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Test d'ingresso università italiana
4509946
4509946 Inviato: 20 Mag 2008 12:59
Oggetto: Test d´ingresso università italiana
 

Quanti di voi hanno tentato di entrare in una facoltà a numero chiuso e non ci sono riusciti e quanti sì???
E soprattutto quanti illusi come ma hanno tentato odontoiatria???
A me hanno chiesto mazzette per entrarci...pensate un pò che schifo!!!

Quanti sono a favore del test d'ingresso e dei relativi numeri chiusi???
 
4510261
4510261 Inviato: 20 Mag 2008 13:25
 

quella delle mazzette l'ho sentita anche io..è davvero uno schifo icon_evil.gif
fortunamente io ho scelto una facoltà dove questo test non c'è icon_smile.gif
 
4510526
4510526 Inviato: 20 Mag 2008 13:42
Oggetto: Re: Test d´ingresso università italiana
 

scimmietta ha scritto:
Quanti sono a favore del test d'ingresso e dei relativi numeri chiusi???

totalmente contrario, i test devono servire solo ad indirizzarti, come orientamento, non possono stabilire se sei idoneo per una universita'.
Penso che alla base dei test ci sia una questione economica, con i ridotti fondi che ha l'universita' italiana, le universita' sono costrette a limitare il numero degli iscritti...
inoltre mi sembra che vadano nella direzione di scoraggiare i cambi di indirizzo fra superiori e universita', cioe' scientifico e Itis ad ingegneria, classico a lettere, ecc... e secondo me questa cosa e' una gran caxxata.
 
4510747
4510747 Inviato: 20 Mag 2008 13:57
 

Ma la cosa da ridere che lo Stato non sa è che se eliminassero definitivamente questi maledetti test...si iscriverebbero più studenti...e quindi più tasse che entrerebbero allo Stato...sarebbe una buona fonte di ricchezza per l'Italia intera...Se ci penso mi vengono i nervi...e nessuno fa nulla per far cambiare idee a sti politici corrotti...
 
4510754
4510754 Inviato: 20 Mag 2008 13:57
 

I corsi a numero chiuso servono anche per poter organizzare meglio i corsi.

Quando mi iscrissi io a Padova nel lontano '94 una facoltà come psicologia aveva circa 5000 iscritti al primo anno!!

Concordo con OrsoM. sul fatto che i test dovrebbero fornire informazioni agli studenti sulla loro propensione o meno per un certo corso universitario...
 
4510906
4510906 Inviato: 20 Mag 2008 14:06
 

la bocconi effettua i test d'ingresso, però per economia non sono previsti
li ho passati, ma non era un dramma se venivo stoppato


in generale sono favorevole al numero chiuso, anche per il bene dei futuri laureati... se ci sono migliaia di persone tutte con lo stesso titolo si piglia una mezza fregatura
 
4511052
4511052 Inviato: 20 Mag 2008 14:15
 

io il test di ingresso l'ho fatto a roma per economia e sinceramente non mi è sembrato granchè difficile,magari altre facolta sono + difficili
 
4511207
4511207 Inviato: 20 Mag 2008 14:24
 

cristiano07 ha scritto:
io il test di ingresso l'ho fatto a roma per economia e sinceramente non mi è sembrato granchè difficile,magari altre facolta sono + difficili


il problema non e' che sono difficili, ma che in alcune universita' essendo a numero chiuso, prendono i migliori; ad esempio potresti aver preso 10 al test, ma se c'e' un numero di persone che ha preso 10 e lode maggiore del numero di posti disponibili, allora non entri; inoltre non sempre sono lo specchio della trasparenza questi test.

Citazione:
la bocconi effettua i test d'ingresso, però per economia non sono previsti
li ho passati, ma non era un dramma se venivo stoppato

se abiti in una grande citta' puoi scegliere facilmente di cambiare universita' ma se sei fuorisede o residente in una piccola citta' con pochi corsi di laurea, questo puo' voler dire stravolgere i tuoi piani...
 
