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Convengo Sicurezza MotoDay [Fiera di Roma]
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6919238 Inviato: 6 Feb 2009 21:56
Oggetto: Convengo Sicurezza MotoDay [Fiera di Roma]
 



Tutti al Motodays di Roma è lo show delle 2 ruote

Week end denso di appuntamenti per la prima edizione del salone dedicato a moto e scooter. Importante convegno sulla sicurezza stradale

Motodays, il salone della moto di Roma, entra nel vivo Si è svolto con grande successo il Convegno sulla sicurezza. Sono intervenuti l'On. Mario Valducci - Presidente Commissione Trasporti - Camera dei Deputati, Sergio Dondolini - Direttore Generale della D. G. per la Sicurezza Stradale - Ministero dei Trasporti, Paolo Sesti - Presidente Federazione Motociclistica Italiana, Fausto Ferrara - Dirigente Ufficio II dell'Ufficio Scolastico Regionale Lazio - Ministero dell'Istruzione, Michele Moretti - Responsabile Sicurezza Stradale Confindustria - ANCMA, Umberto Guidoni - Segretario Generale Fondazione ANIA, Fabrizio Benvenuti - ATAC Roma - Progetto E-SUM, Stefano Calamani - Segretario Generale e Direttore Centro Prove AISICO, Danilo Coglianese - Coordinatore Comunicazione - PR Motorrad BMW Italia, Carlo Sabbatini - Responsabile Relazioni Esterne HONDA Italia, quindi figure impegnate attivamente ognuno nel settore di appartenenza personale.

Molto diretta e concreta l'affermazione del Presidente Sesti: "La sicurezza è un investimento per il futuro degli appassionati..." e questo è un concetto molto "aperto" e che lascia spazio a più soluzioni per un futuro all'insegna della sicurezza stessa.

Motodays - in programma dal 5 al 9 febbraio nel nuovo quartiere fieristico (tre padiglioni, un'area espositiva interna di oltre 30.000 metri quadrati e un'Area Show dove si svolgeranno numerose prove sportive) - offrirà una visione a 360 gradi del mondo della moto. Quindi non solo tutte le ultime novità di prodotto ma anche un ampio spazio a temi di grande attualità come l'educazione e la sicurezza stradale visto che la Capitale, con circa 500mila motocicli circolanti, possiede la più alta concentrazione di veicoli in Italia. Un numero altissimo, specie se la rapportiamo alle dimensioni territoriali della città e alla situazione nel resto delle capitali europee.

A Motodays debutterà la Coppa Fiera Roma riservata a tre specialità: i maxiscooter, le supermoto, infine i quad a quattro ruote. Nella giornata di domenica si svolgerà anche la prima prova del Campionato italiano Minibike Fx Action. Un intero padiglione sarà dedicato ai motociclisti più estremi, quelli che amano lunghi viaggi in moto e che la considerano quasi come una vera e propria carta d'identità. E dulcis in fundo, testimonial di Motodays 09 sarà Troy Bayliss, tre volte campione del mondo nella Superbike, mentre nel corso dei vari eventi il pubblico potrà incontrare molti altri campioni delle due ruote come il pilota romano Michel Fabrizio. Gli spettatori avranno un ruolo attivo: potranno infatti prenotare test di moto e partecipare a prove pratiche di guida di ciclomotori e scooter sotto l'egida degli istruttori della Federmoto.

Fonte:
icon_arrow.gif Link a pagina di Repubblica.it
 
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6919260 Inviato: 6 Feb 2009 21:58
 

Presenti anche noi del Tinga e dell'AMV Motociclisti per la Vita.. 0509_up.gif

Oggi ho avuto il piacere di conoscere tra i tanti, l'Ingegnere Stefano Calamanni, Segretario Generale dell'AISICO, Associazione italiana per la sicurezza della circolazione- ha come proprio fine statutario la promozione e la realizzazione di azioni efficaci per migliorare la sicurezza stradale e la circolazione.

