Giovedì scorso mi armo delle mie borse laterali e parto verso le 11 puntando Bolzano.Viaggio tranquillo,cielo nuovoloso ma non piove.Arriva la mia donna alla stazione e,dopo i convenevoli zuccherosi,si passa alla fase vestizione.Guanti,sottocasco,giacca,giacchettina,sciarpa e chi + ne ha + ne metta.30 minuti solo per vestirsi! Si parte sulla SS12 in direzione nord e dopo circa un'ora e + siamo in albergo.
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Inizia ad essere scuro e siamo stanchi quindi,dopo aver riposto tutto nella stanza ci prepariamo per il centro benessere dell'albergo.Per chi non lo sapesse in Alto Adige quasi tutti gli alberghi sono provvisti di wellness centre o zona benessere che comprende sauna,bagno turco,percorso Kneipp Link a pagina di Welling.it
e zona relax,oltre a svariate tipologie di docce.La particolarità è che tutto questo si fa IGNUDI! Ovviamente noi 2,essendoci integrati perfettamente nella mentalità tedesca,ci proponiamo nel bagno turco (piccolino quello dell'albergo) in costume adamitico.La serata si conclude con una buona cena altoatesina.
LA mattina del Venerdì sveglia di buon ora e colazione pantagruelica: caffè latte,panino con burro e nutella,cornflakes,succo d'arancia panino con speck e formaggio.La giornata prevede l'arrivo sul lago di Bries.Da dove siamo noi (campo di Trens) bisogna prendere la SS12 in direzione Bolzano,girare il Val Pusteria,superare Brunico,superare la deviazione per il lago di Anterselva e il passo Stalle (ve lo consiglio,è veramente bello) e prendere successivamente a dx per il lago di Bries.Il brutto tempo permane e pioviggina.Parcheggiata la moto in prossimità del lago iniziamo la camminata intorno al medesimo.E' stupendo.L'acqua è piatta e calma,il riflesso dei monti sull'acqua è degno di uno specchio e le cime fanno da contorno spettacolare.


Incontriamo un paio di persone che fanno il giro nel senso inverso al nostro.Intanto si è fatta ora di pranzo e telefoniamo in un maso poco distante per sapere se è aperto e si può magiare.La risposta è affermativa e ci incamminiamo (in moto ovviamente).Dalla SS49 che percorre la val Pusteria in senso inverso all'andata giriamo a dx,un paio di tornanti,un pezzo di strada ricoperto di m***a di vacca e siamo arrivati.Ci siamo solo noi come avventori.Come antipasto prendiamo,io un salamino tirolese,la mia signora un piatto di speck.Di secondo (o primo,dipende come lo si intende) sarsiccia e patate e un piatto di canederli.




Da bere mezzo di rosso (dopo si guida la moto...meglio stare accuorti) e acqua.I masi sono aziende agricole che si propongo come zona di ristorazione proponendo cibo prodotto da loro.Infatti,fuori dall'edifico dove abbiamo mangiato,c'è una stalla con vacche che si godono la siesta.Dopo il pranzo notiamo che sono già le 15.La tentazione è tanta e quindi ce se impone una sortita a Riscone di Brunico dove c'è il Cron.Il Cron è un centro polifunzionale con piscina,piscina all'aperto,ristorante e,ovviamente,l'immancabile centro benessere! Sauna (di vari tipi e gradazione),bagno turco (con cromo terapia),vasca esterna a temperatura ambiente,insomma,di tutto e di +.
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Mi sono concesso anche il piacere di un aufguss (gittata di vapore),non troppo potente ma piacevole.
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Ovviamente,nella miglior tradizione alto atesina,nella zona benessere si stava nudi.Si fanno le 8 e si prende la via dell'albergo.La mia donna mi fa girare i maroni dicendo che,essendo tardi,avrei dovuto tirare un po' la moto per arrivare prima,al che le faccio presente che dovrei guidare su una statale che non conosco bene, al buio,in 2,senza nessuna necessità di aver fretta e che la moto era mia,che guido dal '92 e che non mi facevo dire da una che ha preso la patente l'altro ieri come dovevo guidare! Con calma,infatti,si arriva a Campo di Trens senza patemi d'animo.A quell'ora (circa le 21.30) niente cena ma solo pizza.E vabbuò ci accontentiamo.La mattina di Sabato ci svegliamo con calma,altra colazione devastante e puntiamo la val Gardena.Ora,del gruppo Sella il passo Gardena è sempre stato l'unico che non ero mai riuscito a fare (non che fossi impedito,solo che non ne ho avuto occasione).Ci si veste e ci si barda per puntare il passo.La strada è tranquilla ma un po' sporca (ghiaia sulla sede stradale).I tornanti sono abbastanza agibili e non particolarmente numerosi.Sul passo il termometro dice 5°,ma non ci credo molto (fa freschino).Facciamo un giro nel classico negozietto gadget dove compro il classico patch da cucire insieme agli altri (Stelvio,Sella,Pordoi,Fedaia,Stalle...).Me se impone la foto sotto il cartello medesimo che sottolinea l'altitudine (2121 m) e ovviamente dei monti che ci circondano.

E' tempo di pranzo e quindi si scende dalla stessa strada dove troviamo i un ristorante abbastanza turistico però buono.Gulasch con polenta per me (la mia donna non mi ricordo cosa abbia preso a parte una porzione di patatine fritte).

