Leggi il Topic


Indice del forumForum Generale

   

Pagina 2 di 2
Vai a pagina Precedente  12
 
Darsi una mano contro la crisi [aiuti per il fai da te]
13014678
13014678 Inviato: 17 Feb 2012 0:43
 



gazzella ha scritto:


Saper cogliere all'interno di una idea, la voglia di far sì, che una chiave esagonale possa diventare lo strumento per conoscere nuovi amici, capaci di condividere senza neanche presentarsi un viaggio fino a Capo Nord, può far di noi dei veri motociclisti.
Gazzella ha saputo vedere lontano. Quanti di noi, specie chi ha una certa età, si è fatto riparare il proprio motorino dallo zio o dal nonno o dal vicino di casa più esperto. Quanti di noi ha creato dal nulla un "gokart" per poi divertirsi con gli amici. Quanti di noi hanno lasciato la propria moto dal meccanico sotto casa, un omino brutto e sporco, che prima di metterci le mani se la studiava con gli occhi pieni di meraviglia, per poi fare il miracolo rimettendola in moto?
Non voglio fare retorica ne demagogia, ho rispetto per chi lavora e non promuovo il lavoro nero, la mia è solo voglia di aiutarsi senza fini di lucro come un padre fa con il proprio figlio aggiustandogli il vespino o aiutando a far ripartire una moto ferma in autostrada sotto un sole cocente. La nostra esperienza e il nostro intervento non recherà nessun danno, proprio perchè la nostra umile coscienza di motociclista saprà riconoscere i propri limiti, consigliando ulteriori interventi da officine qualificate. Essere motociclista è anche questo.
Un abbraccio, Ferdy 0510_abbraccio.gif doppio_lamp_naked.gif 0510_abbraccio.gif doppio_lamp_naked.gif 0510_abbraccio.gif doppio_lamp_naked.gif
 
13014802
13014802 Inviato: 17 Feb 2012 8:30
 

Ho letto quanto si è scritto sopra, vogli dire la mia!
Ho fatto per 40 il meccanico, non di moto, ma sempre di motori ben piu grandi e potenti.
Sui miei mezzi le riparazioni, logicamente, le effettuo personalmente. Ai miei amici raramente ho messo mano ai loro mezzi, consigli tanti riparazioni molto poche.Questo non perchè sono uno str.....zo, ma per RESPONSABILITA, pensiamo alle conseguenze di un lavoro mal fato, non ti accorgi di "un qualche cosa che non va", una svista , un errore, anche un esperto è soggetto a commetterli, provochi un guasto ben più grave o peggio ancora un incidente?
Penserete che è più unico che raro che succeda, ma può succedere! Allora il meccanico "fai da te" a che santo si rivolge?
Vogli farvi notare che qui nel tinga ci sono persone che sono gran meccanici, gente che gli fumano veramente, ed hanno officine regolari sparse in quasi tutta italia, non spetta a me fare i loro nomi, ma se loro vogiono, possono dare la loro disponibilità nel "aiutare" utenti del forum con prezzi onesti. Penso che questa sia la soluzione più logica.
 
13015062
13015062 Inviato: 17 Feb 2012 10:32
 

grande gazzella 0509_up.gif quel libro poi è da lacrimuccia icon_redface.gif

insomma ,un garage con dentro una moto e neanche un attrezzo non dovrebbe esistere, come chi non sa nulla di come "funzioni"la propria moto e non fa niente per "corregersi"


Comunque sia quando si condivide una passione è facile diventare amici ,e se non ci si aiuta tra amici...questo sito è un esempio,difficilmente chi ha bisogno di una mano viene lasciato a se stesso:perchè non funzioni SEMPRE così il mondo non l'ho mai capito...

se un meccanico è un disonesto se lo aspetti pure del passaparola negativo e non mi vergogno(ad esempio) a ritenere esose le "ore"dei meccanici ufficiali ducati ..è un dato di fatto

Comunque sia ,massimo rispetto per il fai da te ,ma non svalutiamo il ruolo di un bravo meccanico ..

