Report supergiro 2013 VII edizione.
Nonostante ci fosse qualche perplessità riguardo alle condizioni meteo partiamo ugualmente raggruppandoci a Nus tranne BurnOut e Nazza che si fanno trovare direttamente al Colle del Gran San Bernardo, il cielo è azzurro ed il panorama , sia in cima che lungo la salita, è fantastico e ci sorprende sempre nonostante lo si conosca oramai alla perfezione.
Dopo una breve sosta scendiamo a Martigny, raggruppandoci all’Agip adiacente alla famosa rotonda con i colori primari (la rotonda Bertran); una volta rifocillate le moto percorriamo la noiosissima strada di fondovalle del Rodano che conduce da Martigny a Sion, una palla pazzesca tra caldo, obbligo di lentezza e automobilisti svizzeri imbranati come capre (ammesso e non concesso che le capre siano imbranate).



Finalmente arrivati a Sion iniziamo la salita verso Vex dove ci attende (pazientemente) Bastiancontrario, proveniente dal passo del Sempione.
Una volta compattato tutto il gruppo procediamo lungo la Val d’Heremence sino al Barrage de la Grande Dixence, a detta degli svizzeri la più grande diga a sbarramento del mondo con una capacità massima di 400 milioni di metri cubi d’acqua, posteggiamo quindi le moto preparandoci a prendere la funivia che porta alla cima della diga, non prima però di lasciare che, chi non ha il pranzo appresso, si procuri i soliti schifosi panini prodotti nei locali svizzeri.

In cima lo spettacolo è notevole e le dimensioni del lago sono davvero importanti anche se è un periodo di basso livello con “solo” 253 milioni di mc d’acqua (c’è un pannello che segnala in diretta la capienza).
Pranzo frugale con il gruppo diviso in due tronconi tra chi cammina un po’ lungo una stradina sterrata e chi rimane inchiodato sul culmine della diga, il meteo, nel frattempo continua ad esserci favorevole.
Dopo un’oretta ed in seguito al classico “E’ TARDI” riprendiamo la funivia riportandoci alle moto e, lungo la discesa verso Sion, svoltiamo per Euseigne per vedere le piramidi di terra createsi dall’erosione; in teoria avremmo dovuto proseguire per la val D’Herens sino ad Arolla, ma il sopraggiungere di nubi nere ci consiglia di rientrare; verso il gran San Bernardo le nubi si fanno sempre più minacciose ed alcuni di noi si cautelano con le tute antipioggia anche se poi non ce ne sarà bisogno visto che il temporale si stava spostando verso est.
In cima al colle ci fermiamo abbastanza a lungo per goderci il fresco, attendere che le nubi spariscano e che giunga l’ora giusta per arrivare a Quincinetto per la solita cena nella solita pizzeria dove si conclude la giornata nella massima allegria.
Un mio ringraziamento va a tutta la compagnia, sia agli habituè che ai nuovi amici che si sono aggiunti in questa bella giornata; è vero che i km percorsi sono solo da giro standard e non da supergiro ma, putroppo, strade e colli nuovi non ce li vogliono proprio fare quindi diventa necessario privilegiare il turismo.
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