Luca&bigsen concordo con entrambi su tutto quello che dite, io ho solo posto l'accento sulla questione (zen) dell'invisibilità...


ma dove sta scritto che per cavalcare una supersportiva sia NECESSARIO vestirsi come un pappagallo amazzonico?
siamo uomini o... modelli per l'ultima collezione di Dainese?
sarà l'età, come ho precedentemente ipotizzato, ma a me, ad andare in giro per strada con la tuta intera prepiegata che usavo per le gare, con tanto di gobba aerodinamica e saponette, darebbe una sensazione di disagio, anzi, non mi è neanche venuto mai in mente di farlo!
indossare una tuta da pista, per me equivale a prepararmi per una gara, e credo che questa sensazione la provino un pò tutti quelli che, una volta vestiti per la guerra non riescano proprio a fare la pace. non so se mi spiego.
sono sicuro che un abbigliamento più RAZIONALE, ovvero più adatto (e comodo!) ad un'uscita domenicale che ad un turno in pista, conferirebbe a chi guida una dimensione mentale più consona all'impegno che va ad affrontare: il traffico, non la prestazione assoluta!
parlo sempre da un punto di vista del corretto approccio mentale, capisco che la passione porti ad adottare dei comportamenti che tanto razionali non sono...