tutti gli altri discorsi non fanno per me 0509_lucarelli.gif
 
13015254
13015254 Inviato: 17 Feb 2012 12:01
 

PaoloG ha scritto:

Secondo me non è mancanza di solidarietà, ma secondo me è diffidenza di base. Un conto è fra amici; io non ho mai portato le mie moto dal meccanico (tolto il gommista), i miei amici idem, non conto le sere passate nei vari box a smanettare sulla moto dell'uno, dell'altro, della propria a fare anche lavori abbastanza seri. Ma mi è anche capitato di offrire aiuto a conoscenti (scrivo apposta conoscenti, cioè persone con cui ero in buoni rapporti, ma non così approfonditi) e la cosa è sempre caduta nel nulla, con cose "ma no dai, tanto devo già portarla dal meccanico per il tagliando...". Ovvero, io so di non aver nessun problema a fare uno spurgo ai freni, un cambio olio, una sincronia ai carburatori o una sostituzione di una forcella, eccetera. Ma chi mi conosce poco è lecito che pensi "ma questo lo sa fare davvero o è solo un pasticcione?"...


Ciao PaoloG, abbiamo un trascorso comune in questo.
A differenza di te, a parte amici e loro amici che diventavano poi più o meno amici ma comunque persone che se ti serve un qualunque tipo di mano ed è nel loro ambito schizzano, io non mi sono mai offerto di fare lavori a qualcun' altro, nemmeno agli amici, ma se uno di loro mi chiedeva di fare un cambio olio e filtro o spurgo freni o cambio di accessori, lo coinvolgevo a farlo insieme, se non aveva voglia di conoscere come sono fatte le cose e di sporcarsi le mani, lo indirizzavo dal meccanico. Per quanto riguarda l'affidabilità del lavoro, parlano le moto che conduco per me, che non mi hanno mai dato problemi e che il meccanico lo vedono in cartolina, a differenza di tanti che ogni 5000km se gli và bene devono staccare un assegnuccio al meccanico, ma così altrettanto credo valga per le tue moto. Chessò, ti conosco da due tre giorni , vedo con che vai in giro e come, mi inviti al garage e noto le cose, sento gli altri amici in comune e parlano tutti bene, perchè mai non dovrei fidarmi di te oltretutto se il lavoro lo faremmo a 4 mani con te che mi spieghi come fare mentre si cazzeggia con birra e pizza?
io non ci trovo nulla di errato in questo.
In compenso conosco ed ho conosciuto molti meccanici tutt'altro che incompetenti ma che ci marciavano alla grande su fantomatici difetti congeniti e su parti da cambiare ancora buone. Ad un amico lo stavano facendo impazzire per un problema elettrico, gli hanno cambiato prima gli innesti/connettori dei cablaggi, poi centralina, poi gli dissero che era un problema di iniezione, alla fine , dopo un paio di birre sotto casa, trovammo il solito filo acciaccato tra serbatorio e telaio che andava a massa eusa_wall.gif
Insomma, la moto la vivo come una mia estensione, e prima di rivolgermi al medico per un raffreddore, beh, sò come curarmi, se ho qualcosa di grave e non sò dove mettere mano mi rivolgo allo specialista, ma non prima di essermi documentato come una bestia, tanto da mettere in crisi lo specialista con le domande del caso. Il corpo è mio, la moto è mia, prima de cambià l'intero motore me devi fà vedè e toccà il danno. 0509_up.gif
Di certo mi fa strano vedere che si và dal meccanico per sostuire un terminale di scarico, un cambio di pastiglie freni o il cambio dell'olio e del filtro, per queste cose non serve neanche un box o chissà che attrezzi.
Ma ho visto talmente tanti bikers entrare in officina a cambiare frecce ,specchietti, terminale ,contrappesi, manubrio , pedane, plexiglass cupolino, a prezzi paurosi che sono sicuro che il cambiarsi olio e filtro e pastiglie freni da soli non tolga nulla al loro mercato.
 
