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Originalità e ricambi d'epoca
2751215
2751215 Inviato: 20 Ott 2007 15:33
Oggetto: Originalità e ricambi d'epoca
 



Un annoso problema che si ripete ad ogni restauro è l'originalità del mezzo. Con le mie 2cv non ci sono problemi perchè i club forniscono praticamente tutto ciò che è necessario per il restauro completo di qualsiasi modello, nel rispetto integrale della sua orginaità. Nel campo dei cinquantini d'epoca ho notato, da neofita, che c'è una grande diversità di allestimenti e accesori. Mi spiego meglio. Ho una serie di Oscar College e ho potuto notare che i vari modelli hanno allestimenti dfferenti l'uno dall'altro, ma SENZA RISPETTARE la cronologia.
Ho un prototipo 75 con sospensioni anteriori telescopiche ed un prototipo 74 con le Marzocchi (marcate Oscar). Entrambi vengono da uniproprietari che mi hanno confermato gli allestimenti.
Lo stesso 74 ha uno scarico lungo, mentre il 75 aveva d'origine lo scarico a padella.
Il 75 ha il faretto posteriore cev piccolo come i modelli anni 60, il 74 ha già il fanalino quadrato usato fino agli anni 80. Ci sono altri particolari che non quadrano.
Come è posibile questo?
Dovendo rimettere un altro 75, come lo devo restaurare? Come il 74 o come il 75?
Che casino!!!!

Grazie.

Ciao.

Sorrow
 
2779022
2779022 Inviato: 24 Ott 2007 12:00
 

nella mia gilera 150 ho avuto lo stesso problema poi un amico mi ha detto che all'epoca la montavano con le forniture che man mano arrivavano in magazzino.
Quindi problema risolto tutti quei modelli anche se con pezzi diversi sono originali.
Vedi che potrebbe essere anche il tuo caso
 
2781448
2781448 Inviato: 24 Ott 2007 15:50
 

eolo ha scritto:
nella mia gilera 150 ho avuto lo stesso problema poi un amico mi ha detto che all'epoca la montavano con le forniture che man mano arrivavano in magazzino.
Quindi problema risolto tutti quei modelli anche se con pezzi diversi sono originali.
Vedi che potrebbe essere anche il tuo caso


ciao,
sulle Gilera e' risaputa la cosa,ma anche altre case,io nel 1976 avevo un APRILIA RC50,motore MINARELLI C.SYSTEM 6 marce,rosso,mio cugino lo aveva uguale,blu,comprato 1 mese prima,stesso concessionario.
Ebbene la mia aveva filtro sotto la sella,e ammortizzatori Marzocchi a gas,la sua filtro dietro il carburatore,e ammortizzatori Ceriani.
Il mio Gilera 250NE,nelle foto dell'articolo su Motocross,appare con la mascherina anteriore con un solo gancio di fissaggio per lato,io ho la sua originale,semidistrutta,e ne ha 2.
marco
 
2784075
2784075 Inviato: 24 Ott 2007 19:31
Oggetto: .
 

A quetso punto penso che la storia sia simile per gli "Oscar". Infatti il sig. Oscar era un piccolo assemblatore e quindi presumo che il problema sia stato per lui certamente maggiore di quello che aveva la Gilera, se non altro per le diverse proporzioni delle due aziende.

Grazie ragazzi.
Ciao.

Sorrow
 
2789809
2789809 Inviato: 25 Ott 2007 15:03
 

Ma non solo...il mio 3e1/2 Sport ha la sella del modello precedente pur avendo già il freno a disco, un controllo con il registro storico ha solo evidenziato che all'epoca nulla era certo in quanto forse le moto erano assemblate prendendo dal magazzino quanto era disponibile, in particolare nel periodo tra un modello ed il successivo. Non buttavano via nulla!
Se pensiamo che i cinquantini, negli anni 70, erano costruiti per lo più da ditte artigianali è a mio avviso normalissimo che due esemplari dello stesso anno possano avere parti differenti provenienti da differenti fornitori.