L’ AISICO è l’unica Associazione italiana per la sicurezza della circolazione riconosciuta come ente giuridico dal Presidente della Repubblica con d.p.r. 4/12/1987. È, inoltre, riconosciuta ente di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale, con decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 10/12/1993 n. 651

L’ AISICO, inoltre, rappresenta in Italia l’Organizzazione mondiale PRI - Prévention Routière Internationale – organismo consultivo dell’ONU - cui fanno capo gli Enti nazionali di prevenzione in materia di sicurezza stradale di 54 Paesi del mondo.

Il quale dopo una piacevole scambio di idee ci ha invitato a Marzo ad assistere ai crash test dei guard rail, questi crash test saranno sviluppati con dei manichini elettronici in sella a delle moto.

Ultima modifica di Maurizio60 il 7 Feb 2009 11:02, modificato 1 volta in totale
 
6920677
6920677 Inviato: 7 Feb 2009 9:21
 

Cento40 ha scritto:
Presenti anche noi del Tinga e dell'AMV Motociclisti per la Vita.. 0509_up.gif

Oggi ho avuto il piacere di conoscere tra i tanti, l'Ingegnere Stefano Calamanni, Segretario Generale dell'AISICO, Associazione italiana per la sicurezza della circolazione- ha come proprio fine statutario la promozione e la realizzazione di azioni efficaci per migliorare la sicurezza stradale e la circolazione.

L’ AISICO è l’unica Associazione italiana per la sicurezza della circolazione riconosciuta come ente giuridico dal Presidente della Repubblica con d.p.r. 4/12/1987. È, inoltre, riconosciuta ente di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale, con decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 10/12/1993 n. 651

L’ AISICO, inoltre, rappresenta in Italia l’Organizzazione mondiale PRI - Prévention Routière Internationale – organismo consultivo dell’ONU - cui fanno capo gli Enti nazionali di prevenzione in materia di sicurezza stradale di 54 Paesi del mondo.

Il quale dopo una piacevole scambio di idee ci ha invitato a Marzo ad assistere ai crash test dei guard rail, questi crash test saranno sviluppati con dei manichini elettronici in sella a delle moto.


Questo è un ottimo risultato! 0509_up.gif

Riporto articolo di TopFuel Link a pagina di Topfuel.it

"NEWS FEBBRAIO 2009


6/2/2009

MotoDays: “Il Fare della Sicurezza Stradale”, interessanti proposte per i motociclisti
di Fabio Caliendo

Negli ultimi anni si parla sempre più di sicurezza, e la diminuzione dei morti e degli incidenti sulla nostra rete stradale è testimone che qualcosa sta cambiando. Ma se la canzone di Morandi, Tozzi e Ruggeri recitava “si può dare di più”, noi diciamo che “si può fare di più”!
Topfuel.it si è fatto testimone della battaglia svoltasi qui a Roma per quanto concerne i cordoli che delimitano le preferenziali, MotoDays, in quanto si fiera, ma anche testimone della sicurezza, ha organizzato un interessante incontro con addetti ai lavori che si stanno occupando della salvaguardia dei motociclisti che ogni giorno rischiano la vita su strada a causa della distrazione degli automobilisti o peggio, per via della scarsa e pessima manutenzione del manto stradale. L’incontro si è tenuto pochi istanti fa, vediamo cosa è emerso.