13020154
13020154 Inviato: 18 Feb 2012 18:02
 

Vedo che ci sono altre persone che la vedono come me e questo mi fa piacere.
Non perché credo di avere la verità in tasca, ma semplicemente perché secondo me essere motociclisti non può prescindere dalla conoscenza del proprio mezzo, dalla voglia di prendersene cura, di metterci le mani sopra, imparando, a partire dalle piccole cose, da chi ha una moto da tempo e la giusta esperienza, e a sua volta ha potuto imparare piccole e grandi cose da chi è stato disponibile ad aiutare, affiancare, far vedere come si fa, condividendo con quel pretesto una passione profonda, chiacchiere, intrecci di vite e di esperienze, tra una birra ghiacciata e qualcosa di buono da mangiare. Per poi andare sulle strade e con la stessa semplicità e solidarietà offrire aiuto a un fratello che ha un problema.
Quest'estate ho dovuto spingermi 180 kg di moto, rimasta a secco per rottura della spia della riserva, su una strada a scorrimento veloce molto battuta da motociclisti, per 3 km, sotto il sole cocente in pieno luglio, con casco annesso. Mi sono vista sfilare da una marea di gradassi in moto, per poi ritrovarmi, arrivata al distributore, un cretino con una Brutale nuova di zecca che mi aveva sfilato un attimo prima e che ha pure provato a broccolarmi bello fresco. Inutile dirvi che l'ho mandato immediatamente al paese che fu, insultandolo letteralmente. Rendiamoci conto di cosa è diventato oggi l'andare in moto.
Purtroppo oggi vedo un sacco di gente che pensa di essere motociclista ma è solo possessore di un mezzo qualsiasi, in verità, e s'immedesima nella parte credendo che essere motociclisti sia avere una moto bella e potente e andare in giro intutati il sabato e la domenica. Oppure gente che fa una caduta banale e poi si ammazza di disperazione perché ha sfrisato le carene o le marmitte in carbonio. Ma comprati una moto, non uno status symbol, e poi vacci per davvero, e mettiti nell'ottica che andare in moto è anche questo: cadere. E ridi, perché ti sei salvato la pelle! A mio parere questo accade anchge perché non c'è consapevolezza vera di cosa sia andare in moto. Andare in moto prevede anche questo. A me piace la mia moto perché è quanto di più essenziale credo possa esistere. Cado? E' da prevedere. Di fronzoli non ne ha. La si accomoda, e si riparte senza tanti piagnistei. Un bell'848, che mi piace non poco, lo lascio a chi di moto ne ha già tre, da portare in pista in rare occasioni, per poi spenderci un patrimonio se scivola, e se lo può permettere. Vedo in giro tanti palloni gonfiati che poi alla resa dei conti sono mammole vere e proprie, e pur di chiudere una gomma in strada venderebbero la madre. Poi restano a piedi in strada e non sanno neanche dove mettere le mani. Che tristezza. Una donna con un Ducati 600 a carburatori che andava in giro tirandosela senza manco sapere cosa stava guidando, e senza manco saper tirare giù una candela e vedere com'è. La moto è mettersi in gioco. E' essenziale, ingovernabile passione. Se si vuole viaggiare veramente con lei, bisogna conoscerla per davvero.
A me 'sti motociclisti moderni fanno veramente tristezza. Stanno sulla punta dell'iceberg e si perdono tutto quel che c'è sotto.
La moto è una fenice che muore e rinasce continuamente, insieme a noi, e con la quale noi ci evolviamo. Una scuola di vita. Se cadi e dall'altra parte c'è un gruppo di amici da cui andare pieni di ammaccature sul serbatoio e nell'anima, e che ti aiutano a rimettere in sesto il serbatoio e l'anima, tutto allora diventa un'occasione di crescita, e senza troppe pene si rimedia al danno, senza uccidersi dal dispiacere di svenarsi di somme da capogiro, condividendo veramente e facendo veramente qualcosa che in sé ha un senso.
Così funzionava anni fa, siamo noi che siamo caduti nel tranello di complicate tecnologie non necessarie, e che siamo diventati molli e flaccidi cullandoci in credenze assurde.
Speriamo che i tempi che corrono facciano riscoprire questo aspetto fondamentale e che si ridimensionino le necessità fasulle create da una cultura di plastica che nulla ha a che fare con una motocicletta e chi la guida.

