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INGIUSTIZIA: Costretta a pagare le Multe del Ladro d'Auto
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11084102 Inviato: 14 Dic 2010 19:19
Oggetto: INGIUSTIZIA: Costretta a pagare le Multe del Ladro d'Auto
 



SALVE A TUTTI
oggi e` apparsa sul Gazzettino una notizia sconcertante che fa capire quanto sia ingiusto l'Utilizzo di Autovelox e PhotoRed, specialmente quando, un sistema giuridico come quello Italiano, non permette di difendersi dalle Fotografie delel macchine Fotografiche delle Forze dell'Ordine, ma tuttavia vieta la visualizzazione del Filmato dove si vede il ladro che ha rubato l'Auto a questa signora che si e` trovata costretta a dover pagare le Multe prese da colui che le ha portati via l'Automobile:

ARTICOLO DAL GAZZETTINO:

" Link a pagina di Gazzettino.it "

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TREVISO (14 dicembre) - Subire il furto di un’auto e rischiare il pignoramento della casa perchè non sono state pagate le infrazioni commesse dal ladro. È successo a una coppia di Castelfranco (Treviso) che aveva appena consumato il viaggio di nozze in Nuova Zelanda. Al ritorno, una mostruosa congiura di eventi l’ha quasi ridotta sul lastrico, complice la rigidità del sistema giuridico e dei loro tutori. È vero: quando le vittime potenziali sono cittadini senza macchia e basterebbe attingere al buonsenso per dar loro una mano, l’ostacolo principale diventa proprio la legge, spogliata dei suoi valori più autentici in nome della rigorosa osservanza di ciò che impone. Paradossale.

«Non sporgerò mai più denuncia, non mi rivolgerò mai più a giudici o forze dell’ordine - dice Federica, protagonista della grottesca vicenda -. Se c’è una cosa che ho imparato è questa».


VACANZA DA SOGNO

La storia ha inizio due anni fa. Gli sposi lasciano i figli di 9 e 12 anni dai nonni e partono per gli antipodi: 20 giorni in Nuova Zelanda a casa di conoscenti. Per raggiungere l’aeroporto internazionale di Milano Malpensa utilizzano la Lancia Y della donna. La vacanza non tradisce le attese ma al loro ritorno, il 4 luglio 2008, non trovano più la macchina. In taxi raggiungono la stazione dei carabinieri più vicina e alle 15.23 sporgono denuncia di furto con data ignota, essendo impossibile sapere quando il ladro si era materialmente impossessato del veicolo. «La mia richiesta di poter vedere i filmati di videosorveglianza dell’aeroporto è stata gentilmente declinata - ricorda Federica -. Bisognava sapere il giorno esatto e poi c’era di mezzo la tutela della privacy».


COMINCIANO I PROBLEMI

Passano due mesi senza novità. Ma il 10 settembre arrivano le notifiche di infrazione stradale rilevate dai T-Red in due differenti incroci di Milano. Federica cerca di farsi annullare le multe, ma le foto dei T-Red risalivano al 3 luglio mentre la denuncia era stata formalizzata il 4, quindi le contravvenzioni non si possono annullare. La donna torna a casa, solo per scoprire che la cassetta della posta è zeppa di nuove diffide. Sì perchè il 3 luglio il ladro era stato pizzicato anche da un autovelox a 143 km/h sulla tangenziale di Milano; poi sull’autostrada del Sole all’altezza di Scandicci (Firenze) a 151 km/h; infine a Ferentino, sulla statale Casilina, dove una pattuglia della municipale non era neppure riuscita a fermarlo. Non contento, il giorno dopo ha fatto un salto in centro a Roma passando col rosso alle 11.46. Alle 21.15 invece non si è fermato a un posto di blocco della polizia all’imbocco della E 821 Roma-San Cesareo.


PIÙ VELOCI DEL FRECCIAROSSA

Al colmo dell’esasperazione l’11 settembre i coniugi tornano alla carica per far annullare almeno le multe del 4 luglio ma viene loro spiegato che può essere cancellata solo quella delle 21.15 perchè l’infrazione accertata alle 11.46 è avvenuta prima che fosse depositata la denuncia delle 15.23. Il marito di Federica va su tutte le furie: «Ma se alle 11.46 sarei passato col rosso a Roma come potevo essere 3 ore e 37 minuti dopo dai carabinieri di Milano con la denuncia già stesa e sottoscritta?». Risposta: «Si può fare».