Inizia con un filmato di un incrocio di una metropoli indiana questa conferenza, il classico incrocio formato da due strade, dove moto, auto, motorini, bus, calessini e chi più ne ha più ne metta, inventano precedenze inesistenti e per questione di millimetri non impattano l’uno con l’altro. Presenti le Case motociclistiche (Honda e BMW Motorrad), ma anche enti quali Atac, Aisico, Ancma, FMI, ANIA, ma soprattutto responsabili del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’Italia è posizionata bene, perché al quarto posto. Ma attenzione, non sempre la parola bene è positiva, anzi. Proprio in questo caso, è negativa, perché il Bel Paese è al quarto posto appunto, come lo Stato con il più alto tasso di incidenti.
Il primo a prendere la parola è Fabrizio Benvenuti (Resp. Ingegneria del Traffico ATAC) che parla del progetto e-SUM (European Safer Urban Motorcycling). Questo coinvolge le città di Londra, Barcellona Parigi e Roma, ed in collaborazione con BMW Motorrad ed il Gruppo Piaggio hanno fatto proposte interessanti, alcune delle quali sono già state realizzate o sono in via di realizzazione. Parliamo dei famosi cordoli che delimitano le preferenziali degli autobus che riguardano ben 33 Km della rete stradale della Capitale. Attualmente sono a 20 i Km operati, ed entro maggio 2009 i cordoli saranno sostituiti con i “chiodi a testa larga”. Sono e saranno istallati i guardrail sicuri, ovvero i classici guardrail con una banda tra asfalto e fascia inferiore di questi, in modo da scongiurare l’effetto ghigliottina. Ci sarà poi un aumento dei “Photo R&D” per scongiurare i passaggi con il rosso, si parlerà sulla possibilità dell’utilizzo delle preferenziali per le due ruote e come ultima cosa, l’”Advanced Stop Line”, ovvero un’area per far attendere il verde al semaforo ai motociclisti, tra l’incrocio e le auto.

Stefano Dalamani, Direttore Generale dell’Aisico, ci fa sapere che attualmente la regolamentazione europea per quanto riguarda i guardrail e i New Jersey, prevede l’omologazione su test svolti sulle sole auto e camion, escludendo le moto. Se la Spagna ha lavorato sulle barriere a favore dei motociclisti, tutti gli altri paesi sono fermi. L’Italia ha chiesto una deroga alla CEE per avere la possibilità di sviluppare queste dispositivi in favore dell’eventuale impatto dei motociclisti.
Tra le due Case a prendere la parola, c’è BMW Motorrad, che tramite il Coordinatore delle Pubbliche Relazioni Danilo Coglianese ci illustra la ricerca che BMW sta svolgendo in collaborazione con 3M, ANCMA e la Facoltà di Design del Politecnico di Milano. Come prima cosa il Dott.Coglianese sottolinea l’importanza del vestiario da motociclista che in caso di impatto aiuta moltissimo il malaugurato che incombe in un incidente. Basta pensare all’ultima innovazione che ha presentato la Casa dell’elica, il Neck Brave Stystem. Il progetto che propone la Casa tedesca si chiama “Sixth Senser”, e si basa su dei pannelli elettronici che tramite sensori, proiettano cosa troveremo all’incrocio in modo da potersi regolare di conseguenza. Altra cosa importante, la sostituzione dei paletti antiparcheggio in metallo, con dei paletti in materiale plastico, decisamente meno… duri del metallo. In ultimo, l’inserimento di vernice fluorescente tra manto stradale e la base che crea le fondamenta per l’asfalto. Quando quest’ultimo si crepa o viene a mancare, la vernice gialla fa mostra di se, in modo che chi sopraggiunge già sa che potrà trovare una buca o una spaccatura.

L’ANCMA, rappresentato da Michele Moretti (Resp. Sicurezza Stradale), ci ricorda che dal 2003 è stata resa obbligatoria l’accensione delle luci sulle due ruote. Dal 2004 hanno poi concluso un accordo con i costruttori di moto, che entro il 2010 dovranno dotare il 50% dei loro mezzi di ABS, ed entro il 2015 ben il 75%. Da non sottovalutare poi il… fattore casco. Questo andrebbe sostituito ogni 5 anni circa, a causa del deterioramento dell’interno (polistirolo). I fumetti denominati “Lucky 13”, scaricabili dal sito ANCMA, illustrano tramite disegni le avventure di un personaggio che incontra varie difficoltà sulla strada. Tramite questi ANCMA mostra i pericoli della strada in modo simpatico e alla portata di tutti.