LAMPS
 
13020283
13020283 Inviato: 18 Feb 2012 18:34
 

gazzella ha scritto:
Vedo che ci sono altre persone che la vedono come me e questo mi fa piacere.
Non perché credo di avere la verità in tasca, ma semplicemente perché secondo me essere motociclisti non può prescindere dalla conoscenza del proprio mezzo, dalla voglia di prendersene cura, di metterci le mani sopra, imparando, a partire dalle piccole cose, da chi ha una moto da tempo e la giusta esperienza, e a sua volta ha potuto imparare piccole e grandi cose da chi è stato disponibile ad aiutare, affiancare, far vedere come si fa, condividendo con quel pretesto una passione profonda, chiacchiere, intrecci di vite e di esperienze, tra una birra ghiacciata e qualcosa di buono da mangiare. Per poi andare sulle strade e con la stessa semplicità e solidarietà offrire aiuto a un fratello che ha un problema.
Quest'estate ho dovuto spingermi 180 kg di moto, rimasta a secco per rottura della spia della riserva, su una strada a scorrimento veloce molto battuta da motociclisti, per 3 km, sotto il sole cocente in pieno luglio, con casco annesso. Mi sono vista sfilare da una marea di gradassi in moto, per poi ritrovarmi, arrivata al distributore, un cretino con una Brutale nuova di zecca che mi aveva sfilato un attimo prima e che ha pure provato a broccolarmi bello fresco. Inutile dirvi che l'ho mandato immediatamente al paese che fu, insultandolo letteralmente. Rendiamoci conto di cosa è diventato oggi l'andare in moto.
Purtroppo oggi vedo un sacco di gente che pensa di essere motociclista ma è solo possessore di un mezzo qualsiasi, in verità, e s'immedesima nella parte credendo che essere motociclisti sia avere una moto bella e potente e andare in giro intutati il sabato e la domenica. Oppure gente che fa una caduta banale e poi si ammazza di disperazione perché ha sfrisato le carene o le marmitte in carbonio. Ma comprati una moto, non uno status symbol, e poi vacci per davvero, e mettiti nell'ottica che andare in moto è anche questo: cadere. E ridi, perché ti sei salvato la pelle! A mio parere questo accade anchge perché non c'è consapevolezza vera di cosa sia andare in moto. Andare in moto prevede anche questo. A me piace la mia moto perché è quanto di più essenziale credo possa esistere. Cado? E' da prevedere. Di fronzoli non ne ha. La si accomoda, e si riparte senza tanti piagnistei. Un bell'848, che mi piace non poco, lo lascio a chi di moto ne ha già tre, da portare in pista in rare occasioni, per poi spenderci un patrimonio se scivola, e se lo può permettere. Vedo in giro tanti palloni gonfiati che poi alla resa dei conti sono mammole vere e proprie, e pur di chiudere una gomma in strada venderebbero la madre. Poi restano a piedi in strada e non sanno neanche dove mettere le mani. Che tristezza. Una donna con un Ducati 600 a carburatori che andava in giro tirandosela senza manco sapere cosa stava guidando, e senza manco saper tirare giù una candela e vedere com'è. La moto è mettersi in gioco. E' essenziale, ingovernabile passione. Se si vuole viaggiare veramente con lei, bisogna conoscerla per davvero.
A me 'sti motociclisti moderni fanno veramente tristezza. Stanno sulla punta dell'iceberg e si perdono tutto quel che c'è sotto.
La moto è una fenice che muore e rinasce continuamente, insieme a noi, e con la quale noi ci evolviamo. Una scuola di vita. Se cadi e dall'altra parte c'è un gruppo di amici da cui andare pieni di ammaccature sul serbatoio e nell'anima, e che ti aiutano a rimettere in sesto il serbatoio e l'anima, tutto allora diventa un'occasione di crescita, e senza troppe pene si rimedia al danno, senza uccidersi dal dispiacere di svenarsi di somme da capogiro, condividendo veramente e facendo veramente qualcosa che in sé ha un senso.
Così funzionava anni fa, siamo noi che siamo caduti nel tranello di complicate tecnologie non necessarie, e che siamo diventati molli e flaccidi cullandoci in credenze assurde.
Speriamo che i tempi che corrono facciano riscoprire questo aspetto fondamentale e che si ridimensionino le necessità fasulle create da una cultura di plastica che nulla ha a che fare con una motocicletta e chi la guida.

