Leggevo in altri topic le classiche frecciatine (più che comprensibili) contro i ciclisti, quindi vorrei proporre questo argomento :
Qual'è la responsabilità dei ciclisti in strada? Qual'è il rapporto di questa responsabilità con quella di motociclisti e automobilisti?
A Vicenza, precisamente a Castelgomberto, c'è una collina. E' meta di molti ciclisti poichè, per scendere dalla collina, ci sono 4 tornanti quindi un rettilineo di 1 km abbondante in discesa (discesa sostanziosa, a volte anche del 10 %) quindi una curva secchissima a destra.
Dato che sono stati numerosissimi i casi di auto o moto che sbandavano in quella curva strettissima (la discesa ti invita a correre) hanno messo tre velox tarati ai 50 all'ora lungo la discesa, quindi sei costretto ad andare piano.
Tuttavia, le bici corrono come matte e se ne fottono dei velox. In moto una volta, ho dato una manata di gas per raggiungerne una (ovviamente tra un velox e l'altro

Mi domando :
E' necessario (e giusto) che i motociclisti debbano necessariamente avere tutta la moto omologata, casco omologato, indumenti adatti, rispettare i limiti, ugualmente per le automobili...
ma come può, il sistema, permettere che ci siano dei mezzi (e relativi conducenti)
- senza nessun segnalatore luminoso o acustico (quindi che non può segnalare la sua presenza)
- senza targa (quindi non rintracciabile)
- senza freni (o almeno sottodimensionati)
- senza alcuna sicurezza (un paio di scarpette e un pantaloncino attillato che mette in mostra il culo d'acciaio

Parlo delle bici da "corsa" che girano senza nemmeno il faretto : l'altra sera, nella suddetta curva, a momenti tiravo sotto con la macchina uno di questi ciclisti del venerdì sera che aveva sbagliato traiettoria in curva e aveva invaso la mia corsia.
Poi la responsabilità è nostra perchè bisogna sempre portare attenzione ai ciclisti

I vigili nemmeno li cagano perchè sanno che nessuno di questi ciclisti ha dietro i documenti, quindi una multa tipo "mancanza di catadiottro" da pochi euro si tramuta in una trafila infinita per il vigile, mentre in ciclista se la ride alle sue spalle.