4511316
4511316 Inviato: 20 Mag 2008 14:31
 

OrsoMarsicano ha scritto:

se abiti in una grande citta' puoi scegliere facilmente di cambiare universita' ma se sei fuorisede o residente in una piccola citta' con pochi corsi di laurea, questo puo' voler dire stravolgere i tuoi piani...


ma non è vero...
per andare a milano mi spupazzo + di 80km ogni giorno...
in alternativa potevo andare
sempre a milano
a parma (70km)
a brescia (50km)
a piacenza (30km)

parecchie alternative... per essere in una città dove neanche c'è economia!!
 
4511740
4511740 Inviato: 20 Mag 2008 15:00
Oggetto: Re: Test d´ingresso università italiana
 

scimmietta ha scritto:
Quanti di voi hanno tentato di entrare in una facoltà a numero chiuso e non ci sono riusciti e quanti sì???
E soprattutto quanti illusi come ma hanno tentato odontoiatria???
A me hanno chiesto mazzette per entrarci...pensate un pò che schifo!!!

Quanti sono a favore del test d'ingresso e dei relativi numeri chiusi???

io a suo tempo ero entrato..comunque non ero e rimango non d'accordo col numero chiuso..tanto poi la selezione tra chi vuol andare avanti e chi è li a decubitare a lezione c'è..
 
4511773
4511773 Inviato: 20 Mag 2008 15:02
 

io ho fatto 2 test in 2 anni: la prima a volta a Milano per entrare a Veterinaria e l'ho passato, poi ho deciso di cambiare facoltà e ho rifatto il test a Parma per Scienze e Tecniche equine e l'ho nuovamnete passato. Credo in una grande botta di c**o!!

Ho amiche che provano da 3 anni di fila ad entrare a Milano ma non riescono...

Secondo me è giusto che ci sia un numero chiuso, quello che non condivido è la "mafia" che sicuramente sta sotto questi test...purtroppo credo che non sempre siano meritocratici....

Inoltre si parlava di tener conto anche del voto alla maturità per le facoltà a numero chiuso. Questo non lo condivido in quanto sono tra quelli che ha strappato un 70/100 per miracolo e non vedo perchè dovrebbe essermi negata la partecipazione a un test solo per questo...(potrei anche aver scelto male la scuola superiore da frequentare e deciso in seguito quale strada prendere...no???)
 
4511775
4511775 Inviato: 20 Mag 2008 15:02
Oggetto: Re: Test d´ingresso università italiana
 

scimmietta ha scritto:
Quanti di voi hanno tentato di entrare in una facoltà a numero chiuso e non ci sono riusciti e quanti sì???
E soprattutto quanti illusi come ma hanno tentato odontoiatria???
A me hanno chiesto mazzette per entrarci...pensate un pò che schifo!!!

Quanti sono a favore del test d'ingresso e dei relativi numeri chiusi???


un mio amico non ha passato il test per entrare ad odontoiatria e adesso è andato a madrid dove non c'è numero chiuso e sta studiando li... icon_wink.gif
 
4511887
4511887 Inviato: 20 Mag 2008 15:10
 

tappina ha scritto:




quello che non condivido è la "mafia" che sicuramente sta sotto questi test...purtroppo credo che non sempre siano meritocratici....

Inoltre si parlava di tener conto anche del voto alla maturità per le facoltà a numero chiuso. Questo non lo condivido in quanto sono tra quelli che ha strappato un 70/100 per miracolo e non vedo perchè dovrebbe essermi negata la partecipazione a un test solo per questo...(potrei anche aver scelto male la scuola superiore da frequentare e deciso in seguito quale strada prendere...no???)

ecco 2 dei motivi per cui non condivido il numero chiuso..in italia funziona tutto così..e ripeto..per me non c'è bisogno di far selezione..avviene quella naturale durante gli studi..
 
4511951
4511951 Inviato: 20 Mag 2008 15:15
 

McCaber ha scritto:


ma non è vero...
per andare a milano mi spupazzo + di 80km ogni giorno...
in alternativa potevo andare
sempre a milano
a parma (70km)
a brescia (50km)
a piacenza (30km)

parecchie alternative... per essere in una città dove neanche c'è economia!!