Sul passo Gardena ci siamo informati sul fatto che a Ortisei ci fosse un centro benessere abbastanza grande.Così dopo la mangiata andiamo al Mar Dolomit.Non ne avevo mai sentito parlare ma è uno spettacolo.
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Meno tecnologico del Cron di Riscone o dell'Acquarena di Bressanone propone una serie di saune molto carine con la sauna Kalo all'esterno molto grande.In + 3 vasche whirpool per l'idromassaggio di cui una all'esterno.Spettacolari! In + le solite cose: bagno turco,percorso Kneipp,tiepidarium etc.etc.Ovviamente ci scappa un altro augsfuss.Questo però è veramente potente con schiafofni d'aria bollente che mi fanno vacillare.Bella esperienza.Ritemprati nello spirito e nel corpo torniamo dalla statale della val Gardena verso l'autostrada,da lì puntiamo Vipiteno e Campo di Trens è lì a 5 minuti.Domenica: è il giorno dei saluti al sud Tirolo.Visto che abbiamo tutta la giornata libera ci sembrava il caso di sfruttarla.Allora partenza da campo di Trens,viriamo in val Pusteria ma prima di Brunico giriamo in Val Badia.L'ambiente è stupendo,la strada ci culla con le sue dolci curve che percorriamo senza strafare ma godendoci il meglio della situazione.Finita la val Badia siamo di fronte ad un bivio: Corvara o passo Valparola? Manco a dirlo il richiamo del passo è totale e così puntiamo il Valparola.La strada coi suoi scorci non ci delude anche se il tempo non è il massimo:salendo verso il passo capita di dover attraversare delle vere e proprie nubi.Sul passo il termometro dice 10°C ma è impossibile: fa un freddo della Madonna! Lo spettacolo montano dal passo (2197 m) è notevole e la salita non è stata troppo impegnativa.


Tra l'altro il fatto di aver seguito questi itinerari in questo periodo ha fatto sì che non trovassimo praticamente nessuno sul nostro stesso tragitto.Foto di rito ma niente patch (tutto chiuso).Dopo esserci guardati intorno puntiamo il passo Falzarego che si trova pochi km + avanti e 100 metri di dislivello in meno (2109m).Sul passo,che è di passaggio tra 3 strade,si nota la funivia che porta in cima al monte di fronte al passo (scusate l'ignoranza ma non so quale sia) e lo splendido paesaggio che lo circonda.Cortina è ad un tiro di schippo e così si procede.Si entra in Veneto,in particolare nella provincia di Belluno.Una volta a Cortina notiamo il numero notevole di gente attempata che procede verso la scuola,staranno mica facendo dei corsi di recupero per anziani di Domenica,no? Poi notiamo i cameramen che ci inquadrano (e inevitabilemnte la mia donna saluta l'obiettivo) e allora mi sovviene che forse stanno andando a votare il referendum per passare all'Alto Adige.Cortina la superiamo agilmente e corriamo (si fa per dire) lungo la valle di Cadore.Il tempo è minaccioso e,anzi,lungo il percorso butta pioggia.A pranzo ci fermiamo a Longarone,in un ristorante del centro dove mangio degli ottimi gnocchetti alla sorrentina e spendiamo pure poco.Siamo a Longarone,una fermata preventivata.Una visita alla diga del Vajont è doveroso.Saliamo dalla provinciale che costeggia il monte,passiamo attraverso le gallerie e parcheggiamo subito sopra la diga.Non so se ci siete mai stati (io sì,4 anni fa) ma la diga è veramente tosta.Costruita in maniera impeccabile nel punto + sbagliato del mondo la diga dimostra quanto sia imponente e forte.Il lago formatisi alle sue spalle ha ammorbidito le gambe del monte Toc che gli sta di fianco facendo sì che una parte di montagna,il 9 Ottobre del 1963,cadesse nel lago stesso alzando una valanga d'acqua che seppellì Longarone e le frazioni limitofri.Circa 1900 morti.
Vajont.net

I giorni festivi,dalle 10 alle 15,ci sono delle visite guidate con guide assolutamente preparate a raccontarvi tutto sulla tragedia.Con la guida è prevista anche la possibilità di andare sopra la diga stessa cosa non consentita ad alcuno che non si sia segnato ad una guida.Ovviamente io e la mia signora siamo arrivati alle 15.30 così,come si suol dire,sarà per un'altra volta (sgrunt!).L'acqua di prima diventa temporale infame che si accanisce su di noi.Temporeggiamo aspettando che spiova e poi ci dirigiamo sulla Belluno-Venezia e successivamente sulla Venzia-Milano.In tutto,nell'ultimo giorno circa 500km.La mia zavorra ha retto bene.
Durante questa gita sono giunto a queste conclusioni:
-L'Alto Adige è un posto favoloso
-i centri benessere alto atesini (dove è obbligatorio stare nudi) mi gasano una cifra
-la gioia di raggiungere un passo alpino in moto è impagabile.
L'unica nota se vogliamo negativa è stata che in 4 giorni ho visto solo 3 moto in giro in Alto Adige e un paio di Ducati nei pressi di Cortina a farsi il giretto domenicale.Per il resto nessuna 2 ruote in giro.