L'ho provata anche io. Non c'è modo migliore di iniziare la primavera, quando il sole che scalda e il profumo dei ciliegi in fiore iniziano a farti dimenticare l'inverno, che fare un bel giro in moto, magari su un modello nuovo, e volendo esagerare, sulle curve dove è stato creato. Ed è così che è andata con la nuova V9 Roamer!
Guidare una Moto Guzzi, vuoi per la storia del marchio, vuoi per quel suono che esce dallo scarico, è sempre un'emozione, ma farlo sulle strade del lago, dove si respira nell'aria la passione per le moto, partendo inoltre dalla fabbrica di Mandello, è davvero speciale!
La Roamer, erede della Nevada 750, è l'ultima arrivata in casa Guzzi. Appena sotto i 200 kg di peso (199 kg per la precisione) è equipaggiata con il nuovo motore V9, da 850 cc e 55 cv. Questo modello si inserisce perfettamente insieme al Bobber (altra novità lariana, con il quale condivide telaio e motore) nel nuovo segmento delle custom che ultimamente si sta sempre di più affollando.
Il V9 ha una bella coppia, abbastanza brillante tenendo in considerazione il tipo di moto a cui è destinato, con un'erogazione regolare che non cala di molto agli alti regimi e con pochissimo on/off. Durante la prova l'ho fatto scendere di giri mentre ero in terza marcia, e riprendendo il gas in mano non ho avvertito strappi fastidiosi, giusto qualche sussulto, ma roba di poco conto. Mentre le vibrazioni...beh quelle si fanno sentire, in particolare sul manubrio, ma diversamente non sarebbe una vera Guzzi. A me poi piacciono, non mi danno fastidio, e su una moto vecchio stile, sempre secondo me, un pò ci vogliono! Mi è piaciuto il cambio, che è molto preciso e non mi ha mai dato la sensazione che "mancasse" una marcia per quello che stavo facendo.
La posizione in sella è comodissima, la chiamerei "all'americana", molto rilassata, un pò alla "Easy Rider", con un'impostazione chiaramente da passeggio. L'unico problema è la collocazione delle pedane, che forse andrebbero un pochino spostate indietro, perchè durante la prova continuavo a toccare con la tibia sulla testa dei cilindri. Tenendo il piede leggermente più arretrato, la situazione migliorava, ma in ogni caso, quando andavo a cambiare o a frenare, il problema si ripresentava. L'ho trovato un pò fastidioso e mi sono chiesto "possibile che non se ne siano accorti?". Ma forse è anche troppo facile pensare di poter spostare semplicemente le pedane per risolvere il problema.
L'impianto frenante è di buon livello, dotato di ABS, monta all'anteriore una pinza della Brembo a 4 pistoncini, che fa egregiamente il suo lavoro. E' molto modulabile e non mi è mai sembrato sottodimensionato. Su questo modello è presente anche il traction control, con 2 mappe, anche se secondo me non è necessario su questo tipo di moto...ma in ogni caso è pur sempre una sicurezza in più.
Le sospensioni, anche se sono sul morbido, ma non morbissime, complice anche la lunghezza della moto, non fanno sentire grossi spostamenti di carico in frenata o in accelerazione. Quando però si passa su qualche buca si prendono dei colpi mica da poco! Le asperità, i tombini, le spaccature dell'asfalto, non vengono assorbite bene e in quei momenti se si sta spingendo un pochino, non si ha una grande sensazione di stabilità.
Nelle curve la Roamer gira facilmente, senza sforzi, e se si adotta una guida fluida, diventa molto piacevole. Permette di godersi per bene il panorama e il suono dello scarico (già quello originale) è uno spettacolo!
Esteticamente questa moto è molto bella, plastica in pratica non ce n'è! Mi piace parecchio la vista da dietro, con le teste dei cilindri che spuntano al centro. E' molto ben rifinita la sella, e inoltre ha molti dettagli cromati, che aiutano ad aumentare il fascino della moto. Anche le pedane, nonostante siano in una posizione poco felice, sono ben fatte!
Il cruscotto è molto minimal, bello ma veramente piccolo. Probabilmente un pò più grande sarebbe stato meglio da un certo punto di vista, perchè sarebbe stato più visibile, dall'altro però avrebbe un pò rovinato la linea, quindi meglio così...tanto di solito io non lo guardo quasi mai.
Naturalmente, facendo parte del mondo custom, la Roamer si presta facilmente a eventuali modifiche. Il telaio, molto semplice, sembra (ma sicuramente lo è) fatto apposta per essere customizzato con relativà facilità. Mi riferisco in particolare alla parte finale sotto la sella (stile nineT e XSR). Sul sito della Guzzi ci sono infatti tantissimi accessori per poterla personalizzare. Ormai si sa che è questo che chiede il mercato, quindi ben venga.
In definitiva la V9 Roamer è una moto tranquilla, poco impegnativa, adatta a tutti, e grazie al baricentro bassissimo non mette in difficoltà neanche i più piccoli nelle manovre da fermo.
Ci tengo a ringraziare molto la concessionaria Agostini di Mandello del Lario, dove ho incontrato persone veramente molto gentili che mi hanno messo a disposizione questa bellissima moto e mi hanno permesso di guidarla sulle bellissime (ma malconce!) strade del lago. Prima di lasciarvi al video (dove si intravede la prossima prova!!!), faccio a tutti gli auguri di una buona Pasqua!!!
Ciao, ciao!!!
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