mi è venuto il magone..
questo ragazzo l'ho visto un apio di volte nei bar "dei motociclisti" o in alcune mete che frequento..

se ne è andato proprio sulla strada che io preferivo.. ora non so come l'affrontero la prossima volta..
vi riporto cio che dice il giornale...
"La speranza che accadesse il miracolo si è spenta nel primo pomeriggio, alle 14, quando i medici hanno dichiarato la morte cerebrale del giovane. Mirko Mattei, 31 anni, di Poia, nel Lomaso, si è spento nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Chiara di Trento. Le ferite riportate nell'incidente avvenuto lunedì pomeriggio sulla provinciale che collega Calavino a Lasino non gli hanno lasciato scampo. Una croce pesantissima per mamma Carla, papà Mauro, per la sorella Michela e la fidanzata Arianna. Un dolore immenso per familiari, amici, compagni di lavoro e per quanti gli hanno voluto bene. Ad alleviare lo strazio per la perdita del loro caro, forse, la certezza che il cuore generoso di Mirko ridarà speranza ad altre persone. I genitori, infatti, rispettando la volontà del giovane, che aveva con sé il tesserino per l'autorizzazione a donare gli organi, hanno acconsentito al prelievo del cuore, dei reni, del fegato e delle cornee. Mirko Mattei era arrivato in ospedale lunedì pomeriggio in gravissime condizioni. Insieme ad una comitiva di amici motociclisti aveva trascorso la giornata in sella alla sua Yamaha R1 nera, acquistata appena una settimana prima. Il ritrovo era fissato alle 10.30 a Vezzano. Caldaro la meta. Doveva essere una Pasquetta spensierata. Una festa da vivere con i compagni, il papà, la fidanzata Arianna, di Vigo Cavedine, arrivata in macchina fino al posto di partenza e poi salita sulla moto del «suo» Mirko. Al ritorno il dramma. Mirko era in testa al gruppo. Arianna aveva ripreso la sua macchina a Vezzano ed aspettava la comitiva a casa sua per un caffé. Dietro di lui Matteo Moiola, 26 anni, di Arco. Poi un altro centauro ed in coda il padre del 31enne, Mauro. Superato il paese di Calavino, percorso il rettilineo che porta a Lasino, la comitiva è arrivata all'altezza del bivio che scende verso Sarche. Qui, un camper con a bordo una coppia di Gorizia, stava svoltando. Cosa sia esattamente successo, a questo punto, è ancora oggetto di indagini dei carabinieri. Anche la Procura ha aperto un'inchiesta. Forse Mirko ha cercato di infilarsi nello spazio lasciato tra il veicolo e lo spartitraffico, ma con la ruota potrebbe aver urtato il camper, venendo sbalzato parecchie decine di metri dopo. Moiola invece, sarebbe riuscito a sterzare e, dopo una lunga frenata, è finito nel canale laterale, riportando ferite non gravi. A ricostruire quei momenti terribili è lo stesso papà di Mirko. «Il camper gli ha tagliato la strada e quelle persone, con mio figlio a terra, volevano avere ragione. Nemmeno una parola di scuse. Voglio tornare sul posto, capire cosa è successo». È stato Mauro Mattei a soccorrere per primo il figlio: «Era per terra, gli ho tolto il casco - racconta tra le lacrime - Per dodici minuti era morto». Dopo un lungo massaggio cardiaco i sanitari del 118 sono riusciti a rianimarlo. Intubato, il giovane è stato trasportato in elicottero al Santa Chiara, dove purtroppo si è spento ieri pomeriggio."