Paolo SestiE’ poi la volta di Paolo Sesti, il neoriconfermato Presidente dell’FMI che ha dichiarato di voler aumentare le attività degli istruttori FMI nelle scuole e tramite corsi. Qui in fiera quest’ultimi sono presenti per illustrare nelle aree esterne cosa avviene in caso d’impatto con la moto contro altri veicoli.
Umberto Guidoni, Segretario Gen. ANIA, ci racconta del progetto “Quartiere Sicuro”, che si sta svolgendo in un quartiere di Milano. Stanno così modificando o come ha definito Guidoni “bonificando” il quartiere per renderlo più sicuro a livello tecnico e pratico per i motociclisti. Se il progetto andrà bene, sarà esteso ad altre città italiane. L’ANIA ha poi richiesto al governo l’estensione dell’esame di guida pratico, anche per i ciclomotori. Tramite un sito da loro istituito, Patentinoonline.it, i giovani trovano risposta alle domande più frequenti. In ultimo, il progetto “Black Line”, ovvero la possibilità degli utenti della strada di segnalare i punti pericolosi, raccolti poi su una vera e propria guida da poter caricare sul proprio GPS.

On.Mario Valducci: “più controlli, rivedremo il C.d.S. e toglieremo la confisca del mezzo”
Interviene poi la politica, tramite l’On.Mario Valducci che ci conferma l’approvazione del decreto per quanto riguarda i contributi dell’acquisto di nuovi mezzi. 500 gli Euro per chi comprerà un mezzo Euro3 fino a 400 cc, dando indietro un Euro0 od un Euro1. Sarà poi fatta una proposta per dei tassi zero per le famiglie meno abbienti che desiderano acquistare una due ruote e verranno ritoccate le patenti. Cosa vuol dire? Che probabilmente toglieranno i due punti premio per chi non farà infrazioni e ci sarà un maggiore controllo dei corsi di recupero punti visti gli ultimi scandali.
Molto importante, sarà rivisto il C.d.S. attualmente formato da 240 articoli. Ne saranno inoltre aggiunti una settantina riguardo le norme comportamentali.
Interessante per i motociclisti, o meglio, per i diritti dei motociclisti, sarà eliminata la confisca della moto in “cambio” di un inasprimento delle sanzioni. L’esame patente, si svolgerà non solo in città, ma anche su strade extraurbane e autostrade. Per quanto riguarda i caschi, subiranno maggiori controlli per scongiurare l’ingresso sul mercato di falsi o elmetti non omologati.
Per finire, saranno messi sotto controlli i Comuni, per sapere dove finiscono i soldi rilevati tramite le contravvenzioni, dato che il 50% di questi dovrebbero, anzi devono, essere impiegati per la sicurezza stradale.

Il Direttore Generale Direzione Sicurezza del Ministero dei Trasporti Sergio Gondolini ci dice che nei quiz per la patente ci sarà più attenzione per i motoveicoli, che si lavorerà sui guardrail e che faranno il possibile per l’eliminazione dei caschi D.G.M. che ancora possono essere utilizzati sui ciclomotori.
L’ultimo intervento è del Responsabile delle Pubbliche Relazioni Honda Italia, Carlo Sabbatini, che ci illustra tutto quello che sta facendo la casa dell’Ala dorata in tema di sicurezza. Dall’Airbag montato sulla lussuosissima Gold Wing, al simulatore di guida. Quest’ultimo, presente dal 2006, è un vanto per Honda. Un vero e proprio simulatore che consente di capire il funzionamento di freni, frizione, gas… stando fermi. Ne sono provviste alcune scuole medie e superiori italiane, per aiutare i giovani futuri motociclisti a capire come vanno le cose nella guida reale.
In ultimo, il sistema antibloccaggio per supersportive, il C-ABS di cui abbiamo ampiamente parlato a più riprese.
Sono tante, tantissime le proposte, tutte molto interessanti. Proposte che Topfuel.it appoggia in toto e condivide, sperando che abbiano esito positivo al più presto possibile."
 
