ALTA PADOVANA Due schianti mortali ieri pomeriggio in via Corsica a Piazzola sul Brenta e in via Baracca nel centro di Onara di Tombolo
Strade insanguinate, muoiono due centauri
Matteo Nicoletti, 26 anni, vola in fosso davanti all’amico. Nicola Visentin, ventinovenne, si scontra con una macchina
Piazzola sul Brenta
Quella che doveva essere una gita domenicale ad Asiago dopo una settimana di lavoro si è trasformata in tragedia per un giovane motociclista di Padova, Matteo Nicoletti, 26 anni. Alle 16.15 a bordo della sua potente Kawasaki 1000 stava rientrando alla Guizza dove risiedeva con i genitori quando, giunto a Piazzola, proprio al termine di via Corsica, ha perso il controllo del suo mezzo ed è finito in un fosso. L'impatto con un albero gli è stato fatale. Matteo non era andato da solo ad Asiago: con lui, su un'altra moto, una Yamaha Ru, c'era un amico di Voltabarozzo, compagno di mille scampagnate fuori porta. L'amico era indietro di almeno un centinaio di metri rispetto a Nicoletti. Come detto alle 16.15 il compagno di scampagnata ha visto in lontananza Matteo, che viaggiava davanti a lui, tentare un'inutile frenata - alla fine sull'asfalto rimarranno segni di pneumatico per quaranta metri - poi lo ha visto volare nel fosso dopo essere stato disarcionato dalla sua Kawasaki. La moto nello schianto è finita addosso ad un muretto e per l'amico di Voltabarozzo è iniziato il dramma e lo sconcerto per quanto accaduto davanti ai suoi occhi.
Pochi istanti dopo alcuni residenti di via Corsica ed automobilisti di passaggio hanno dato l'allarme. Sul posto è intervenuta un'ambulanza del 118 di Cittadella e da Padova si è alzato in volo anche l'elisoccorso. I sanitari hanno trovato Matteo Nicoletti ancora vivo, il suo cuore ha smesso di battere dopo pochi minuti rendendo vani i tentativi di rianimarlo.
Per i rilievi è intervenuta la polizia stradale di Padova. Straziante il momento in cui sul luogo della tragedia sono giunti i genitori dello sfortunato ragazzo. Si sono accasciati sull'asfalto distrutti dal dolore. I residenti, che dopo lo schianto sono tutti accorsi in strada, riferiscono che quel tratto di via Corsica in passato è stato teatro di altri gravi incidenti. C'è chi - più volte, ma inutilmente - ha chiesto al comune di Piazzola che fossero posizionati dei dissuasori di velocità o un semaforo. Per il momento la polizia stradale non esclude alcuna ipotesi sulla natura dell'incidente, ma quello che è subito apparso evidente è che il centauro procedeva a velocità molto elevata. La salma è stata pietosamente ricomposta e portata all'obitorio di Cittadella in attesa del nulla osta della magistratura. Matteo, che lavorava in un'impresa funebre padovana, era figlio unico e fidanzato. Il suo amico - disperato, ma incolpevole per quanto accaduto - ha lasciato la sua Yamaha presso una famiglia ed è stato accompagnato in auto a casa. Lo choc patito lo ha distrutto e sarebbe stato un azzardo rientrare a casa da solo.
Cesare Arcolini
Tombolo
Scontro con auto, muore ...
Tombolo
Scontro con auto, muore motociclista di soli ventinove anni. È successo ieri sera, poco dopo le sette, a Onara di Tombolo. La vittima è Nicola Visentin, residente a Loreggia, in via Malfattini. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane centauro stava percorrendo via Baracca, in sella alla sua Ducati. Proveniva dal centro di Onara, in direzione Loreggia. Davanti a lui, un gruppo di motociclisti e due autovetture, che procedevano nella stessa direzione di marcia. Visentin avrebbe deciso di superare tutto il gruppo, tenendosi sul lato sinistro della carreggiata. Purtroppo, però, non ha visto la freccia della prima autovettura, una Fiat Lybra di colore grigio, che stava svoltando a sinistra per via Toti. Al volante dell'auto una donna residente ad Onara. Era quasi arrivata a casa per preparare la cena al marito e al figlio. L'impatto mortale è avvenuto all'altezza del civico numero undici. Una carambola che ha spinto la Ducati verso la piccola salita del parcheggio del beauty center "Angelica e C.". L'effetto è stato quello di un trampolino di lancio. La moto ha volato per alcuni metri e si è schiantata contro il contatore della luce del parcheggio. Visentin è stato sbalzato in aria ed è piombato sull'asfalto pochi metri più avanti. Purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Inutile l'arrivo dell'elisoccorso e dell'autoambulanza. L'automobilista è stata colta da malore ed è stata portata a casa dal marito e dal figlio. «Sta malissimo, anche lei è un mamma - racconta suo figlio - La seconda auto era vicinissima, probabilmente per questo il ragazzo non è riuscito a vedere la freccia. Mia madre andava pianissimo, era praticamente ferma perché stava girando. Infatti ha colpito la moto con la parte anteriore sinistra, non a muso pieno». Visentin lavorava come tecnico informatico. Da pochi mesi si era trasferito a Camposampiero. Ma amici e conoscenti lo vedevano sempre sbucare da via Malfattini a Loreggia. Andava a pranzo dalla madre e dalla sorella maggiore. Suo padre, che gestiva una piccola azienda agricola, è mancato tre anni fa. «Un bravo ragazzo, un gran lavoratore - lo ricordano i vicini - Una famiglia tranquilla, è una vera tragedia». La notizia si è diffusa rapidamente perché ieri sera c'era una festa paesana proprio nella borgata in cui vive la famiglia di Visentin. «Non è la prima volta che in quel tratto di strada succedono incidenti gravissimi - afferma il sindaco di Tombolo Franco Zorzo - Sono trent'anni che aspettiamo che la Provincia approvi il progetto di viabilità per trasformarla da provinciale a comunale. Così potremmo mettere una segnaletica adeguata per renderla meno pericolosa. È un tratto tutto in rettilineo che invita a correre. A novembre scorso ho chiesto al Prefetto l'autorizzazione per installare degli autovelox, ma tutto tace anche su quel fronte».
Giovanna Frigo
In entrambi i casi i residenti avevano lamentato la pericolosita' delle strade ma come sempre non si era fatto nulla.
