alexss ha scritto:
cioé, dico che le scritte tipo "desmoquattro" o "valvole radiali", per lo più sono parole con cui riempirsi la bocca, sul cbr mio ci sono le canne dei cilindri in ceramica, ma sulla moto non c'é scritto "cilindri di ceramica".
quello che conta per valutare un motore é il rendimento (rapporto consumo/potenza) la potenza specifica e l'erogazione.
ognuno sceglie il motore che preferisce, ma trovo che quelle scritte per incantare chi non capisce un' h di meccanica se le possono risparmiare, visto che ormai le macchine utensili fanno delle cose allucinanti.
se uno si vuole spaventare della tecnologia deve vedere una fresa a 5 assi al lavoro, quella é tecnologia!
prova a vedere il video "v8 machined from solid" e i video di mastercam!
sulle jap di 20 anni fa c'era scritto dohc, io non ne vedo da 10-15 anni ste scritte, che comunque erano ridicole!
tralasciando la polemica relativa alla marea di sigle che spesso vengono adottate dalle case per puro marketing volevo tornare al desmo con alcune precisazioni.Taglioni non aveva grandi difficoltà a reperire molle valvole di qualità.La superiorità di un sistema desmodromico di comando valvole risiede nel fatto che il complesso della distribuzione ha degli assorbimenti di potenza enormemente ridotti rispetto al sistema a molle.ciò è tanto più vero laddove le valvole sono grosse e pesanti come nei bici dua valvole ducati.la repirazione di un motore dipende non solo da un diagramma di distribuzione più aperto ,ma dalla rapidita con cui si può accelerare l'alzata (e quindi la sezione di passaggio dei gas in aspirazione escarico)delle valvole stesse.E questa cosa contribuisce all'erogazione della potenza e quindi alla coppia.Se il due valvole ducati nelle sue varie declinazioni non potrà competerein quanto a potenza con un pari cilindrata frazionato che gira molto di più esprimerà valori di coppia significativi proprio in virtù della distribuzione che adotta.
Ci andrei piano a snobbare la soluzione desmo.