Aiutatemi a capire, motociclisti di provata esperienza.
Ho qualche difficoltà nell'interpretare questa nuova moto (SV650S).
Ho appena fatto qualche prova: preso il Suzuki, corso, sceso, preso la Honda (CBF1000), idem.
La Honda, pur con una massa ed una inerzia molto maggiore, si guida più facile: in particolare, mi riesce molto più naturale impostare curve rotonde, disegnate col compasso, ed inoltre la sento più sicura nell'appoggio quando sposto il peso all'interno della curva e la moto piega con piacevole gradualità, senza bisogno di forzare alcunchè.
Il Suzuki, al contrario, reagisce più veementemente alle variazioni di carico: cerco di muovermi meno, ma spesso finisco per prendere la curva "dritta", perchè la moto, pur senza piegare tanto (e non mi risulta per nulla semplice fidarmi a buttarla giù, la sento tanto leggerina e quasi "ballerina"), assume delle traiettorie molto più secche... inoltre, quando cerco di forzare un pò ho l'impressione che l'anteriore "prenda sotto", specie in rotonda o in tornante.
Assodato che: 1) ho molta poca esperienza; 2) quasi tutta questa poca esperienza è concentrata sulla Honda... dov'è che sbaglio?
E' solo una questione di macinare km con la nuova moto? Oppure la posizione di guida, radicalmente diversa e molto più caricata sui manubri, richiede un altro tipo di conduzione? Oppure è proprio la geometria della ciclistica che va diversamente interpretata? O ancora, è il profilo dei pneumatici che mi mette in imbarazzo? Perchè io li cambio anche volentieri (le gomme, Dunlop SportMax D220ST, hanno ancora un bel pò di battistrada, ma sono forse un pò vecchie e dure), ma non vorrei poi trovarmi la moto identica, solo con un pò più grip. Escludo problemi di sospensioni, anche perchè non sto certo avvicinando il limite di alcun componente.
Mi sto scervellando...
