Partiamo dal fatto che domenica 28 doveva essere dedicata alla gita sul ghiacciaio (o meglio sotto) del Rodano da parte dei Randagi, ma purtroppo per vari motivi, prime le condizioni meteo, è saltato il ritrovo a data da destinarsi ....

Allora che fare ? Sicuramente trovare una meta fresca e forse i 2300 mt del Bernina potevano fare al caso mio


Sento un po' in giro ma uno deve programmare il viaggio in Tailandia con la morosa, l'altro sta facendo il cuoco a Como e l'altro ancora ha problemi coi freni

Vabeh, fosse il primo giro che faccio da solo ...

Domenica mattina ore 8.20 si parte dalla mia ridente cittadina, non fa ancora caldo e il giubbotto estivo della Dainese fa il suo sporco lavoro

Autostrada, tangenziale, sottopassaggio a Monza, cartello "Lecco 10 Km", coda ... di già ?!



Passo Chiavenna imbottigliato in un raduno di Vespe (non gli insetti neh ?!) e in breve tempo raggiungo la verde Svizzera



Passo il passo


O cavoli, va che ce n'è un'altra poco più in alto !

Documento il fatto e riparto perchè la sosta pranzo ho deciso che la farò in riva al Lago di Silvaplana, poco prima di St. Moritz. Dopo essermi preso una strombazzata da un golfista assatanato, per essermi fermato a fare questa foto lungo la strada (anche se ben vicino al guardrail)

raggiungo la prima tappa entrando di sfrodo in un campeggio ed accomodandomi beatamente su un pratino in riva al lago, dove consumerò il mio lauto pasto portatomi da casa. La vista del lago e delle decine di persone dedite al windsurf e kitesurf è spettacolare con una moltitudine di colori che si mischiano nell'azzurro del lago





C’è anche un bel cagnolone che gioca a frisbee col padrone

Usti è tardi, devo ripartire !! Passo St. Moritz e inizio a salire verso il Bernina … che freddo porco ! Ora rimpiango il mio bel giubbottino di pelle ….

Nel frattempo penso “chissà che figata sarà il lago bianco !!”, poi arrivo e quel che riesco a fotografare è questo …


Probabilmente è colpa del cielo nuvoloso


fotografo l’Ospizio

Mi faccio fare una foto ricordo sotto il cartello del passo da un bmwista di Vicenza

E riparto per Tirano, da dove poi mi inerpicherò verso una delle tappe del Giro d’Italia: il passo del Mortirolo !

Attraverso Mazzo di Valtellina e mi accorgo subito che la strada in salita è strettissima, non più di 3 metri

Poi arrivo alla prima curva secca e leggo “32° tornante” …. COSAAAAAA ?!?!?



Fatto sta che me li faccio tutti e 32 e che quindi mi merito una bella foto sotto la pensilina col cartello, scattatami da una coppia di signori che mi faceva i complimenti per la mia splendida ninjetta (notare parte del tamarrissimo paraserbatoio)


La discesa è splendida (al contrario della salita) e divertentissima, e trovo anche il tempo per farmi strombazzare da un padre di famiglia per aver parcheggiato la moto 2 secondi davanti all’uscita di una stradina laterale per poter scattare due foto


Arrivo a Monno e prendo per Edolo, quando mi sorge il dubbio amletico se proseguire per l’Aprica e successivamente per il Passo S. Marco (per abbreviare) oppure scendere verso Lovere…

Mabbaffa, in tanto che siamo in ballo, continuiamo a ballare e imbocco la SS 42
E lunga … dritta … e con un sacco di macchine da superare … fortuna che nelle lunghissime gallerie, almeno fa fresco

Arrivo a Lovere dopo pausa benza e due chiacchiere con un tipo con lo Z1000 SX e prendo la strada per Clusone, che sarebbe anche uno spettacolo, se non fosse per … il traffico !!


Arrivare e passare Ponte Nossa è stato un calvario ma finalmente sono riuscito ad imboccare la strada per Oltre il Colle: che figata spaziale !!! Belle curvette, asfalto decente, panorami mozzafiato, una scelta azzeccata, direi !

Mi fermo al Passo di Zambla a fare due foto



Riparto accaldato per Serina … Serina … è un nome che mi fa venire in mente una persona … Troy !!!

Strada divertente fino quasi a Villa d’Almè, strada rovinata però indovinate da cosa ?!

Nella calura estiva e immerso nel traffico imbocco l’autostrada a Dalmine e successivamente la tangenziale a Milano con uscita Val Tidone, passo quasi davanti alla casa di kimo, Pavia e finalmente a casa per le 19.50.
Il Bernina non mi ha per nulla soddisfatto e, grazie al traffico incontrato, mi riproporrò di evitare la Bergamasca per tutta l’estate.
Comunque 570 Km in un giorno su un ninja non sono proprio bruscolini

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