Dovendo restaurare un mezzo io cercherei di partire da una racccolta di foto d'epoca per innanzitutto distinguere le modifiche della casa da quelle apportate negli anni seguenti, ricordo ad esempio che spessissimo le marmitte erano sostituite con altre più "performanti" e non si andava tanto per il sottile nel cambio dei parafanghi.

Numerose regolarità avevano i parafanghi in metallo, ma alla prima botta venivano sostituiti con quelli di plastica, più alla moda.

L'importante è che il restauro segua fedelmente uno dei modelli originali, la scelta dipende dalle proprie preferenze.

Il mio Corsarino ZZ è il modello stradale, con poche modifiche potrei trasformarlo nello scrambler che è più quotato, ma tengo di più all'originalità del mezzo che non a qualche euro in più in caso di vendita...

Guido
 
2793025
2793025 Inviato: 25 Ott 2007 20:30
Oggetto: .
 

Certo Guido, ma sembra che abbia a che fare con un UFO! Dell'Oscar ne sa un po' Saruggia e molto poco io. In Internet non c'è un tubo (a proposito di tuboni mi sembra appropriato!). Per ora mi devo fidare dell'osservazione dei modelli in mio possesso, ma certo non ne ho tanti per potr fare una cronologia seria. Risultato: non ho la benchè minima certezza. La ricerca di foto d'epoca ha prodotto un risultato bello tondo: ZERO!!! Ma potevo occuparmi di qualcosa di più conosciuto??????

P.S. La ricerca continua.....

Sorrow
 
2794964
2794964 Inviato: 26 Ott 2007 7:45
 

Metti qui la foto dei tuoi, così quando ne vediamo uno in giro od ai mercatini, lo fotografiamo e poi facciamo i confronti. Ci vuole pazienza, ma, a questo punto, è l'unica cosa da fare.

Guido
 
2802163
2802163 Inviato: 26 Ott 2007 19:41
Oggetto: .
 

Dovrò trovare il momento adatto per "estrarli" dal garage dove sono (delicatamente) ammassati e non è facile perchè il garage da direttamente su una strada molto trafficata e non ho spazio a sufficienza per tenerli fuori tutti: bloccherei il traffico!
Comunque, se questa può essere una via, lo farò certamente. Potrei cominciare già domenica se non piove.
Grazie.
Ciao.

Sorrow
 
3789576
3789576 Inviato: 28 Feb 2008 4:24
Oggetto: Kawasaki kz 750
 

Ciao a tutti!
Ma i pezzi delle moto d' epoca, come per la kz 750 o per la 750 E, sono reperibili in commercio? o una volta acquistata la moto, che è da "rivedere" mi ritroverei a non poter circolare, quindi a dover tener ferma la moto per via della mancanza dei pezzi? grazie!
 
3789845
3789845 Inviato: 28 Feb 2008 8:51
 

Ti dico per esperienza che la Kawasaki non garantisce più i ricambi per le moto costruite in quegli anni. Molte parti però si trovano ancora nuove presso i concessionari "vecchi".
Essendo poi moto costruite in moltissimi esemplari anche in internet si trova qualcosa.

E' anche molto utile frequentare i forum monotematici, si trovano moltissime informazioni, ad esempio per le Z400, ma trattano anche Z650 e Z750, mi è stato utile il sito ed il forum annesso di kz400.com. Spesso hanno avuto gli stessi problemi e già trovato le soluzioni.

A mio avviso se la moto è veramente bella si può correre il rischio, altrimenti è meglio averne subito un'altra uguale da cannibalizzare all'occorrenza, alla fine costa meno!

Questa è però solo la mia umile opinione.