LAMPS


le moto (tutte) sono ormai troppo complesse per poter pensare di metterci mano se non per olio/liquidi e filtri.
Questo fa si che ormai quasi nessuno si azzarda a provarci, anche per non fare (giustamente) danni.
Ovviamente anche una banale caduta oggi può far danni che non possiamo calcolare perchè non disponiamo delle competenze e delle attrezzature adatte.
Sullo spirito di solidarietà ti dico dipende... eusa_think.gif
dalle mie parti una domenica mi ero fermato per fissare una freccia che si era allentata quindi avevo la sella sollevata ed armeggiavo con gli attrezzi attorno alla moto in 10 minuti si sono fermate 5-6 moto (praticamente tutte quelle che passavano) per chiedermi se avessi bisogno di una mano... 0509_up.gif è anche vero che quella è una strada preferita dai motociclisti. 0510_saluto.gif
 
13020590
13020590 Inviato: 18 Feb 2012 19:45
 

jake ha scritto:
ma che discorsi fate?
maremma bestia.. bloccate i server italiani per una farafallina tatuata e se la benzina và a 2 euro il litro non ci si muove... e poi fate la paternale !

un meccanico con laurea (e si presume abbia studiato) avrà il sacrosanto diritto di prendersi un po di euro per un lavoro?
A me un meccanico mai visto e conosciuto per un cambio olio e filtro su una supersportiva.. 115euro ,ma ci sono piu di 70 euro di olio (motul 7100) piu un filtro (10 euro) 20 euro per un pezzo di pane e pagarsi l'affitto ,che fai non gli dai?

se poi i vostri meccanici vi prendono 300 euro per un tagliando sono affari vostri

quoto con chi dice che qui si sta parlando di nero punto !

altro discorso c'è il tinga help.. se sei in toscana (firenze) e hai impellente bisogno di cambiare olio o altre piccole cose che ben venga lo spirito d'amicizia.... ma poi stop..


Non ho letto tutto il topic perchè quando sono arrivato a questo punto no ci sono riuscito ad arrivare in fondo!

70 euro 3 litri d'olio'!?!?!?!??!?!?!?!?!?!?!??!?!
Io il tagliando alla mia moto lo faccio da me, 3 litri di bardahl xtc c60 li pago 45 euro, più il filtro originale yamaha 10 euro, totale 55 euro.
Per la mia moto, visto che carenata, non prende meno di 120 euro, significa che costa di più la manodopera che l'olio e il filtro. Ok non ho la garanzia, ma per togliere un olio metterne un altro, idem per il filtro non credo ci voglia la laurea.
Con la differenza che io faccio uscire tutto l'olio (addirittura piego la moto e la lascio piegata fino a quando non esce neanche una goccia), e so cosa c'è dentro la mia moto.
Perdo un ora del mio week and ma risparmio 55 euro che potro spendere per un bel giro oppure per un altro tagliando.
 
13020868
13020868 Inviato: 18 Feb 2012 21:23
 

jake ha scritto:
un meccanico con laurea (e si presume abbia studiato) avrà il sacrosanto diritto di prendersi un po di euro per un lavoro?

ma da quando? icon_asd.gif
dai... ce ne saranno anche, ma uno che esce da una qualunque università magari ambisce a qualcosa di meglio che fare i tagliandi alle moto, no?
a meno che la laurea l'abbia trovata nelle patatine!
 