Purtroppo non esiste solo la lombardia
io dall'abruzzo per fare ingegneria potevo scegliere fra
L'Aquila (2 ore di macchina)
Napoli (3 ore e mezza)
Roma (3 ore)
Bari (4 ore)
con tutto quello che si porta dietro
parti per fare il test, intanto per essere sicuro di non perdere un anno, devi fare test anche in altre facolta' e quindi parti per altri viaggi, spesso i test sono negli stessi giorni e quindi ti bruci delle possiilita'; non puoi trovare l'affitto prima di sapere se sarai ammesso, ecc...
 
4513727
4513727 Inviato: 20 Mag 2008 17:13
 

allora facciamo iscrivere liberamente la gente... così avremo tantissimi laureati che si lamenteranno di non fare un lavoro per il quale è utile la loro preparazione

tanto se abiti lontano da tutto come te bene o male l'appartamento lo devi affittare...

forse è discutibile la tempistica dei test
e per me è sbagliato pure tener conto del voto del liceo, ci sono troppe differenze da scuola a scuola
 
4513947
4513947 Inviato: 20 Mag 2008 17:31
 

Sono d'accordo anche io sul mantenimento del numero chiuso, benchè personalmente abbia compiuto i miei studi in una facoltà dove non era previsto nessun test di ammissione.
Già siamo in tanti e ci lamentiamo che non troviamo un lavoro "consono", figurarsi cos'accadrebbe se "aprissimo le gabbie" e facessimo entrare tutti.

(Con tutto il mio rispetto e la mia simpatia per chi, seriamente intenzionato e motivato, non è riuscito ad entrare dove voleva)
 
4514093
4514093 Inviato: 20 Mag 2008 17:40
 

McCaber ha scritto:
allora facciamo iscrivere liberamente la gente... così avremo tantissimi laureati che si lamenteranno di non fare un lavoro per il quale è utile la loro preparazione

tanto se abiti lontano da tutto come te bene o male l'appartamento lo devi affittare...

forse è discutibile la tempistica dei test
e per me è sbagliato pure tener conto del voto del liceo, ci sono troppe differenze da scuola a scuola

i tantissimi laureati ci sono lo stesso..ed i parcheggiati universitari riprovano i test tutti gli anni tanto paga papà..non cambia nulla..con l'iscrizione libera(ricordo il diritto allo studio!!)chi vuole andare avanti lo fa e se non ci impiega 30 anni a finire chi ti deve assumere lo guarda..
 
4514265
4514265 Inviato: 20 Mag 2008 17:52
 

il problema che il test è gran parte culo e c'è una grande mafia!!! la storia delle mazzette è schifosa, ma è vera!!! eh, l'italia è così.... io sono favorevolissimo ai test però...anche perchè se ci fossero molti più studenti, dovrebbero esserci molti più esami (o senò devi aspettare mesi come per fare una radiografia!!!), molti più casini per organizzare i corsi e molta più gente che prova anche se "scazzata"... gente che prova e dopo 2 mesi smette perchè non ce la fa..almeno i test scremano queste persone... tanto, chi vuole entrare prima o poi ce la fa...
 
4514282
4514282 Inviato: 20 Mag 2008 17:53
Oggetto: Re: Test d´ingresso università italiana
 

OrsoMarsicano ha scritto:

totalmente contrario, i test devono servire solo ad indirizzarti, come orientamento, non possono stabilire se sei idoneo per una universita'.
Penso che alla base dei test ci sia una questione economica, con i ridotti fondi che ha l'universita' italiana, le universita' sono costrette a limitare il numero degli iscritti...
inoltre mi sembra che vadano nella direzione di scoraggiare i cambi di indirizzo fra superiori e universita', cioe' scientifico e Itis ad ingegneria, classico a lettere, ecc... e secondo me questa cosa e' una gran caxxata.


In un paese civile, il test d'ingresso e il numero chiuso servono per regolare il mercato del lavoro, ammettendo agli studi in un determinato settore un numero di studenti che potrà poi essere effettivamente assorbito. Se domani tutti decidessero di iscriversi ad odontoiatria, tra cinque anni che facciamo, abbiamo migliaia di odontoiatri disoccupati?
Che poi questo concetto, di per sè sensato, possa essere mal gestito, è un altro discorso... icon_rolleyes.gif

Riguardo al tuo discorso sul presunto scoraggiamento dei cambi di indirizzo fra superiori e università, non mi sembra abbia molto senso. Il test è uguale per tutti, ovvio che per una facoltà scientifica sia più avvantaggiato uno studente dello scientifico rispetto a chi viene dal classico ma è difficilmente colpa del sistema, è una questione di logica.
 
