Giro in moto con l’amico neo-pensionato.
Avevamo intenzione d’andare sulle strade dolomitiche, però la prima neve stagionale dei giorni scorsi e la temperatura troppo vicina allo 0° ci ha convinto a cambiare rotta e di optare per il mare.
Questo è stato l’itinerario :- ….tracciato in blu il percorso dell’andata ……in rosso il percorso del ritorno.-

Andata :- Sacile > Palmanova > Sistiana/Portopiccolo > …..altopiano carsico > Komen (SLO) > Villa Opicina > Trieste .-
Ritorno :- Trieste > Monfalcone > Portogruaro > Sacile
Prima sosta a Palmanova :- col sole, sulla piazza esagonale della città stellata, anche un normale caffè diventa speciale, più gustoso …..

Verso mezzogiorno eravamo a Portopiccolo / Sistiana ….un complesso, che definirei agglomerato, di abitazioni bello a vedersi , ma vuoto, direi senz’anima.
Trattasi di 460 abitazioni lussuose, un investimento di 245 milioni di euro ( ? ma quant’è 245 milioni …..in lire li comprendo ; in euro non riesco ad immaginarli ……) che si affacciano sul mare e sul piccolo porto con 124 posti barca.- Non riesco nemmeno ad immaginare cosa può fare in un posto così bello chi la barca non ce l’ha .-
E va ben …..lo capiranno i VIP …… !






=====================================================================

Portopiccolo non è solo baia ed abitazioni (? Disabitate) ; Portopiccolo è anche mare; è anche luogo per stare al sole come lucertole, abbronzarsi. Ma ci staranno i potenziali abitanti dei 460 appartamenti/abitazioni ? Penso che non ci voglia una laurea in matematica per capirlo.-




Al di là delle considerazioni su questa bellissima realizzazione edilizia, ora bisognava pensare a mettere le gambe sotto un tavolo ….. dove ? Qui, a Portopiccolo bisognerebbe stipulare un mutuo per entrare in ristorante ed allora ……sfruttiamo questo benedetto navigatore …..dai ….andiamo a Komen, in Slovenia …..via stradine carsiche …..in quel posto dove il fritto di calamari e un vero fritto, non decongelato, ….dove le patatine sono affettate a mano …..belle a vedersi tutte diseguali ….e birra a mezzo litro per volta …..e gentile la signora …..dai dai ….è ora di pranzare ….metti in moto …….e via………….
===========================================================================
Ripartiti da Portopiccolo, è stato sempre il Gianca a far da battistrada, col suo navigatore …..
Abbiamo percorso le stradine carsiche in assenza di traffico; un asfalto perfetto così come son perfette le curve nel loro raggio. Una andatura turistica; un “dondolarsi” come in giostra ; difficile descrivere le piacevoli sensazioni del guidare :- bisogna provare ….andare ….-
Andando verso Komen, il piacere di guidare mi ha fatto addirittura passar l’appetito del mezzogiorno; avrei continuato almeno per un’altra mezz’ora prima di fermarmi.
E, dopo pranzo, niente abbiocco nonostante le caraffe di birra; ancora stradine carsiche fino a Villa Opicina – Obelisco ……Trieste si vedeva così ….

Per scendere sulle rive di Trieste, una stradina con pendenza anche del 23 % ……praticamente sempre a ridosso del percorso ferrato del tram di Opicina ….

E poi lunga sosta in piazza Unità d’Italia …………dove per fortuna nessun vigile ci ha fatto sgomberare le moto da dove le avevamo parcheggiate ……proprio di fronte a piazza Unità .-






Prima di iniziare il viaggio di ritorno …..ancora una sosta …..tanto per ricordare
Una sosta, l’ultima, in quel che si può definire Porto Vecchio di nome e di fatto, con banchine e magazzini risalenti alla seconda metà del 1800; qualcosa che è oramai considerata archeologia industriale portuale.
Non è bello vedere questo porto in stato d’abbandono e pensare a quel che è stato. C’è solo da sperare in una valida riconversione, anche perché qui siamo sulla porta della città di Trieste.-