13021663
13021663 Inviato: 19 Feb 2012 10:02
 

Ragazzi miei, qui si sta facendo un pò di confusione!
Si passa da meccanici laureati, a lavoro nero a solidariatà.
Di meccanici laureati penso che si contano sulle dita di una mano, il laureato si sporcherà le mani facendo il meccanico per hobby sui suoi mezzi. Credo che un laureato in meccanica o altro, anche se lavorasse in un ambiente motoristico, non strarà in tuta, sporca di grasso, sicuramente ambirà o farà una mansione adeguata al titolo di studio.
Ci sono meccanici artisti, non dico artigiani, ma artisti, che a malappena avranno la terza media, che con l' esperienza accumulata negli anni di lavoro ricostruiscono o revisionano minuziosamente pezzi, che per molti altri "professionisti" per non perdere tempo o incapacità e soprattutto per lucro sostituiscono.
Solidarietà, cosa si intende con questa parola, Io l' intendo < fermarsi in caso si veda un altro motociclistà ,e non solo,al bordo della strada in difficoltà> molti lo fanno e altri no.
Un mese fà al bordo strada c' èra un ragazzo fermo con la ruota pesteriore della moto forata, ho rallentato, vedendo che armeggiava con insicurezza con il kit di riparazione, gli ho riparato la foratura.
Poi pretendere che un amico ti faccia delle riparazioni, è da pensarci.
Un conto cambiare olio e filtro, alla peggio se finito il lavoro all' amico, non ci si accorge che perde olio da qualche parte, fonde il motore e sono ca@@i miei, litigi e rimborsare il danno.
Un altra cosa è cabiare per amicizia anche le semplici pasticche dei freni, cosa semplice. ma bisogna ricordarsi che i freni è "il sistema che fa rallentare e fermare la moto", qua se si sbaglia non si tratta di "alla peggio ripago il danno" ma di mettere a repentaglio l' imcolumità e la vita stessa dell' amico.
Quindi dico Si alla solidarietà, anzi è qui che bisogna incrementarla, Come molti di voi faccio parte di tingaHelp e due volte ho aiutato amici, uno aveva il filo della bobina della candela "spellato" gli ho fatto "un ponte"provisorio ed è ripartito, un altro rimasto senza benzina.
E dico " Occhio" nel farsi fare lavori da tanti "pseudomeccanici"che si trovano in giro.
E "occhio" a fare lavori di riparazioni ad un amico, una volta fatto sei responsabile di ciò che hai fatto con le eventuali conseguenze di un propio errore.
Poi ognufa fa cio che crede giusto.
 
13046945
13046945 Inviato: 25 Feb 2012 13:37
 

io la vedo così.

aldilà che un giorno posso aver bisogno;
se vedessi una richiesta in MP tipo "bergamo: ho bisogno di una mano per reggere la forcella mentre la sfilo" o altro del genere e se non avessi niente da fare, io lo aiuterei volentieri.
Potrebbe essere una buona occasione per imparare una novità o semplicemente regalare un po di tempo a chi ha bisogno o come ho letto sopra se fossero lavori importanti e ci volesse chi e' del mestiere anche un compenso minimo è giusto.
ovviamente prima di dare consigli a vanvera è meglio consigliare di consultare un professionista.