Guido
 
3792993
3792993 Inviato: 28 Feb 2008 14:59
 

e ovvio che se il restauro e fatto a regola d'arte tutti i suo componenti devono essere originali e non false imitazioni o pezzi di vari di altre serie io preferisco l'originalità perche io vendo solo a persone competenti e pagano bene se io raramente monto un pezzo riprodotto per onesta lo dico e il prezzo scende se comprate tutto nuovo non e un restauro ma un imbellimento e vale poco a i fini di certificazioni ASI e FMI ecc
 
3793381
3793381 Inviato: 28 Feb 2008 15:30
 

A questo punto si dovrebbe dire cosa intendiamo per pezzo "originale".

Per me "originale" vuol dire un pezzo costruito dalla casa per quel modello specifico negli anni in cui è stato prodotto.

Mi spiego: se si rompe il parafango anteriore della mia moto ho diverse possibilità

a) lo riparo (io lo faccio solo se la riparazione non si nota a posteriori), questa è spesso l'unica possibilità nel caso di moto molto vecchie di cui sia impossibile trovare ricambi o nel caso si trovino solo copie.

b) compero un pezzo nuovo, ma "originale", cioè un avanzo di magazzino prodotto dalla ditta costruttrice del veicolo. Quello che per le moto nuove si chiama "pezzo di ricambio". Non vedo come questa soluzione possa inficiare l'originalità del mezzo. Dal momento che quel mezzo durante la sua normale vita avrà certamente subito una qualche riparazione.

c) compero un pezzo usato ma sempre "originale" perché derivato dallo smontaggio di un altro esemplare della stessa moto. Anche questa soluzione per me non inficia l'originalità del mezzo.

d) prendo una copia. In questo caso il mezzo per me, e sottolineo per me, non è più completamente originale. Tuttavia spesso la scelta è tra avere un mezzo monco di una sua parte od un mezzo non originale.

Cosa ne pensate??

Guido
 
3793411
3793411 Inviato: 28 Feb 2008 15:33
 

Aggiungo per precisare che per "esemplare della stessa moto" intendo una moto dello stesso modello, anno e serie e non certamente di un qualsiasi modello simile e magari costruito alcuni anni dopo.
 
3793441
3793441 Inviato: 28 Feb 2008 15:35
 

secondo me hai completamente ragione, ci sono però delle cose tipo i tubi benzina che se anche li trovi originali possono essere inservibili a causa della durata nel tempo del materiale di cui sono fatti,
e per stesso modello ci sarebbe da discutere, in quanto su modelli diversi la casa potrebbe( anzi sicuramente se il ricambio è lo stesso) montare pezzi della stessa fornitura di magazzino, a questo punto a me cosa cambia se il pezzo è giusto, solo che il magazziniere dell'epoca ha deciso che 50 dadi xy cromati del mozzo ruota vanno alla catena di montaggio delle gilera 150 turismo e 50 alla catena delle 150 sport.

Ultima modifica di eolo il 28 Feb 2008 15:41, modificato 1 volta in totale
 
3793508
3793508 Inviato: 28 Feb 2008 15:40
 

eolo ha scritto:
secondo me hai completamente ragione, ci sono però delle cose tipo i tubi benzina che se anche li trovi originali possono essere inservibili a causa della durata nel tempo del materiale di cui sono fatti,


Io non mi ritengo un talebano icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif I tubi della benzina al primo segno di degrado li metto nuovi, magari simili, ma nuovi: preferisco non essere filologicamente corretto al 100% ma non voglio prendere fuoco icon_biggrin.gif

