Zorak ha scritto:
Oggi come oggi, la moto è accessibile a tutti.
Oggi come oggi tutti possono trovarsi in condizioni di volere, sacrificare molto per la moto, ma non riuscire a permettersela.
Il motociclista è colui che non sa se fuori piove o se fuori splende il sole ma prende la moto, e non sa neppure se il faro che gli viaggia incontro è di uno scooter o di una moto.
Non cerca di vivere in un'elite, e non si chiede mai quanto sia bravo a guidare.
Non cerca conferme da se stesso e non aspetta il giudizio degli altri.
Non fa quello che fa perchè può. Ma perchè vuole.
Non sente l'adrenalina a 290km/h, e non si sente fermo neppure in sella ad una moto spenta.
Non cerca di addobbare la moto fino alla soglia del buon senso (spesso oltre) per farsela piacere.
Non cerca sfide e non ne ha bisogno.
Non fa della sella un piedistallo, e non vuole avere problemi. Spesso cerca di aiutare gli altri a risolvere i loro, perchè a volte basta un niente.
Non si chiede il perchè delle cose, ma agisce di conseguenza.
Non rompe i cog.lioni e pretende che non gli vengano rotti
Non si lancia in manovre insensate, ma manovra la moto con il cuore e il cervello.
Non si chiede a quanto va, va e basta.
Non è succube della moto, ma la rispetta e la tiene di conto come un'amica.
Il motociclista è colui che necessita di uno strumento chiamato "moto" per massimizzare il senso di libertà, e si occupa della propria moto perchè senza di essa non sarebbe nè libero, nè motociclista.
La mia idea di motociclista, è sempre più vicina a "La grande fuga" e sempre più lontana da "Valentino Rossi" con il passare degli anni....
Meditate gente, meditate
Oggi come oggi tutti possono trovarsi in condizioni di volere, sacrificare molto per la moto, ma non riuscire a permettersela.
Il motociclista è colui che non sa se fuori piove o se fuori splende il sole ma prende la moto, e non sa neppure se il faro che gli viaggia incontro è di uno scooter o di una moto.
Non cerca di vivere in un'elite, e non si chiede mai quanto sia bravo a guidare.
Non cerca conferme da se stesso e non aspetta il giudizio degli altri.
Non fa quello che fa perchè può. Ma perchè vuole.
Non sente l'adrenalina a 290km/h, e non si sente fermo neppure in sella ad una moto spenta.
Non cerca di addobbare la moto fino alla soglia del buon senso (spesso oltre) per farsela piacere.
Non cerca sfide e non ne ha bisogno.
Non fa della sella un piedistallo, e non vuole avere problemi. Spesso cerca di aiutare gli altri a risolvere i loro, perchè a volte basta un niente.
Non si chiede il perchè delle cose, ma agisce di conseguenza.
Non rompe i cog.lioni e pretende che non gli vengano rotti
Non si lancia in manovre insensate, ma manovra la moto con il cuore e il cervello.
Non si chiede a quanto va, va e basta.
Non è succube della moto, ma la rispetta e la tiene di conto come un'amica.
Il motociclista è colui che necessita di uno strumento chiamato "moto" per massimizzare il senso di libertà, e si occupa della propria moto perchè senza di essa non sarebbe nè libero, nè motociclista.
La mia idea di motociclista, è sempre più vicina a "La grande fuga" e sempre più lontana da "Valentino Rossi" con il passare degli anni....
Meditate gente, meditate

