Ciao a tutti!
E' la prima volta che scrivo in "sicurezza e prevenzione", ho bazzicato soprattutto i forum kawa/suzuki/pneumatici.
Vi scrivo la mia esperienza, per chi interessa...
Come è stato preannunciato dal mio collega Alex sul mio ultimo post nel forum gomme (“sportec M1 su ninja 636”), ho avuto un gravissimo incidente con il mio ninja636, avvenuto il 01 marzo.
Non so tutt'ora come sia successo esattamente, io non ricordo nulla ed non ho ancora avuto la possibilità di visionare il verbale... ci sono delle tempistiche burocratici in caso di prognosi riservata.
In pratica devo aver sbandato per qualche motivo mentre superavo una serie di auto; tale sbandata non è stata in curva ma sul rettilineo, appena prima della curva stessa!!!
Sulle cause posso fare solo ipotesi… escluderei la velocità, in quel tratto non passo mai da delinquente; potrebbero essere state le gomme di scarsa tenuta (ma sul dritto strano), potrebbe essere stato l’asfalto sporco, potrebbe essere stato un mio improvviso cambio di direzione dovuto a un qualsiasi motivo.
In ogni caso chissenefrega della causa e dei danni alla moto, la cosa più importante è che ne sia venuto fuori bene (anche se non ancora al 100%).
Nella caduta sono atterrato di schiena sull'asfalto (paraschiena e retro del casco grattati) per poi strisciare sulla mia corsia e fermarmi direttamente con la testa contro il guard-rail.
Ho perso conoscenza all'istante ed avevo emorragie interne alla testa, con sangue che fuoriusciva da naso e orecchie.
Non ho rotto nessun osso, sia grazie ad un gran c**o sia grazie alle protezioni che indosso SEMPRE.
Il cervello era però pieno di ematomi… intubato sul posto e trasportato con l’elisoccorso all’ospedale della città sono stato messo in prognosi riservata con la possibilità di essere operato al cervello (nel caso mi avrebbero salvato la vita ma non l’efficienza della testa!).
Fortunatamente, gli ematomi hanno cominciato lentamente a riassorbirsi permettendo la mia uscita dalla prognosi riservata; in seguito è avvenuto il mio trasferimento in una clinica specializzata nella riabilitazione neuro motoria, perché il miglioramento -in quel momento- non mi permetteva di “intendere e volere” né di camminare normalmente, causa grossi problemi di equilibrio causati dal trauma cranico. Il recupero poteva non avvenire oppure durare anni.
Nella clinica di riabilitazione il cervello ha cominciato lentamente a funzionare, non ragionavo ancora ma cominciavo a rendermi conto di non essere a casa mia… mi parlavano dell’incidente ma non volevo crederci, pensavo fosse tutto un incubo (non ricordavo nulla né dell’incidente stesso né del periodo trascorso nel precedente ospedale).
Miracolosamente nel giro di altri 10 gg i miei neuroni hanno cominciato a connettere bene, ed il ricovero è durato ulteriori 3 settimane.
Attualmente ho qualche fastidio alla testa, ma il cervello funziona e ricordo bene tutta la mia vita tranne l’incidente ed i successivi 20 giorni; sono ancora in convalescenza con alcune limitazioni imposte dai medici, almeno fino alla prossima visita… poi si vedrà man mano.
Non posso ancora riprendere la mia vita, ma il recupero che ho avuto è qualcosa di straordinario..
Ho rischiato molto grosso, e sono stato ad un filino di distanza da conseguenze molto peggiori che mi avrebbero rovinato per sempre la vita... in quel caso avrei sicuramente maledetto il giorno che ho deciso di guidare la moto!
Sono stato vicinissimo alle seguenti ipotesi (a cui avrei preferito la mia stessa morte):
- gli ematomi potevano non riassorbirsi, lasciandomi incapace di intendere e volere per anni o per tutta la vita;
- invece della testa avrei potuto sbattere il collo, rompendolo e rischiando quindi la paralisi completa dal collo in giù;
- potevo rompermi la schiena e quindi sedia a rotella; sarebbe certamente avvenuto senza l’adeguato paraschiena, ma nell’incidente sarebbe potuto succedere comunque;
- mentre stavo strisciando di schiena un altro veicolo avrebbe potuto travolgermi, soprattutto se fossi andato verso la corsia opposta. Conseguenze possibili? Organi interni devastati, arti distrutti con possibile amputazione, etc etc.
