Un nuovo traguardo raggiunto, dopo pochi mesi dal precedente “20.000” , Castalia taglia anche il nastro dei 30.000, regalando anche in questo arco di tempo una miriade di nuove emozioni senza nessun tipo di incertezza.
Difficile aggiungere qualcosa a quanto detto fino ad oggi, ho già più volte ribadito, fino alla nausea, la perfetta simbiosi che mi unisce al mezzo meccanico in questione, sorpreso dalla capacità della Ducati di assecondare praticamente ogni mio desiderio a partire dalla perfetta impostazione di guida, alla possibilità di trotterellare paciosa ad andatura contemplativa, all’uscire in sicura derapata dalle curve in possente progressione, al puntare il cielo in accelerazione, alla leggerezza di guida sul misto, alla possibilita’ di divertirsi senza dover rischiare, di ottenere emozioni senza scambiarle con una pericolosa esigenza di inutile adrenalina, pennellando le curve in armonica sinfonia……
A volte penso che chi si trova a leggere le mie dichiarazioni non faccia fatica a trovarvi una leggera vena di fanatismo ma a questo problema non ho soluzioni, chi non può capire e’ ovvio che non e’ nelle condizioni di farlo, non e’ sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda.
Difficile spiegare un percorso di maturazione che mi ha portato a “capire” sempre meglio le mie esigenze (non quelle degli altri) guidando ed analizzando le sensazioni provate in ogni condizione, tracciando un identik teorico di quello che una moto avrebbe dovuto essere per risultare interessante, quel qualcosa in più di quanto egregiamente iniziato dalla Cagiva Elefant e quel qualcosa di diverso che la Cagiva Navigator invece aveva allontanato, difficile spiegare la gioia una volta saliti in sella alla moto demo, più di due anni fa, quando ho realizzato che finalmente l’avevano costruita, che per assurdo qualcuno in Ducati aveva analizzato la mia crescita, le mie sensazioni e le mie esigenze per poi tradurle in realtà, in Multistrada.
