MOLFETTA. Strada e sicurezza: un dibattito
Scritto da Marta Marzocca
Venerdì 13 Febbraio 2009 14:05
Molfetta- Giovani, tanti giovani, hanno ascoltato le parole che il comandante della Polizia Municipale di Molfetta, il dottor Mauro Giuseppe Gadaleta (nella foto), ha pronunciato sul tema della sicurezza stradale nel corso di un incontro organizzato dall'Anspi Sant'Achille.
Il comportamento della gente in ambito di sicurezza stradale è da considerarsi da "struzzo", ovvero non ci si preoccupa delle conseguenze che alcune azioni comportano fino a quando non capita l’incidente alla persona interessata o a qualcuno molto vicino alla stessa.
Anche il tema della serata, "Strada: luogo di incontro non di scontro", definisce il concetto in senso lato di strada: un posto sicuro basato su alcune leggi che regolano la convivenza pacifica. Gadaleta ha soffermato la sua attenzione sui dati degli incidenti stradali in Italia: 7000 decessi all’anno e 300.000 i feriti.
La questione su cui si è maggiormento discusso è la differenza che passa tra incidenti di situazioni "oggettive" e situazioni "soggettive". Le prime sono cause metereologiche o di malfunzionamento del veicolo, ma l’89% dei casi di incidenti stradali avvengono per situazioni soggettive, ovvero per gli errori che il guidatore commette.
Con la proiezione di un filmato si è voluto sensibilizzare ancora di più il pubblico, con fascia d'età tra i 13 e i 17 anni, poi il comandante ha introdotto il problema dell’alcool alla guida. Il tasso massimo di alcool nel sangue è del 0,5 % g per litro e lo standard italiano è uno dei più alti in ambito europeo. L’Europa ha in progetto di ridurre del 50% entro il 2010 il tasso degli incidenti stradali, meta che Francia, Germania e Portogallo stanno raggiungendo velocemente; molto lontana invece per l’Italia.
Riducendo il campo a Molfetta, per una statistica effettuata dalla Polizia Municipale, numerosi sono i morti nell’ultimo anno avvenuti sulle strade di collegamento con le città circostanti. In estate avvengono il maggior numero di incidenti: se ne sono verificati 156 solo tra aprile e settembre, inoltre il venerdì e la domenica sono i giorni della settimana con il più alto tasso.
Il comandante ha chiesto ai giovani presenti come loro vivono le regole stradali e se per omologarsi agli standard di comportamento intrinsechi del gruppo che frequentano hanno bisogno di "sfidare" le regole stesse. Si è acceso un vivace dibattito: l’attenzione si è focalizzata sui cattivi esempi che proprio le forze dell’ordine dovrebbero evitare sulla strada. I ragazzi infatti hanno sottilineato la mancanza dell’uso delle cinture di sicurezza da parte delle stesse forze dell’ordine oppure i sorpassi a destra delle stesse vetture o il passare col rosso senza una effettiva necessità.
Da sottolineare l’attiva partecipazione dei giovani presenti, davvero interessati al tema affrontato, soprattutto supportati dall’opera dell’oratorio della parrocchia di Sant’Achille, mirata a catturare l’attenzione su un argomento così importante e di "vitale" importanza.
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