Lachol ha scritto:
Salve a tutti,mi chiamo Fabio e navigando su internet ho trovato questa discussione.
Mi sono iscritto per darvi il mio parere e la mia esperienza da possessore di Harley.
Mi scuso in anticipo se sto saltando qualche regola del forum (tipo presentazione..).
Allora...ho uno sportster Nightster 1200 anno 2010 comprato nuovo a 10.200 euro.
Prima moto,mai avuto nulla prima ma innamorato delle harley da quando avevo 7/8 anni,ne ho quasi 28.
Concordo con tutti i vostri pareri,le harley sono senza dubbio moto che o ami o odi,difficilmente ci sono mezze misure.Io le amo...tra di noi le chiamiamo cancelli,sono pezzi di ferro (anche le frecce),hanno una ciclistica che non è neanche paragonabile a un triciclo,non c'è protezione dall'aria,il motore scalda come un forno ,è pesante e difficilmente piace alle zavorrine.
Questi sono i difetti,i pregi?se condo il pregio sta nell' avere una moto (il mio modello monta un serbatoio creato 50 anni fa) che è fedele a se stessa,che è meccanica e non elettronica,che se ho comprato una super sport giappo e l'anno dopo esce un modello tecnologicamente + avanzato da farmi dire cazz dovevo aspettare...per il resto non ne ho idea,so solo che quando ci sono seduto sopra sto bene,passeggio è vero,ma respiro i profumi guardo i paesaggi e ho la sensazione di cavalcare una creatura che respira,che vive e il suo cuore batte sotto la sella...non voglio sembrare esagerato,ma credetemi per me è così.Io ho un grande rispetto per tutti i motociclisti,siamo tutti lo stesso genere di gente,persone che a un tettuccio in lamiera preferiscono un serbatoio,persone che salendo in moto decidono che vale la pena di rischiare di incrociare un pirla che ci investe...siamo fratelli,e qualunque mezzo cavalchiate se mai ci incroceremo da parte mia ci sarà sempre un saluto!
Ci sono però due cose che non condivido, quelle che ho evidenziato in grassetto:
Per la protezione, ha quella che hanno le naked in generale con il vantaggio che su molti modelli Harley puoi tranquillamente aggiungere parabrezza facilmente smontabili che in molti casi sono anche belli da vedere.
Per quanto riguarda le zavorrine, certo ci sono linee di prodotto Harley che sono studiate per uso singolo e un passseggero ci stà scomodo ma molti modelli sono studiati proprio per viaggiare in coppia.
Ce n'è per tutti i gusti.
Per quanto riguarda le donne mi pare che siano fortemente attratte dallo stile delle moto Harley.
Carlo Talamo, sicuramente anche abile commerciante, ha comunque riassunto queste cose che sono anche i miei valori principali (anche se non mi perdo un GP o una SBK).
Possiamo girarci intorno per secoli ma i valori riassunti da Talamo calzano sempre di più per chi vuole momentaneamente evadere da un mondo sempre più complicato e tecnologico, un mondo dove per usare un semplice telefono o un televisore devi consultare un manuale di 1000 pagine e se esci per strada sei controllato da mille velox e tutor.
''C’è una motocicletta che se ne frega delle mode, e dagli altri non ha copiato niente.
E’ in giro da cent’anni. Ma non è cambiata cento volte.
Ha due cilindri e un carburatore(aggiungo oggi l'iniezione per puri motivi normativi) e poche valvole e pochi pezzi per restare una motocicletta,
per durare nel tempo.
C’è un motore che vibra e che vive, che è vero, che non divide nulla con la tecnologia spaziale.
C’è ancora qualcuno che misura la leggenda in secoli e non in secondi,
c’è un sistema di essere felici a 30 all’ora,
c’è un modo di andare in motocicletta senza sfidare il mondo intero,
ci sono spazi che vale la pena ancora di vedere al rallentatore,
senza record casello-casello, senza duecentosettanta all’ora, senza spaccare una gomma in mille chilometri,
c’è una motocicletta che non batterà limiti di accelerazione,
ma che ha sconfitto tutti gli attacchi.
Una motocicletta che può girare senza il nome sul serbatoio e senza essere scambiata per qualcun altro.
Sono ancora in giro per il mondo e per l’Italia, quelle belle motociclette semplici, sane, robuste, figlie del cuore e non del computer.
Quelle motociclette alle quali voglio bene.''
(Carlo Talamo)