Ovvero: il Sab più caotico della storia.

Dopo un bel Ven sera in cui faccio le 3,


Mi godo il viaggio tra un po' di musica e la bella luce mattutina sul Po, ed arrivo in officina puntuale: la moto è a posto, pago (nemmeno 5 cent di sconto su un totale di 275,05 € mi fanno... tsè!!!

Nell'ordine, mi accorgo:
- che le gomme vanno sgonfiate un pelino (con quelle pressioni, rimbalzerei!)
- di avere già un caldo bestiale
- di aver dimenticato a casa una delle due cinghie di fissaggio della mia borsina di EtaBeta, col risultato di non potermi portar dietro NULLA.


Bestemmioni assortiti, prendo l'essenziale e me lo ficco in tasca, lasciando antipioggia, additivo per la benza, attrezzini di prima utilità ed altre cosette in auto (la verrò a prendere in serata o l'indomani, come da previsioni).
Parto alla volta di Rivoli e mi incasino immediatamente, facendo un miliardo di km in più; come se non bastasse, in tangenziale mi salta via una delle viti di tenuta di un pezzo di carena, che si mette a ballare allegramente.



Quando fate i tagliandi, care le mie officine, serrate BENE le viti!!!



Arrivo a Rivoli smoccolando per le varie disdette di inizio giornata e non faccio caso alla presenza di un paio di partecipanti al giro, che ancora non conosco.
Mi infilo nel chioschetto vicino al punto di ritrovo e scrivo messaggi d'aiuto ad Alex e Claudio, per raccattare almeno del nastro americano per tenere insieme il pezzo; poi faccio colazione a base di croissant + cappuccino, che sanno entrambi di plastica.
Esco e mi avvicino ai due, attirato dalla maglietta Tinga di uno di loro, salutandoli e facendo due chiacchiere in attesa degli altri.
Alex arriva e mi porta il nastro americano, che utilizzo con successo;

Aspettiamo il solito ritardatario javaduke

Niente da segnalare, a parte merenderos e traffico vario, sin quasi a Fenestrelle; poi iniziamo a divertirci un pochino di più.

Giunti a Pragelato, vediamo tutti gli altri che ci aspettano dentro al villaggio e rendiamo chiassosa la tranquilla mattinata in montagna dei villeggianti, tra schiamazzi e festeggiamenti per un non-compleanno.

Il Ter mi salva la giornata tirando fuori dal borsino degli attrezzi del GS una chiave torx da 25, grazie alla quale elimino il problema presentatosi in mattinata sfruttando una vite ridondante.
Queste BMW son fatte bene: c'è il doppio delle viti rispetto a quel che serve... così se ne perdi una, puoi usarne un'altra senza compromettere nulla!



Il bamblinamento regna sovrano fino a quando Alex non riporta l'ordine tra i partecipanti, reclutando d'ufficio tutti i presenti e dando due dritte teoriche riguardo al ruolo della staffetta.
Vista l'ora, si decide di pranzare qui al Kinka e la riunione prosegue fra paninazzi e birrette, fino alla partenza per la prova generale.
Dopo la riparazione dello striscione del MotoAdvent con mezzi di fortuna (e l'immancabile nastro americano!) si va verso Sestrière e poi Cesana, provando e riprovando i movimenti: tutto fila liscio e tutti si comportano perfettamente. Gli automatismi vanno benone.

Ci accorgiamo della criticità dell'ultimo incrocio di Ulzio rischiando di "sacrificare" una neo-staffetta...


Giungiamo a Susa provando ancora movimenti e "blocchi" e ci raduniamo alla base della salita verso il Monce, nella caldazza più assoluta: salutiamo Edo (che ha qualche problema - spero risolvibile con poco - col suo mitico BMW d'epoca

Nella lingua della Banda Missilistica "andatura libera" significa "dare tutto a costo di uscire"...

Nonostante il traffico, andiamo come lippe fino a quando alcuni motociclisti nella direzione opposta ci fanno segno di rallentare. Visto il posto e le frequentazioni da parte delle fdo, decidiamo di chiudere un pochino e di stare all'occhio.
Poco dopo incrociamo un gruppone di motociclisti fermati da una volante, sul luogo - pare - di un incidente, con una moto spiaccicata contro un muretto. Speriamo nulla di grave...

L'incontro poco piacevole toglie entusiasmo ad alcuni di noi, fra cui il sottoscritto, il quale viene passato da un gruppuscolo di fenomeni (fantastico quello che mi passa tutto gasato e poi si pianta ad ogni curva... oh Johnny Rettilineo... mi tocca poi passarti con una mano sul fianco, dai!!!

Se Alex non mi spintonasse via avrei ulteriormente - e quasi inconsapevolmente - attizzato la discussione, avendo visto il fenomeno di prima proprio insieme a quello col quale bunion si stava prendendo a male parole!
DURA LA VITA DEL CRICETO!!!



Ci rifocilliamo al fresco, bevendo a spese di Alex e bullandoci per le imprese compiute nell'ultimo quarto d'ora.

Ripartiamo dopo molte chiacchiere, salutandoci sul piazzale e promettendo di rivederci tra una settimana al MotoAdvent 2015!