I due cercano di forzare la situazione in prefettura dove i funzionari si limitano a presentare il conto (esclusa la fuga dal posto di blocco): 3100 euro. Con l’impegno di non sottrarre punti patente. Passo successivo: il giudice di pace. «Abbiamo dovuto compilare un modulo per ognuna delle infrazioni che volevamo contestare: incredibile» racconta Federica.


QUANDO LA PRIVACY È UNA GARANZIA

Un mese dopo viene fissata l’udienza. Le stampe delle fotografie scattate in vacanza non hanno alcun valore perchè la data può essere facilmente contraffatta. Il giudice («persona splendida») vorrebbe aiutare i coniugi ma ha le mani legate. Ci vogliono altre testimonianze. E non ce ne sono. Le carte d’imbarco erano finite da tempo nel cestino; la dogana non aveva timbrato i passaporti al rientro in Italia; non c’erano ricevute di hotel o resort da esibire perchè la coppia aveva alloggiato da amici. Federica si attacca al telefono e chiama la compagnia aerea. «Ho chiesto una copia delle carte d’imbarco o della lista passeggeri ma era fuori discussione, sempre per via della privacy. Al massimo potevo ottenere una stampa del traffico aereo a Malpensa il 4 luglio». Dopo settimane di discussioni arrivano via fax una serie di pagine con una lista di sigle incomprensibili che vengono decifrate a fatica: sono i decolli e gli arrivi.


PLANATA ALL’INFERNO

La donna, decisa a far valere le proprie ragioni, si gioca il tutto per tutto, chiede l’aiuto di qualche pubblico ufficiale e riesce in qualche modo a far modificare l’ora di presentazione della denuncia: non più alle 15.23 ma alle 11.23 del 4 luglio, cioè 23 minuti prima che il veicolo passasse col semaforo rosso a Roma. Poi torna nell’ufficio competente dove produce copia della nuova documentazione e del traffico aereo, indicando il vettore che l’ha riportata in Italia. Ma la situazione precipita: «Signora, lei qui dice di aver sporto denuncia alle 11.23 ma il suo aereo è atterrato alle 12.03, come la mettiamo?». Affranta, la donna spiega tutta la macchinazione organizzata per ammorbidire il salasso. «È un fatto gravissimo modificare le denunce. Ora, o lei la sporge contro chi l’ha aiutata agendo in modo illecito o fa finta di non essere mai stata qui». «Mi hanno fatta sentire una criminale» dice Federica. Alla fine restano comunque da pagare le multe del 3 luglio: 2600 euro. «Impossibile trovare un solo appiglio per dimostrare che quel giorno eravamo ancora in vacanza e non in fuga da Milano».


SCHIACCIATI DALL’INGRANAGGIO

Il tempo passa e la casa della coppia viene letteralmente infestata di notifiche che invitano a pagare. I due decidono di non badarle nemmeno mentre alla donna vengono tolti tutti i punti patente. Di nascosto torna a chiedere se può riavere almeno quelli, sollevando nel suo interlocutore un moto di stizza: «Sta forse coprendo suo marito? Perchè assomiglia alla descrizione di quello che è scappato al posto di blocco».

Dopo l’umiliazione Federica torna a casa per subire le ire del consorte, che di forze dell’ordine non vuole più saperne. Intanto fioccano le notifiche di more per il pagamento ritardato delle multe. «Ma ormai ero d’accordo con lui: perchè dovevamo dissanguarci per le malefatte di un ladro che ci ha pure portato via la macchina?».


IL COLPO DI GRAZIA

Con sommi sacrifici Federica riesce a comprarsi una nuova auto e i catasfrofici effetti della vicenda col passare del tempo sembrano smorzarsi finchè due mesi fa un messo comunale bussa alla porta di casa. Nuova notifica, stavolta senza appello: o saltano fuori 6.756 euro entro dieci giorni o scatta il pignoramento dell’abitazione. «Inutile dire che abbiamo mobilitato mezza famiglia per far fronte all’enormità della spesa. I risparmi per le emergenze se ne sono andati e ai miei figli dirò che questo Natale il regalo sarà avere una casa dove stare al riparo dalle intemperie».

