Non ho mai aperto un report, ci provo per la prima volta.
Report…in italiano rapporto per cui deduco che dovrà essere dettagliato.
Dunque: tutto comincia venerdì 10.10.
Supercaz. Mi invita ad un giretto verso i laghi trentini, Tenno, Garda, Molveno..etc
Interessante, adoro quei posti.
“Moglie, Superc ci invita ad un giro…”
“no!!! Mi avevi promesso che sabato si andava a fare spesa”
“certo,…..si spende autostrada, benzina, pranzo…..come vedi sono di parola”
“#*%&#
“ risponde
“non ho capito….vuoi ripetere?”
“#*%&#
“
Ok, ok….capisco che dovrò andare da solo.
Appuntamento alle 10:30 al curvone delle coste di S. Eusebio, posto conosciuto da tutti i bresciani, utilizzato tempo addietro per corse in moto.
Ancora oggi se osservi il ciglio della strada trovi scapole, tibie, malleoli,falangi, peroni, femori…. insomma un vero ossario tipico della grande guerra 1915-18.
Sabato mattino: levataccia all’ alba delle 7:30, nemmeno piu al sabato si riesce a dormire.
Colazione, verifica del livello olio, fanalerie…bene…tutto a posto.
Nell’ aria una leggera nebbiolina, tipica del piacentino/cremonese.
“moglie, dov’ è il passamontagna da sottocasco?”
“ma dove vuoi che sia, risponde, li ho messi in lavatrice ieri sera, erano troppo sporchi”
“eh già! Potevano essere solo li” rispondo.
Lavarli la sera prima per utilizzarli il giorno successivo, ragionamento tipico delle casalinghe, peccato che non si asciugheranno prima di 2 giorni visto il tempo.
Beh, lasciamo perdere, non ho voglia di bisticciare.
Partenza ore 8:15…..sono in anticipo….decido di fare la statale con calma.
“la nebbia agli irti colli piovigginando sale……” scriveva qualcuno, a me la nebbia invece entra nelle ossa e mi riempie di freddo.
Finalmente dopo Pontevico direzione Brescia esce un bel sole.
Arrivo a Brescia alle 9:30, troppo in anticipo, attraverso la città, mi fermo a Nave, ultimo paese prima di intraprendere la strada per le Coste di S. Eusebio. Sigaretta…e riprendo la strada. Incrocio un motociclista che scende dalla direzione opposta, che strano, dal modo di guidare, giubbino e moto mi ricordano Enrico, uno tingavertiano del Gardalake che conosco. Proseguo con calma e alle 9:45 raggiungo il luogo di ritrovo. Non c’ è un cane…altra sigaretta…d’ altronde sono in anticipo di quasi 45 minuti.
Poco dopo sopraggiunge il motociclista che avevo incrociato poco prima. Era proprio lui, ci salutiamo, mi racconta del suo viaggio estivo nell’ Europa dell’ Est….e nel frattempo arriva superc con altro collega.
Prima di partire si decide per un caffè al bar della zona. Uno di noi ordina cappuccio e brioche e su questa ci lascia quasi la dentiera. Sulla brioche fresca di giornata c’ era inciso “vettovaglie 1943” ripetuta anche in tedesco con croce uncinata al fianco.
Partiamo e la prima cosa che incontriamo è naturalmente un motociclista rovesciato alla ricerca della propria tibia.
I colori delle prealpi sono incantevoli, è un misto di verde, rosso, marrone…qualcosa di strepitoso.
Raggiungiamo Tenno, fotografie di rito e cerchiamo un locale suggerito da qualcuno a Superc per mangiare carne salada.
Non impieghiamo molto a trovarlo. È l’ unico ristorante esistente del posto.
Mangiamo come dei porci…..dopodiché superc fa notare l’ ottimo servizio, camerieri con livrea e tovagliolo al braccio, l’ eleganza del locale.
“non potevi farcelo notare prima? Gli faccio presente preoccupato per il conto
“non ci avevo fatto caso piu di tanto” risponde senza sollevare la bocca “dal fiero pasto” dantesco.
“avevi accennato a 11 euro a pranzo” rispondo sottovoce per non farmi sentire dal cameriere alle nostre spalle sempre pronto a offrire manicaretti vari.
“hai ragione…ma io pensavo ad un piatto di salame e polenta”
“già…ma qui siamo a risotto con funghi porcini, carne, contorni vari, dolci, frutta, acqua, caffè, grappe…..” rispondo ancora piu sottovoce.
Finito di lavare i piatti per saldare il conto ripartiamo in direzione del Maniva tra boschi di castagno e abeti.
Troppo bello per dimenticare.
Alle 18:00 tutti a casa.
le foto nel link sottostante
