Husky666 ha scritto:
Stai scherzando? Prima di cominciare, con la fantasia vai pure oltre e credimi, non ti avvicinerai comunque alle porcherie su scala mondiale che vengono concepite.
Allora, innanzitutto come premessa diciamo che, come diceva Ezra Pound, già "i politici sono i camerieri del potere economico" e quindi gli interessi che vengono considerati in sede decisoria non sono quelli della popolazione ma quelli dei potentati economici. Immediato accorgersene citando un paio di esempi facili facili e recenti: la temutissima e ridicola pandemia di influenza suina, con milioni e milioni di dosi di vaccino dannoso per la salute comprati con soldi pubblici e iniettati a persone ignare e che non ne avevano il benchè minimo bisogno, il tutto a vantaggio, sia immediato che futuro, delle case farmaceutiche; la guerra "al terrore" in Afghanistan e Iraq, ovviamente inventata di sana pianta per il petrolio, con i soldati americani in Afghanistan impegnati a proteggere i lavori per un gigantesco oleodotto della Exxon o quelli italiani stazionati a Nassiriyya, dove guarda caso l'ENI ha uno pozzo petrolifero. E, se ci ricordiamo, la Francia all'epoca dell'invasione irachena si rifiutò apertamente di partecipare, ponendo obiezioni di vario ordine morale e diventando il riferimento per tutti i sinistroidi pacifisti d'Italia. Orbene, il motivo vero era che la compagnia petrolifera di bandiera, la Total, non ha stabilimenti in iraq. Ma ci sono una marea di altri esempi, dall'instabilità politica e dai massacri in Nigeria causati dalle compagnie petrolifere al controllo esercitato dagli USA sull'America Latina, all'introduzione degli OGM brevettati dalle case farmaceutiche.
Fatta questa premessa, un esercito privato si pone sulla stessa strada su cui è posta la privatizzazione delle banche nazionali, l'unificazione del mercato europeo e la creazione di una banca centrale privata anch'essa, oppure il recente trattato di Lisbona: quello di creare un organismo sovranazionale, non eletto in maniera diretta, che abbia in mano il potere economico (BCE), governativo (trattato di Lisbona, che amplia a dismisura i poteri della UE) e militare (guarda un po', con questi primi vagiti di privatizzazione a livello nazionale), che curi gli interessi di pochi su quelli di tutti. Un esercito privato è chiaramente ancora più libero di fare il proprio comodo di quanto già non sia attualmente il Ministero della Difesa sottoposto a controllo politico - che comunque è un "controllo" per modo di dire. Se consideri che la crisi, provocata ad arte, ha inasprito le tensioni sociali, se ti dico che una multinazionale "di quelle che contano davvero" ha comunicato ai suoi dipendenti di essere mentalmente pronti a lavorare in condizioni di disordine civile, capisci che il controllo del "dissenso" diventa fondamentale. Quale miglior modo se non privatizzare la Difesa? E per rimanere in Italia, pensa al nucleare che nessuno vuole ma che da qualche parte andrà fatto. Qualcuno dovrà pure mettercelo a forza, come per i "termovalorizzatori" piantonati dall'esercito in Campania e sottoposti al segreto militare. Se ti sembra fantascienza, pensa al potere che la lobby degli armamenti ha sulla politica degli USA e l'incidenza sulla loro spesa pubblica. Pensa che i temutissimi talebani li misero al potere proprio gli USA l'ultima volta che si sono fatti un giro da quelle parti.
Ad oggi comunque, la Difesa spa ha il potere di esercitare "attività negoziale diretta all’acquisizione di beni mobili, servizi e connesse prestazioni strettamente correlate allo svolgimento dei compiti istituzionali dell’amministrazione della difesa e non direttamente correlate all’attività operativa delle forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, da individuare con decreto del ministro della Difesa di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze… nonché delle attività di valorizzazione e di gestione, fatta eccezione per quelle di alienazione, degli immobili militari, da realizzare anche attraverso accordi con altri soggetti e la stipula di contratti di sponsorizzazione". Tradotto, avrà la possibilità di disporre liberamente e senza vincoli di un budget tra i 3 e i 5 miliardi di euro l'anno, di disporre di un patrimonio immobiliare valutato sui 4 miliardi di euro comprendente caserme e edifici di pregio e, tra le altre cose, avrà anche la possibilità di gestire in aree di demanio militare – quindi sottratte al controllo di organi amministrativi e istituzioni, come gli enti locali – impianti energetici: ovvero le sopra citate centrali nucleari e termovalorizzatori. Restano poi enormi dubbi su cosa sono questi "armamenti" di cui sopra che sarebbero esclusi dal controllo di Difesa SpA. In definitiva, per adesso è il solito modo per fare gli interessi dei soliti, zitti zitti aumma aumma, un domani non si sa cosa potrà diventare.
Quoto ogni singola parola...
Ci avviamo verso una dittatura dei poteri forti (banche su tutti)...che vuole imporre un liberismo sfrenato e il sostanziale abbattimento degli Stati come mezzo di tutela del popolo lavoratore.
Poi si stupisce la gente quando io, persona con certe idee dò il voto ai partiti di estrema destra al parlamento europeo.