Ciao,
dopo un mese dell'acquisto del mio Ninja, avevo fatto un serale neofiti di due ore a Franciacorta due settimane fa orsono. Così, tanto per prendere confidenza con il mezzo.
Alla fine, ci stava, serata molto easy, gente più o meno del mio stesso livello (sulla carta) e istruttori pronti a darti una mano. La "pistata" era filata via liscia, piena di "good vibrations" e cosa fondamentale, mi ero proprio divertito ed emozionato.
Era da tanto che non mi emozionavo; praticando pugilato (fina da ragazzo) impari a trattenere l'istinto, a dominarti e a restare calmo in ogni situazione. Se poi ci mettiamo, che dopo la carriera pugilistica, mi sono dato al Downhill in bici, capirete anche voi che diventa difficile esaltarsi e farsi trascinare dalle emozioni. Invece, in pista, mi son proprio gasato, quando ormai credevo che non fosse più possibile.
Detto ciò, preso bene proprio, decido di acquistare un pacchetto di prove al circuito di San Martino del Lago: due ore la mattina e due ore il pomeriggio. E' ora di fare qualcosa di nuovo. Proviamoci. Entriamo e vediamo cosa sappiamo fare.
Ormai, a 35 anni, non ho più nulla da dare allo sport italiano. La prendo con filosofia e mi autodisciplino: niente stronzate, niente "chiusure di vena", poca velocità e guida il più possibile scolastica per quanto la mia scarsa tecnica mi consenta.
Credo che andare in pista con la moto, alla fine debba essere un po' come lo sci: bisogna cercare la velocità solo dopo che si possiede una tecnica adeguata. Ci si esercita e si rincorre quell'armonia di movimenti che consente una sciata fluida ed efficace.
Bhe, sinceramente, sarà forse il mio punto di vista ad essere sbagliato, ma ieri di "sciatori" che andavano forte con stile, ce ne erano davvero pochi... ma di questo ne parlerò dopo.
Comunque, arrivo presso SMDL in moto, quasi in orario, dopo avere percorso le strade di campagna più stronze mai viste, grazie al mio Garmin non aggiornato. LOL!!
Sono seguito dal mio Motorhome. Oh! Ragassi! Non rompete, non avevo di meglio! Motorhome composto da Mini One del 2002 riempita a tappo con ogni cazzata che avevo nel box. Alla guida, la mia ragazza, incredibilmente presa bene e pronta a farmi anche da ombrellina qualora fosse sorta la necessità. LOVE LOVE LOVE!
Sbrigo le pratiche di rito e, detto come lo direbbe la ventottenne maledetta igienista dentale già pensionata, vengo "briffato" da un ragazzo di PromoRacing. Detto/fatto, okkupo un po' di spazio nell'area paddock, dove allestisco il mio misero campo base. Nel mentre, scambio chiacchere a destra e sinistra, conosco gente e sono protagonista di alcune "carrambate"; conosco gente che conosce gente che io conosco e addirittura incontro gente che già conoscevo

Mi guardo un po' intorno e da vero classista di razza, inizio a trarre le mie affrettate conclusioni. A prima vista, ci sono vari generi di pistaioli:
1) il Racer: zona paddock allestita ordinatamente. Moto che di battaglie ne ha viste e vissute tante, ma comunque è ordinata, pulita ed è circondata da attrezzatura vissuta ma in perfetto stato. Si vede che si fa un culo come una capanna per coltivare la sua passione. Ci parli ed è easy, disponibile e sopratutto non traduce la tua titubanza e la tua curiosità verso di lui come segno di sfida. RESPECT!
2) il Racer col grano: come sopra, ma ha la Panigale o il BMW. Zona paddock da motomondiale. Ci parli ma non se la mena. Mi piacciono sti tipi e non ho pregiudizzi al riguardo. Se uno ha il cash è giusto che lo usi come meglio crede.
3) L'invasato con o senza grano: non fa gare ma vorrebbe essere un Racer. Probabilmente è solo un complessato. Al di la dell'attrezzatura, è un menoso della Madonna. Gioca nei paddock ed in pista a chi ce l'ha più lungo. Crede di sapere andare in moto, ma come il report dimostrerà, è solo un c******e! PERICOLOSO
4) l'appassionato: gente più o meno benestante. Va in pista con lo spirito giusto a mio parere. Perchè fare i dementi per strada quando puoi farti qualche turno in pista? Moto e attrezzatura di vario livello. Disponibilità infinita verso chi ha bisogno. Tecnica di guida più o meno efficace. Molto corretto verso gli altri utenti.
Dopo i preparativi e le prime impressioni (risutate azzeccate) è il momento di scendere in campo