Non è finita: proprio in questi giorni il tribunale ha informato la coppia che il marito di Federica è stato giudicato colpevole in contumacia nel processo per oltraggio a pubblico ufficiale intentato dopo lo sfogo dell’11 settembre 2008 quando contestò la tempistica del viaggio Roma-Milano: 600 euro di multa o 20 giorni di reclusione. «Insomma - ricostruisce Federica - per colpa di un ladro abbiamo perso un’auto seminuova e abbiamo dovuto pagare un totale di 7356 euro sotto la minaccia di vederci portare via la casa o di finire in galera».


«NON CREDO PIÙ A NIENTE»

«Penso che non ci sia molto da aggiungere -conclude la donna -. Sono sempre stata una persona onesta, non ho mai rubato un centesimo, ho sempre sostenuto la legge. Mi hanno spennata, depredata e saccheggiata proprio perchè sono onesta. Se vedo la paletta con l’alt mi fermo e pago; se mi viene detto che sono passata col rosso pago; pago perchè non ho il coraggio di rubare l’auto a qualcuno. Non sono una criminale, eppure la legge si sta accanendo su di me e sulla mia famiglia in maniera totalmente insensata solo perchè non abbiamo la forza bruta di controbattere e di ribellarci a queste ingiustizie. Chi invece ha la coscienza sporca e non esita a sfidare la legge, se ne va in giro tranquillo. Questa vicenda mi ha insegnato che siamo soli a difenderci dai criminali ma anche da un sistema di leggi che serve a garantire false sicurezze. E questo è tutto».
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semplicemente assurdo... l'italia invece di andare avanti va indietro, ed ancor peggio e` il commento di un Agente che invece difende il sistema ed accusa la povera donna di aver agito malamente
SALUTI
 
11084274
11084274 Inviato: 14 Dic 2010 19:49
 

... non ho parole icon_eek.gif icon_eek.gif , anzi, le avrei, ma non ci tengo ad essere bannato dal forum a vita icon_evil.gif icon_evil.gif
Dico soltanto una cosa, sono stufo: stufo dei torti, delle tante parole e pochi fatti, dei tagli a tutto spiano quando si possono ridurre le spese,all'ottusità della burocrazia, di questa Italia.
Quasi quasi mi imparo il tedesco e mi avvio al confine eusa_think.gif
 
11085995
11085995 Inviato: 15 Dic 2010 1:23
 

se potessero permettersi quest'uomo, non avrebbero questi problemi icon_asd.gif

immagini visibili ai soli utenti registrati

 
11086472
11086472 Inviato: 15 Dic 2010 10:43
 

ma è vero???

perchè sinceramente ci sono alcune cose che proprio non quadrano....a partire dal fatto di non poter dimostrare che non erano in Italia mentre succedevano questi fatti per non parlare della assoluta incompatibilità tra il passare col rosso in centro a Roma alle 11:46 ed essere a Milano 3 ore e 30 dopo con la denuncia fatta (tra l'altro sarebbe una cosa ancora più senza senso)

mi pare davvero una cosa assurda...........ed è strano poi che non abbiano chiamato nemmeno Striscia che sicuramente avrebbe smosso parecchie cose.

non vorrei fosse una cosa inventata.


sono stati fatti ricorsi contro multe solo perchè la data indicata era incompleta o sbagliata...........vi pare che non si è potuto fare nulla in questo caso?
 
11088464
11088464 Inviato: 15 Dic 2010 17:15
 

Ma solo a me questa storia puzza un pochino?
Volete farmi credere che una persona non può dimostrare di aver preso un aereo (dico... UNA AEREO, con tutti i controlli che fanno negli aeroporti)?
E il soggiorno dagli amici? Questi cari amici non possono dichiarare di aver ospitato la signora Federica e il compagno?
Ha trovato un sedicente amico nelle FdO che ha FALSIFICATO una denuncia... ma non era più semplice chiedergli di fare un controllo sul volo?
E poi, e qui mi rivolgo al giornalista, da quando in qua si da una notizia sentendo una sola versione dei fatti?