Guido
 
3794762
3794762 Inviato: 28 Feb 2008 17:34
 

continuo a ricordare che il restauro filologico di cui parlate, promosso a fine '800 da Camillo Boito, si è evoluto nei concetti, alcuni dei quali oggi non più applicabili, ed è approdato ad un restauro critico-conservativo odierno, promosso e richiesto dalle soprintendenze. Il restauro filologico di cui parlate non prevedeva la conservazione della materia, cosa oggi assolutamente inaccettabile. Purtroppo, o perfortuna per molti, le nostre motociclette non vengono ancora vincolate dalle soprintendenze come gli altri oggetti mobili pregevoli d'arte e storia.
la conservazione della materia consiste nel cercare di conservare e riparare in ogni modo possibile, e anche con tecniche moderne la materia originale piuttosto che sostituirla con una parte rifatta. faccio un esempio:
E' meglio riparare un silenziatore originale (se tecnicamente riparabile), magari saldandolo al tig o con qualunque ritrovato della tecnologia moderna, magari anche lasciando in parte a vista la riparazione, piuttosto di metterne uno nuovo, bello cromato e perfetto, ma matericamente non originale. Quello nuovo va benissimo, purchè in forma pari all'originale, solo e ripeto solo se quello originale è mancante o tecnicamente non riparabile.
Questo è quanto oggi si intende per "restauro" (tralasciando le tesi controcorrente di Marconi), tutto il resto rimane opinione puramente personale, con la consapevolezza che se non si opera come sopra riportato, si opera in modo incoerente e molto probabilmente inaccettato da una soprintendenza.
 
3795346
3795346 Inviato: 28 Feb 2008 18:31
 

enricopiozzo ha scritto:
... faccio un esempio:
E' meglio riparare un silenziatore originale (se tecnicamente riparabile), magari saldandolo al tig o con qualunque ritrovato della tecnologia moderna, magari anche lasciando in parte a vista la riparazione, piuttosto di metterne uno nuovo, bello cromato e perfetto, ma matericamente non originale. Quello nuovo va benissimo, purchè in forma pari all'originale, solo e ripeto solo se quello originale è mancante o tecnicamente non riparabile.


Se ho ben compreso si tende a privilegiare il "materiale" piuttosto che la "forma".

Se questo ha sicuramente un senso per un mobile, in quanto rifare una gamba ad un tavolo del '600 con legno odierno snatura il mobile stesso, anche nel caso che la forma creata da un abile artigiano fosse la medesima, non trovo però che la cosa si addica a mezzi meccanici che sono pur sempre un insieme di pezzi con una loro individualità ben precisa.

Quando si costruisce una moto si assembla sempre un certo quantitativo di pezzi, a loro volta costituiti da altri, ad esempio: un telaio, due ruote, un motore, un manubrio, un impianto di scarico e così via.

Come veniva fatto? Prendendo da un magazzino un silenziatore tra i cento, un fanale tra altri cento tutti uguali ecc. ecc.

Per cui, se ora sostituiamo un silenziatore deteriorato dal tempo (stesso discorso per qualsiasi altro pezzo) con uno che era stato dimenticato nello stesso magazzino ed era "fratello" (solo più fortunato icon_biggrin.gif ) del primo, cosa c'è di errato?

Se la moto che restauriamo nel suo passato aveva avuto un incidente per cui necessitò il cambio di alcuni pezzi (parliamo comunque sempre di pezzi originali) come possiamo noi dire che saldando quei pezzi (che ricordiamo non sono già più i pezzi con cui nacque la moto in questione!) e riparandoli facciamo opera di conservazione migliore di quella ottenuta montando direttamente un pezzo nuovo di magazzino?

E' altrettanto corretto e da me condiviso che sia meglio una riparazione visibile di un pezzo originale piuttosto che una copia od un pezzo diverso per forma e sostanza.

Inoltre una bella vernice conservata è sicuramente meglio di un rifacimento tutto luccicante, anche se talvolta non se ne può fare a meno...

Ci sarebbe anche molto da dire sui motori lucidati a specchio, sono belli ma molto spesso quando erano nuovi non brillavano così.
Io ad esempio tendo a lucidarli per cancellare le ingiurie del tempo, ma lascio poi che l'alluminio si opacizzi, e in ogni caso non li tiro mai a specchio (non ne sono capace icon_biggrin.gif ).

