Sono esattamente le 9 in punto quando, con una temperatura leggermente frizzantina, apro il garage e tiro fuori il bolide.
La temperatura è prossima allo 0 e la brina la fa da padrona. Le piante, le auto, la strada, tutto è bianco…


La Bimba è pronta, io pure… Possiamo partire allora.

I primi chilometri ed i primi minuti, mantengo un passo “felpato”, meglio prendere confidenza un poco alla volta con l’asfalto freddo e le gomme che non sono certo in temperatura. (Che poi… Ci andranno mai in temperatura…??




Faccio appena 10 km che già mi tocca fermarmi. Visto il freschino, solo la maglia termica non basta, meglio mettersi anche il micro-pile.

Nonostante ci sia il sole, l’aria stenta a scaldarsi e così, accompagnato dalla frescura mi dirigo verso il Lago di Garda.
Arrivato a Desenzano prendo le indicazioni per Salò da dove, una volta arrivato, proseguirò per la gardesana occidentale. Gardesana che abbandonerò una volta arrivato nei pressi di Gargnano, in favore della SP9 seguendo le indicazioni per Valvestino.
La strada comincia a salire ed approfitto della prima piazzola che incontro per scattare qualche foto al Lago di Garda e per espletare un impellente bisognino…






Riprendo la marcia per fermarmi poco dopo. Sulle rocce sulla mia destra, l’acqua ha formato delle vere e proprie stalattiti, che sono una vera bellezza…









La strada, oltre che un po’ stretta, si presenta alquanto sporca. Non solo sono presenti detriti di roccia, ma vi è anche un’abbondante presenza di ghiaino, utilizzato a mo’ di sale. Dire che è d’obbligo un’andatura mooolto cauta.
Il traffico è praticamente assente ed il silenzio è rotto solo dal 4 cilindri della Bimba. Proseguo gustandomi l’ottimo panorama fino ad arrivare al lago di Valvestino, dove qualche sosta foto è assolutamente d’obbligo.










Lasciatomi il lago di Valvestino alle spalle, la prossima tappa è il passo San Rocco.



Sono ad un’altitudine di poco superiore ai 1.000 metri e la temperatura si aggira sui 2 gradi, direi quindi che è meglio rimettersi in marcia e far rotta verso Idro.

Costeggio il lago d’Idro percorrendo la SS237 per poi fermarmi poco prima dell’abitato de Il Palazzo, nello stesso punto in cui mi fermai l’anno scorso.
Il cielo cupo di prima si è fatto ora soleggiato e la temperatura è di certo più mite.




Lascierò la SS237 nei pressi di Lodrone, dove seguirò le indicazioni per Bagolino.
Percorro così una bella stradina stretta, con un traffico praticamente assente e dove incontrerò solamente una paio di MILF a passeggio…






Arrivato a Bagolino, prima incontro un automobilista che mi saluta con il pollice all’insù e poi, una volta imboccata la SS669, noto che il cartello del Passo Crocedomini reca l’indicazione “chiuso”.

Ma come… Il Crocedomini chiuso??





Visto che anch’io, come San Tristano, non ci credo se non tocco con mano (




La neve è presente praticamente ovunque e ben presto, attorno a me, tutto sarà completamente bianco di neve…
Un paesaggio veramente incantevole…


Son solito fare questa strada per recarmi al motoraduno Passo Crocedomini ma, visto che si svolge a fine luglio, il paesaggio è totalmente diverso visto che di neve, in quel periodo, non ce n’è…
Neve, neve ed ancora neve… Bellissimo…



Qualcuno a bordo strada è intento in operazioni pre o post sciistiche ed al mio passaggio le loro espressioni sono di stupore… Sarà forse perché io non ho portato gli sci…??




Arrivato in località Gaver ad un’altitudine di poco superiore ai 1.500 mt, decido di fermarmi per qualche foto.




Prova a farmi una foto con l’autoscatto ma… Cavoli, ma sulla neve si scivola…!!





Riproviamo che è meglio…


Rimonto in sella pensando “ma dove cavolo è che è che chiuso ‘sto passo…!!”…

Le ultime parole famose. Infatti, nemmeno un chilometro dopo, sono costretto a fermarmi, una ruspata di neve è decisamente l’inequivocabile segno che sono arrivato al capolinea…




Vorrei proseguire ancora per qualche metro perché “come sarebbe bella una foto lì in mezzo alla neve…”, ma l’anteriore si impunta (










Ok, facciamo che le foto le facciamo qui, dopo tutto “come sarebbe brutto volar per terra proprio adesso…!!”.




L’aria è assolutamente fresca, o almeno così mi sembra… Il termometro segna -2°, ok c’è fresco davvero…!!


Rimango qualche minuto a contemplare paesaggio e silenzio…




Ma quanto è bello essere qui oggi…??!!


Purtroppo però, è arrivato il momento di ripartire e così, girata la moto, ripercorro a ritroso la strada fatta prima.
Nel salire avevo notato una cosa particolare e mi ero promesso di fermarmi al ritorno e così è stato.
Impossibile non fotografare questa vera e propria scultura della natura.






Arrivato a Bagolino mi dirigo nuovamente verso il lago d’Idro, stavolta rimanendo sulla SS669.
Una piazzola di sosta in prossimità del lago si dimostra il posto ideale per qualche foto dall’alto…





Il tratto che dal lago mi porterà a Vestone, si dimostrerà come il più freddo in assoluto. Nonostante la temperatura si attesti sui 4 gradi, l’aria è veramente gelida, tanto da farmi rimpiangere i -2 di prima…!!


Passo per Barghe e Sabbio Chiese ed una volta arrivato ad Odolo, mi dirigo a Gavardo.
Cavoli, ancora un po’ fresco… Ancora un po’ di neve… Ancora un po’ di strada sporca…

A Gavardo seguo le indicazioni per Rezzato e da qui a casa è una passeggiata (o quasi).
Arrivato alla base, è doverosa la sosta autolavaggio, con tutto lo sporco che abbiamo trovato oggi, una lavatina ci vuole proprio.

Arrivato al bar, un bel punch caldo al mandarino è proprio quello che ci vuole.



La giornata si concluderà con 395 km all’attivo e con la soddisfazione di aver passato proprio una bella giornata.

