Volevo esporvi una pensiero che ogni tanto mi gira per la testa. Capita spesso nelle uscite di trovarsi faccia a faccia con un altro motociclista.... lo vedi negli occhi, ma tu cavolo sei nella tua corsia...oppure non hai bisogno di voltarti, senti che arriva da dietro, senti la pressione e vedi un'ombra quasi impercettibile che ti passa talmente vicino da farti sentire il fruscio delle tute che quasi si sfiorano.
Gente che ti sorpassa in posti impensabili, gente che sorpassa in posti impossibili e costringe te a bruschi movimenti per evitare la collisione... ma cavolo... io sarò impedita, avrò uno "stile di guida" da neo patentata, ma almeno la mia corsia la mantengo, se non vedo non azzardo sorpassi, non metto a rischio la mia e l'altrui vita.... già ci dobbiamo preoccupare di 1000 pericoli sulle strade, possibile che dobbiamo preoccuparci anche di chi condivide la nostra stessa passione????
Possibile che questi individui una volta in sella non pensano alle conseguenza delle loro gesta?? L'errore ci stà, ma tra errore ed incoscenza c'è un abisso!! Penso alla storia raccontataci da 23, agli articoli di cronaca dove sono morte persone a causa di frontali tra moto, ai giri della domenica dove almeno una volta hai rischiato di unire due moto in una, non capisco perchè cercare a tutti i costi il limite per strada..... ci definiamo "fratelli" bè forse si, lo siamo, Caino e Abele erano i primi fratelli della storia e si sa come la storia finì
