere prima di mollare la frizione) l'acceleratore. ma quest'ultima cosa non so quanto possa essere d'aiuto in moto.

quella che ti dicono invece è la sgasata mentre scali (non scalare due marce, cosa che tra l'altro si fa con qualsiasi moto alla bisogna).
consiste nel tirare su di giri la moto prima di mollare la frizione, in modo da evitare il bloccaggio con saltellamento della posteriore. se poi vuoi fare la finezza, molli parzialmente la frizione e ti fai l'antisaltellamento a mano (solo che quest'ultima operazione mi fa sostituire i dischi una volta l'anno).


per quanto riguarda le pistate, forse le vedi come una cosa dell'altro mondo e fa un po' timore... ma alla fine sono solo strade chiuse a senso unico.
 
13045605
13045605 Inviato: 24 Feb 2012 21:04
 

brusca ha scritto:


le tue informazioni sono approssimative.
la doppietta si faceva sulle macchine a cambio non sincronizzato, perchè non si poteva semplicemente passare da una marcia a quell'altra ma dovevi passare dalla folle.
per trovare il giusto numero di giri basta non mollare (o premere prima di mollare la frizione) l'acceleratore. ma quest'ultima cosa non so quanto possa essere d'aiuto in moto.

quella che ti dicono invece è la sgasata mentre scali (non scalare due marce, cosa che tra l'altro si fa con qualsiasi moto alla bisogna).
consiste nel tirare su di giri la moto prima di mollare la frizione, in modo da evitare il bloccaggio con saltellamento della posteriore. se poi vuoi fare la finezza, molli parzialmente la frizione e ti fai l'antisaltellamento a mano (solo che quest'ultima operazione mi fa sostituire i dischi una volta l'anno).


per quanto riguarda le pistate, forse le vedi come una cosa dell'altro mondo e fa un po' timore... ma alla fine sono solo strade chiuse a senso unico.


Direi che la terminologia gergale alla fine fa confusione. eusa_wall.gif
Quello che io sopra dicevo scodamento per molti è "sbisciata" per altri zig-zag del posterore... etc... La sgasata per moltissimi è quella che fai ai semafori per fare rumore, per altri quell'azione di abbassare la frizione per dare giri al motore e magari farsi la sgommata...

Ma dalle mie notizie... la doppietta non aveva solo il ruolo di sincronizzare il cambio ma di evitare che il motore grippasse.... a sto punto spero che il termine sia giusto.

Ma comunque sia ...due ruote non sono 4 e il motore credo sia più delicato di quello delle macchine. Comunque. Nelle prossime settimane proverò... e proverò... e poi dirò a tutti voi cosa ne ho ricavato dall'esperienza.

La pistata non mi fa paura, la vedo esattamaetnte come una strada chiusa a senso unico...ma andarci una volta non ti cambia la guida e ti allegerisce il portafogli di un quarto di stipendio. Per cui credo che sia bene avere km sulle spalle. Ovviamente è una mia impressione.
 
13046209
13046209 Inviato: 24 Feb 2012 23:42
 

Io sono di Torino e come te la moto la uso tutti i giorni, è rimasta ferma proprio solo mentre nevicava (10k km fatti l'alto giorno 0509_doppio_ok.gif )

Per quanto riguarda la doppietta s'è fatta un po' di confusione: non è assolutamente possibile farla in moto in quanto consiste nel mettere in folle e mollare la frizione durante il cambio di marcia (soprattutto in scalata) e dare un colpetto di gas per poi mettere la marcia. Il cambio della moto è un sequenziale puro e ha la folle solo tra la prima e la seconda, non è quindi ne utile ne possibile fare la doppietta. Scalare due marce insieme non è il massimo per il cambio e sarebbe da evitare (c'era un articolo).

Viene spesso impropriamente chiamata doppietta il colpo di gas usato in scalata per evitare il saltellamento (sarà magari figo ma consuma le gomme e compromette la stabilità in staccata). All'inizio pur essendone a conoscenza non lo usavo (di cose da imparare ne avevo già abbastanza) ma da quando ho iniziato ad farlo sia le gomme che la zavorrina ringraziano e l'ingresso in curva è migliorato.

La pista piacerebbe a tutti ma in quanto giovane in tempo di crisi mi va bene se riesco a pagarmi tagliandi, bollo e assicurazione 0510_sad.gif
 
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