saluti
 
13047551
13047551 Inviato: 25 Feb 2012 17:07
 

gazzella ha scritto:
Vedo che ci sono altre persone che la vedono come me e questo mi fa piacere.
Non perché credo di avere la verità in tasca, ma semplicemente perché secondo me essere motociclisti non può prescindere dalla conoscenza del proprio mezzo, dalla voglia di prendersene cura, di metterci le mani sopra, imparando, a partire dalle piccole cose, da chi ha una moto da tempo e la giusta esperienza, e a sua volta ha potuto imparare piccole e grandi cose da chi è stato disponibile ad aiutare, affiancare, far vedere come si fa, condividendo con quel pretesto una passione profonda, chiacchiere, intrecci di vite e di esperienze, tra una birra ghiacciata e qualcosa di buono da mangiare. Per poi andare sulle strade e con la stessa semplicità e solidarietà offrire aiuto a un fratello che ha un problema.
Quest'estate ho dovuto spingermi 180 kg di moto, rimasta a secco per rottura della spia della riserva, su una strada a scorrimento veloce molto battuta da motociclisti, per 3 km, sotto il sole cocente in pieno luglio, con casco annesso. Mi sono vista sfilare da una marea di gradassi in moto, per poi ritrovarmi, arrivata al distributore, un cretino con una Brutale nuova di zecca che mi aveva sfilato un attimo prima e che ha pure provato a broccolarmi bello fresco. Inutile dirvi che l'ho mandato immediatamente al paese che fu, insultandolo letteralmente. Rendiamoci conto di cosa è diventato oggi l'andare in moto.
Purtroppo oggi vedo un sacco di gente che pensa di essere motociclista ma è solo possessore di un mezzo qualsiasi, in verità, e s'immedesima nella parte credendo che essere motociclisti sia avere una moto bella e potente e andare in giro intutati il sabato e la domenica. Oppure gente che fa una caduta banale e poi si ammazza di disperazione perché ha sfrisato le carene o le marmitte in carbonio. Ma comprati una moto, non uno status symbol, e poi vacci per davvero, e mettiti nell'ottica che andare in moto è anche questo: cadere. E ridi, perché ti sei salvato la pelle! A mio parere questo accade anchge perché non c'è consapevolezza vera di cosa sia andare in moto. Andare in moto prevede anche questo. A me piace la mia moto perché è quanto di più essenziale credo possa esistere. Cado? E' da prevedere. Di fronzoli non ne ha. La si accomoda, e si riparte senza tanti piagnistei. Un bell'848, che mi piace non poco, lo lascio a chi di moto ne ha già tre, da portare in pista in rare occasioni, per poi spenderci un patrimonio se scivola, e se lo può permettere. Vedo in giro tanti palloni gonfiati che poi alla resa dei conti sono mammole vere e proprie, e pur di chiudere una gomma in strada venderebbero la madre. Poi restano a piedi in strada e non sanno neanche dove mettere le mani. Che tristezza. Una donna con un Ducati 600 a carburatori che andava in giro tirandosela senza manco sapere cosa stava guidando, e senza manco saper tirare giù una candela e vedere com'è. La moto è mettersi in gioco. E' essenziale, ingovernabile passione. Se si vuole viaggiare veramente con lei, bisogna conoscerla per davvero.
A me 'sti motociclisti moderni fanno veramente tristezza. Stanno sulla punta dell'iceberg e si perdono tutto quel che c'è sotto.
La moto è una fenice che muore e rinasce continuamente, insieme a noi, e con la quale noi ci evolviamo. Una scuola di vita. Se cadi e dall'altra parte c'è un gruppo di amici da cui andare pieni di ammaccature sul serbatoio e nell'anima, e che ti aiutano a rimettere in sesto il serbatoio e l'anima, tutto allora diventa un'occasione di crescita, e senza troppe pene si rimedia al danno, senza uccidersi dal dispiacere di svenarsi di somme da capogiro, condividendo veramente e facendo veramente qualcosa che in sé ha un senso.
Così funzionava anni fa, siamo noi che siamo caduti nel tranello di complicate tecnologie non necessarie, e che siamo diventati molli e flaccidi cullandoci in credenze assurde.
Speriamo che i tempi che corrono facciano riscoprire questo aspetto fondamentale e che si ridimensionino le necessità fasulle create da una cultura di plastica che nulla ha a che fare con una motocicletta e chi la guida.

LAMPS






eusa_clap.gif


Quotonissimo


..una moto è solo il primo requisito per potersi definire "motociclista"
 
13054277
13054277 Inviato: 27 Feb 2012 15:39
 

ehe]h.. la crisi la crisi lè bela.. mah il volontariato lo si fa per le persone che hanno veramente bisogno... e comunque sia, almeno su questo cose bisogna lasciare stare a persone competenti... no?... speriamo che passi questa benedetta crisiiiii... perchè sennò la gente nn si può nemmeno comprare i pane al posto di pensà alla moto.. eusa_think.gif
 
13055111
13055111 Inviato: 27 Feb 2012 18:22
 

..non ho letto tutto, ma la mia moto non la darei mai in mano a privati
per la manutenzione...le officine specializzate servono a dare una garanzia
sui lavori effettuati..pensateci..viaggiamo du "2RUOTE" ...mentalmente
devo essere convinto al 1000x1000 che la moto è a posto...e questa certezza
me la può dare solo un'officina autorizzata doppio_lamp_naked.gif
 
