Report 4-8-2019 Moncenisio-Monginevro prima delle vacanze al

Bel giro!
Avendo annullato quello "fotocopia" della domenica precedente, mi sentivo in dovere di partecipare a questo, organizzato per di più da un neo-iscritto al forum. Giunto a Susa mi rendo conto che Guido, alias Vespa1077, è stato ben consigliato da un paio di vecchie volpi del Tinga

Il tragitto fino a Susa non ha nulla o quasi da ricordare... incontrato Salvo a Villarboit, tanta autostrada, un po' di statale in val di Susa, il mancato rientro in autostrada a Chianocco e l'arrivo da buon ultimo al distributore di Susa.
Saluti, presentazioni, qualcuno rifornisce, selfie d'ordinanza al gruppo completo: si parte!
Il Moncenisio è sempre uno spettacolo, peccato per il traffico di merenderos domenicali (a dire il vero nessuno che si sia distinto per manovre ammazzamotociclisti, per fortuna), facciamo in tempo a notare un curioso esemplare di motociclista locale in sella ad una MV Brutale perfettamente equipaggiato di infradito tecniche

, arriviamo alla piramide a goderci il fresco e un buon caffé espresso.
Scendiamo verso Lanslebourg, oltrepassiamo Termignon, all'intermarché di Sollières era prevista la sosta carburante ma andiamo avanti, no ci fermiamo, toriniamo indietro, riforniamo, decidiamo di fare la panoramica, manchiamo il bivio, torniamo indietro e finalmente siamo di nuovo in marcia sulla piacevole strada che conduce a Modane (la mia "sete di strade nuove" è stata placata dal passaggio, per me inedito, vicino al Fort Victor-Emmanuel).
Oltrepassiamo Modane, a velocità ridotta causa semafori rossi, poi ci troviamo davanti ad un'interruzione stradale: la D1006 è sbarrata e ci si presentano due alternative, l'autostrada (gratuita per via dell'interruzione) oppure una deviazione in costa passando per Saint-André. Scegliamo la seconda opzione ma, erroneamente, ci infiliamo in autostrada in direzione opposta a quella corretta. In qualche modo ne usciamo (

) e prendiamo correttamente la deviazione per Saint-André.
A questo punto ci accorgiamo di aver perso lario650 (Carmine) che non voleva entrare in autostrada. Immaginiamo che sia già avanti, sia che abbia suo malgrado preso l'autostrada nella direzione giusta, sia che abbia preso la "panoramica"; confidiamo nella sua conoscenza della zona, essendo segusino.
Proseguiamo fino a San Michele di Moriana (cit.) e prendiamo la strada per il col de Télégraphe. Di Carmine nessuna traccia, ci fermiamo ad attenderlo un po' (suscitando il "siamo sempre fermi" di qualcuno...) ma, visto che non vi era alcuna sua traccia, ripartiamo alla volta del secondo colle di giornata.
Giunti al Télégraphe, come sempre addobbato da grandi sculture di paglia e "tirato a lucido" per il recente passaggio del Tour de France, qualcuno, spinto evidentemente dai morsi della fame, decide di fare sosta pranzo - che da programma era prevista al Lautaret... - e viene seguito dall'intero gruppo.
Una volta rifocillati e visitato il bagno pubblico "a sec", senz'acqua, rimontiamo in sella in direzione Col du Galibier, punto più alto del giro odierno.
Il colle è, come di consueto, trafficato di ogni sorta di mezzo di locomozione, motorizzato e non. Troviamo comunque comodamente un posto per lasciare le moto e dedicarci alle foto, ai commenti sulla Gendarme nel frattempo giunta, al cazzeggio vario ed eventuale.

Scendiamo verso il Lautaret e, al colle, ci concediamo un dolcetto. Ci vuole un po' perché ci servano con il cameriere che tenta per tre volte di rifilarci piatti non ordinati (alla quarta qualcuno avrebbe anche accettato, peccato non ci sia stata...

) e la cameriera che offre uno spettacolino "osé" ad una parte di tavolo mentre si accinge a sparecchiare

(ero dall'altra parte del tavolo!

)
La discesa verso Briançon è trafficata e calda, molto calda. La successiva risalita al Monginevro non cambia molto la solfa a livello traffico, è solo un po' meno caldo. Al caldo ci pensa la discesa a Cesana!
Decidiamo di salire a Sestriere per godere ancora un po' delle miti temperature alpine e fare ancora qualche curva. Qualcuno deve rifornire ma il distributore in cima al colle di Sestriere non esiste più, evitiamo (non so quanto scientemente...) quello più in basso - vicino al villaggio olimpico - per fermarci a Pragelato.
La discesa ormai non ha quasi più nulla da raccontare, traffico, caldo sempre maggiore, si entra in autostrada e a Piscina ci si ferma per un caffé e i saluti. Il resto è rientro autostradale con piccola deviazione per sosta carburante a Chivasso e distributore rimasto a secco.

La giornata è riuscita ottimamente, i luoghi e il percorso erano validi (ma questo lo sapevamo...), la compagnia si è rivelata al top. Siamo pronti per la prossima uscita!