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6920940 Inviato: 7 Feb 2009 10:58
 

Cosa dire .... semplicemente Fantastico.
Maurizio, forte del tuo impegno e degli altri componenti del gruppo di lavoro la AMV decolla !
Sempre in prima linea per i diritti dei motociclisti.
Grande 0509_campione.gif
 
6921058
6921058 Inviato: 7 Feb 2009 11:40
 

Un'altro importante contatto che abbiamo portato avanti è stato con Stefano Guidoni, Segretario Generale della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale con il quale si intende collaborare con il progetto Black point.

SEGNALA IL BLACK POINT

Con questa iniziativa, patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture, la Fondazione vuole dare voce a chi circola sulla strada.
E’ stato reso operativo un portale Smaniadisicurezza.it.
Sono stati attivati un indirizzo e-mail info@smANIAdisicurezza.it, un numero verde gratuito: 800.433.466, un numero per gli sms/mms: 331/2687575 e un recapito postale a cui gli automobilisti potranno segnalare i punti particolarmente pericolosi della rete stradale. In base alle segnalazioni ricevute, la Fondazione sensibilizzerà gli enti preposti affinché rimuovano gli elementi di rischio di circolazione sulla strada.
La Fondazione ANIA provvederà a monitorare l’attività degli Enti competenti e ne darà informazione a tutti coloro che hanno effettuato la segnalazione.
Inoltre, il portale è provvisto di una banca dati con l’indicazione dei punti neri e di un sistema cartografico in grado di indicare i percorsi più sicuri.
Uno strumento molto utile del portale, è la ricerca dei blackpoint lungo una strada o in una città: fornito il nome della via e del comune, vengono elencate testualmente e graficamente tutte le segnalazioni già registrate.
L’ulteriore sviluppo del progetto ha portato all’interfaccia con i navigatori satellitari, di cui molte automobili sono dotate.
Servendoci di questa tecnologia possiamo allertare il guidatore mentre si sta avvicinando ad un blackpoint già segnalato. Il sistema di navigazione riprodurrà un segnale acustico per attirare l’attenzione del guidatore dell’approssimarsi di un punto pericoloso della circolazione.

icon_arrow.gif Link a pagina di Fondazioneania.it
 
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6923047 Inviato: 7 Feb 2009 16:51
 

Dal sito ufficiale di MotoDays..

LA LAMA CHE UCCIDE: E’ POSSIBILE RENDERE SICURE LE NOSTRE STRADE?

L’adozione di linee guida pensate per educatori, operatori, progettisti, amministratori e utenti, il cui obiettivo sia promuovere e sostenere la cultura della sicurezza stradale, anche attraverso l’aiuto delle più moderne tecnologie messe a punto dai migliori ricercatori italiani. Questa la soluzione emersa dal convegno per risolvere l’ “emergenza sicurezza stradale”.

Il teatro comunale A. Ristori ha ospitato alcuni dei maggiori esperti nazionali in tema di sicurezza stradale, riuniti in convegno per sensibilizzare istituzioni, cittadini e media sull’inadeguatezza delle infrastrutture stradali e in particolare sulla pericolosità dei guard rail, e per proporre soluzioni concrete al fine di ridurre del 50% entro l’anno 2010 il tasso di mortalità sulle nostre strade, così come imposto dall’Unione Europea.



Sono intervenuti: Giuseppe Padulano questore di Udine, Giovanni Roselli presidente ANPS di Udine, Maurizio Vanin responsabile Gruppo motociclisti ANPS di Udine, Paolo Di Domenico pilota e Assistente Capo della Polizia di Stato, Marco Guidarini medico traumatologo e presidente Associazione Motociclisti Incolumi Onlus (AMI), Paolo Pascolo rappresentante governativo European Enhanced Vehicle-safety Committee, Giordano Biserni, presidente Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale (ASAPS), Claudio Melchior ricercatore e docente di Sociologia della Comunicazione Università degli Studi di Udine, Andrea Simone ricercatore e docente dell’ufficio DISTART Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Bologna, Vincenzo Amato dirigente commerciale azienda Volkmann-Rossbach e Riccardo Matesic giornalista rivista Due Ruote esperto in sicurezza stradale.