Guido
 
3796009
3796009 Inviato: 28 Feb 2008 19:28
 

Il punto è proprio quello che hai centrato... un conservato funzionante, decente e corretto è 100 volte meglio di un restaurato, per i pezzi di ricambio, è ovvio che se trovo un pezzo ad un mercatino, originale, magari usato, ma bello va bene, sicuramente meglio di uno rifatto oggi da un artigiano (come i silenziatori con la scritta "Silen-tum" perchè non si può più rifare il marchio originale "Silentium").
Se poi vogliamo essere proprio puntigliosi, anche "il cancellare le ingiurie del tempo" non è poi così corretto...
 
3796341
3796341 Inviato: 28 Feb 2008 19:59
 

il segreto e propio nel saper riportare la moto nel suo splendore originale con un restauro completo e ben definito in tutte le sue parti penso che guido sia daccordo con me
 
3796819
3796819 Inviato: 28 Feb 2008 20:45
 

Sì, sono d'accordo con te e con tutti quelli che amano conservare le belle moto del passato.

Ciao
Guido
 
3796975
3796975 Inviato: 28 Feb 2008 20:58
 

Mi piace anche l'idea di chiedere quale secondo voi è il limite di conservazione di un mezzo al di sotto del quale sia necessario il restauro radicale.

Per capirsi: se un mezzo ha poniamo il 90% della verniciatura originale lo tengo così com'é, ma se è un ammasso di ruggine con qualche traccia di vernice lo rifaccio a nuovo.

Oppure nel caso della Z400 che ho completamente smontato, essendo stati il serbatoio ed i fianchetti precedentemente mal verniciati, sono costretto a riverniciare completamente il tutto.

Sono conscio che se la moto avesse avuto la verniciatura originale, come i miei Morini, sarebbe stato meglio, ma avendo deciso di restaurarla, a questo punto, essendo il valore del mezzo limitato, soprassiedo e la rifaccio da zero.

Terrò anche qualche traccia di ruggine sulle cromature ma non monterò pezzi che non siano originali, tranne i terminali di scarico che proprio non si trovano icon_biggrin.gif .

Guido
 
3798659
3798659 Inviato: 28 Feb 2008 23:51
 

Per una moto valgono le stesse considerazioni di tutti gli altri oggetti di pregio. Quando si deve restaurare un palazzo? quando non è più in grado di svolgere la funzione per il quale è stato concepito, o quando mancanze e degrado ne compromettono la conservazione.
Si ritorna sempre sul termine conservazione, è per questo che oggi il restauro è critico-conservativo e non più filologico, stilistico o via dicendo.
La moto deve essere in grado di portarci in giro, non deve presentare degradi che ne compromettano la conservazione, e non deve neppure presentare incoerenze grossolane. Se mantiene queste caratteristiche non va restaurata, altrimenti occorre metterci mano in tutto o anche solo in parte, intervenendo sulla meccanica, sulla carrozzeria, sulle cromature o su tutto insieme.
Mentre per gli oggetti di pregio in genere sta alle soprintendenze vigilare sugli interventi, nelle moto e nelle auto sta a noi la decisione di come e quando intervenire, ed è per questo che ogni intervento va meditato con attenzione, perchè è molto più facile rimediare ad una pessima conservazione che ad un cattivo restauro.
Già solo il fatto di interrogarsi sul come intervenire è sintomo di intelligenza e buona volontà
 
3799064
3799064 Inviato: 29 Feb 2008 7:49
 

ma e ovvio che parti soggette ad usura vanno sostituite non penso che talebano non cambierebbe queste cose I tubi della benzina si mettononuovi, ovviamente , uguali ma nuovi: preferisco pensavo che almeno questo lo capivate e non cera bisognio di spiegarvelo sono cose elementari certo se il tubo era telato nero io rimonto un tubo telato nero e non un tubo di gomma verde come fannomolti talebani restauratori di moto (forse)
 
