Beh, intanto buongiorno a tutti,

dato che il reporter del West GP (Bertran ndr.) non c'era, non sono bravo come lui a scrivere ma provo a fare gli onori di casa.
è sabato e la sveglia suona al solito orario indegno per un giorno non lavorativo.

Colazione, Vestizione, Salgo in moto e mi dirigo verso la solita stazione ERG.
Sono in anticipo, eppure sono l'ultimo, non mi fanno nemmeno togliere il casco, faccio a malapena in tempo a salutare i convenuti che siamo già sulla Torino-Bardonecchia in direzione Susa, facendo il nostro solito giochino dentro-fuori dall'autostrada per evitare di pagare il pedaggio.


Passiamo dalla rotonda di Condove, dove settimana scorsa si è consumata la follia che tutti conosciamo, sono il penultimo del gruppo e vedo tutti davanti a me rallentare e volgere sguardi al marciapiede e alla macchia nera rimasta lì in terra, inutile dire che il momento è parecchio toccante.
Arrivviamo poi a Susa e sulle scale il capo-branco (prussian ndr) si fa da parte e facciamo un po' di cinema fino a Cesana, dove ricompattiamo il gruppo, incontriamo la new-entry di giornata (Roberto).


Quando ci siamo di nuovo tutti ripartiamo verso Briançon, prossimo punto di ricongiungimento al benzinaio Total, fortunatamente ne abbiamo stabilito uno perchè il traffico infernale porta tutto il gruppo a sfaldarsi prima (e più) del previsto.

Incontriamo atram, rifornimento e ripartenza verso il Col du Lautaret, un traffico indecente e una quantità di ciclisti mai vista porta il gruppo a sfilacciarsi tantissimo un'altra volta, gli eventi però ci portano a ricongiungerci prima del previsto, poco prima della vetta del colle troviamo la strada bloccata dai gendarmi (allungando le orecchie sentiamo che un ciclista ha avuto un malore e sta arrivando l'elicottero).
Al decollo dell'elicottero, ripartiamo e ci ricongiungiamo al bivio per bivio per Le Chazelet, si sale di nuovo un po' e ci fermiamo ad una passerella sospesa nel vuoto, foto, sguardi riolti verso il basso e un sacco di apprezzamenti per il panorama (UNA FIGATA). Tranne Veleno, lui non apprezza molto l'altezza della piattaforma e percorre giusto 3 passi tenendo entrambe le mani ben salde ai mancorrenti





Quando ci stufiamo di prendere in giro il buon veleno, risaliamo in sella verso il paese di Chazelet in cerca di un luogo dove rifollarci.
Quando troviamo un posto che ci piace, spostiamo una panchina (all'ombra), mettiamo al suo posto le nostre moto e ognuno tira fuori le sue leccornie, si mangiaaaaaaa.
Dopo il pranzo andiamo in cerca di un buonissimo caffè francese, (dovrei smetterla di farmi coinvolgere in questa ricerca ogni maledetta volta).
Dopo la degustazione invertiamo la rotta, destinazione lac du Pontet (dove incontreremo Bunion e Nautilus), che si trova al termine di una stradina sterrata, chiusa al traffico che arrampica su per la collina (5 minuti buoni di camminata sotto il sole cocente), la stessa stradina si trova al termine di una stradina stressima e tutta tornantini (per la grandissima gioia del nostro enrico, che richiederà una pilotina per riuscire ad uscire dal porto).
Quando decidiamo di ripartire, ormai abbiamo capito la giornata (traffico immondo) e decidiamo di darci il successivo appuntamento al baretto di claviere.
Ci vuole una vita e un sacco di parolacce nel casco per via di traffico, ciclisti e squadroni di Jonny Rettilineo per arrivare a Claviere. Qui una bevanda rinfrescante e un sacco di chiacchiere prima di ripartire dividendoci alla spicciolata ognuno in direzione di casa.

Un grazie a tutti i compagni di viaggio di ieri ed uno gigante ad Edo, che quando si tratta di panorami e paesaggi, non sbaglia MAI.
Alla prossima avventura del WEST GP