4514327
4514327 Inviato: 20 Mag 2008 17:56
 

ma credo che il test sia anche giusto che selezioni l'università in base alle scuole superiori...uno che ha fatto una professionale meccanica solo se lo desidera veramente molto può provare a fare una facoltà, che ne so, tipo lingua latina e greca!!!
 
4514462
4514462 Inviato: 20 Mag 2008 18:05
 

Keko ha scritto:
il problema che il test è gran parte culo e c'è una grande mafia!!! la storia delle mazzette è schifosa, ma è vera!!! eh, l'italia è così.... io sono favorevolissimo ai test però...anche perchè se ci fossero molti più studenti, dovrebbero esserci molti più esami (o senò devi aspettare mesi come per fare una radiografia!!!), molti più casini per organizzare i corsi e molta più gente che prova anche se "scazzata"... gente che prova e dopo 2 mesi smette perchè non ce la fa..almeno i test scremano queste persone... tanto, chi vuole entrare prima o poi ce la fa...


E' anche vero il fatto che per me una persona si può benissimo iscrivere e col tempo se è in grado di poter reggere il ritmo di studio di quella facoltà continua,altrimenti va a casa,ma almeno lo Stato gli ha dato la possibilità di provare...Solo il figlio del figlio (parentopoli) può entrare in quella facoltà...oppure il figlio di papà..Ma ahimè la gente di medio o basso ceto (tanto di cappello a quella gente umile e buonissima come il pane),si fotte perchè non ha i soldi per pagare la mazzetta...ma va va va va...
 
4514874
4514874 Inviato: 20 Mag 2008 18:34
 

scimmietta ha scritto:


E' anche vero il fatto che per me una persona si può benissimo iscrivere e col tempo se è in grado di poter reggere il ritmo di studio di quella facoltà continua,altrimenti va a casa,ma almeno lo Stato gli ha dato la possibilità di provare...Solo il figlio del figlio (parentopoli) può entrare in quella facoltà...oppure il figlio di papà..Ma ahimè la gente di medio o basso ceto (tanto di cappello a quella gente umile e buonissima come il pane),si fotte perchè non ha i soldi per pagare la mazzetta...ma va va va va...


Bisogna distinguere tra i problemi legati alla degenerazione del sistema e il sistema in sè, che in teoria non è sbagliato. Come spesso succede in questa terra dei cachi, le idee in partenza sono buone, il fatto è che poi vengono violentate strada facendo fino a diventare delle porcherie...
 
4514955
4514955 Inviato: 20 Mag 2008 18:39
 

Test d'ammisione a Psicologia 1 corso Scienze e Tecniche Psicologiche Nello Sviluppo dell'età Evolutiva.. 250 posti disponibili 7000 persone iscritte ..so entrato tranquillamente il test era una buffonata icon_lol.gif quasi tutto di logica matematica risolto in 15 minuti il resto del tempo l'ho passato a leggere Dyland Dog icon_rolleyes.gif
 
4516676
4516676 Inviato: 20 Mag 2008 20:20
 

io sono riuscita a psicologia, vecchio ordinamento nel 1999..300 posti disponibili a bologna, sede cesena.
il test era tutto di logica e poi un minimo tenevano conto del voto di maturità..il mio misero 78 hehehe
 
4518536
4518536 Inviato: 20 Mag 2008 22:16
 

Io non capisco le persone che parlano di numero chiuso legato al lavoro,
non e' abbassando il livello medio di istruzione che si risolvono i problemi legati al lavoro; ad esempio ci saranno meno dottori che quindi potranno essere assorbiti meglio dal mercato del lavoro, ma degli altri che ne facciamo? Inoltre siamo sicuri che quelli non ammessi non sarebbero diventati bravi dottori? Alla fine quando ti iscrivi all'universita' nessuno ti vieta di informarti sulle opportunita' lavorative che offre quella facolta'.

