biondob ha scritto:
La moto è un mezzo intrinsecamente pericoloso, certo ci sono situazioni in cui questa pericolosità può essere ridotta, come guidando nel rispetto dei limiti e con uno stile calmo e tranquillo e andando a correre soltanto in pista.
Andando solo in pista i rischi si riducono ulteriormente anche perché rispetto ad uno che gira solo/anche per strada le uscite è quindi i km sono molti meno, quindi sono meno le occasioni per farsi male.
In ogni caso però la moto rimane un mezzo pericoloso con cui ci si può far male o peggio ed ogni motociclista degno di questo nome dove essere consapevole che allacciarsi il casco potrebbe essere l'ultima cosa che fa nella vita.
Ora se per chi ha questa passione è relativamente facile comprendere e convivere con questa consapevolezza, molto più difficile è farlo per chi non ha questa passione e ci aspetta a casa.
Al di la dei motivi economici, chi smette di andare in moto quando diventa padre lo fa per due motivi, o non riesce più a convivere con la consapevolezza che allacciarsi il caso potrebbe essere l'ultima cosa che fa nella vita,
oppure è chi rimane a casa ad aspettarlo che non riesce ad accettare la cosa e che di conseguenza non "fornisce" più la necessaria collaborazione per permettere al "papà" di continuare con la propria passione.

Cosa profondamente sbagliata e di un egoismo puro a mio avviso...
Conosco una ragazza che ha perso il marito,in strada mentre tornava dal lavoro in scooter,nonché padre dei suoi due figli...a tutt'oggi frequenta tutti noi del V60 e organizza i raduni. Non l'ho mai sentita parlare male di moto e quant'altro. E questo fa capire quanto sia stupido pensare che la moto sia più pericolosa dello scooter.Molti mi fanno questo discorso "no no la moto troppo pericolosa" e poi vanno in scooter tutti i giorni
E la cosa ancora più assurda è che le persone che aspettano a casa per la moto sclerano e per lo scooter no