QUESTA NOTIZIA PUZZA DI BUFALA 0509_marlowe.gif
 
11160604
11160604 Inviato: 2 Gen 2011 16:58
Oggetto: RISPONDENDO all'Amministratore '42'... circa l'America
 

LINK PER LEGGERE I COMMENTI ALL'ARTICOLO DAL GAZZETTINO: Link a pagina di Fdoitaliane.forumotion.net


42 ha scritto:
Qualche commento io ce l'avrei...
I due onesti cittadini si sono scontrati con una serie di coincidenze ed hanno commesso altresi' una serie di ingenuita' mica da ridere.
E' inutile prendersela con la tutela della privacy quando proprio noi "cittadini onesti" ci nascondiamo dietro alla privacy quando ci conviene (vedi bestemmie e maledizioni a telecamere per il controllo del traffico, tutor e compagnia bella)
Anche i bambini, ormai, sanno che un privato cittadino NON PUO' visionare le riprese delle telecamere di sicurezza ne' accedere alle liste di imbarco... ma puo' solo farlo l'autorita' giudiziara (e non direttamente il singolo agente di Polizia) dietro denuncia.
Del resto l'abbiamo voluto noi... hai visto mai che mia moglie (titolare della carta di circolazione) viene a visionare il filmato della sua auto che esce da unposteggio con a bordo me e la mia amante?

Frasi del tipo:

Citazione:
"La mia richiesta di poter vedere i filmati di videosorveglianza dell’aeroporto è stata gentilmente declinata... c’era di mezzo la tutela della privacy»"

fanno quindi sorridere per la loro ingenuita'

Non mi risulta che nemmeno negli USA (paese dove per tua fortuna ti sei trasferito, come dici) il privato cittadino possa andare a visionare i filmati delle telecamere di sicurezza.



Mi spiace deluderti: basta infatti chiamare la Polizia, che qui in America arriva in 5 minuti, ed una volta che l'agente e` presente si ha il diritto di chiedere la visualizzazione dei Filmati.

Lo so bene perche` quest'estate, ero con una collega ad un Ristorante dove lei si dimentico` il Portafoglio sul Bancone e se ne rese conto solo dopo aver finito di mangiare, quando torno` al Bancone, il Portafogli non c'era piu`.
Lei chiamo` la Polizia, in pochi minuti 2 volanti sono giunte sul posto, la collega ha spiegato ai Poliziotti quel che era successo, loro han chiesto se c'erano telecamere, il Direttore ha detto di si, e subito hanno chiesto di poterli visualizzare ed hanno detto alla mia collega di venire a vedere il Filmato al fine di identificare se stessa ed il portafoglio nel video.

Mentre visualizzavano il Video un'altro impiegato, ossia il Vice-Direttore, o meglio Direttrice, stava uscendo dal retro, ma uno degli altri agenti che si trovava attorno all'edificio la ha prontamente fermata.

Nel video, si vedeva proprio lei prendere il Portafogli e nasconderlo nel cestone con il Ketcup... ripreso il portafogli, i soldi non c'erano.
A questo punto la mia Collega e la Ladra si sono confrontate sul posto, la mia collega le ha offerto di non sporgere denuncia se le avesse ridato i soldi, ma lei ha continuato a negare anche quando i Poliziotti le han fatto presente che sarebbe stato un affare perche` se li avesse restituiti, non la avrebbero arrestata.

La donna e` stata licenziata sul Posto, poi e` stata perquisita in una stanza a parte del locale, ed una volta trovati i soldi, e` stata portata via in manette.




42 ha scritto:
Citazione:
"La donna, decisa a far valere le proprie ragioni, si gioca il tutto per tutto, chiede l’aiuto di qualche pubblico ufficiale e riesce in qualche modo a far modificare l’ora di presentazione della denuncia: non più alle 15.23 ma alle 11.23 del 4 luglio, cioè 23 minuti prima che il veicolo passasse col semaforo rosso a Roma. Poi torna nell’ufficio competente dove produce copia della nuova documentazione e del traffico aereo, indicando il vettore che l’ha riportata in Italia. Ma la situazione precipita: «Signora, lei qui dice di aver sporto denuncia alle 11.23 ma il suo aereo è atterrato alle 12.03, come la mettiamo?». Affranta, la donna spiega tutta la macchinazione organizzata per ammorbidire il salasso. «È un fatto gravissimo modificare le denunce. Ora, o lei la sporge contro chi l’ha aiutata agendo in modo illecito o fa finta di non essere mai stata qui». «Mi hanno fatta sentire una criminale» dice Federica"

Questa non solo e' ingenuita'... e' un modo tutto italico di concepire la legge.... siccome non riesco a far valere le mie ragioni per via legale, anch'io mi ritengo libero di infrangerla.

Cosa sarebbe successo nei civilissimi USA ad una persona che avesse falsificato un atto pubblico con l'aiuto di un ufficiale di polizia?