Saluto la mia Lei come un Crociato salutava la sua bella prima della partenza. La terra Santa è la stringa di asfalto che si volge davanti al mio cammino. Devo conquistarla. Dio ne sia testimone! ALLA CARICA!
ALLA CARICA! Entro! Spacco tutto! Spaco Botilia!!
Faccio alcuni giri per scaldare le gomme... "OT: Amore, ricordati che devi regalarmi le termocoperte e dobbiamo fare la spesa. fine OT"
Continuo a girare e... e... e... alla carica un par di maroni!! Mi becco la "BANDIERA NERA"

"c***o! I commissari mi hanno beccato! Sono senza DB Killer!! Ora mi fanno il culo!! Sarò passato davanti a loro e li avrò spettinati con la mia velocità ed il mio suono smodato"
Rientro mesto in pit lane... ekkeppalle!!!! Non era il DB killer!! Il commissario mi appioppa una casacca fosforescente e mi spedisce nei box: "mettitela, sei troppo lento"

MAVVAFF!!!

Sapete, la casacca fosforescente della vergogna deve avere sulla categoria "invasati" lo stesso effetto che ha il vello rosso agitato davanti a un toro in Plaza de Toro.
Al mio rientro in pista, vengo letteralmente bersagliato da scorrettezze nei sorpassi, a mio modo di vedere, un po' pericolosi. Ciò mi manda in confusione.
Mentre il "Racer" ti sorpassa a velocità fotonica e nemmeno te ne accorgi, il c******e "invasato complessato" deve farti vedere quant'è bravo. Potrà raccontare agli amici al bar di quanto è stato bravo a sorpassare un neofita tagliandogli la traiettoria in uscita o in entrata curva. SFIGATO!
Insomma, la mattinata passa così, senza una guida fluida... tralasciando i sorpassi, non sono per niente soddisfatto di me stesso... esco a fine turno un po' giù di morale

Al rientro nel paddock, mi prefiggo gli obbiettivi:
1) non abbattermi, ma rientrare in pista più deciso e rilassato nel pomeriggio
2) mangiare
3) andare a cercare nei paddock, non amichevolmente, quel pirla con la moto blu che si divertiva a farmi le scorrettezze.
Purtroppo, il punto "3", non ho potuto eseguirlo personalmente... in compenso, nel pomeriggio, saranno sventolate un paio di bandiere Nero/Bianca dai commissari.
Nella pausa, io e la mia Lei, per simpatia, veniamo "adottati" da un Team di Racers. Veramente persone in gamba. Lavorano in proprio, si fanno un mazzo tanto e gareggiano in moto nel tempo libero. Lego un po' di più con Alessandro e suo papà. Lui, Ale, classe 78 come me, è un missile terra aria, mentre il babbo è sempre pronto al supporto tecnico.
Passa così la pausa, molto velocemente tra chiacchere e consigli fino al rientro in pista.
Rimetto la casacca della vergogna, saluto la mia Lei e mi dirigo verso Camelot... cloppete cloppete...
Incredibilmente inizio a prenderci un po' la mano, anche se il mezzo kg di lasagne mangiate a pranzo, non mi aiuta negli spostamenti. Sono ancora troppo lento in percorrenza di curva. La staccata inizia ad essere OK! Ma la percorrenza, il "lasciar scorrere" è ancora troppo lento ed insicuro. Le traiettorie poi, ecchetelodicoafare! Naif proprio!! Le interpreto, errando, a modo mio... il fatto bello è che me ne accorgo anche. Della serie: errare è umano, perseverare è diabolico!
Esco, riento, esco, rientro, esco, rientro.
Ale, decide d'intervenire: mi fa da chioccia!
Un ragazzo che va come un missile, uno che fa gare, uno che corre con un team aiuta me povero sfigato?? FANTASTICO

