Intanto ringrazio BASTIANCONTRARIO per la gentile concessione degli itinerari da lui studiati,
che mi hanno permesso di affrontare all'ultimo minuto questo viaggetto di 4 giorni, e lo ringrazio anche o soprattutto per alcuni preziosi consigli, e per la sua disponibilità, nonché per avermi concesso di fare un report su un viaggio che già lui con altri hanno fatto giorni prima, ma per motivi che si leggeranno dopo, con esperienze diverse.
Pure io uso parafrasando un titolo, ma questo è di una canzone famosa:
TRAVELING IN THE RAIN
GIORNO 1
Ore 7,00 partiamo io e la mia metà ( pure in senso fisico

sia per fare un po' di turismo, sia per evitare scontri con autovelox. Ovviamente imposizione andata a farsi benedire già dalla pallostrada


Giunti alla salita per il San Bernardino, via alle danze e inizia la pioggia, che ci rovinerà l'intera giornata, passando da media a forte e fortissima, per tornare media, a seconda dei posti e dell'ora. Non ci lasciamo scoraggiare e andiamo avanti, anche per gli alberghi ormai prenotati prima della partenza. Giunti alla salita per lo Stelvio, lato Svizzero, crediamo nella grazia, tutta la salita riusciamo a farla su strada umida, e nuvole basse, ma niente pioggia, non riusciamo comunque quasi a fare foto a causa del freddo che ormai nonostante il vestiario prettamente invernale e gli antipioggia potenti, si è ormai impossessato di noi, l'unico nostro obbiettivo è ormai giungere all'albergo a Stelvio.


Manco a dirlo la discesa con tutti i suoi tornanti, la facciamo sotto la pioggia peggiore della giornata, ma ormai sappiamo che siamo al termine del calvario.

Giungiamo in albergo alle 19,00 dopo 12 ore di moto, molto infreddoliti, ma contenti per aver superato la giornata, senza nessun taglio al percorso, solo un po' rammaricati per aver visto poco e fotografato quasi nulla, pazienza ci rifaremo domani. Doccia calda, cena favolosa con pochi euro, e nanna immediata, troppo stanchi per qualsiasi altra cosa





GIORNO 2
Ci alziamo alle 7,00 più o meno riposati, letto comodo ma stanchezza del giorno prima esagerata......
Comunque, dopo una bella colazione, carichiamo le valigie sulla moto,
e ripartiamo, sono le 9,15!!!!!

Dopo un po' di strada tranquilla arriviamo al lago di Resia, per il turista un bello spettacolo, ma scopriamo qui che per gli abitanti del luogo, in epoca di fascismo la costruzione della diga e il conseguente allagamento dei paesi è stata una tragedia del quale avrebbero fatto volentieri a meno. Va be, fa parte della storia e non possiamo fare altro che prenderne atto.


Ripartiamo, ma giunti a Samnaun, colti da profonda stanchezza non ci sentiamo di affrontare la giornata con tutti i passi, anche perché le nuvole tornano a trasformarsi in pioggia, e decidiamo di tagliare l'itinerario originale e dirigerci all'albergo a Feldkirch, esclusivamente per statali, ma pur sempre tagliando. Arriviamo a Rankweil, a nord di Feldkirch all'albergo, perché li avevo prenotato, trovando a Feldkirch tutto esaurito. Boh, che ci sarà a Feldkirch cercherò di scoprirlo poi.......


[b]GIORNO 3
Anche qui ci alziamo non troppo presto, ore 7,30, colazione, preparazione bagagli e moto, e partenza, un po' in ritardo per i miei gusti, ma non troppo, ore 9,30.
Attraversiamo dopo poco Vaduz, capitale del Liechtenstein, senza accorgercene, peccato.... e ci dirigiamo verso il lago Valensee,


qualche foto senza neppure fermarsi, e rotta verso il Klausenpass, Spiringen,

anche li foto panoramiche,

sosta ristoratrice al baruccio attrezzato di vasche e spugne per il lavaggio dei caschi, e vc situati prima ancora dell'ingresso al baruccio. Ripartenza direzione Altdorf dove arriviamo alle 12,40, e vedendo al volo un localino grazioso con scritto KEBAB,

facciamo una considerazione: in Svizzera non capiamo bene il motivo, se per caro costo della vita, o per rifarsi di alcune città Italiane dove prendono gli stranieri per la gola, ma il cibo, i caffè e altro costano carissimi, e noi pensiamo, "un Kebab cosa potrà mai costare????" e quindi decidiamo di fermarci, ordiniamo appunto un kebab, un 'hamburger una birra e una cocacola, e paghiamo 22 euro, una rapina in confronto all'Italia, ma poco in confronto ai due caffè che prenderemo più tardi in un piccolo paesino pagati 8 euro!!!!!!!







