Visto quanto ci siamo divertiti io e Puppet la scorsa estate per la prima edizione, abbiamo deciso di partecipare anche quest’anno a questo spettacolare raduno. Oltretutto, l’amicizia che è nata con i ragazzi del Moto Club Bukowina è davvero forte, per cui è un appuntamento al quale cercherò di non mancare mai nemmeno in futuro!

Veniamo alla cronaca del viaggio:
Sabato 9 Agosto
Parto da casa alle 3:30 per raggiungere Belgrado.
Decido di partire alla rilassata, e di non fare autostrade. Ho un itinerario scritto, ma in Slovenia, trovandomi in anticipo sulla tabella di marcia, decido di abbandonarlo e lasciarmi guidare dal navigatore satellitare, che impostato su “percorso breve” e con l’opzione “strade non lastricate” mi fa fare delle spettacolari mulattiere. Purtroppo le parti più belle erano anche le più impegnative, in cui era quindi difficile accostare per fare foto.
Quando sono in Croazia, vedo il cielo molto scuro verso sud. Ricordando che le previsioni davano sulla Serbia maltempo per il pomeriggio in miglioramento verso la sera, decido di temporeggiare facendo un po’ di “moto”: anziché scendere salgo in Ungheria, arrivo fino a costeggiare il Balaton, poi scendo verso Belgrado da nord. Il tempo è buono, ma la strada dalla frontiera Ungherese alla capitale Serba è una palla unica, un interminabile rettilineo con un traffico tremendo.
Arrivato a Belgrado, mi sento telefonicamente con Puppet, il quale si trova già sul posto. Non riusciamo però ad incontrarci, poiché lui e Paolo hanno deciso di fermarsi a dormire in un hotel in città, mentre io ho optato per il Camping Jerina, una squallida struttura una ventina di km a sud est della città. Il posto è bruttino, e sicuramente non valeva i 10 € a notte per una persona più una tenda, più 5 € extra per poter accedere alla doccia...

Durante la giornata ho dovuto fare il pieno alla moto 6 volte, in cinque paesi diversi: uno in Italia, uno in Slovenia, uno in Croazia, due in Ungheria e un ultimo in Serbia. In totale ho percorso 1363 km, di cui pochissimi in autostrada, per fortuna. Giornata decisamente divertente, unico rammarico non aver potuto incontrare Puppet e avere ricevuto “un pacco” dai membri del Motoclub Famija, inizialmente dettisi disponibili ad incontrarci ospitarci, e poi divenuti irreperibili!

Domenica 10 Agosto
La mattina a colazione mi raggiungono Paolo e Luca. Io, convinto che la Serbia abbia fuso orario + 2, li aspetto all’appuntamento per un’ora...

Facciamo colazione, poi via, verso la Bulgaria. Lasciamo senza grossi rimpianti la Serbia, e dopo aver perso un po’ di tempo in frontiera (per entrare in Bulgaria si deve passare da 4 diversi uffici con una memoria USB, un sistema insolito e che fa perdere molto tempo


Eccoci qui tutti assieme, prima di cena:
Nella giornata abbiamo percorso 530 km, ci siamo divertiti per strada, abbiamo apprezzato il paesaggio Bulgaro... ma soprattutto abbiamo avuto un’ulteriore prova della meravigliosa solidarietà motociclistica. Come è bello poter fare parte di questo mondo...
Lunedì 11 Agosto
Il nostro Nicky, di lavoro fa il riparatore di macchinette automatiche per il caffè, perciò ci viene molto facile scroccargli anche quello prima di partire!

Ci rimettiamo in marcia, verso la Turchia. Mentre siamo fermi in frontiera, inizia a piovere. Appena siamo pronti per ripartire, ha già smesso. Entrare ad Istanbul, con il caldo e il traffico, è un’impresa. Per trovare una sistemazione economica, prima ci avvaliamo della collaborazione di un biker locale, che ci accompagna per un pezzo di strada, poi di un pedone che si fa zavorrare da me, un perfetto esempio di simbiosi tra due specie diverse: il pedone ha rimediato un passaggio, e il motociclista le indicazioni stradali.

Alla fine l’hotel economico lo troviamo: 2 stanze doppie per 3 persone, 65 € totali. I prezzi in Turchia sono molto vantaggiosi per noi, anche la cena in centro ad Istanbul ci costa pochissimo.
Il centro della città è molto bello, ci facciamo una bella passeggiata dopo cena.
Totale della giornata 622 km. Molto piacevole passeggiare per Istanbul, una città molto bella, in cui si respira aria di storia millenaria e dove si percepisce da mille contraddizioni presenti di essere vicini al posto simbolico in cui termina l’Europa e inizia l’Asia.
Martedì 12 Agosto
Lasciamo Istanbul, e ci facciamo un bel giro su strade molto pittoresche. Evitando le autostrade oltretutto si attraversano un sacco di paesini, molto caratteristici da vedere.
Torniamo in Bulgaria, e ci dirigiamo verso la costa del Mar Nero. Da Burgas saliamo fino a Varna, molto carina come città. Per trovare un camping dobbiamo però scendere di una quindicina di km. Il posto è estremamente economico, ma altrettanto squallido. Non è un campeggio per turisti stranieri, bensì per cittadini Bulgari e per di più con ridotte capacità economiche. Un’esperienza interessante più dal punto di vista sociologico che da quello igienico... La spiaggia è molto sporca ma ci concediamo comunque un bagno in mare.
Totale della giornata 593 km.
Mercoledì 13 Agosto
Lasciamo abbastanza presto (e senza grandi rimpianti) lo “squallor-camping” Bulgaro ed entriamo finalmente in Romania. A pranzo ci fermiamo a Costinica (o si chiamava Gnoccaland?), e la sera in un bellissimo camping appena a nord di Costanza, a Novodari. Entrambi i posti ci sono stati consigliati dal grande Chif...
Al camping facciamo già le prove generali per l’accampamento del raduno:

Il Pomeriggio ci dedichiamo alla vita da spiaggia
Totale della giornata 204 km, poca moto e tanto mare!

