Purtroppo per alcuni il viaggio di ritorno è stato più somigliante ad una ritirata diordinata.
Le avverse condizioni meteo hanno senz'altro influito sulle decisioni e sul comportamento; mi dispiace per chi ne ha sofferto, ma sono esperienze che servono.


Alessio e Fiamma sono tornati indietro a piedi per aiutare gli altri in difficoltà sulla neve; io ho praticamente presidiato l'incrocio per tutto il tempo, rimanendo sulla mia moto.
Nonostante fossi fermo all'incrocio sotto la nevicata, nessuno del gruppo si è avvicinato per chiedermi od offrirmi aiuto.
Patata, Chillout e no so chi altro mi siete sfilati a piedi con delle borse nella stradina in salita senza avermi notato (dove stavate con la mente?), poi siete tornati a rifugiarvi dentro il casottino della fermata.
Infine Mandrake e Fiamma sono tornati all'incrocio con Maurizio-s, lo abbiamo aiutato a partire, poi è partito Fiamma; Mandrake ed io abbiamo spostato la sua moto a spinta, quindi è partito anche lui, io sono partito per ultimo (eravamo proprio davanti al casottino della fermata), la moto stentava ad avviarsi, ho effettuato vari tentativi.
Questo per ribadire che nessuno di noi ha lesinato aiuto o abbandonato qualcuno al proprio destino, ma è difficile prestare aiuto a chi per timore (giustificabilissimo) fugge avanti, e quindi non è più a tua portata, o a chi è talmente preso dai suoi problemi al punto da non vederti e quindi non manifesta le sue necessità.
La verità e che per affrontare certe situazioni, oltre che l'attrezzatura, serve anche la giusta condizione psicologica.
Chiuso discorso rientro sotto la neve, non c'è intento polemico, in certe situazioni si può "perdere la testa", è comprensibile.
Doveroso plauso ad alcuni amici:







Appena riesco a rubare un poco di tempo al lavoro posto un reportino.