Continuiamo il nostro giro in direzione Pragelpass, Muotathal, per poi passare dal bellissimo lago naturale klontalersee,



anche li qualche foto e via. Si prosegue per Sattelegg Pass, Vorderthal e poi Ratenpass, Oberägeri entrambe non altissimi ma belli.

Passiamo per Zug e dirigiamo a Lucerna, che attraversiamo alle 17,20, credo in ora di punta, visto il traffico bestiale




Giungiamo comunque in albergo, anche questo oltre Lucerna, a causa del tutto esaurito, a parte alberghi da 600 euro a notte e colazione da 32 euro non inclusa,



Va be, il tutto esaurito a Lucerna posso anche capirlo!!!!!
18,00 finalmente in albergo, stanchi ma soddisfatti della giornata, finalmente asciutta, con parecchi posti al sole ci godiamo il meritato riposo, una bella doccia calda e poi cena.
Scopriamo che il ristorante dell'albergo fa anche la pizza, proviamo, e scopriamo che la fanno pure buona, al punto che a malincuore, ma dico che non sempre in Italia la trovo così, anzi!!!!
Anche li non spendiamo pochissimo, due pizze alla diavola, due birre, due gelati, due caffè 58 euro




GIORNO 4
Nuova sveglia alle 7 del mattino, non metto la suoneria, per qualche strano motivo mi sveglio sempre più o meno a quell'ora, ma va bene così.
Ultima buona colazione, ultimo riassetto dei bagagli e carico della moto, e ultima partenza!!!!
Sono le 8,30 e siamo in moto, ci aspettano 560 Km fino a casa, ed è lunga, in particolare dopo i giorni passati, ma siamo ancora gasati e contenti.
Alle 9,15 siamo già al Ächerlipass, Kerns e alle 10,25 al Glaubenbühl Pass, Giswil, bellissimo panorama con vista sul lago ma non capisco bene quale, cercherò di capire poi!!!!

Qui iniziano i guai, mentre cerco di dirigermi verso il punto successivo, la biosfera dell'Entlebuch non so neppure più dove mi trovo, perché dopo una lunga serie di galleriea senso unico alternato in curva e nella roccia, trovo una strada chiusa e il navigatore non trova altro se non farmi tornare indietro, nuovamente per le gallerie, le quali il senso unico alternato, non è regolato, ma autogestito dai viaggiatori i quali devono stare attenti a vedere automobilisti in arrivo in senso opposto e sentire i clacson dei bus, proprio uno dei quali io credo di sentire da dietro di me, e entrando in galleria mi trovo invece davanti, misteri degli eco!!!!! Mi accosto alla parete, piego la moto tutta da un lato fino a far toccare i bauletti laterali contro la parete, e il bus mi passa accanto quasi da fermo, sfiorando il bauletto sinistro, e nel frattempo mi cazzia per non essermi fermato, vagli a spiegare che il clacson mi pareva da dietro di me!!!!!

Comunque, scampato pericolo, ma ora devo cercare col navigatore come fare a ritrovare la strada corretta. Non trovando niente, devo rassegnarmi e fare l'ennesimo taglio al tragitto, e dirigo verso Grimselpass, Oberwald tagliando i punti D ed E dell'itinerario, ma questo non è del tutto un punto a sfavore, perché, non capisco se fa parte anche del tragitto originale, ma il fido navigatore mi fa fare una bellissima strada larga e ben asfaltata, dove mi trovo addirittura spinto da porsche, e audi sportive che vanno come pazzi,(targati Svizzera) alla faccia che loro rispettano i limiti!!!!! No, non è vero, è l'unico posto dove ho visto non rispettare i limiti, sul resto delle strade sembrano quasi autoguidati dai cartelli della velocità, 50 vanno ai 50, 80 vanno agli 80 e così via!!!!!
Comunque mi ritrovo sul Grimselpass, Oberwald che fa parte dell'itinerario originale,


e da li mi dirigo a Simplonpass, Simplon rispettando l'itinerario, una bella foto all'aquila di pietra del passo del Sempione,


e ripartiamo, facendo rotta per Gravellona toce, dove imbocchaimo la pallostrada che ci riporterà a casa a Torino per le 17,30 del pomeriggio, stanchi, ma con gli occhi e il cuore pieni di bellezze naturali, e il portafogli un tantino vuoto, ma questa è tutta un altra storia!!!!!!



Ringrazio anche mia moglie, che è stata paziente nei primi due giorni sotto la pioggia, e preziosa compagna anche per il morale, non ché preziosissima fotografa per la quasi totalità delle foto fatte in movimento a causa del poco tempo per potersi fermare, e devo dire che le occasioni per fermarsi sono moltissime, anzi troppe.
Concordo in conclusione con Bastiancontrario,che ringrazio ancora, sul fatto che questo giro, o altri futuri sono da farsi con tappe più brevi e in più giorni, per favorire il turismo, perché i posti da visitare che siamo stati costretti a saltare sono veramente molti.