L’incontro è stato moderato da Giovanna Guiso, giornalista e ricercatrice scientifica.
Durante il convegno, che ha costituito una delle iniziative sulla sicurezza stradale presentate nell’ambito del 2° Motoraduno Nazionale DoppiaVela, sono state citate le più recenti statistiche sull’incidentalità stradale ed esposti pareri, talvolta contrastanti, sulle cause che determinano tali incidenti. Tutti i relatori sono giunti alla conclusione che l’“emergenza sicurezza stradale” va affrontata con l’immediata applicazione di linee guida che garantiscano uno standard di sicurezza accettabile anche per gli utenti delle due ruote. Hanno, inoltre, rilevato che, nello svolgimento dei rispettivi compiti in materia di sicurezza, le pubbliche amministrazioni e gli enti preposti alla 2 costruzione di strade e infrastrutture devono evitare le trappole burocratiche e rivolgere maggior attenzione alle novità progettuali e alle tecnologie disponibili sul mercato.

Il convegno si è aperto con le premiazioni dei dodici vincitori del concorso grafico “Quattro ruote spostano il corpo, due muovono l’anima. Divertirsi in sicurezza”, un’iniziativa dedicata agli alunni della terza classe delle scuole medie inferiori della provincia di Udine, che ha dimostrato come gli adolescenti siano spesso più attenti degli adulti al tema della sicurezza stradale.

Interventi

Giuseppe Padulano, questore di Udine ha ringraziato gli organizzatori per aver realizzato un convegno che mira a sensibilizzare gli educatori e i media sul tema della sicurezza stradale. Si è rivolto in particolare ai media esortandoli a dare la massima visibilità a tutte quelle iniziative il cui scopo è circoscrivere quella che si può definire un’emergenza sociale, responsabile ogni anno della perdita di migliaia di vite e della distruzione di altrettante famiglie.

Paolo Di Domenico pilota e Assistente Capo della Polizia di Stato ha insistito sulla necessità di invitare i giovani a sfogare in pista il proprio desiderio di agonismo e di velocità, perché la pista è il luogo sicuro dove provare le prestazioni della propria moto e misurare i propri limiti. Di Domenico ha affermato che l’esperienza di guida in circuito permette all’utente di affrontare la guida in strada con maggiore consapevolezza e sicurezza.

Marco Guidarini medico traumatologo, istruttore di guida e presidente Associazione Motociclisti Incolumi Onlus (AMI), ha evidenziato le differenze che esistono tra cause di incidente (errore umano dovuto a velocità inadeguata, distanza inadeguata, errori di valutazione, guida in condizioni psico-fisiche non idonee, strade malprogettate, malcostruite e maltenute) e cause di lesioni (ad es. un palo messo al centro dello svincolo di una superstrada impatto contro ostacoli fissi e ostacoli mobili) e la confusione inconsapevole che esiste tra i media nel fornire informazioni che non tengano in considerazione tale differenza. Ha spiegato il metodo AMI per migliorare la sicurezza stradale attraverso la diffusione di una cultura della prevenzione e la costruzione di strade con riserva di sicurezza.

Paolo Pascolo rappresentante governativo dell’European Enhanced Vehicle-safety Committee, ha posto l’accento sulla necessità di adottare una guida attenta e consapevole che permetta una corretta valutazione dell’entità del pericolo e tempi di reazioni ridotti. Ha sottolineato la necessità di formare gli utenti della strada all'automatismo della guida e alla percezione attraverso l’utilizzo di simulatori di guida che riproducano modelli di rischio oppure mediante prove su veicoli reali e piste opportunamente attrezzati. Non più quindi corsi di guida sicura ma corsi di guida preventiva.