Non e' che se uno vuole fare una laurea, deve avere "culo" che gli altri in quel test siano meno preparati di lui e non siano raccomandati; l'universita' non e' fatta solo per chi ha preso il massimo dei voti alle superiori, perche' ripeto numero chiuso non vuol dire che se rispondi bene passi, ma vuol dire che se ci sono 200 posti e 10000 studenti, devono rispondere meglio di te al piu' 199 persone.

Per quanto riguarda il discorso degli indirizzi:
in genere uno inizia le superiori a 14 anni, troppo giovane per poter sapere cio' che vuole fare, ad esempio se un ragazzo si iscrive all'ITIS, poi scopre la passione per le lettere, quante probabilita' avra' di superare un test di ammissione in una facolta' di lettere rispetto ad uno che ha fatto il classico?

Alla fine la selezione la fanno gli esami universitari, e li' che sei sicuro di mandare a casa quelli che non hanno voglia di studiare.Invece avere un tot. di posti disponibili, prendere quelli che hanno risposto meglio ai test e mandare a casa gli altri mi sembra una gran buffonata
 
4519332
4519332 Inviato: 21 Mag 2008 6:44
 

Totalmente contrario ai test d'ingresso. La selezione sarebbe giusto farla in itinere: se non finisci gli esami dell'anno nei tempi previsti torni a casa.
 
4520399
4520399 Inviato: 21 Mag 2008 9:43
 

OrsoMarsicano ha scritto:
Io non capisco le persone che parlano di numero chiuso legato al lavoro,
non e' abbassando il livello medio di istruzione che si risolvono i problemi legati al lavoro; ad esempio ci saranno meno dottori che quindi potranno essere assorbiti meglio dal mercato del lavoro, ma degli altri che ne facciamo? Inoltre siamo sicuri che quelli non ammessi non sarebbero diventati bravi dottori? Alla fine quando ti iscrivi all'universita' nessuno ti vieta di informarti sulle opportunita' lavorative che offre quella facolta'.

Non e' che se uno vuole fare una laurea, deve avere "culo" che gli altri in quel test siano meno preparati di lui e non siano raccomandati; l'universita' non e' fatta solo per chi ha preso il massimo dei voti alle superiori, perche' ripeto numero chiuso non vuol dire che se rispondi bene passi, ma vuol dire che se ci sono 200 posti e 10000 studenti, devono rispondere meglio di te al piu' 199 persone.

Per quanto riguarda il discorso degli indirizzi:
in genere uno inizia le superiori a 14 anni, troppo giovane per poter sapere cio' che vuole fare, ad esempio se un ragazzo si iscrive all'ITIS, poi scopre la passione per le lettere, quante probabilita' avra' di superare un test di ammissione in una facolta' di lettere rispetto ad uno che ha fatto il classico?

Alla fine la selezione la fanno gli esami universitari, e li' che sei sicuro di mandare a casa quelli che non hanno voglia di studiare.Invece avere un tot. di posti disponibili, prendere quelli che hanno risposto meglio ai test e mandare a casa gli altri mi sembra una gran buffonata


Mi dispiace ma non sono d'accordo. Prima o poi nella vita bisogna assumersi delle responsabilità, e il test d'ingresso è la prima vera responsabilità nei confronti di sè stessi che ci si deve prendere. Ci sono solo 200 posti? Devo rientrare tra i primi 200 - e non importa che liceo ho frequentato o altro - altrimenti cambio facoltà o sede. In teoria non c'è niente di più meritocratico. Non c'entra l'avere culo, c'entra l'essere più preparati.
"Siamo sicuri che quelli non ammessi non possono diventare bravi dottori?" E siamo sicuri che uno studente che si laurea malamente non può essere un ottimo lavoratore? E un pessimo lavoratore non può essere una ottima persona? E' giusto lasciarlo a casa?
La verità è che prima o poi bisogna discriminare, ed è meglio prima, quando si è ancora in tempo per rimediare, che poi.

