Allora andiamo più di filosofia spicciola....
E' innegabile che da ragazzetti-adolescenti-giovini si ha una percezione di sè come di un essere forte e pieno d'energia (e sarebbe preoccupante il contrario), ciò ti fa andare sempre ai limiti, in ogni aspetto della vita, curandosi molto meno dell'aspetto riflessivo che ti fa valutare con obiettività i pericoli: in moto si apre di più, anche in auto (quante vite spezzate o rovinate dall'alta velocità di neopatentati!), negli sport si è sempre allimite e a volte lo si supera, nei giochi idem (ricordo, da ragazzetti nei caldi pomeriggi d'estate, scalate di alberi a 3-4 metri dal suolo, furti di frutta nei campi, caccia ai ramarri, ehhh bei tempi<sospiro>)

pseudo-bunker sotteranei fatti con pietre e tetti di lamiera

folli corse in bicicletta con scarsissima attenzione all'universo automobili che circolavano intorno a noi, e via discorrendo.
Meno ovvio è, secondo me, che col tempo si mitiga l'aspetto istintivo per far posto ad un attegiamento più riflessivo. Ne vedo troppi di pazzi in giro di un'età non propriamente imberbe!!! Di sicuro molti cambiano a causa dell'esperienze personali che la vita ti dispensa, ma non tutti fanno tesoro degli avvertimenti o del maggior grado di maturità raggiunta.
Trooooppa gente se ne infischia delle più basilari regole del codice della strada, e non parlo solo della maggiore o minore velocità, ma anche di sorpassi azzardati, frenate impiccate, distanza di sicurezza MAI rispettate, prepotenza sugli altri, ecc. E siccome sono comportamenti generali che abbracciano tutte le fasce d'età, mi sento di dire che essi appartengonoal 90% ai ragazzi sino ai 25-27 anni, ma anche ad un buon 50% (e voglio essere buono) dai 30 in poi. Percentuali puramente indicative e non basate su qualsivoglia campione ovviamente, ma che credo rispettino abbastanza fedelmente la realtà.
Ciao a tutti.