Spetta a me l'onore di aprire il report di questa bella uscita in puro spirito tinga: "si percorrono un certo numero di chilometri in moto solo se vengono compensati da un'altrettanto lunga seduta a tavola..."
Appuntamento alle 8.00 a Intra per noi che partiamo dal piemonte, fj1200abs e angy452 che sono partiti da più lontano sono già al parcheggio ad attendermi.
Presentazione, due chiacchiere e partiamo alla volta di Locarno percorrendo un lungolago che così poco trafficato è difficile da trovare. Con un paio di piccole incomprensioni: uno svincolo all'ultimo, un benzinaio che si rivela essere dello stesso marchio ma non quello indicato dall'organizzatore (che ci riserva una ciarliera benzinaia con la tendenza a menar gramo e ad aggiornarci su tutti gli incidenti in moto negli ultimi tempi nella parte Svizzera del lago Maggiore


Non vi sono tracce di antomoto e dopo un congruo tempo di attesa partiamo alla volta della Valle Maggia. Bella strada, poco traffico, ottime curve e in breve siamo alla diga del Sambuco dove qualcuno si disseta e qualcun altro ne approfitta per due foto:


Di nuovo in sella verso la nostra meta: il lago del Narèt che si presenta così ai nostri occhi:

donandoci anche una piacevole frescura che ci godiamo come il silenzio e il panorama.
E' tempo di abbandonare le piacevoli alture e spingere le nostre cavalcature verso il basso dove altre piacevoli visioni ci attendono:


(scusate il dito davanti all'obiettivo...)
e soprattutto dove ci attende un tavolo prenotato al Grotto Pozzasc: posizione fresca e incantevole a fianco di una lanca del torrente e cibo ottimo (polenta e vari - spezzatino, codigotto, salumi, gorgonzola e formaggi d'alpeggio - e trota in carpione) per un piacevole convivio dove, come potrebbe essere altrimenti, si parla di moto, di polizia svizzera


Il pomeriggio lo dedichiamo alla perlustrazione delle valli laterali della Valle Maggia: saliamo ai Piani di Peccia per accorgerci che potevamo farne anche a meno, la strada ad un certo punto diventa sterrata e non ci pare il caso di proseguire.
Saliamo quindi fino a San Carlo in val Bavona dove parte la funivia per Robièi e dove ci gustiamo una sosta ristoratrice: il caldo e il pranzo ci avevano messo parecchia sete.
Discesa e risalita: il leit motiv della giornata: è la volta di Bosco Gurin, strada da pieghe (non esagerate per qualcuno dei partecipanti tra i quali il sottoscritto) fino quasi al culmine poi l'asfalto si guasta un po', si decide di non fermarsi e di risalire fino a Cimalmotto dove la strada termina con una salita di pendenza rilevante!


Si scende. Un'ultima fermata per riempire i serbatoi di economica benzina svizzera, desistiamo dalla volontà di rientrare passando per la Centovalli visto l'orario, ci salutiamo dandoci appuntamento ad un prossimo giro visto che la compagnia è stata (sicuramente per me) molto piacevole. Ci dividiamo e ognuno punta la moto verso le proprie case: chi resta in Svizzera, chi si dirige verso la Brianza, chi punta il trafficato (c'è andata bene al mattino... sperare in una replica al pomeriggio era troppo) lungolago e a Intra saluta la restante parte della compagnia che si dirige verso il novarese.
Qui il percorso completo:
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Alla prossima