O, piu' in generale, come si sarebbe risolta la vicenza in un qualsiasi stato "non Italia"?



Circa ottenere le liste dei passeggeri a bordo, non si puo` ottenere, ma ottenere un documento che attesta che una specifica persona si trovasse a bordo si.

Infatti, qui in America sono molto comuni gli "ORDINI RESTRITTIVI" ossia quando una persona si sente intimorita da qualcuno, va alla centrale di Polizia e chiede ad un Magistrato di emettere un'ordinanza che obbliga una certa persona a starti ad almeno 100 metri di distanza o comunque non all'interno dello stesso locale.

Quando una di queste ordinanze e` emessa, il ristrettodeve stare attentissimo: se si trova in un ristorante e magari sta mangiando proprio quando arriva la persona che ha richiesto l'ordinanza, lui deve alzarsi ed uscire dal locale entro 60 secondi.

Se sta per salire in Aereo, al Check In puo` chiedere il nome della persona che lo ha ristretto e nel caso sia presente, non potra` volare, nel caso opposto, puo` essere la persona restringente a chiedere se il nome del ristretto e` nella lista ed in caso ci sia, non lo faranno salire a bordo.

Per sapere se una persona e` a bordo, basta sapere 3 cose: Nome, Cognome ed Eta`, una volta detti questi 3 dati alla addetta del Check In, ti danno subito il foglio che attesta che quella persona era a bordo, stesso valesi per se stessi.




42 ha scritto:
Altra cosa... credo che potresti diventare un ottimo giornalista:


Citazione:
"e chi avrebbe dovuto difenderli, insiste nel dire che e` stato giusto infierire."

Questa frase e' una tua libera interpretazione.. non ho trovato alcun commento che insistesse nel dire che e' stato giusto infierire... tutti i rappresentatndi delle varie FdO che hanno risposto si sono limitati a dire che, per come si sono svolti i fatti e' normale e logico che sia successo cosi'.



Controlli bene, c'e` stato un Agente che ha piu` volte Re-Iterato il fatto che la coppia avrebbe prima dovuto pagare i 3mila e passa Euro di multe e poi contestarle, ed in caso fosse stata trovata una prova tangibile che loro erano stati in Australia, le avrebbero restituiti.

Non so perche` la signora abbia buttato le carte di imbarco, il problema e` che la legge, dovrebbe prevedere che se una persona incensurata sporge denuncia, anche con data ignota, dice di non aver commesso quelle infrazioni, bisogna garantire un po' di elasticita` e non fargliele pagare.

Invece la legge si dimostra spesso molto elastica nei confronti dei Criminali che han man forte, ma durissima nei confronti di chi e` un onesto cittadino.

Poi sappiamo entrambi: l'Auto scassinata non sarebbe mai stata ritrovata, ed anche se in qualche modo avesser potuto dimostrare che erano all'estero, facevano ora a diventare Nonni prima che i soldi gli fossero stati restituiti.



Secondo me, l'unica soluzione valida sarebbe quella di passare al Sistema alla Americana dove bisogna per forza fermare chi ha commesso l'infrazione, e se per fermare e` necessario usare la Forza Bruta, che la si usi, l'importante e` Fermare e contestare direttamente al guidatore e proibile i sistemi automatizzati.
SALUTI
 
11160788
11160788 Inviato: 2 Gen 2011 17:51
Oggetto: Re: RISPONDENDO all'Amministratore '42'... circa l'America
 

CrazySte ha scritto:

Mi spiace deluderti: basta infatti chiamare la Polizia, che qui in America arriva in 5 minuti, ed una volta che l'agente e` presente si ha il diritto di chiedere la visualizzazione dei Filmati.

La signora vittima del furto ha chiamato la polizia immediatamente, come hai fatto tu?
Non sembra, infatti dice: "La mia richiesta di poter vedere i filmati di videosorveglianza dell’aeroporto è stata gentilmente declinata"


CrazySte ha scritto:
Circa ottenere le liste dei passeggeri a bordo, non si puo` ottenere, ma ottenere un documento che attesta che una specifica persona si trovasse a bordo si.

Appunto... l'articolo non dice che la signora abbia chiesto di certificare la sua presenza (e quella del marito) a bordo, ma (cito testualmente) "Ho chiesto una copia delle carte d’imbarco o della lista passeggeri".