3799071
3799071 Inviato: 29 Feb 2008 7:54
 

lo stesso vale per le gomme se originali montava un a marca con un disegnio specifico io montero vuovo quella marca con quel disegnio e non un copertone marca cavallo o cammello se e talebano, costa poco ma e pericolso quanto quello vecchio e non centra niente con la moto
 
3799376
3799376 Inviato: 29 Feb 2008 9:15
 

Allora: se devo esporre la moto senza mai utilizzarla, lascio le gomme originali, anche se pelate, ma se la voglio utilizzare io monto gomme rigorosamente nuove, della stessa misura, possibilmente di disegno simile (uguale è spesso un'utopia), quasi mai della stessa marca, anche perché alcune ditte hanno chiuso, vedi la CEAT.

Di montare gomme vecchie reperite ai mercatini non se ne parla proprio, ne va della mia vita.

In ogni caso conservo le gomme vecchie usate, volendo posso sempre fare nuovamente il cambio.

Però se ci pensiamo, quando cambiamo le gomme della nostra auto, cerchiamo di montare le gomme che la casa montava all'origine o quelle migliori al momento del cambio? Spesso mi è anche successo di non poter utilizzare quella di scorta perché le scolpiture erano già cambiate.

In sostanza secondo me si deve vedere se la moto finirà in un museo/esposizione oppure se dovrà essere utilizzata su strada con continuità.
 
3799503
3799503 Inviato: 29 Feb 2008 9:37
 

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questa sì che è un esempio di restauro fatto con cura! icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif
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povera Laverda icon_sad.gif icon_sad.gif icon_sad.gif

la foto non è di oggi, la feci nel 1985/86 ad un raduno ad Alessandria, mi pare per la Madonnina dei Centauri.

Guido
 
3802594
3802594 Inviato: 29 Feb 2008 15:34
 

ma come devo fare con te se non trovi piu le ceat monta una marca che esisteva allora e un misura apropiata io le moto li restauro per bene e non per tenerlli in vetrina con gomme vecchie nei mercatini trovi gomme ormai andate buone per il riciclo io penso che queste cose non ce bisognio di ripeterli e di naturale intuizione
 
3802622
3802622 Inviato: 29 Feb 2008 15:36
 

qulla moto sembra un ufo e robba da circo o cosa e un pecato rovinare cosi una moto questo non mi pare un restauro ma una pazzia
 
3804232
3804232 Inviato: 29 Feb 2008 18:13
 

abarth ha scritto:
ma come devo fare con te se non trovi piu le ceat monta una marca che esisteva allora e un misura apropiata io le moto li restauro per bene e non per tenerlli in vetrina con gomme vecchie nei mercatini trovi gomme ormai andate buone per il riciclo io penso che queste cose non ce bisognio di ripeterli e di naturale intuizione


Io monto gomme SEMPRE della misura originale, con un disegno che si avvicini a quello dell'epoca, sempre che si trovi in commercio. Anche io non compero, come mi pare di aver detto più sopra gomme vecchie e deteriorate ai mercatini solo per dire che davanti ho il rigato d'epoca! Se, ripeto, la moto è da mettere in una esposizione anche il rigato marcio va bene, e sfido chiunque a dire il contrario.
La marca invece non la guardo proprio, compero quello che mi piace di più, per il Z400 ho trovato delle belle (a mio personalissimo parere!) Heidenau (gomme tedesche) che mi ricordano quelle degli anni '70:

anteriore

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posteriore

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Poi ognuno fa come cavolo gli pare icon_biggrin.gif

Guido
 
8689025
8689025 Inviato: 16 Ott 2009 11:36
 

molto interessante questo topic...io sto cercando dei ricambi per il mio college del 77...non si trova nulla però!
 
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