Prendo la palla al balzo, non mi faccio pregare (ed anzi, quasi prego io) e scendo in pista con lui. E' veramente un fulmine anche se quasi deve mettere la folle per non perdermi. Cerco di carpire tutto di lui: traiettorie, linee, posizione e velocità. A parte la velocità, alla quale i miei occhi non sono abituati, il resto inizio ad assimmilarlo molto velocemente.
Lui esce, io continuo a girare come un criceto. Alla fine, nell'arco della giornata, saranno tre pieni di benzina ad andarsene!
Inizio a sezionare e a giudicare la mia tecnica:
- staccata: ci siamo. Stacco veramente brutale! Mi piace sentire il posteriore che scodinzola! Mi piace vedere che l'invasato che mi sta di fianco, in rettilineo, molla prima di me il gas! Mi piace farlo impazzire! Mi piace che lui veda quella casacca fosforescente della vergogna entrare in curva prima di lui! VOTO 7
- ingresso: entro bello pinzato. Forse troppo. Anzi, decisamente troppo! Questo si ripercuote inevitabilmente sulla fase successiva. Devo anticipare la piega e mollare sto cappero di freno. VOTO 6
- percorrenza: ormai ho perso velocità. La traiettoria è però finalmente giusta! Mi manca la velocità, come detto. Un po' per strizza, un po' per tecnica, un po' per tutto, la percorrenza è troppo lenta. Sul rettilineo sono capaci tutti ad andare forte. In ingresso ci si entra ed in uscita con l'ATC si esce come fulmini... ma qui non c'è sistema elettronico che ti aiuti... bisogna solo farla scorrere! Migliorerò, lo prometto a me stesso, ma per il momento il gudizio è: VOTO 4
- uscita: complice la scarsa velocità di percorrenza, riesco a gestire meglio la moto in uscita. Le Supercorsa BSB aggrappano bene e mi danno una mano. Forse il sistema rudimentale ATC del Ninja ci mette del suo. Fatto sta, che esco bene! Sento i motori dei piloti dietro di me a cui ho fatto da tappo durante la percorrenza, allontanarsi. Riesco a trasferire a terra la cavalleria del Ninja senza troppi problemi. Esco largo, qualcuno prova ad infilarsi, ma non c'è niente da fare. Il Ninja, sopratutto sui 940 mt di rettilineo, DOMINA!
Sono finalmente sereno

Mi sento proprio bene, anche se qualche bandiera blu me la sventolano. In fondo è un buon segno. Vuol dire che c'è qualcuno che scalpita dietro di me, ma non riesce a passarmi con agilità. Mi attengo alle disposizioni e senza problemi mi porto sull'esterno delle curve successive.
Se non fosse per la casacca fosforescente della vergogna, potrei quasi dire di sentirmi un pilota... in realtà non lo sono, me ne rendo conto e continuo a darci dentro fino alla bandiera a scacchi.
Ormai sono le 18 ed è tempo di tornare a casa. Rientro nel paddock dove trovo la mia bella insieme ai nuovi amici. Mi osservavano da un po' dalla terrazza del circuito. Ricevo quindi elogi e critiche da persone esperte. Proprio queste, le critiche, è il pane di cui ho bisogno. Ringrazio per gli elogi ma faccio tesoro delle osservazioni. La prossima volta cercherò di mettere a frutto questo piccolo tesoro ricevuto.
Già, la prossima volta... Ale mi fa: "Oh... dammi il tuo contatto Facebook... ci sentiamo in settimana... passiamo a prenderti lunedì mattina prossimo col furgone e si va al Mugello!"

La cosa mi affascina, ma al contempo mi terrorizza... non sono ancora pronto per il Mugello... ci rifletterò su... La mia Bella mi guarda con quello sguardo che lei solo ha e mi fa capire che ora, mentre il pallido sole tramonta, è solo ora di rimontare la moto e di tornare a casa