13055209
13055209 Inviato: 27 Feb 2012 18:37
 

cioca ha scritto:
..non ho letto tutto, ma la mia moto non la darei mai in mano a privati
per la manutenzione...le officine specializzate servono a dare una garanzia
sui lavori effettuati..pensateci..viaggiamo du "2RUOTE" ...mentalmente
devo essere convinto al 1000x1000 che la moto è a posto...e questa certezza
me la può dare solo un'officina autorizzata doppio_lamp_naked.gif


Ma secondo te le officine autorizzate ti controllano la moto centimetro per centimetro?
Io sono quasi sicuro che per esempio la bulloneria, che andrebbe controllata al secondo tagliando se non erro, non la controlla mai!
Sei anche sicuro che dentro ci mettono l'olio le paghi?

Oggi come oggi grazie con le nuove tecnologie chiunque abbia un pò di manualità può fare la semplice manutenzione alla moto o macchina che sia.

Alcuni anni fa sono stato in un concessionario audi a fare un testdrive, durante il giro ci siamo messi a parlare di meccanici ecc ecc...Lui mi ha detto che loro in concessionaria hanno un programma sviluppato da VW che appena tu colleghi la centralina della macchina lui ti trova il problema, ti fa vedere il pezzo che devi cambiare e ti mostra passo passo come devi smontarlo e rimontare il nuovo.
Il tutto alla modica cifra di 300.000 EURO.

Ora noi poveri mortali non possediamo questi programmi però con l'aiuto ti internet chi cerca trova
 
13083318
13083318 Inviato: 5 Mar 2012 16:35
 

Io ho l'attrezzatura per cambiare pneumatici e fare l'equilibratura.

Tendenzialmente non sono disposto a farlo per spaccamarroni che tengono la moto sempre lucida ma non sanno tenere in mano un cacciavite. Per quelli esistono i meccanici da 40 Euro l'ora. icon_asd.gif

Se qualcuno vuole fare prove di pneumatici strani, e si vergogna di andare a chiederlo al meccanico, magari può dirlo a me, che mi interesso di pastrocchi del genere, in tutti i settori.

Se poi volete smontare pneumatici che casualmente montano pure sulle mie moto, beh, siamo a cavallo, così anche io posso fare esperimenti/pastrocchi. icon_biggrin.gif

Infatti proprio ora monto un pneumatico enduro stradale al posteriore (Dunlop Trailmax) ed uno stradale classico all'anteriore (Metzler Lasertec). Dal meccanico/gommista certe cose non è facile farle...
 
13084459
13084459 Inviato: 5 Mar 2012 20:04
 

cioca ha scritto:
..non ho letto tutto, ma la mia moto non la darei mai in mano a privati
per la manutenzione...le officine specializzate servono a dare una garanzia
sui lavori effettuati..pensateci..viaggiamo du "2RUOTE" ...mentalmente
devo essere convinto al 1000x1000 che la moto è a posto...e questa certezza
me la può dare solo un'officina autorizzata doppio_lamp_naked.gif


Se per officina autorizzata intendi quella della concessionaria, la mia esperienza è che se riescono a fare un tagliando senza conbinare guai è già un successo, la maggior parte delle officine dei concessionari è il massimo a cui possono aspirare.
Poi ci sono i meccanici, quelli veramente in gamba, quelli nelle cui officine è facile vedere sul banco un blocco motore completamente smontato.
Non sono molti, non si fanno pubblicità, sono conosciuti quasi esclusivamente dagli appassionati, sono più a buon mercato dei meccanici delle concessionarie e sono le persone adatte a cui affidare la moto se dobbiamo fare qualcosa di più complicato del cambio olio o pastiglie dei freni.

doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
Mostra prima i messaggi di:





Pagina 2 di 2
Vai a pagina Precedente  12

Non puoi inserire nuovi Topic
Non puoi rispondere ai Topic
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
 
Indice del forumForum Generale

Forums ©