La “meno grave” che poteva succedere era la rottura contemporanea di un numero elevato di ossa.
A tutte queste ipotesi gravissime sono stato veramente vicino…
Pensate che ho avuto il grave trauma cranico indossando un casco di ottimo livello qualitatitivo!!! Pensate se ne avessi avuto uno scadente (che molti purtroppo utilizzano per “risparmiare”)!!
Mi rendo conto dell’allucinante fortuna che ho avuto nel riprendermi, specialmente in un tempo così breve! chi mi considera un miracolato ha proprio ragione.
Ora che vi ho aggiornato su di me, vi dico del ninja: completamente devastato, da buttare.
Incastrandosi sotto il guard rail si è praticamente trasformato in un rottame: si salvano scarico (perchè sottosella), ruota/forcellone posteriori e pochissimo altro.
Mi girano le scatole, certo… ho usato il ninja solo 4 giorni per andare al lavoro, e non avuto certo modo di godermelo.
Già mi pregustavo i giri programmati quest’anno… ma come accennavo prima, visto che ho rischiato tantissimo ma ne sono venuto fuori, chissenefrega di avere la moto distrutta!! poter riprendere la mia vita quanto prima ha un’importanza infinitamente maggiore.
Beh, non ho perso la passione né provo paura (non ricordo il momento dell’incidente!), se risalissi guiderei esattamente come prima… ho tutt’ora la voglia di una sportiva!
Vengo però frenato fortemente dalla consapevolezza di quanto sono stato vicino a ipotesi che non sarei stato in grado di accettare…
Che in moto ci fosse il rischio l’ho sempre saputo, ma credevo potesse avvenire un incidente durante le smanettate su strade di montagna (sempre fatte con la testa però) oppure per colpa di un altro veicolo che mi fosse venuto addosso.
Invece è accaduto nel modo che consideravo il meno rischioso!!!
Andavo al lavoro, non stavo smanettando (velocità massima credo sui 100 Km/h, con il limite 90), non stavo facevo il pirla (impennate, etc) e non ero neppure in piega!!!
Questo mi fa pensare molto… per una minima cazzata (non so ancora quale) era possibilissimo rovinarmi la vita (o perderla).
Questo genere di pericolo sarebbe identico se viaggiassi con lo scooter oppure come un mototurista… le variabili su strada sono troppe, non prevedibili né controllabili….
Viaggiando tranquilli e prudenti si corre certamente meno rischio, ma ne resta un’enormità che non dipende affatto dalla bravura e maturità del pilota…
Mi frena il pensiero che con mezzo millimetro di sfiga in più la mia vita non avrebbe avuto più senso…
Vero che potrebbe accadere in qualsiasi modo (in auto, inciampando per le scale o scivolando nel bagno di casa) ma oggettivamente i motociclisti sono molto più a rischio e vulnerabili… continuo a pensare a questa cosa….
Dopotutto, esistono altre attività/sport adrenalinici, tecnicamente difficili (una la pratico da anni), dove il rischio -pur molto elevato- è causato in modo molto minore da fattori che non dipendono dal pilota!
L’opposto di quello che avviene su strada…
Non fraintendetemi, non sto facendo nessuna “predica” sulla pericolosità della moto!
Io stesso ho tutt’ora una forte passione e tantissima voglia di andare… però vi ho spiegato cosa mi frena… oltre ovviamente ai soldi (moto eventualmente da ricomprare) e al rispetto di chi mi vuole bene (il grosso spavento io non l’ho preso ma tanti altri “non motociclisti” sì).
Posso solo raccomandarvi di utilizzare SEMPRE un casco integrale di ottimo livello qualitativo (ovviamente della misura corretta) insieme a tutte le altre protezioni, soprattutto il paraschiena… anche se andate piano o fate brevi tragitti!!
Che dire, se non avessi alcun problema economico comincerei appena possibile ad andare in pista… avrei così la possibilità "sfogare" la mia passione ma con vie di fuga adeguate senza la presenza di auto/marciapiedi/case e tutte le altre insidie che troviamo per strada….
So già però che andando solo in pista mi mancherebbero le uscite domenicali sui passi di montagna, insieme agli altri centauri...
Scusate la lungaggine ed il racconto scritto in modo non ottimale... spero di non avervi “stressato” con quanto mi è successo e con le mie riflessioni!
Un saluto a tutti.
dario