CrazySte ha scritto:
Per sapere se una persona e` a bordo, basta sapere 3 cose: Nome, Cognome ed Eta`, una volta detti questi 3 dati alla addetta del Check In, ti danno subito il foglio che attesta che quella persona era a bordo, stesso valesi per se stessi.

Proponi una cosa del genere in Italia e non sara' la Corte Costituzionale a bocciartela, ma il 90% degli Italiani.
Ripeto: le mostruose limitazioni imposte all'utilizzo delle informazioni personali in nome della privacy sono state volute dalla gente, non dal legislatore...




CrazySte ha scritto:
Controlli bene, c'e` stato un Agente che ha piu` volte Re-Iterato il fatto che la coppia avrebbe prima dovuto pagare i 3mila e passa Euro di multe e poi contestarle, ed in caso fosse stata trovata una prova tangibile che loro erano stati in Australia, le avrebbero restituiti.

Capisco che tu viva fuori dall'italia, ma la lingua italiana non penso che tu l'abbia dimenticata:
E' stato giusto infierire" significa "Si', hanno infierito (cioe' hanno esagerato con le azioni nei vostri confronti) ma e' giusto che sia stato cosi'".
Li' nessuno ha espresso questo concetto, ma semplicemente hanno detto che vista la situazione creatasi, l'unica via d'uscita era quella (secondo me sbagliando, perche' PRIMA fai risorso, POI paghi).


CrazySte ha scritto:
Non so perche` la signora abbia buttato le carte di imbarco, il problema e` che la legge, dovrebbe prevedere che se una persona incensurata sporge denuncia...

Qualche tempo fa, un poliziotto americano (Nevada, se ricordo bene...) mi disse che per lui una persona incensurata e' solo una persona che ancora non e' stata beccata icon_wink.gif .
Per carita'... era una piccola cittadina (di quelle in cui il poliziotto conosce vita morte e miracoli di tutti i suoi concittadini), ma il principio era quello.




CrazySte ha scritto:
Secondo me, l'unica soluzione valida sarebbe quella di passare al Sistema alla Americana dove bisogna per forza fermare chi ha commesso l'infrazione, e se per fermare e` necessario usare la Forza Bruta, che la si usi, l'importante e` Fermare e contestare direttamente al guidatore e proibile i sistemi automatizzati.
SALUTI

Su questo sono pienamente, totalmente, visceralmente, assolutamente d'accordo con te.
Ma non so quanti sostenitori troveresti in questo forum (e in questo Paese)...

Ricorda... ogni Paese ha le leggi che si merita...
 
11160807
11160807 Inviato: 2 Gen 2011 17:54
 

per "42" : ......no , non mi riferivo alla legge sulla privacy......, il mio era un commento generico sulla pessima abitudine , tipica della nostra cultura , di inveire solo quando si è "toccati" direttamente dalle inefficenze del sistema , voltandosi volentieri da un' altra parte quando le istituzioni operano con modi perlomeno discutibili , in quanto "non ci riguarda"........ icon_confused.gif

.......dimenticando che siamo tutti "vincolati" nello stesso "sistema sociale", dove il fare (....o non fare....) dell' uno condiziona sempre anche l' altro....., più o meno direttamente.......

mi riferivo alle numerose "sanatorie" , condoni , indulti , scudi fiscali , depenalizzazioni , "uscite per decorrenza dei termini" , "processi brevi" , ecc. , ecc. ........., che ormai ci sembrano una assoluta normalità....., soprattutto se al momento ne traiamo un qualche vantaggio......, non importa con quale "prezzo" sociale.......

.......salvo poi risentirci quando siamo "toccati" direttamente....... icon_rolleyes.gif




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11160840
11160840 Inviato: 2 Gen 2011 18:02
 

ansetup ha scritto:
un commento generico sulla pessima abitudine , tipica della nostra cultura , di inveire solo quando si è "toccati" direttamente dalle inefficenze del sistema , voltandosi volentieri da un' altra parte quando le istituzioni operano con modi perlomeno discutibili , in quanto "non ci riguarda"

L'ho intuito rileggendo il tuo post una seconda volta... comunque il succo e' quello che descrivi... qualsiasi stortura va bene... purche' non ci tocchi.
Le raccomandazioni sono uno schifo, ma se dobbiamo prenotare un esame clinico telefoniamo all'amico caposala icon_wink.gif
La legge sulla privacy va bene finche' mi consente di svoltare a sinistra senza che la telecamera mi riprenda... ma se quello che svolta a sinistra mi investe.....
 
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