Il numero chiuso non abbassa il livello di istruzione, è il mercato del lavoro incapace di assorbire persone qualificate, come in Italia, che abbassa il livello di istruzione, perchè prende dei laureati e fa svolgere loro lavori di segreteria. Il numero chiuso semplicemente si assicura di non creare squilibri troppo grossi tra la realtà e i sogni dei ragazzi, legando questi ultimi alle effettive possibilità che poi troveranno una volta finito il percorso di studi.

Il problema nostro è che abbiamo la tendenza a mandare avanti tutti - nelle scuole superiori non si boccia più, i numeri chiusi ci innervosiscono, quasi quasi ci incazziamo pure se le aziende selezionano in base al voto di laurea. La verità invece è che dovrebbe esserci una selezione ben più severa a tutti i livelli, e solo i migliori vanno avanti. Che non significa lasciare indietro gli altri, ma tentare di responsabilizzare i ragazzi fin da giovani, spingendoli a dare il meglio perchè altrimenti nella vita si troveranno male. Oggi invece facciamo andare avanti tutti perchè poverini, tutti hanno il diritto, producendo poi una marea di laureati fuori corso immaturi e sfaticati che nel mercato del lavoro internazionale vengono presi a pesci in faccia. C'è da riflettere.

Avere successo nella vita non è un diritto, è una conquista. Prima lo si capisce, meglio ci si trova. Possiamo proteggere i ragazzi finchè vogliamo, ma prima o poi devono fare i conti con questo dato di fatto. Ripeto, meglio abituarli a lottare fin da subito, perchè nel mondo vero di test di ingresso ce n'è uno ogni due minuti.

PS: ho 29 anni, sono uscito dall'università pochi anni fa, conosco bene quello di cui parlo. Sto paese è alla frutta, ma noi dobbiamo darci una svegliata.
 
4522122
4522122 Inviato: 21 Mag 2008 12:46
 

Husky666 ha scritto:
Ci sono solo 200 posti? Devo rientrare tra i primi 200 - e non importa che liceo ho frequentato o altro - altrimenti cambio facoltà o sede. In teoria non c'è niente di più meritocratico. Non c'entra l'avere culo, c'entra l'essere più preparati.

Il diritto allo studio non deve essere dato su base meritocratica; nelle scuole superiori (cosi come nelle medie e nelle elementari) sono i posti che si adeguano al numero degli studenti;
ad esempio c'e' un anno con molti iscritti, la scuola avra' premura di creare piu' sezioni; infatti nelle scuole il numero di posti non e' fisso (e meno male); anche se non e' scuola dell'obbligo oggi l'universita' per molti e' necessaria per poter seguire le proprie passioni, svolgere l'attivita' che piu' si desidera, ecc... il discorso dovrebbe essere lo stesso; se il discorso dei numero chiuso diventasse generale, vorrebbe dire lasciare a casa molti studenti che sono meritevoli e hanno voglia di studiare, e questo vuol dire negare il diritto allo studio; solo che su larga scala uno puo' non rendersene conto; inoltre l'universita' e' una struttura pubblica, vuol dire che contriuiscono tutti quelli che pagano le tasse e quindi come si dovrebbe sentire un genitore che paga le tasse che servono anche per l'universita' e vede che suo figlio nonostante la voglia di studiare non riesce ad accedere all'universita' che desidera.

Husky666 ha scritto:
La verità è che prima o poi bisogna discriminare, ed è meglio prima, quando si è ancora in tempo per rimediare, che poi"

In realta' lo studio serve anche per non dover essere costretti a subire le discriminazioni, cioe' cioe' non subire selezioni e giudizi espressi da altri.

Husky666 ha scritto:
Il numero chiuso non abbassa il livello di istruzione, è il mercato del lavoro incapace di assorbire persone qualificate, come in Italia, che abbassa il livello di istruzione, perchè prende dei laureati e fa svolgere loro lavori di segreteria. Il numero chiuso semplicemente si assicura di non creare squilibri troppo grossi tra la realtà e i sogni dei ragazzi, legando questi ultimi alle effettive possibilità che poi troveranno una volta finito il percorso di studi.

