Eccoci di nuovo qui, a raccontare le avventure del gruppo motociclistico da me definito “Amici di Barison” (eh, eh …. dopo Amici di Maria De Filippi …).
La decisione di farci un giretto in Val Vigezzo ci era (o meglio: mi era) venuta in mente mercoledì in palestra: viste le previsioni meteo relative al ritorno del caldone che ci aveva fiaccati qualche tempo fa, un bel giretto al fresco non avrebbe guastato affatto.
Le conferme definitive erano venute sabato sera dal “Beppe”: considerato che il nostro “GPS umano” (il Lele) era distratto dal fare foto con le signorine “Bacardi Breezer” presenti alla serata

Il sole già incominciava a scaldare, ma non abbastanza da essere fastidioso, così si prende per Mortara, direzione Novara e via, il viaggio parte ……
Scendiamo dalla tangenziale di Novara e già una pattuglia se ne stava in agguato alla prima rotonda: il già presente traffico e l’esperienza del Lele evita di dare troppo nell’occhio e passiamo indisturbati, nonostante il bordello della Z750 del Leo (tenuta a regimi bassi, anzi bassissimi). Si va un po’ avanti, si svolta a sinistra e …………. niente ! Una volta, appena svoltati, iniziava subito la ronfa lungo la tortuosa strada che conduce a Caltignaga ed invece, tutti (o quasi) calmi, calmi ……
La strada che porta al Lago d’Orta è sufficientemente trafficata ma non abbastanza da non farci divertire in alcuni punti (Ndr: occhio ai velox fissi poco prima di arrivare alla rotonda di Orta ); qui inizia uno dei tormentoni della giornata: le cicliche “fughe di liquidi” dalla prostata di Mattia !

Ci incanaliamo sulla S.S. del Sempione e la percorriamo quasi a velocità codice (non più di 120 Km/h); fino a qualche anno fa la facevamo quasi tutta almeno a 150 Km/h e, sulla mia considerazione in relazione alla nostra maturità sull’andare in moto, il “saggio” Lele, in seguito, mi risponderà: non è maturità ……. è paura dei velox ! L’ho sempre detto io che è un saggio !

Uscita Val Vigezzo e cominciano le prime curve, tempo di inziare a divertirci e incontriamo traffico, così, dopo un po’ arriviamo a S. Maria Maggiore …….. onestamente me la ricordavo più lunga.
Anche qui, il lucro, ha fatto la sua comparsa ed infatti i parcheggi sono tutti contrassegnati con delle belle striscine blu …… maledetti !

Tragitto fino in pineta e finalmente ci spiaggiamo: io e Marco T. con telo da mare e il Lele con quello militare …….. bah …. Comunque mentre si mangiucchiano i panini del giorno prima, c’è sempre qualcuno che trova il tempo di telefonare alla morosa …
ah …..ehm …… sì ….ciao Lela, un bacione ….!
Ecco la foto del centro di prima accoglienza che abbiamo allestito in tutta fretta.
Ehm, quello in mutande, non lo conosco !


Il post-pranzo si fa sentire e così ogniuno si stravacca come può: potete ammirare questa bellizzima composizione studiata dall’Arch. Renzo Piano
e quest’altra che non fa altro che dimostrare che “Sopra la panca la capra campa e sotto la panca Fabio …………. riposa !”
C’è tempo anche per sbizzarrirmi in qualche foto artistica
Ehm, questa non è altro che il primo tentativo di fotografare un tizio che faceva parapendio, ma sfortunatamente per me, uno “stupido”

Questo è il secondo tentativo
Questo è un tentativo di effetto controluce
E questa sì, lo ammetto ……. È veramente un capolavoro !!!!
Questa è una signora che sotto il sedere aveva 1 SOLO CAVALLO, mentre io ne ho avuti, per tutta la giornata, BEN 130 DICHIARATI ALL’ALBERO !!
O porca vacca ! Ecco perché mi costa così tanto ……… pensate cosa significa mantenere un’intera scuderia ……. !

Bene, torniamo alle moto e notiamo con piacere che i cavalletti sono sprofondati non poco in quello che doveva essere cemento ed invece non era altro che asfalto colorato simil-autobloccante ….. MA BRAVI, dico io, PROPRIO BRAVI !!


Vabbuò si risale in moto solo per fare meno di 1 Km, riparcheggiamo in un parcheggio gratis e all’ombra e ci facciamo 4 passi per arrivare al barettino in centro giusto giusto per vedere la gara di MotoGP (il Leo ce l’aveva menata così tanto che non potevamo non accontentarlo !

Vabbuò, in ogni caso, fermarci per fermarci perché non farlo all’ombra ed in un posto panoramico come questo
(confesso che l’idea è venuta a Marco T.: acciderbolina è stata la prima cosa sensata che ha detto dalla mattina a quel momento ……

Se poi oltre al panorama, riusciamo anche a farci un autoscatto, non è forse anche più bello ?!

E se, poi, Mattia riesce anche a scaricarsi per la terza volta, non è forse anche meglio ?!

Bene, bene ……. Si riprende e si scende verso il lago Maggiore dove, la strada per Verbania è sempre un piacere da percorrere (il panorama è stupendo …… il traffico un po’ meno !)
Anziché scegliere per il lungo lago, puntiamo ancora verso Orta e, poco prima di arrivare alla galleria di cui parlavo prima, incrociamo la seconda ambulanza della giornata che andava a recuperare un motociclista: miiiiiiiiiiii ragazzi, occhio quando andate in giro, due occhi sono pochi, tre vanno meglio e quattro non sono sufficienti, quindi …. PRUDENZA !!
Ok, scusate la ramanzina da vecchietto e riprendo il report: galleria + frescura + caldo mostruoso all’uscita + necessità di benza = sosta al distributore dell’andata e al relativo barettino della piazzola. Ah, ah, e qui, udite udite, ho fatto colpo sulla ragazza del bar !




Adesso vi chiederete: come è andata ? ………….. E io non ve lo dico, tie !
Ripartenza e via verso casa; arrivo a Mortara e tutti schierati al semaforo all’uscita: prima fila, seconda fila e pure la terza per chi è arrivato un po’ tardi. L’attesa è stata un concerto di ciadelli di scarichi aperti (e di uno scherzo del Leo a Marco T. che gli ha spento la moto appena prima del verde) e la partenza degna quasi del mondiale Superstock (meglio non esagerare va !). Ok, ok, mi ricordo la ramanzina di prima, ed infatti ai primi accenni di traffico, ci siamo subito calmati, solo che poi, arrivati a Tromello …….

Arrivo trionfale al Pro, tempo di salutarci, grondare sudore a più non posso e tutti (o quasi) a casa per doccia e cena.
Ah, dimenticavo il secondo tormentone della giornata: le “renze” del Leo ….. echecacchio !
Adesso ho capito perché va forte: ha la spinta supplementare come il “Diabolico Coupé” della Wacky Races, solo che al posto del drago lui usa ………………..


Bien ! Ringrazio come al solito i partecipanti per la bellissima giornata: Lele e suo cognato Roby (che mi sopporteranno anche per le moto-ferie estive), Church ed il suo “prototipo” di moto, Leo e la sua cacchio di Arrow senza Db-killer, Mattia e la sua prostata, Fabio ed il suo calabrone, Marco T. e la sua “stupida” moto e naturalmente IO me stesso medesimo che anziché riposare sono ancora qui a scrivere !
Alla prox !
