Alibi ha scritto:
Ti comprendo particolarmente perchè anch'io da poco ho dovuto vendere la mia moto, (tra l'altro anch'io enduro stradale) la principale motivazione è economica, con la nascita di mia figlia le spese sono aumentate parecchio, ma non è solo per quello: anche io la vedo come te, pur prendendo zero rischi, mi sentivo un "bersaglio", non so come spiegarlo. Quindi non è stato un sacrificio così grande per me.
Oltretutto con famiglia a carico, ho iniziato a non essere più tranquillo sulla moto e la decisione è stata presa anche pensando a loro.
Credo che risalirò in sella, non appena le cose si aggiusteranno, perchè non credo che "fuggire" dal pericolo sia la soluzione giusta per una vita felice e serena; ma credo anche nell'istinto, e cerco di seguirlo sempre: se questo mi dice che in questo momento è giusto mollare, allora mollo.
Senza nessun rimpianto, è giusto fare quello che ci dice il cuore, ed una decisione presa col cuore non lascia mai spazio a rimpianti o tristezza.
Conservo splendidi ricordi delle mie avventure in moto, e ripensando a tutti gli anni in sella sono giunto alla conclusione che ci sarà un momento in cui ripercorrerò quelle strade, magari con mia figlia, o mia moglie, ma solo quando sarà pronto, quando il mio istinto mi dirà di farlo...
Saluti
Ciao, ho la tua età, ho una moto, ma sono una donna. Mi ha fatto molto riflettere quello che hai scritto, molto sentito e maturo complimenti. Io ci penso spesso sai, a cosa farò il giorno che sarò mamma ad es., se sentirò ancora forte forte dentro me questa passione, talmente esclusiva che appena salgo in moto e il casco fa click, non ricordo + nulla, siamo solo io e lei. Sono stata quasi-mamma e mi rodevo perché non potevo guidarla e sbavavo dietro ogni moto che sentivo alle mie spalle, mi sentivo anche in colpa e mi davo dell’egoista, perché stavo dando + peso alla voglia di moto che al miracolo che stava avvenendo. Una volta a settimana, in cortile, facevo qualche giro, tutto in prima e seconda (non è poi ‘sto gran cortile!) x far sentire alla mia creatura la dolce musica della mia moto. Tutte le settimane. Poi il miracolo è svanito e la moto è stata l’unica medicina, l’unica cura, che mi ha fatta ‘guarire’ se di guarigione si può parlare. Tutto questo mi ha fatto capire che non posso farne a meno, che fa parte della mia vita, e ne farà parte sempre anche quando a casa mi aspetteranno 2 sorrisi, anziché solo 1. Per scherzo dico spesso che piuttosto che venderla, tolgo le targhe e la piazzo in salotto!