Giordano Biserni, presidente dell’Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale (ASAPS), ha affermato che una delle cause di incidente stradale è l’elevata velocità e che la mancanza di un’idonea preparazione alla guida e di una conoscenza approfondita del proprio veicolo rende l’utente impreparato ad affrontare la strada. Ha, inoltre, asserito che nel nostro Paese manca un ruolo formativo e che i giovani hanno a disposizione veicoli sempre più potenti e performanti senza che abbiano la possibilità di frequentare una scuola che li renda capaci di condurre il veicolo in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle regole. Ha spiegato che l’Italia investe soltanto 1 euro a cittadino sulla sicurezza stradale mentre gli altri Paesi europei investono mediamente 10 euro.

Claudio Melchior ricercatore e docente di Sociologia della Comunicazione dell’Università degli Studi di Udine, ha dichiarato che i costi sociali degli incidenti stradali ammontano a 35 miliardi di euro per una media giornaliera di sedici morti. Ha poi affermato che tali valori sono sottostimati poiché non considerano i costi sostenuti dalla società e dalla famiglia per la formazione dell’individuo e la perdita intesa come forza lavoro e come affettività per il nucleo famigliare. Ha affermato che i dati relativi alla incidentalità e alla mortalità sulle strade dovrebbe 3 generare un vero e proprio allarme sociale concludendo con un invito rivolto ai media a sensibilizzare maggiormente gli utenti della strada.

Andrea Simone ricercatore e docente del DISTART della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bologna, ha esordito dichiarando che le statistiche dei decessi legati agli incidenti in moto sono in continuo aumento e non solo in Italia, contrariamente a quanto avviene per le altre utenze. Simone ha denunciato la totale mancanza di statistiche affidabili che consentano di permettere l’identificazione di strategie idonee ad evitare quello che è a tutt’oggi è un vero bollettino di guerra. Simone ha presentato l’opera “Una guida per chi progetta e costruisce infrastrutture” realizzata in collaborazione con l’AMI e destinata agli operatori, ai progettisti e agli amministrazioni impegnati nella realizzazione di nuove strade.

Vincenzo Amato direttore commerciale Volkmann-Rossbach (azienda produttrice di barriere stradali) ha affermato che nel nostro Paese manca una normativa che consenta di adottare barriere stradali omologate per l’utente delle due ruote. “Ciononostante, alcune amministrazioni hanno preso spontaneamente l’iniziativa di installare le barriere salva motociclisti prodotte dall’azienda che qui rappresento”, ha spiegato Amato “salvando così la vita di numerosi motociclisti. Invito tutti gli amministratori di buon senso a non lasciarsi fermare da cavilli burocratici e a non perdere la possibilità di salvare migliaia di vite”.

Riccardo Matesic, istruttore di guida e giornalista “Due ruote” esperto in sicurezza stradale. Ha affermato che quando si parla di incidenti si pensa sempre agli smanettoni, dimenticando che la quota maggiore di incidenti è quella che riguarda persone che si fanno male andando al lavoro. “La rivista per la quale scrivo ha sempre ritenuto utile dedicare spazio alla sicurezza. Se prima ero criticato, ora sono invitato e stimolato continuamente a scrivere sul problema della sicurezza stradale” ha spiegato Matesic. “Sarebbe utile che noi giornalisti del settore ci unissimo per rendere maggiormente consapevoli gli utenti delle due ruote dei pericoli presenti sulle strade e che ci abituassimo a parlarne senza timore che porti male o che allontani i lettori. Anche perché abbiamo una grande responsabilità in merito, e grandi possibilità di diffondere messaggi che possano indirizzare l’utente verso un comportamento corretto e cosciente”.

Fonte:
icon_arrow.gif Link a pagina di Motodays.it
 
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