Il mercato del lavoro non puo' influenzare lo studio, sarebbe assurdo, torneremmo alle scuole di avviamento; il lavoro si crea, ma per crearlo ci vogliono persone che hanno studiato. Se poi ti ritrovi a fare un lavoro che non ti aggrada, gli studi che hai fatto sono importanti per poter cambiare in futuro la tua posizione. Gli studi che hai fatto te li porti dietro a vita e non solo nei primi anni di inserimento nel mondo del lavoro.


Husky666 ha scritto:
Il problema nostro è che abbiamo la tendenza a mandare avanti tutti - nelle scuole superiori non si boccia più, i numeri chiusi ci innervosiscono, quasi quasi ci incazziamo pure se le aziende selezionano in base al voto di laurea. La verità invece è che dovrebbe esserci una selezione ben più severa a tutti i livelli, e solo i migliori vanno avanti. Che non significa lasciare indietro gli altri, ma tentare di responsabilizzare i ragazzi fin da giovani, spingendoli a dare il meglio perchè altrimenti nella vita si troveranno male. Oggi invece facciamo andare avanti tutti perchè poverini, tutti hanno il diritto, producendo poi una marea di laureati fuori corso immaturi e sfaticati che nel mercato del lavoro internazionale vengono presi a pesci in faccia. C'è da riflettere.

Gli esami universitari non sono semplici e in molti casi effettuano vere e proprie "decimazioni", e' invece con i numero chiuso che le cose potrebbero cambiare e in virtu della selezione fatta all'ingresso.

Husky666 ha scritto:
Avere successo nella vita non è un diritto, è una conquista. Prima lo si capisce, meglio ci si trova. Possiamo proteggere i ragazzi finchè vogliamo, ma prima o poi devono fare i conti con questo dato di fatto. Ripeto, meglio abituarli a lottare fin da subito, perchè nel mondo vero di test di ingresso ce n'è uno ogni due minuti.

Qui si parla di studio non di successo, la responsabilizzazione non la ottieni con la selezione all'ingresso; un ragazzo che porta a termine l'universita' pernso che si senta molto piu' "responsabilizzato" di quando aveva 18 anni; poi l'impatto con il lavoro e' duro per tutti.
 
4522980
4522980 Inviato: 21 Mag 2008 13:47
Oggetto: Re: Test d´ingresso università italiana
 

scimmietta ha scritto:
Quanti di voi hanno tentato di entrare in una facoltà a numero chiuso e non ci sono riusciti e quanti sì???
E soprattutto quanti illusi come ma hanno tentato odontoiatria???
A me hanno chiesto mazzette per entrarci...pensate un pò che schifo!!!

Quanti sono a favore del test d'ingresso e dei relativi numeri chiusi???

Contrario... Scusa tanto ma fare una denuncia? Magari non servirà a niente ma almeno un po' le scatole gliele rompi! L'università di Bari era già venuta alla ribalta per casi di corruzione...
 
4525147
4525147 Inviato: 21 Mag 2008 16:48
 

OrsoMarsicano ha scritto:

Il diritto allo studio non deve essere dato su base meritocratica; nelle scuole superiori (cosi come nelle medie e nelle elementari) sono i posti che si adeguano al numero degli studenti;
se il discorso dei numero chiuso diventasse generale, vorrebbe dire lasciare a casa molti studenti che sono meritevoli e hanno voglia di studiare, e questo vuol dire negare il diritto allo studio; solo che su larga scala uno puo' non rendersene conto; inoltre l'universita' e' una struttura pubblica, vuol dire che contriuiscono tutti quelli che pagano le tasse e quindi come si dovrebbe sentire un genitore che paga le tasse che servono anche per l'universita' e vede che suo figlio nonostante la voglia di studiare non riesce ad accedere all'universita' che desidera.


Esiste anche il diritto ad un lavoro. A che serve il diritto allo studio se poi il mercato del lavoro non è in grado di assorbire tutta la massa di laureati? Vuol dire che oggi ti faccio studiare quello che vuoi, sapendo bene che domani non tutti potranno coronare il loro sogno e resteranno a spasso. Di nuovo, lavorerà chi è MIGLIORE - sempre partendo dal presupposto che sia un mondo perfetto, anche se non lo è - mentre i peggiori saranno preparati per un lavoro che non potranno fare. E' sempre discriminazione. Meglio a questo punto, per alcune facoltà "sensibili", porre un limite all'ingresso, così che chi non entra possa orientarsi su qualche altra facoltà senza grossi traumi, invece di lasciarlo in mezzo ad una strada quando non riuscirà a trovare il suo posto nel mercato del lavoro e sarà più complicato riqualificarsi.
Riguardo al pagare le tasse, è meglio pagarle per frequentare una università che serva a qualcosa e mi dia una possibilità reale, oppure pagarle per come è ormai adesso, che una laurea vale quanto un rotolo di carta igienica?

