Rientrato da poco alla base con su in groppa circa 900km.
Una due giorni spettacolare, strade a tratti indecenti e a tratti sbalorditive, tempo più che clemente, e tanta tanta tanta neve!

Come sempre, l'itinerario proposto è sempre "puramente indicativo"

Credo che ormai, l'unica certezza in assoluto è la triangolazione "punto di partenza A - Punto di ricovero notturno B - punto di arrivo C"
Tutto il resto, è menù alla carta

Scherzi a parte, l'itinerario è stato notevole, e le deviazioni in corso ci hanno permesso di scoprire strade e percorsi sconosciuti ai più, ma che rendono proprio speciale il percorso.
Attraversare ieri pomeriggio sul tardi MonteFeltro mi ha regalato un'emozione stupenda.
Attraversare quella montagna, con ai lati distese di neve, girandola ai fianchi e scorgendo il sole calare (e con ancora tanti km prima della destinazione), ha restituito quel mix di adrenalina ed entusiasmo che non sentivo da tempo.
Alle 1830, come perfettamente stimato



La sera è continuata in una pizzeria vicina all'Hotel, dove....vabbè....se semo magnati una pizza molto triste


Il mattino si manifesta con i decibel di peppe, la cui onda d'urto viene recepita a 4 camere ( 8 intercapedini) di distanza. Pensate a me che lo avevo a 1 metro in linea d'aria

Colazione copiosa (e ladrosa

Arriviamo a Predappio, dove si respira proprio nell'aria l'atmosfera che rende quel luogo tanto noto. "Bevenuti Camerati" è la scritta di un negozio di Militaria sul corso principale.
Bellissimi i tornanti che portano in città (forse l'unico posto con cosi tanti tornantini a scala è la salita su al Cristo di Matera!)
Si prosegue poi verso il Casentino, passando per Rocca S.Casciano. Le strade sono veramente bellissime, ma il panorama offerto dalle vallate imbiancate lascia veramente a bocca aperta.
Si continua la discesa per il Muraglione e poi verso Pontassieve.
Le strade qui cominciano ad essere più pulite. Il ritmo comincia ad alzarsi, e la guida diventa ancora più divertente.
Scendiamo in direzione Siena, sono circa le 14.
Passiamo in mezzo ad una (quasi) sconosciuta cittadina.
Quattro frecce, e faccio cenno di fermarsi qui.
Mah, tutti un pò dubbiosi andiamo alla ricerca di qualche buco dove mangiare.
Saliamo una via, e l'occhio mi cade dentro a quella che sembra una macelleria.
Entro dentro, rapido sguardo, vedo degli assaggini sul tavolo. Riesco fuori, e invito tutti a entrare, magari un panino ce lo faranno.
Ciccia fuori un viso conosciuto, per lo meno a molti di noi, visto che lo avevamo visto in tivvu.
Alla fine chi è quest'omone simpatico con il forte accento toscano?
Ma si....è Dario Cecchini!
"ah...ma anche io vado in moto. ne ho tre!" dice Cecchini, "il ristorante è pieno, però non vi preoccupate uno spuntino ve lo offro io"
Ed ecco che comincia a tagliare delle "fettone"

E qui, iniziamo a perdere ogni tipo di ritegno.
Come fatto all'aperitivo dell'albergo, cominciamo a allungare le mani e a mangiare tutto quello che riusciamo a coprire con lo sguardo. Il pane diventa evanescente

In pratica, ci saziamo letteralmente cosi.
Fortuna vuole, che scopriamo anche, tra le bancarelle sulla via, una signora che ha fatto una torta di mele stupenda. Assaggiamo, stavolta pagando, pure quella.
La pausa etnogastronomica finisce li, a PANZANO IN CHIANTI, dove contiamo di ritornarci presto. Giusto per andare a mangiare da Cecchini, che penso valga veramente l'intero viaggio!
Il ritorno di districa nella stupenda Sr222 chiantigiana, dove becco pure un bel Porsche indigeno che mi apre allegramente la strada

Vista la stanchezza e i km ancora da percorrere, si opta per un ritiro veloce tramite A1 e ognuno a casa sua

Ora vado a farmi una bella doccia.
Grazie a tutti!