Giovedì 14 Agosto
La mia prima giornata senza attraversamenti di frontiera...
Lasciamo presto il camping, e ci dirigiamo diretti fino a Suceava. Qui ci aspetta il mitico Cassanova, che a due giorni dal matrimonio gentilmente trova il tempo per stare un po’ con noi, e ci fa da guida nel suggestivo castello di Suceava, dove ci facciamo una cultura su Ştefan cel Mare e sui monasteri e le fortezze da lui fatti realizzare.
Concludiamo il pomeriggio festeggiando l’imminente matrimonio di Giovanni bevendo birra...
Proseguiamo poi per Radauti, arriviamo al raduno e piantiamo le tende. La sera però siamo invitati a cena e a dormire a casa di Bogdan e Ana Maria... sempre gentilissimi. Prima di andare a dormire facciamo un salto al raduno, dove i membri del club ci attendono attorno ad un fuoco armati di palinka...
Totale della giornata 637 km.
Venerdì 15 Agosto
Il raduno inizia ufficialmente oggi... ci svegliamo senza fretta, la dolce Ana Maria ci prepara un’ottima e abbondante colazione, dopo di che siamo pronti per fare il nostro ingresso ufficiale e trionfale al II° Bukowina Meeting. Il motoclub ci offre l’iscrizione in omaggio... davvero un’accoglienza imbarazzante, i ragazzi sono tutti fantastici.
Il Tinga c’è!!!! (di lì a poche ore il prato sarà pieno di tende e moto... ma lo striscione è sempre rimasto bene in vista anche dall’ingresso)

Una cosa spettacolare di questo raduno sono le customizzazioni fatte su base di moto Russe
La ruota posteriore di questa proviene da una Renault 25!

La sera, alle 22:30, ci raggiunge anche Motosega. I commenti sui gruppi musicali li lascio a Puppet, che nel campo è certamente più competente... so che mi sono piaciuti molto, soprattutto il blues man. Chif ha dimostrato ancora una volta una grande attenzione nella scelta dei musicisti presenti, così come nell’organizzazione di tutto l’evento. I progressi fatti rispetto alla precedente edizione sono enormi, a cominciare dalla sede scelta.
Sabato 16 Agosto
Durante la giornata facciamo il motogiro organizzato, strade e panorami molto belli, in tutto circa un’ottantina di km:
Il giro si conclude con l’arrivo in parata nel centro di Radauti, dove assistiamo all’esibizione di Pepe, stunt man giunto appositamente dall’Ungheria... ecco qualche (pessimo, sorry...) scatto dell’esibizione:
Nel pomeriggio si svolgono le gare di abilità. Meno male che ci sono Alberto e Paolo a tenere alto l’onore del Ting’Avert, visto che io sono stato subito sconfitto da una fanciulla...

Dopo le gare ci concediamo anche un bagno ristoratore nel fiume. La sera di nuovo musica, birra e palinka...
Domenica 17 Agosto
A malincuore, la mattina mi alzo e faccio i bagagli. Dopo colazione e saluti, io e Motosega, intorno alle 10 locali, partiamo. Il tempo è nuvoloso ma asciutto. L’idea iniziale è di andare dritti a casa. La strada che lo scorso anno era stato l’incubo mio e di Puppet, è stata quasi completamente asfaltata... di giorno e con il sole poi fa tutto un altro effetto, rispetto all’ultima volta in cui l’ho attraversata di notte e sotto un temporale la scorsa estate. Arrivati in Ungheria, visto il tempo ottimo e la quantità di gno... cioè, di persone simpatiche in giro, decidiamo di trovare un camping e fermarci. Trascorriamo così la serata e la notte a Siofok, sulle rive del lago Balaton.
Un doveroso omaggio alle “piccoline”:
Totale della giornata 910 km, evitando accuratamente le pallostrade.
Lunedì 18 Agosto
Per arrivare a casa in tempi accettabili, decidiamo di fare un misto: attraversiamo l’Ungheria per statali, poi ci togliamo velocemente di torno la Croazia prendendo l’autostrada, che abbandoniamo appena entrati in Slovenia. Qui facciamo una serie di statali spettacolari, ad eccezione di alcuni piccoli tratti con lavori in corso.
Appena entrato in territorio Italiano, mi lancio verso il primo casello e mi sparo gli ultimi km in autostrada. Al primo autogrill ritrovo Motosega, con cui c’eravamo persi poco prima di Lubiana.
A Verona Est saluto il mio compagno di viaggio. Arrivo a casa intorno alle 17.
Il totale della giornata è di 783 km.
Il totale del mio giro è invece di 5727 km, incredibilmente senza prendere una goccia d'acqua!
Sono doverosi i ringraziamenti a tutti i membri del Bukowina Motor Club, Chif in primis, per l’accoglienza che ci hanno riservato. E’ meraviglioso poter avere la vostra amicizia. Naturalmente un grande ringraziamento va anche ai compagni di viaggio, con cui spero di condividere nuove avventure in futuro.