In Italia si è deciso di introdurre i 3+2 anni per facilitare i corsi di laurea e diminuire gli abbandoni, di aumentare - giustamente - la percentuale totale di laureati, che è drammaticamente bassa. Ci si è però dimenticati che non si può "invogliare" la gente a fare l'università senza di conseguenza cambiare anche il mercato del lavoro, che da un anno all'altro si trova a dover assorbire una quantità decisamente superiore di lavoratori qualificati.
Non dico che il tuo discorso sia sbagliato, dico che il problema è a valle, e non a monte. Il primo grosso problema è il diritto al lavoro, a ruota seguono tutti gli altri. La soluzione è specializzare la propria produzione nazionale, elevandone il livello in modo da necessitare di un numero più alto di lavoratori qualificati, in modo da ridurre l'impatto dei numeri chiusi. Invece da noi si sono inventati gli stage, così che ragazzi laureati con 110e lode finiscono a fare fotocopie a 300euro al mese, perchè a questo punto il factotum me lo assumo laureato, tanto ce ne sono così tanti che qualcuno che lavora per un tozzo di pane lo trovo - ed è esattamente così che funziona.

Citazione:

Husky666 ha scritto:
Il problema nostro è che abbiamo la tendenza a mandare avanti tutti - nelle scuole superiori non si boccia più, i numeri chiusi ci innervosiscono, quasi quasi ci incazziamo pure se le aziende selezionano in base al voto di laurea. La verità invece è che dovrebbe esserci una selezione ben più severa a tutti i livelli, e solo i migliori vanno avanti. Che non significa lasciare indietro gli altri, ma tentare di responsabilizzare i ragazzi fin da giovani, spingendoli a dare il meglio perchè altrimenti nella vita si troveranno male. Oggi invece facciamo andare avanti tutti perchè poverini, tutti hanno il diritto, producendo poi una marea di laureati fuori corso immaturi e sfaticati che nel mercato del lavoro internazionale vengono presi a pesci in faccia. C'è da riflettere.

Gli esami universitari non sono semplici e in molti casi effettuano vere e proprie "decimazioni", e' invece con i numero chiuso che le cose potrebbero cambiare e in virtu della selezione fatta all'ingresso.


Esattamente. Vedi che lo dici anche tu? E non è meglio anche per il ragazzo, che non perde anni della sua vita senza concludere nulla? Mi sembra molto più corretto che discriminare con esami impossibili.

Citazione:

Qui si parla di studio non di successo, la responsabilizzazione non la ottieni con la selezione all'ingresso; un ragazzo che porta a termine l'universita' pernso che si senta molto piu' "responsabilizzato" di quando aveva 18 anni; poi l'impatto con il lavoro e' duro per tutti.


Veramente un ragazzo si sente più responsabilizzato se gli fai capire l'importanza di quello che sta facendo. Il test d'ingresso da dover passare è un ottimo modo per fargli capire il concetto, altrimenti penserà che tutto è scontato e dovuto - al liceo non ho quasi aperto libro e non mi hanno bocciato, all'università scelgo ingegneria perchè è bella e me la fanno fare, e poi succede che non è per me e dopo cinque anni non ho fatto ancora neanche dieci esami. Forse invece è meglio che il ragazzo si impegni seriamente fin dall'inizio. Se devo passare l'estate a studiare per il test d'ingresso, sceglierò ingegneria solo se ne sono davvero convinto, e se non ne ho le capacità - che ci può anche stare, non è che tutti possono fare tutto - ci sono buone possibilità che non riesca ad entrare, con vantaggio di tutti, me compreso. Magari "ripiego" su economia e mi laureo in tempo e con un buon voto.
 
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